Capitalegiudaica tra il X e il VI secolo a.C.,[6] nel corso della sua storia, Gerusalemme è stata distrutta e ricostruita due volte ed è stata assediata, conquistata e riconquistata in decine di occasioni. Parte dell'Impero ottomano dal XVI secolo fino alla fine della prima guerra mondiale, successivamente con la sconfitta dell'impero ottomano passò ai britannici, che istituirono ilMandato britannico della Palestina. Dopo la partenza dei britannici e laguerra arabo-israeliana del 1948, la città venne divisa dallaLinea Verde, che divideva unazona occidentale sotto controllo israeliano e unaparte orientale annessa dallaGiordania. Nel 1967, a seguito dellaguerra dei sei giorni, l'area fino ad allora sotto dominio giordano fu conquistata dalle truppe israeliane.[7] Nel 1980 ilparlamento israeliano approvò unalegge fondamentale (l'equivalente di un emendamento costituzionale) che proclamava unilateralmente «Gerusalemme, unita e indivisa [...]».[8] IlConsiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nellarisoluzione 478 ha definito la legge «nulla e priva di validità»,[9] «una violazione del diritto internazionale»[10] e un «serio ostacolo al raggiungimento della pace in Medio Oriente».[11][12]
Gerusalemme è situata a 31°47′N, 35°13′E, a circa 60 km a est diTel Aviv e delmar Mediterraneo e 35 km a ovest delMar Morto, sull'estremità meridionale di un altopiano deimonti della Giudea, che include ilMonte degli Ulivi (Har HaZeitim) a est e ilMonte Scopus (Har HaTzofim) a nord-est; l'altitudine (della città antica) è circa 760m s.l.m. (la moderna è percorsa da continui saliscendi), la sua superficie è 125 km². Le città vicine sonoBetlemme eBeit Jala a sud, Abu Dis e Maale Adumim a est,Ramallah, Givat Zeev a nord e Mevaseret Zion a ovest.
«La bellezza di Gerusalemme, nella sua cornice naturale, può essere paragonata a quella diToledo. La città sorge in mezzo alle montagne, scenario di cupole e torri racchiuso fra mura merlate, arroccato su una spianata rocciosa alta sulla valle incassata. La vista si estende lontano, fino alle colline del Moab, e la conformazione del paese fa pensare a una carta geografica fisica, con i rilievi che salgono in curve regolari, stratificate, e le valli improvvise segnalate da ombre drammatiche. La terra e la roccia riflettono i bagliori dell'opale di fuoco. Tale saggio di disposizione urbana, casuale o studiato che sia, ha dato origine a un'opera d'arte.»
a nord-ovest è presente il monteGolgota o Calvario, che con una propaggine meridionale detta "sperone centrale", si insinua tra lavalle del Tyropoeon e la valle trasversale. Lo sperone centrale è stato, fin dai tempi antichi, sede di mercato, difeso dalleMura diManasse nel 650 a.C. circa. Il Golgota fu usato stabilmente dai Romani per lecrocifissioni, ai tempiextra moenia.
a nord-est un complesso collinare che, col rilievo di nord-ovest, fu compreso nelle mura della città in epoca romana, sottoVespasiano, prendendo il nome di "Città Nuova".
a sud-ovest c'è una grossa collina (detta "di Gareb") che raggiunge i 770 ms.l.m., le cui falde meridionali e occidentali costituiscono la valle dellaGeenna. Il punto più basso di questa è alla confluenza colCedron, e risulta intorno ai 600 m di altitudine. A nord si trova la valle trasversale che divide la collina di Gareb dai promontori settentrionali. In questa fu costruito l'acquedotto superiore (V-VI secolo a.C.), che portava le acque alla piscina di Migdal o Amygdalon. Già in periodogebuseo la collina di Gareb prende nome diUrusalim.
a sud-est si trova il complessoSion-Ophel-Moria: si tratta di un rilievo a forma di clava con asse nord-sud, la parte più grossa e alta (raggiunge i 750 m di altitudine) rivolta a nord. È individuato dallavalle del Cedron sul lato est, e dalla valle centrale del Tyropoeon a ovest.Sion è la parte più bassa, il manico di questa clava, e qui fu fondato ilnucleo originario della città. L'Ophel, spesso chiamato "Sion" per estensione del termine, è il nome dato al pendio che sale al monteMoriah, dov'è la spianata delle moschee (detta anche spianata delMonte del Tempio).
