Giovanni Girgenti (Bagheria,1º gennaio1897 –Palermo,8 novembre1979) è stato unoscrittore,drammaturgo etraduttore in lingua sicilianaitaliano.[1][2][3]
Si dedicò alla scrittura dinovelle, opere teatrali e poesie. La sua fama è però soprattutto legata alle numerose traduzioni insiciliano delle opere di grandi autori sia latini sia italiani, come ad esempioVirgilio eDante Alighieri.[1]
Nella prefazione alla versione siciliana del poema dantesco, pubblicata daTumminelli (Palermo) nel 1954, Girgenti scrive: “sento di dover dire ai miei forse pochi lettori che soltanto amore verso la gloriosa lingua della mia terra mi ha spinto a tale opera, sfibrante e piacevole”. A suo dire, “nessuna forma espressiva potrebbe meglio di quella siciliana, con le sue emotive insuperabili incisive risorse linguistiche, ritrovare se stessa nel singolare medievale linguaggio di Dante, il quale sommo poeta io considero il principe dei poeti dialettali”.[1]
L'idea di Girgenti era quella di, “oltre che di mettere in evidenza le non comuni possibilità che offre il siculo linguaggio, quello di rendere, e sempre con una certa relatività, popolare ed esegetico il concetto di Dante”. La traduzione era dedicata “ai Siciliani, sparsi in tutto il mondo”.[1]
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