nell'anno liturgico romano dellaChiesa cattolica è inoltre denominato in latinoFeria Quinta in Cena Domini (in italiano "Giovedì della Cena del Signore")[2];
nellaChiesa ortodossa viene indicato con la denominazione di "Santo e Grande Giovedì'";
Allestimenti per il Giovedì Santo nella Chiesa Arciconfraternale della Santissima Trinità e delle Anime del Purgatorio diGallipoli
La nozione del giovedì santo ha anche un uso civile, tanto che inDanimarca e inNorvegia è una ricorrenza cristiana civilmente riconosciuta: una situazione simile si verifica inSpagna dove però civilmente è una festività parziale. Per tutte queste ragioni la nozione di giovedì santo è presente in varie lingue, in alcune delle quali mantiene una denominazione corrispondente a giovedì santo mentre in altre la denominazione non è corrispondente. Di seguito un elenco:
Il giovedì santo è una ricorrenzamobile in quanto collegata con laDomenica di Pasqua, per cui la data varia di anno in anno anche se cade sempre nei mesi dimarzo o diaprile. Normalmente laDomenica di Pasqua non cade nella stessa data per tutte leconfessioni cristiane, per cui normalmente anche il giovedì santo non cade nella stessa data per tutte le confessioni cristiane. Siccome, in ordine alla data della Pasqua e quindi del giovedì santo, le confessioni cristiane più numerose sono solite essere divise in due gruppi, nei due elenchi seguenti si fa riferimento alla confessione cristiana più rappresentativa del proprio gruppo, ossia laChiesa cattolica con lechiese protestanti, e laChiesa ortodossa:
Nel giovedì santo si ricorda l'istituzione dell'Eucaristia e delministero ordinato, come pure la consegna ai discepoli delcomandamento dell'amore (Gv 13,34). Per queste ragioni nel giovedì santo viene celebrata la Giornata sacerdotale.
Il giovedì santo è caratterizzato soprattutto dallamessa nella Cena del Signore: in questo giorno non si può celebrare la Messa secondo altri formulari. La santa Comunione può essere distribuita solo nella Messa, crismale oin Cena Domini, ma agli infermi può essere distribuita in qualunque ora del giorno.
Questo giorno è diviso tra il tempo di Quaresima e il tempo delTriduo Pasquale: è sia l'ultimo giorno di Quaresima che il primo giorno del Triduo Pasquale, ma in modo tale che i due tempi non si sovrappongano: infatti, la Quaresima termina prima che inizi lamessa inCena Domini, con il cui inizio comincia contestualmente il Triduo Pasquale. Invece, prima dellariforma liturgica, questo giorno era per intero sia il terzultimo giorno di Quaresima che il primo giorno del triduo sacro.
La Messa inCena Domini è seguita dall'adorazione del Santissimo Sacramento deposto all'Altare della reposizione.
L'ufficiatura di questo giorno inizia con ilMattutino, celebrato secondo il Tipico "alla settima ora della notte" (cioè alle due di notte), ma anticipato generalmente al mercoledì sera. Dopo l'inizio consueto del Mattutino quaresimale, si canta tre volte un tropario che depreca il tradimento diGiuda, e quindi subito si legge il Vangelo dell'Ultima Cena secondoLuca (Lc 21,37-22,39). Dopo il salmo 50, il Mattutino prosegue come di consueto con il canone diS. Cosma di Maiuma che canta poeticamente le tematiche del giorno, le Lodi e le toccanti stichire finali che meditano il tradimento e la prossima consegna di Cristo.
Nel primo pomeriggio, o al mattino del Giovedì stesso secondo la prassi, si cantano le Ore e ilVespro, immediatamente seguito dallaDivina Liturgia di S. Basilio. Durante questo Vespro, le cui stichire ancora una volta parlano del tradimento, si leggono tre profezie: dall'Esodo (19,1-19), daGiobbe (38,1-23) e daIsaia (50,4-11, uno dei "carmi del servo sofferente"). Durante la Liturgia, al posto dell'Inno Cherubico, come pure al posto delCommunio e del canto dopo la Comunione, si canta tre volte il noto troparioDella tua mistica cena (da cui è tradotta l'antifona ambrosianaCoenae tuae mirabili).
Ве́чери Твоея́ та́йныя днесь, Сы́не Бо́жий, прича́стника мя приими́; не бо враго́м Твои́м та́йну пове́м, ни лобза́ния Ти дам, я́ко Иу́да, но я́ко разбо́йник испове́даю Тя: Помяни́ мя, Го́споди, во Ца́рствии Твое́м.
Della tua mistica cena oggi, o Figlio di Dio, accoglimi partecipe: non rivelerò difatti il tuo mistero ai nemici, né ti darò un bacio come Giuda, ma come il Ladrone ti confesso: Ricordati di me, o Signore, nel tuo regno.
Nelle cattedrali e nei monasteri, dopo la preghiera dietro l'ambone al termine della Liturgia, si celebra anche l'Ufficio dellaLavanda dei piedi, un meravigliosodramma sacro. L'abate o il vescovo si reca nel nartece della chiesa, dove sono preparati gli scanni per 12 preti, o 12 monaci nei monasteri; qui vengono letti un salmo, alcuni tropari, una litania diaconale e una preghiera. Quindi, il diacono legge il racconto della Lavanda dei piedi dalVangelo di Giovanni, mentre il clero compie i gesti corrispondenti alle parole del Vangelo che vengono via via cantate. Il diacono si ferma nella lettura quando inizia il dialogo traGesù ePietro, che viene recitato dall'abate e dal chierico più anziano tra quelli a cui i piedi vengono lavati, il quale impersona Pietro. Terminato il dialogo, il vescovo o l'abate stesso conclude la lettura del Vangelo, quindi legge una preghiera e asperge tutti i presenti con l'acqua usata per la lavanda. Quindi, tornato il clero in altare, si conclude come di consueto la Liturgia.
Dopodiché i fedeli possono consumare l'ultimo pasto, semifestivo poiché sono permessi l'olio e il vino, prima di iniziare il digiuno completo che accompagnerà le cerimonie delVenerdì Santo e della Passione di Cristo.
laSacra Rappresentazione della Passione del Signore di Marsala, ex "Processione dei Ministri Viventi", detta anche "Processione del Giovedì Santo" e soprannominata "Via Crucis Vivente", che si svolge ogni anno aMarsala (TP) inSicilia. Essa è una Sacra Rappresentazione e processione statuaria secolare, con la quale vengono rievocate la Passione e la morte di Gesù attraverso recite eseguite da attori popolani che indossano abiti di antica fattura. La Sacra Rappresentazione termina con isimulacri delCristo morto e dell'Addolorata.
Foto d'epoca della processione del Giovedì Santo di Marsala - scena di Gesù sulla via del Calvario