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Giovan Battista Fabbri (allenatore di calcio)

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Giovan Battista Fabbri
Gibì Fabbri negli anni settanta
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore(excentrocampista)
Termine carriera1959 - giocatore
1993 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??non conosciuta (bandiera) San Pietro in Casale
Squadre di club1
1945-1947  Centese33 (14)
1947-1949  Modena37 (6)
1949-1955  Messina157 (21)
1955-1956  SPAL24 (2)
1956-1957  Pavia31 (5)
1957-1959  Varese38 (7)
Carriera da allenatore
1957-1959  Varese
1959-1963  TorinoGiovanili
1963-1964  SPALGiovanili
1964-1965  SPAL
1965-1969  SPALGiovanili
1969-1970  SPAL
1970-1971  CesenaGiovanili
1971-1972  Sangiovannese
1972-1973  Giulianova
1973-1974  Livorno
1974-1976  Piacenza
1976-1979  Lanerossi Vicenza
1979-1980  Ascoli
1981-1982  Cesena
1982-1983  Reggiana
1983-1984  Catania
1984-1985  Catanzaro
1985-1986  Foggia
1986-1987  Bologna
1987-1988  SPAL
1988-1989  Venezia-Mestre
1991-1993  SPAL
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
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«Ebbi l'onore cheGianni Brera venne in spogliatoio a congratularsi e disse: "Veramente, non avrei mai creduto che una squadra di provincia giocasse al calcio come ha giocato ilVicenza".»

(Giovan Battista Fabbri, allenatore del Lanerossi Vicenza tra il1976 e il1979.[1])

Giovanni Battista Fabbri, noto anche comeGiovan Battista Fabbri,G.B. Fabbri oGibì Fabbri[2] (San Pietro in Casale,8 marzo1926Ferrara,2 giugno2015), è stato uncalciatore eallenatore di calcioitaliano, fra le altre, diPiacenza,Vicenza,Catanzaro,Ascoli,SPAL,Cesena eBologna.

Biografia

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Giovanni Battista Fabbri nasce a Poggetto, frazione del comune diSan Pietro in Casale, l'8 marzo1926.

Nel2008 ha scritto il libro autobiografico "Gibì, una vita di bel calcio" (Bacchilega editore)[3].

Muore la sera di martedì 2 giugno 2015, all'età di 89 anni.[4]

Caratteristiche tecniche

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Giocatore

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Calciatore eclettico, ha ricoperto numerosi ruoli, tra cui quelli diala emediano. Per le sue doti di corsa e resistenza era soprannominatoBrusalerba[3].

Allenatore

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Fabbri predicava un calcio che per l'epoca (anni settanta/ottanta) era considerato in Italia avanzatissimo, una derivazione delcalcio totale olandese[5][6]: terzini a stantuffare sulle fasce, difensori e attaccanti a scambiarsi i ruoli senza troppi imbarazzi[7] e un'estrema spettacolarità di gioco che però veniva pagata con una certa fragilità difensiva[8]. Utilizzava un solo attaccante centrale, supportato dagli inserimenti delle ali sulle corsie esterne e dalle sovrapposizioni dei terzini[9], e preferibilmente senza impiegare un vero e proprio regista[6].

Carriera

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Giocatore

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Ha iniziato la carriera nellaS.P. Centese inSerie C, disputando 32 partite con 14 reti tra il1945 e il1947 e conquistando la promozione inSerie B[10]. In seguito si trasferisce alModena, con cui esordisce inSerie A nella stagione1947-1948, e quindi disputa sette stagioni nelMessina (una in Serie C e sei in Serie B)[11]. Nel1955 torna per una stagione in Serie A con laSPAL, per poi concludere la carriera di calciatore conPavia (retrocesso dallaSerie B allaSerie C)[12] eVarese, dove ha assunto il doppio ruolo di allenatore-giocatore nel campionato diCampionato Interregionale 1957-1958[13].

Ha totalizzato complessivamente da calciatore 61 presenze e 8 reti inSerie A e 140 presenze e 13 reti inSerie B.

