| Giancarlo Redini | |||||||
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| Informazioni personali | |||||||
| Arbitro di | |||||||
| Federazione | |||||||
| Sezione | Pisa | ||||||
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Giancarlo Redini (Pisa,26 ottobre1941) è un exarbitro di calcioitaliano.
Nato aPisa nel 1941, e originario diUliveto Terme[1], nellaprovincia pisana faceva parte della sezioneAIA "Renato Gianni" diPisa.[2]
Ad inizio 1976, a 34 anni, arriva ad arbitrare inSerie B, esordendo il 4 gennaio inAvellino-Pescara del quattordicesimo turno dicampionato, che sospende all'85' per incidenti sul punteggio di 0-2, lo stesso dato poi a tavolino agliabruzzesi.[3][4]
La stagione successiva debutta inSerie A, inInter-Perugia del 22 maggio 1977, ultima dicampionato, conclusa sull'1-1.[3][5]
Dal 1977 viene coadiuvato in terna fissa dagli assistenti di linea Rodolfo Perelli e Antonio Specchio, entrambi appartenenti alla sezione AIA di Pisa.
Nel 1982 viene scelto per ilritorno della finale diCoppa Italia traTorino eInter del 20 maggio, gara che termina 1-1 con gol diAgatino Cuttone per i granata e pareggio diAlessandro Altobelli per i nerazzurri, i quali vincono la competizione in virtù del successo per 1-0 dell'andata.
Il 16 settembre 1984 inaugura la stagione di Serie A arbitrando Como - Juventus (0-0).
Il 30 giugno 1985 dirige ancora una volta una finale diCoppa Italia, stavolta l'andata traMilan eSampdoria vinta per 1-0 dai blucerchiati, che si aggiudicheranno poi il trofeo.
Il 3 novembre 1985 arbitraNapoli-Juventus, nona giornata diSerie A[6], assegnando al 72' unapunizione indiretta inarea ai padroni di casa[7], cheEraldo Pecci tocca perDiego Armando Maradona, il quale realizza uno dei suoi gol più famosi di sempre, decidendo il match, che si conclude sull'1-0.[8]
Nella stessa stagione dirige la semifinale di ritorno diCoppa Italia traComo eSampdoria del 4 giugno 1986, nella quale, sul 2-1 per i lariani aisupplementari, viene colpito da un oggetto: verrà assegnata la vittoria a tavolino per 2-0 ai blucerchiati, poi sconfitti in finale dallaRoma.[9]
Sempre nel 1986 è di scena nelderby di Milano della ventisettesima dicampionato, in casa dell'Inter il 6 aprile[10], il primo dall'acquisto delMilan da parte diSilvio Berlusconi. La gara viene vinta dai nerazzurri per 1-0 con gol del giovaneGiuseppe Minaudo, all'esordio da professionista.[11]
Arbitra l'ultima inmassima serie il 17 maggio 1987, dirigendoUdinese-Milan 0-0, ultima dicampionato.[3][12]
Il 7 giugno dello stesso anno arbitra per la terza volta una finale diCoppa Italia, l'andata traNapoli eAtalanta, vinta 3-0 dagli azzurri, poi vincitori del trofeo.
Chiude la carriera con la gara diSerie BMessina-Campobasso del 21 giugno, ultima dicampionato, terminata 0-0.[3][13]
Termina con 94 gare dirette inSerie A e 88 inSerie B.[3]