IGiochi della XXIII Olimpiade (ininglese:Games of the XXIII Olympiad), noti anche comeLos Angeles 1984, si sono svolti aLos Angeles, negliStati Uniti d'America, dal 28 luglio al 12 agosto1984. Caratteristica dei giochi fu il boicottaggio, quattro anni dopo quello americano aMosca 1980, dei Paesi delBlocco sovietico (ad eccezione dellaRomania, la quale partecipò regolarmente a tutte le competizioni tranne il torneo di calcio, a cui rinunciò nonostante la qualificazione ottenuta sul campo).
La XXIII edizione deiGiochi olimpici estivi fu assegnata all'unica città candidata, ossiaLos Angeles, durante l'80ª sessione delCIO tenutasi il 18 maggio1978 adAtene.[2] Los Angeles fu quindi la prima e finora l'unica città americana ad avere ospitato due edizioni differenti dei Giochi olimpici estivi. Curioso il fatto che anche quasi cinquant'anni prima, quando laX Olimpiade dell'Era Moderna fu per la prima volta assegnata alla città californiana, essa fu, come anche in questo caso, l'unica città a presentare la candidatura.
Risultati per l'assegnazione della XXIII Olimpiade[3]
La gara dei 400m al Los Angeles Memorial ColiseumIl Los Angeles Memorial Sports Arena
Il comitato organizzatore della XXIII Olimpiade limitò al minimo indispensabile le spese per nuove strutture: l'unico impianto sportivo costruito per l'occasione fu la piscina McDonald, ubicata all'interno dell'Università della California. Il Memorial Coliseum (già sede deiGiochi del ‘32), adeguatamente ristrutturato, ospitò le gare di atletica e le cerimonie di apertura e chiusura.
Francobollo della Germania Occidentale emesso in occasione dell'Olimpiade del 1984
La squadra statunitense durante la cerimonia d'apertura.
La staffetta della torcia olimpica di questa edizione partì daNew York e si concluse aLos Angeles, attraversando 33 stati degliStati Uniti d'America eWashington. Il percorso coprì più di 15.000 km coinvolgendo 3.616 corridori. La nipote diJesse Owens, Gina Hemphill, portò la torcia all'interno delLos Angeles Memorial Coliseum durante la cerimonia di apertura e, dopo un giro di campo, la porse all'ultimo tedoforoRafer Johnson, vincitore della medaglia d'oro neldecathlon aRoma 1960. Questi accese infine i cinque anelli del logo olimpico, dando inizio ai Giochi della 23ª Olimpiade. La torcia fu inserita nel calderone in cima al peristilio e rimase accesa per tutta la durata della manifestazione.[4]
L'Unione Sovietica e gli altri stati delPatto di Varsavia, insieme ad altri stati comunisti, boicottarono i Giochi olimpici del 1984 in risposta al boicottaggio americano deiGiochi di Mosca del 1980. Solo tre paesi socialisti non aderirono al boicottaggio: laJugoslavia (allora leader deipaesi non allineati, che lo stesso anno organizzò iGiochi olimpici invernali), laCina e laRomania. Il fatto che quest'ultima, un paese del Patto di Varsavia, scelse di competere nonostante le richieste sovietiche portò ad una calda accoglienza della squadra rumena da parte degli Stati Uniti. La Romania vinse in questa olimpiade 53 medaglie, di cui 20 ori, andando al secondo posto nel medagliere dopo gliUSA.[6][7]
Questo è l'elenco delle nazioni partecipanti. Il numero di atleti per nazione è indicato tra parentesi:
I Paesi che non hanno preso parte ai Giochi: in blu scuro quelli che aderirono al boicottaggio; in verde acqua, quelli che non parteciparono per altri motivi.