Allenatore

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Dopo l'esordio a Varese, guida le giovanili diTorino[6], SPAL (dove siede a più riprese sulla panchina della prima squadra[13], lanciando il giovaneFabio Capello[3]) eCesena[13].

Fabbri alGiulianova nel 1972, fraTancredi,Curi e Alessandrini.

In seguito allena laSangiovannese, inSerie C[13], e prosegue sulle panchine diGiulianova, dove sfiora laSerie B chiudendo il campionato diC al 2º posto, eLivorno[13]: in Toscana non conclude la stagione, a causa di attriti con la dirigenza, che voleva imporre a Fabbri la formazione. Nel1974 siede sulla panchina delPiacenza, con cui vince il campionato diSerie C ma non riesce a ottenere la salvezza in quello cadetto, a causa di carenze di organico e un filotto di cinque sconfitte consecutive nel finale di stagione[8].

Lasciata Piacenza, viene ingaggiato dal presidente delLanerossi VicenzaGiuseppe Farina. In Veneto Fabbri ottiene il rilancio personale, potendo contare anche su un giovanePaolo Rossi nelle file della formazione berica. Proprio a Fabbri è attribuita l'intuizione di avere spostato il futuroPablito dal ruolo di ala destra a quello di centravanti a causa della contingente mancanza di un centrattacco in squadra[3][5]. Con il Lanerossi conquistò nell'arco di due anni una promozione inSerie A e quindi nel1977-1978 uno storico secondo posto nella massima serie alle spalle dellaJuventus. Al termine di quella stagione Fabbri vinse il prestigioso riconoscimento delSeminatore d'Oro come migliore allenatore italiano dell'anno[3][5].

Nellastagione successiva, complici le cessioni diRoberto Filippi eGiuseppe Lelj, il Vicenza retrocede inSerie B mostrando solo a sprazzi il gioco spettacolare esibito nelle annate precedenti. Si trasferisce quindi sulla panchina dell'Ascoli, che porta al quinto posto in campionato (poi divenuto quarto per via delloScandalo del Totonero), massimo traguardo raggiunto dal club marchigiano nella sua storia[13]. Ha inoltre allenato inSerie A anche ilCesena (dove è stato esonerato, complici cattivi risultati e l'ostilità dell'ambiente[14]) e ilCatania, con un intermezzo allaReggiana inSerie B: in tutti e tre i casi le squadre retrocedono a fine stagione[13].

Fabbri ePaolo Rossi, tra i maggiori artefici del cosiddettoReal Vicenza di fine anni settanta.

Nel1984 riparte dallaSerie C1, alla guida delCatanzaro, con cui ottiene la promozione nella serie cadetta al termine della stagione1984-1985[15]. Nelle due annate successive subentra sulle panchine delFoggia (sostituendoCorrado Viciani[13]), in C1, e delBologna, inSerie B, dove è chiamato a sostituireVincenzo Guerini[16]. Con i rossoblu ottiene la salvezza, ma il suo contratto non viene rinnovato perché il Bologna aveva già messo sotto contratto il giovane allenatoreLuigi Maifredi per l'anno successivo[16].

Torna quindi per una stagione alla SPAL (subentrando aGiancarlo Cella[13]), per poi allenare ilVenezia-Mestre diMaurizio Zamparini, dove, fra mille polemiche (soprattutto del presidente Zamparini, che considerava la rosa adatta alla categoria) favorì l'esordio della cosiddetta "linea verde", lanciando diversi giovani e diventando il primo di una lunga serie di allenatori esonerati o non riconfermati dall'imprenditore friulano[17]. Nella stagione 1989-1990 abbandona il campo e diventa il direttore tecnico delCatanzaro.[18] Nel1990 torna per l'ennesima volta a Ferrara, questa volta comedirettore tecnico[19]: ottiene la doppia promozione dallaSerie C2 allaSerie B nel biennio1990-1992[5][13]. Conclude la carriera di allenatore l'anno seguente sulla panchina degli emiliani, alternandosi aRino Marchesi e Gian Cesare Discepoli[20].

Ha giocato e allenato in 48 campionati ufficiali, dal 1945 al 1993. La sua attività di allenatore è continuata fino al 1999 con il Club Italia, la squadra federale dei Campioni del Mondo del 1982, per un totale di 57 anni di attività[13].