Sebbene Sion e Ophel costituissero ilnucleo originario, si trovano al di fuori delle mura che individuano la cosiddettaCittà Vecchia.
Città moderna
La città moderna di Gerusalemme è composta da tutto il resto della cittadina, cioè anche la parte più estesa; si tratta di una zona fortemente antropica i cui confini naturali sono ilMonte degli Ulivi e lavalle di Giosafat a Est, la foresta della Pace a Sud, la foresta di Aminadav a Ovest e la foresta di Gerusalemme a Nord, che include anche ilmonte Herzl.[13]
La regione è fortemente industriale e moderna, con abitati molto densi come il cosiddetto "Downtown Triangle", composto dallaGiaffa Road, Ben Yehuda Street e King George Street, o la Zion square.[14][15]
Mea Shearim è uno dei più antichi quartieri gerosolimitani al di fuori delle mura della Città Vecchia. È famoso per essere il quartiere dove vivono soltanto membri della comunitàharedi.
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Gerusalemme gode di unclima mediterraneo, con estati calde e secche e inverni freschi e umidi (anche con innevamento sporadico tra gennaio e marzo). Il mese più freddo è gennaio secondo le serie storiche (temperatura media: 8 °C) ma con deciso e costante spostamento negli ultimi anni verso febbraio o addirittura la prima decade di marzo, i più caldi luglio e agosto (temperatura media: 23 °C);[16] l'escursione termica tra giorno e notte è notevole: le sere sono tipicamente fresche anche in estate. Le precipitazioni annue medie toccano i 590 millimetri, concentrandosi tra ottobre e maggio (particolarmente tra gennaio e marzo).[16] Nei restanti mesi non è raro avere completa assenza di pioggia. Una grande percentuale delle case antiche è dotata direservoir (cisterne sotterranee) per la raccolta e conservazione dell'acqua e la quasi totalità è dotata di serbatoi esterni sui tetti. La città pesca inoltre acqua fino a 2 000 m di profondità. Diffusa la tecnologia del solare, in espansione il fotovoltaico. L'inquinamento dell'aria, ampiamente mitigato dal clima collinare e dal vento costante, deriva principalmente dal traffico automobilistico (responsabile del pesante inquinamento acustico), indisciplinato ed eccessivo rispetto alla capacità di strade costruite in tempi antichi, e non tanto dall'industria.
Origini del nome
Il nome di Gerusalemme (Yerushalayim) potrebbe avere diverse etimologie:
Il nome sembrerebbe derivare dalle radicisemiticheyry eShalem, letteralmente "fondazione diShalim" (quest'ultimo una divinità cananea). Dal nome della divinità derivano l'ebraicoShalom e l'araboSalam, "pace", quindi il nome potrebbe significare "Città della Pace" o "Dimora della Pace".[17][18] Il suffisso-ayim indica unduale, il ché potrebbe riferirsi ai rilievi su cui era situata l'antica città.[19]
Nelle lettere diAmarna si fa menzione di un insediamento chiamato dagliegizirwšꜣlmm, derivata dalcananeoUrušalimum, cioè altura della pace, questa rappresenta la prima menzione di Gerusalemme nella storia.[20]
Nella tradizionebiblica erabbinica deriverebbe da una combinazione delle paroleYireh ("luogo permanente", nome dato alMonte Moriah) eSalem, il nome di una città cananea fondata daSem e governata dall'enigmaticoMelchisedec[21]; in alternativa la città potrebbe essersi costituita dalla fusione tra la già citata Salem con la città di Gebus, eretta dal popolo deiGebusei, ma non tutti concordano con questa interpretazione.