L'Afghanistan fu l'ottava nazione a boicottare i Giochi del 1984. L'Ungheria e laPolonia seguirono gli altri stati filosovietici rispettivamente il 16 e il 17 maggio. L'Ungheria si giustificò dicendo che la vita dei suoi atleti sarebbe stata messa in pericolo se avessero perso del tempo con i Giochi di Los Angeles; la Polonia disse che gli Stati Uniti erano impegnati in una "campagna volta a disturbare i Giochi" e l'Unione Sovietica, aggiunse che laCasa Bianca era decisa a consentire qualsiasi possibile massacro degli atleti sovietici nei loro appartamenti: La Romania fu quindi l'unica nazione comunista filosovietica a partecipare.[12][13]
AncheCuba aderì al boicottaggio il 24 maggio. La dodicesima nazione fu loYemen del Sud, seguito poi dallaCorea del Nord[14] Radio Mosca annunciò anche la decisione dell'Angola di boicottare gli imminenti Giochi olimpici; essa fu, dopo l'Etiopia, il secondo stato africano che boicottò i giochi di Los Angeles.[15][16]
L'Iran decise di boicottare i giochi a causa di una "eccessiva interferenza degli Stati Uniti nel Medio Oriente e come suo sostegno per il regime che occupava Gerusalemme e dei crimini commessi dagli Stati Uniti in America Latina, in particolare in El Salvador".[17].Annunciando le sue intenzioni l'8 maggio 1984, l'Unione Sovietica citò problemi di sicurezza e dichiarò anche che "sentimenti sciovinisti e una cosiddetta isteria anti-sovietica erano ormai troppo diffusi negli Stati Uniti".[9] Un funzionario americano disse che il paese aveva ignorato i commenti sovietici nelle settimane e che, a dispetto di tutte le indicazioni, l'America era "assolutamente sbalordita" dallo sprezzante commento sovietico. Molti giustificarono il boicottaggio sovietico come una ritorsione contro il boicottaggio statunitense deiGiochi olimpici russi del 1980.[18]
Tra coloro che accreditarono l'ipotesi della vendetta vi fu Peter Ueberroth, il principale organizzatore dei Giochi di Los Angeles, il quale espresse le sue opinioni in una conferenza stampa dopo l'annuncio ufficiale del boicottaggio, il giorno stesso in cui la torcia olimpica arrivò negli Stati Uniti e partì daNew York.Anche ilBurkina Faso, guidato daThomas Sankara, decise di non partecipare ai giochi, con l'intenzione di prendere le distanze dagli atleti inglesi, accusati di aver partecipato ad una partita dirugby nelSudafrica dell'apartheid[19].
Ecco di seguito l'elenco delle nazioni boicottatrici (da segnalare il fatto che l'Iran e la Libia non aderirono al boicottaggio sovietico, ma non presero parte ai Giochi per motivi politici):[8]
La cerimonia di apertura dei Giochi di Los Angeles '84 fu una chiara risposta alla precedente cerimonia di apertura dellapassata edizione olimpica russa, che gliUSA avevano boicottato. Inizialmente fu contattata laDisney, ma le divergenze di idee portarono il Comitato Organizzatore a scegliere dei professionisti diHollywood e in poco tempo venne realizzato un musical che raccontava la storia degliStati Uniti d'America attraverso i secoli e la musica.
La cerimonia si svolse alLos Angeles Memorial Coliseum, dove si era già tenuta la cerimonia dell'edizione diLos Angeles 1932 e che divenne quindi il primo stadio a ospitare due edizioni diverse deiGiochi olimpici. Lo spettacolo iniziò quando al centro dello stadio comparve una gigantesca scritta umana che formava la parola "Welcome" ("Benvenuti"). Vennero poi liberati nell'aria palloncini colorati ed entrò nello stadio un uomo a razzo, come a voler ricordare il primo uomo a sbarcare sulla Luna. In seguito fece il suo ingresso il presidente degli Stati UnitiRonald Reagan sul sottofondo dell'inno nazionale americano. Iniziò quindi il grande spettacolo sulla civiltà americana composto da diversi segmenti che raccontavano la storia degli USA dalXIX secolo al dopoguerra, per una durata totale di quasi un'ora.
Dopo il finale, che vide la formazione di una gigantescabandiera degli Stati Uniti umana, iniziò la tradizionale Parata delle Nazioni. Come vuole la tradizione la Grecia entrò per prima e gli Stati Uniti, paese ospitante, entrarono per ultimi. Quando tutti gli atleti si furono sistemati il presidente Reagan dichiarò ufficialmente aperti i XXIII Giochi olimpici dell'era moderna. Seguì poi la tradizionale entrata dellabandiera olimpica nello stadio e il suo innalzamento sul sottofondo dell'inno olimpico. Quando la bandiera fu issata vennero liberati nell'aria 4000 piccioni viaggiatori. L'entrata della torcia nello stadio fu invece caratterizzata dal sottofondo della canzoneThe Olympian del compositorePhilip Glass.All'accensione del calderone, seguirono i classici giuramenti degli atleti e dei giudici. Il finale vide l'esecuzione del tradizionale brano musicale dell'Inno alla gioia diLudwig van Beethoven e del branoReach Out and Touch, eseguito da Vicki McClure.
