Ungiocattolo obalocco[1] è un oggetto usato da un bambino, animali o (più raramente) un adulto nell'attività delgioco.
La tendenza ad usare taluni oggetti come giocattoli è comune a molti animali (prevalentemente per quanto concerne imammiferi); il giocattolo, come il gioco, svolge infatti una funzione importante nell'apprendimento, da parte dei cuccioli, di conoscenze e abilità che saranno loro necessarie nell'età adulta. Per esempio, i cuccioli digatto utilizzano un gomitolo dilana come giocattolo ed iniziano a sviluppare abilità che (per lo meno nella vita selvatica) saranno necessarie per lacaccia e quindi per la sopravvivenza.
Data la tendenza istintiva dei mammiferi a giocare con gli oggetti, non stupisce che l'uomo, fin dall'antichità, si sia cimentato nella produzione e nel concepimento di oggetti specificatamente pensati a questo scopo. Molti dei giocattoli che sono stati rinvenuti nei siti archeologici sono di tipo "classico", che anche i bambini dell'epoca moderna ancora utilizzano (bambole,soldatini, e così via); l'evoluzione dei giochi, infatti, per lo meno rispetto alla varietà della tipologia, è stata relativamente lenta per gran parte della storia dell'uomo. A partire dagli inizi delXX secolo, in concomitanza con l'impressionante sviluppo tecnico industriale del pianeta, questo stato di cose è mutato radicalmente, con l'introduzione della progettazione e produzione industriale e tecnologica dei giocattoli.Oggi però, grazie alla fama che nei secoli ha ottenuto il giocattolo, si pratica anche ilcollezionismo dei giocattoli, un fenomeno che tuttavia non coinvolge i bambini ma spesso interessa gli adulti.
Un concetto strettamente correlato a "giocattolo" è quello digioco. Se la differenza è talvolta netta (per esempio nel caso del gioco degliscacchi), in alcuni casi, per distinguere un giocattolo da un gioco, occorre fare riferimento a definizioni più precise di quelle che si usano implicitamente nella maggior parte dei casi. La definizione applicata nella definizione diteoria dei giochi, per esempio, prevede che ungioco sia dotato di unostato finale (per esempio la "vittoria"); e di conseguenza si definisce in genere un concetto di "partita". Secondo questa particolare definizione, un notovideogioco comeSimCity, non avendo alcun concetto di conclusione, dovrebbe forse considerarsi un "giocattolo".
Se invece si intende come caratteristica determinante di un gioco il fatto di avere delleregole,SimCity sarebbe da considerarsi un gioco e per giocattolo si dovrebbe intenderebbe uno strumento che (pur avendo un "uso" inteso in senso lato) si presta a un impiegocreativo e libero, in gran parte basato sullafantasia. In quest'ultimo caso si può facilmente osservare che spesso i giocattoli possono essere usatianche nel contesto di un gioco,aggiungendo regole precise sul loro utilizzo; i soldatini, per esempio, sono giocattoli, ma possono diventare pezzi di unwargame; e lapalla, che usano come giocattolo bambini,cani egatti, è alla base di numerosi giochi con regolamenti anche assai complicati (come ilcalcio o lapallavolo).
Giocattoli di epocaromana che non sono "passati di moda": bambole, dadi, e stoviglie in miniatura
La storia dei giocattoli segue da vicino lo sviluppo della società umana. I primi giocattoli furono costruiti, come i primi utensili, con pietra, legno, o argilla. Fra gli oggetti ritrovati neisiti archeologici a cui si attribuisce funzione di giocattolo, compaiono soprattutto (ma non solo) rappresentazioni in miniatura di persone (bambole esoldatini), animali, o strumenti usati dagli adulti. Nell'Antico Egitto esistevano bambole fatte di pietra,porcellana o legno, con capelli finti e arti snodabili.Nell'Antica Roma, le bambine giocavano con bambole dicera oterra cotta, e i bambini giocavano con archi e frecce finti.
Anche loyo-yo, che spesso viene scorrettamente considerato come giocattolo recente, ha origini antichissime; si pensa che i primi, fatti di legno, risalgano almeno allaCina di 2500 anni fa. Yo-yo di legno, pietra o terracotta sono attestati anche nell'Antica Grecia nel500 a.C. Gli yo-yo greci erano decorati con immagini di dèi, e il loro abbandono era uno dei passaggi rituali dalla gioventù all'età adulta. Originario della Cina è anche l'aquilone, (molto diffuso intorno all'anno1000 a.C.).
Nelle Americhe, gliincas avevano un giocattolo simile alcerchio (sebbene non usassero laruota). GliHopi usavano bambole (dettekachina) attribuendo loro un significato spirituale.
Dato che la maggior parte dei giocattoli durante ilmedioevo era inargilla,legno ocera, i giocattoli di questo periodo difficilmente resistevano ai secoli, e non è facile trovarne esemplari ancora intatti.
