De origine actibusque Getarum | |
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Altri titoli | Getica |
Autore | Giordane |
1ª ed. originale | 551 |
Genere | Saggio |
Sottogenere | Storiografia |
Lingua originale | latino |
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IGetica (il nome che lo studiosotedescoTheodor Mommsen assegnò alDe origine actibusque Getarum) sono un'opera storiografica suiGoti, scritta dallo storico gotoGiordane, forse mentre era tenuto prigioniero aCostantinopoli dall'imperatoreGiustiniano I e furono probabilmente pubblicate nel551.
È lo stesso Giordane a dire di aver interrotto la sua opera sullaStoria romana per scrivere iGetica. Vista la perdita dell'opera di Cassiodoro, iGetica sono una delle fonti contemporanee più importanti per la conoscenza dellemigrazioni barbariche dalIII secolo in poi, in particolare di quelle diOstrogoti eVisigoti. Nell'opera si menziona anche la campagna militare condotta inGallia daRiotamo, "re dei Britanni", in cui alcuni studiosi hanno individuato una possibile ispirazione per lafigura di re Artù.
Il regno degliOstrogoti inItalia, imposto per la prima volta dalla conquista diAlarico, fu sempre messo sotto pressione dall'Impero bizantino, deciso a riconquistare i territori italici. Cassiodoro era nato in Italia, aSquillace, nelBruttium, e fu consigliere e segretario con diversi ruoli sotto varire goti. Raggiunse l'apice della sua carriera sottoTeodorico, la cuipolitica mirava a realizzare una pacifica e collaborativa convivenza tra Goti e popoli italici. Fu Teodorico a chiedere a Cassiodoro di scrivere un'opera sui Goti per dimostrare la loro antichità, la loro nobiltà e la loro esperienza e capacità nel governare. Teodorico morì nel526 e Cassiodoro passò al servizio del nuovo sovrano. L'opera fu forse scritta aRavenna, capitale del regno goto, tra il526 e il533. Giordane dice che utilizzò i fatti narrati da Cassiodoro, ma non le sue parole.
Gli eventi, le persone e i popoli menzionati neiGetica sono spesso più antichi di secoli rispetto al tempo in cui visse Giordane. Per questo tra gli studiosi si è fatto strada, tra gli altri, il dubbio se le figure menzionate siano in realtà antiche quanto detto. I più scettici ritengono che l'opera sia principalmentemitologica e si interrogano addirittura se Giordane sia davvero esistito, o se sia il vero autore. Altri si sono invece concentrati su quanto ci sia o non ci sia di storico e di attendibile nell'opera. Ad esempio, è ormai accertata, proprio come ha scritto Giordane, l'originescandinava dei Goti.
Giordane cita alcuni autori a lui precedenti, come i perduti Ablabio, sconosciuto autore di un perdutoGothorum gentis ("Del popolo gotico"),Dessippo per le notizie suiVandali e sugliEruli,Dione Crisostomo, autore di un altroGetica, Fabio, sconosciuto autore di un'opera perduta, in cui si parlava dell'assedio di Ravenna ePrisco di Pànion, per le notizie suAttila. Tra le fonti note,Giuseppe Flavio, che menziona brevemente i Goti e gliSciti[1],Livio, che fa una breve menzione dei Goti[2],Lucano, che menziona la dinastia degliAmali[3],Pompeo Trogo,Pomponio Mela,Claudio Tolomeo sullaScandinavia,Strabone, fonte di notizie sullaBritannia,Simmaco, per notizie di seconda mano tratte daGiulio Capitolino suMassimino il Trace,Tacito, per citazioni sulla Britannia eVirgilio.
L'intento dichiarato di Giordane è quello di "condensare col mio stile in questo piccolo libro i 12 volumi dellastoria deiGoti, scritta daCassiodoro". Giordane ammette comunque di non aver avuto accesso all'intera opera di Cassiodoro, aggiungendo particolari di sua memoria. Nulla del lavoro è scritto con le parole di Cassiodoro ed è quindi oggi impossibile discernere ciò che davvero proviene da questo autore. IGetica sono l'unica fonte rimasta sull'origine dei Goti,popolo che per un certo periodo dominò l'Europa orientale, prima di essere scacciati dagliUnni.
Giordane visse in zone controllate daiGoti e per questo ebbe una posizione privilegiata per conoscere di prima mano letradizioni e lastoria di questo popologermanico, anche se Giordane stesso dice di aver utilizzato l'opera di Cassiodoro.
L'edizione classica di quest'opera è quella realizzata nelXIX secolo daTheodor Mommsen (neiMonumenta Germaniae Historica.Auctores antiquissimi. V, II). Il manoscritto meglio conservato era l'Heidelberg, scritto adHeidelberg (inGermania), forse nell'VIII secolo, che andò però distrutto in unincendio scoppiato in casa del Mommsen. Di grande valore sono anche il manoscritto Vaticano Palatino delX secolo e quello Valencieno delIX secolo.
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