Durante la cerimoniaEtta James eseguì l'inno nazionale statunitense.
Il medagliere ufficioso per nazioni vede l'assoluto primeggiare degli Stati Uniti: 83 medaglie d'oro (più 61 d'argento e 30 di bronzo) contro le 20 (più 16 d'argento e 17 di bronzo) della Romania, piazzata al secondo posto.
L'assenza degli atleti dell'Est si fece sentire soprattutto nei salti e nei lanci dove in particolari specialità la scuola sovietica rappresentava il massimo livello. C'è da dire comunque che a Los Angeles l'atletica femminile poté vantare tre nuove gare: i 400 m ostacoli, i 3000 m piani e la maratona. Il pentathlon, con l'aggiunta di due prove, si trasformò in eptathlon. Ecco un sunto delle principali vittorie di questa olimpiade statunitense:
Lo statunitenseCarl Lewis rivive nel mito diJesse Owens, ripetendo esattamente le sue stesse vittorie diBerlino 1936: 100 e 200 m piani, salto in lungo e staffetta 4x100 m. Per puro caso, entrambi gli atleti erano originari dell'Alabama ed entrambi avevano realizzato la loro memorabile impresa all'età di ventitré anni.
Dal Marocco arrivanoSaïd Aouita, che domina i 5000 m eNawal El Moutawakel che è medaglia d'oro nei 400 m ostacoli, ed è soprattutto la prima donna di un paese arabo a salire sul gradino più alto del podio.
Il portogheseCarlos Lopes diventa a 37 anni il più anziano vincitore di una maratona olimpica.
Sebastian Coe vince i 1500 m ed è secondo negli 800 m mentreEdwin Moses conquista la seconda medaglia d'oro nei 400 ostacoli.
Sara Simeoni, giunta alla quarta finale olimpica di salto in alto, si classifica seconda, superando la più che rispettabile misura di m 2.
Alberto Cova conquista i 10000 metri piani. A Los Angeles l'atleta azzurro riconfermò la superiorità sugli avversari già precedentemente dimostrata agli Europei di Atene del 1982 e ai Mondiali di Helsinki dell'anno prima.
Alessandro Andrei con la misura di 21,26 m, conquista il getto del peso.
La mezzofondista venetaGabriella Dorio è quarta negli 800 m e prima nei 1500 m. In aggiunta a questi successi l'Italia conquistò altri 3 bronzi nella regina degli sport.
Nel pentathlon moderno vediamo l'oro diDaniele Masala e il terzo posto diCarlo Massullo nell'individuale; vittoria schiacciante nella prova a squadre, con Masala, Massullo ePierpaolo Cristofori.
Nella lotta greco-romanaVincenzo Maenza vince la medaglia d'oro nella categoria dei minimosca sconfiggendo in finale il tedesco Markus Scherer.
Nel nuoto Il tedesco occidentaleMichael Gross vince i 200 m stile libero e i 100 m farfalla. Stesso trionfo per il canadese Alex Baumann nei 200 e 400 m misti.
Nei tuffi lo statunitenseGreg Louganis vince l'oro sia nella piattaforma che nel trampolino.
I francesi sconfiggono i brasiliani e vincono l'oro nel calcio mentre gli Stati Uniti vincono a sorpresa il primo posto nella pallavolo.
^ab John F. Burns,Moscow Will Keep Its Team From Los Angeles Olympics,The New York Times, 9 maggio 1984.
^VIETNAM AND MONGOLIA ALSO WITHDRAW FROM OLYMPICS..Philadelphia Inquirer. May 12, 1984 – A07 NATIONAL. "Two more Communist countries dropped out of the 1984 Los Angeles Olympics yesterday, but the head of the International Olympic Committee promised to 'fight to the last minute' to bring the Soviet Union and its allies to the Games."
^N. KOREA JOINS OLYMPIC BOYCOTT..Miami Herald. June 3, 1984. "While North Korea became the 13th nation to join the Soviet Union in boycotting the 1984 Summer Olympics in Los Angeles, Soviet star Sergei Bubka Saturday shattered his week-old world record in the pole vault".