Gibuti (inarabo جيبوتي; infranceseDjibouti) è la capitale e la più grande città delloStato africano omonimo.Ha una popolazione di 475 332 abitanti al censimento2008[1]; nella città risiedono oltre due terzi della popolazione della nazione.
Gibuti sorge sulle coste meridionali delgolfo di Tagiura, su una penisola articolata in tre successivi piani madreporici: il Plateaux du Serpent, il Plateaux du Marabout e il Plateaux du Héron. La città è situata a20 km ad ovest dal confine con laSomalia.
Fanno parte del territorio della città anche le isoleMoucha e Maskali, posizionate nel mezzo del golfo di Tagiura, a circa 15 km a nord di Gibuti.
Nel1888, una volta fissati i confini con il vicinoprotettorato britannico della Somalia, i francesi fondarono su una penisola, localmente nota comeras Djiboutil, un piccolo insediamento. Un paio d'anni dopo, nel 1896, il governatore Lagarde trasferì la sede della capitale dellaCosta Francese dei Somali daObock a Gibuti, facendo così decollare le fortune della città. Oltre a diventare un importante scalo marittimo per le navi francesi dirette inIndocina e inMadagascar, Gibuti fu scelta come capolinea dellaferrovia internazionale che la univa aDire Daua, nell'Abissinia. Nel1917 la ferrovia raggiunse anche la capitale etiope di Addis Abeba, favorendo ulteriormente i traffici nel porto di Gibuti.
Ilporto di Gibuti è, grazie alla sua posizione strategica, il più importante scalo marittimo dell'intera regione del Corno d'Africa. La crescita dei traffici navali ha spinto le autorità locali ad aprire un secondo porto nella vicina località diDoraleh. Quest'ultimo scalo è servito dalla linea ferroviaria che unisce Gibuti all'Etiopia, favorendo ulteriormente gli scambi commerciali tra i due paesi.