IGiochi della XXVI Olimpiade (ininglese:Games of the XXVI Olympiad), noti anche comeAtlanta 1996, si tennero adAtlanta, negliStati Uniti d'America, dal 19 luglio al 4 agosto1996.
L’assegnazione delle Olimpiadi del 1996 si svolse durante il 91º congresso del CIO, svoltosi aTokyo il 18 settembre 1990. Erano candidate complessivamente 6 città: Atlanta (USA), Atene (Grecia), Manchester (Regno Unito), Melbourne (Australia), Belgrado (Jugoslavia) e Toronto (Canada).
Durante le prime votazioniAtene sembrò prevalere sulle altre candidate, ma venne superata daAtlanta durante le ultime due votazioni. Molti commentatori criticarono l'assegnazione delle "Olimpiadi del Centenario" alla città statunitense, ritenendo che sarebbe stato più opportuno darla alla capitale greca per ragioni simboliche, essendosi lì tenuti iprimi Giochi olimpici dell'era moderna.[1]
IlCIO preferì Atlanta, capitale dello Stato americano dellaGeorgia, principalmente per motivi economici: la città americana ospita la sede centrale dellaCoca-Cola, lo storico sponsor dei Giochi, ed era inoltre considerata economicamente più sicura diAtene. Si tratta della quarta assegnazione dei Giochi olimpici estivi ad una città statunitense dopoSaint Louis nel1904 eLos Angeles nel1932 e nel1984.
I preparativi per le Olimpiadi sono durati più di sette anni e hanno avuto un impatto economico di almeno 5,14 miliardi di dollari. Ad Atlanta sono arrivati oltre due milioni di visitatori e circa 3,5 miliardi di persone in tutto il mondo hanno guardato almeno alcuni degli eventi in televisione. Sebbene segnati dalla tragedia dell'attentato al Centennial Olympic Park, i Giochi furono un successo finanziario, in parte dovuto ai contratti per i diritti televisivi e alle sponsorizzazioni a livelli record.[2]Atlanta ha anche stabilito un nuovo record per il maggior numero di biglietti venduti complessivamente (8,3 milioni), mantenendolo fino al 2024.
La bandiera olimpica nello stadioThe Flair, una statua commissionata allo scultore Richard MacDonald per commemorare l'evento
I partecipanti alleOlimpiadi estive 1996: In BLU le nazioni partecipanti per la prima volta. In VERDE le nazioni che partecipano e che hanno partecipato alle altre edizioni. Il QUADRATO GIALLO è la città ospitante (Atlanta).
A questa edizione dei Giochi olimpici hanno partecipato 197 paesi. La lista segue l'ordine alfabetico.
Le Olimpiadi del 1996 furono rovinate dall'attentato al Centennial Olympic Park, avvenuto il 27 luglio. La guardia di sicurezza Richard Jewell scoprì la prima bomba e allertò immediatamente le forze dell'ordine, aiutando a evacuare quante più persone possibile dall'area prima che esplodesse. Sebbene le azioni rapide di Jewell siano accreditate per aver salvato molte vite, l'attentato uccise la spettatrice Alice Hawthorne, ne ferì altre 111 e causò la morte di Melih Uzunyol per un attacco di cuore. Jewell fu successivamente considerato sospettato dell'attentato ma non fu mai accusato e fu scagionato nell'ottobre 1996.[3]
Il fuggitivo Eric Rudolph è stato arrestato nel maggio 2003 e accusato dell'attentato al Parco Olimpico, nonché degli attentati a due cliniche per aborti e ad una discoteca gay.
Michael Johnson realizzò una storica doppietta vincendo sui 200 e 400 metri piani e stabilendo anche un nuovo straordinario record mondiale sui 200 metri: 19" e 32.
Carl Lewis conquistò nel salto in lungo la sua quarta vittoria olimpica consecutiva e portò a 9 il totale di medaglie d'oro olimpiche vinte in carriera.
Muhammad Ali stupì il mondo apparendo come ultimo tedoforo durante la cerimonia di apertura nonostante il forte tremore causato dallamalattia di Parkinson; con l'occasione gli venne riconsegnata la medaglia d'oro, vinta aRoma nel1960, che egli aveva gettato in un fiume per protesta verso ladiscriminazione razziale.
Alla cerimonia di chiusura, il presidente del CIO Juan Antonio Samaranch ha detto nel suo discorso di chiusura: "Ben fatto, Atlanta" e ha semplicemente definito i Giochi "i più eccezionali". Ciò ha rotto un precedente per Samaranch, che tradizionalmente aveva etichettato ogni Giochi "le migliori Olimpiadi di sempre" ad ogni cerimonia di chiusura, una pratica che ha ripreso ai successivi Giochi invernali di Nagano nel 1998.[4]