La maggior parte degli storici ritiene che la prima produzione commerciale sia cominciata inGermania, nelXV secolo. La città tedesca diNorimberga si specializzò nella produzione, specialmente nella produzione dellebambole. I tipici giochi tedeschi includevanosonagli e giocattoli con le ruote per i bambini più piccoli. Anche giochi musicali come iflauti erano comuni.
Gli adolescenti giocavano controttole, di solito grandi e di legno, o di argilla, o con grandi cerchi, sul tipo deglihula hoop.Soldatini,cavalli a dondolo e altri giocattoli d'ispirazione militare, comespade di legno escudi, erano usati per l'apprendimento degli aspiranticavalieri[2].
Bambole con costose vesti erano sovente adoperate dai governanti come doni per altre donne di stirpe regale[3]. Le bambole di pezza, invece, erano prevalenti tra la gente comune.
Teatrino delle marionette, anni '50Orsacchiotti anni '90
Nel mondo moderno, il concetto di giocattolo ha subito una serie di mutamenti, come laproduzione industriale in serie, l'uso ditecnologie e metodologie di progetto sofisticate, la nascita di regolamentazioni specifiche orientate alla sicurezza (es.EN 71), l'applicazione dicopyright, e così via.
In questo nuovo contesto, anche i giocattoli sono soggetti a fenomeni di rapida evoluzione nel tempo e all'imporsi non infrequente di "mode" temporanee: alcuni tipi giocattoli sono stati in commercio pochi anni, altri solo pochi mesi. In questo senso, i giocattoli si possono talvolta intendere comefenomeni di costume, che riflettono, e al tempo stesso contribuiscono a definire, la cultura ed il costume di un determinato periodo storico. Alcune categorie di giocattoli, però, sembrerebbero "sempre di moda", e probabilmente fanno parte del bagaglio culturale comune alle varie popolazioni ed istintivo dell'essere umano; questo vale sia per giocattoli la cui origine si perde nella storia, come bambole e soldatini, sia per altri di origine più recente, come le "macchinine". Ma anche in questo caso è quasi sempre possibile identificare un'evoluzione, o quanto meno una storia, delle loro caratteristiche specifiche (per esempio nella scelta dei materiali). Per esempio, se loyo-yo risale all'antichità, gli yo-yoluminosi divennero un fenomeno molto popolare a cavallo fra glianni settanta eottanta, supportati dallo sviluppo tecnologico.
Un altro fenomeno moderno associato al ruolo dei giocattoli sul mercato (ancheglobale) è la loro commercializzazione comegadget, per esempio associati a particolarifilm (ad esempio le produzioniDisney okolossal amati dai bambini e dai ragazzi, comeGuerre stellari).
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Spesso i giocattoli servono a un doppio scopo. Oltre all'intrattenimento, servono anche per aumentare lecapacità cognitive e per stimolare lacreatività. I giocattoli per neonati includono quelli con suoni distinguibili, colori brillanti, e coinvolgono il senso del tatto. Durante questo periodo, i neonati cominciano a riconoscere le forme e i colori; attraverso l'uso ripetitivo, il bambino prende familiarità con gli oggetti, rinforzando la memoria. Lacoordinazione e altre abilità manuali si sviluppano dalle seguenti attività infantili di interazione con i giocattoli. Biglie, e blocchi staccabili richiedono l'uso delle mani e del corpo. L'agilità mentale, che comincia nell'infanzia, viene messa alla prova da puzzle giocattolo di relazioni spaziali.Play-Doh,Silly Putty e altri giocattoli modellabili permettono al bambino di creare i propri giochi. I giochi educativi per bambini più grandi contengono spesso puzzle, tecniche per la soluzione dei problemi, o proposizioni matematiche. Un gioco popolare per questo gruppo di età fu ilCubo di Rubik. Divenuto popolare negli anni '80, la soluzione del cubo richiede abilità di pianificazione e risoluzione dei problemi.
In Europa, la progettazione dei giocattoli deve seguire specifiche e rigide norme di sicurezza: la legge europea di riferimento è laEN 71.In Italia, il testo di legge viene tradotto e distribuito dall'UNI (Ente nazionale italiano di unificazione).
Dopo aver cercato un sostituto per lagomma sintetica,Earl Warrick inventò casualmente il "nutty putty" durante laSeconda guerra mondiale. In seguito,Peter Hodgson vi scorse le potenzialità per farne un gioco per bambini e lo pubblicizzò comeSilly Putty. Similmente,Play-Doh fu originariamente creato come un materiale per la pulizia della carta da parati[4]. Nel 1943Richard James stava facendo esperimenti sullaBilancia di torsione nell'ambito delle sue ricerche in campo militare quando ne vide una cadere per terra: fu incuriosito dal modo in cui la molla si ribaltava in continuazione sul pavimento. Dedicò quindi due anni a perfezionare il progetto cercando di definire la giusta quantità di acciaio. Con il nome di Slinky, la sua invenzione entrò in commercio come un giocattolo per entrambi isessi in tutti i negozi degliStati Uniti.