Palmarès

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Giocatore

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Messina:1949-1950

Allenatore

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Lanerossi Vicenza:1976-1977
Piacenza:1974-1975
Catanzaro:1984-1985
SPAL:1991-1992
1974/1975 serie C
1977-1978 serie A

Riconoscimenti

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Il14 giugno2025 il suo paese di nascita, Poggetto, gli ha dedicato un busto esposto di fronte alla Parrocchia. La scultura è opera della scultrice Laura Zizzi[21].

Note

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  1. ^Giovan Battista Fabbri nell'intervista della videocassettaVICENZA CALCIO 1902 2002 – 100 ANNI BIANCOROSSI DELLA NOBILE PROVINCIALE
  2. ^Addio a Gibì FabbriArchiviato il 25 luglio 2015 inInternet Archive. Lanuovaferrara.gelocal.it
  3. ^abcdeFabbri, il maestro dei maestri "Ho insegnato il calcio ai big"La Gazzetta dello Sport, 2 gennaio 2010
  4. ^Addio a G.B. Fabbri, Mago del Real VicenzaArchiviato il 10 luglio 2015 inInternet Archive., in:Il Giornale di Vicenza, 03-06-2015
  5. ^abcdCinquantanni di calcio con Brusalerba. Una serata amarcord con Gibì FabbriArchiviato il 6 febbraio 2016 inInternet Archive.L'Unità, 22 maggio 2010
  6. ^abc Massimiliano Castellani,La ricetta di Gibì Fabbri: «Calcio, amore e fantasia», sumiradouro.it (Tratto da Avvenire del 6 marzo 2011).URL consultato il 13 luglio 2020(archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  7. ^P.Gentilotti, S.Gavardi,Piacenza: i colori del sogno, ed. Sperling&Kupfer, pag.15
  8. ^abStagione 1975-1976 storiapiacenza1919.it
  9. ^M.Sconcerti,Storia delle idee del calcio, Baldini-Castoldi-Dalai editore, pag.176
  10. ^C.Mazzaschi,Almanacco storico del calcio centese, pagg.70-76
  11. ^Statistiche su Messinastory.itArchiviato il 21 febbraio 2014 inInternet Archive. web.tiscali.it
  12. ^Stagione 1956-1957Archiviato il 5 marzo 2016 inInternet Archive. paviacalcio.altervista.org
  13. ^abcdefghijkGiovan Battista Fabbri, 50 Campionati-Story. Da Grande Spal a Real Vicenza di Paolo Rossi. E tanta serie A per GibìArchiviato il 15 ottobre 2014 inInternet Archive. polesinesport.it
  14. ^ Filippo Fabbri,“Quando l’auto del grande Gibì fu presa a sassate”, La Voce di Romagna 4 luglio 2007, suippocampo.blog.URL consultato il 13 luglio 2020(archiviato dall'url originale il 18 luglio 2024).
  15. ^Stagione 1984-1985Archiviato il 10 giugno 2010 inInternet Archive. catanzaro1929.com
  16. ^abCOSE DA PAZZI, È LA SERIE BLa Repubblica, 28 ottobre 1987, pag.24
  17. ^Fabbri: io, prima vittima del mangia-allenatori ZampariniArchiviato l'8 aprile 2011 inInternet Archive. sport.sky.it
  18. ^Lutto nel calcio, morto Fabbri: precursore del calcio totale ed “inventore” di Paolo Rossi fanpage.it
  19. ^C.Fontanelli, P.Negri,Il calcio a Ferrara, GEO Edizioni, pag.13
  20. ^Si è dimesso Fabbri. La Spal a DiscepoliArchiviato il 3 settembre 2014 inInternet Archive.Il Corriere della Sera, 12 maggio 1993, pag.35
  21. ^SPAL - Al Poggetto di San Pietro in Casale, paese natale di G.B. Fabbri, cerimonia di intitolazione della piazza dove è stato scoperto busto dedicato all’ex allenatore di Spal e Bologna, sutelestense.it.URL consultato il 24 luglio 2025.

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