In antichità era detta ingreco antico:Ἱεροσόλυμα?,Hierosólyma; e in latinoHierosolyma oIerusalem. Va inoltre notato che Gerusalemme ha avuto molti nomi alternativi come Sion (Ṣīyyōn, dall'omonima altura),Città di David (Ir David, oggi solo una sezione), Ierosolimna o Ierapoli (greco),Aelia Capitolina (latino), oppureAl-Quds (in araboالقُدس?,Il Santo), tra i più importanti.[22]
Le origini di Gerusalemme risalgono all'età della pietra, ma viene menzionata per la prima volta in alcuni testi egiziani dei primi secoli del II millennio a.C. (testi di esecrazione) e successivamente in modo sicuro in alcune lettere diAmarna risalenti al 1425 a.C. In origine era conosciuta con il nome di Salem e il suo re eraMelchisedek (Genesi 14:18[23]).
Ricostruzione grafica del primo tempio.
La città rimase occupata dal clanamorrita dei Gebusei (1000 a.C. circa) fino alla conquista ebraica da parte di reDavide, il quale fece di Gerusalemme la capitale del suo regno; David inoltre fece costruire sull'acropoli una reggia assieme a molti altri edifici e ordinò la ricostruzione delle mura di cinta. Successivamente il reSalomone fece erigere al posto della reggia iltempio di Dio; quest'ultimo fu distrutto nel 586 a.C. a seguito della violenta invasione deiBabilonesi guidati dal reNabucodonosor che saccheggiarono la città edeportarono la popolazione aBabilonia.[24] Rientrati i Giudei in patria dopo l'editto diCiro del 538 a.C., costruirono ilSecondo Tempio; più tardiNeemia il primo governatore di Gerusalemme, elevò nuovamente le mura.
Nel 331 a.C. Gerusalemme venne occupata daAlessandro Magno e in seguito occupata daiTolomei d'Egitto sino al 198 a.C., quando cadde sotto il dominio deiSeleucidi diSiria. Questi ultimi cercarono di ellenizzare la città, ma i tentativi furono vani e provocarono la rivolta ebraica deiMaccabei che, nel 165 a.C., si risolse con la vittoria di questi ultimi, l'instaurazione della dinastia degliAsmonei e il ritorno a una sovranità ebraica, destinata a durare fino alla conquista (63 a.C.) da parte diGneo Pompeo. Con la conquista romana Gerusalemme fu consegnata aErode che la ricostruì secondo i criteri urbanistici greco-romani e fece ampliare il Tempio. Sotto il governatorato diPonzio Pilato vi fu crocifissoGesù, sul monteGolgota.
I fermenti religiosi provocarono due gravissime rivolte nella città, la prima delle quali si protrasse dal 66 al 70, e per sedarla fu necessario l'intervento dellelegioni comandate daTito; quest'ultimo, soffocata la rivolta, distrusse la città e il Tempio; la seconda insurrezione, comandata daSimon Bar Kokheba nel 132, permise agli Ebrei la riconquista di Gerusalemme, seppure per breve tempo: i Romani infatti mobilitarono rapidamente le truppe di stanza al confine ed eliminarono ogni resistenza ribattezzando la città col nome diAelia Capitolina e trasformandola in colonia romana. L'imperatoreCostantino I e i suoi successori fecero restaurare e abbellire i luoghi legati alle storie evangeliche ed erigere la prima chiesa cristiana, laBasilica del Santo Sepolcro.
Panorama di Gerusalemme alla fine del XV secolo (Hartmann Schedel,Norimberga 1493).
Nel 972 fu conquistata dagliimāmismailitifatimidiIlcaliffo-imām fatimideal-Ḥākim oppresse duramente gli abitanti cristiani (angariati al pari dei musulmanisunniti, giudicati eretici) e distrusse numerose chiese, fra le quali la basilica del Santo Sepolcro, suscitando lo sdegno in Occidente.Nel 1071 la città fu presa dall'avventuriero turcoAtsiz ibn Uvak, costretto presto a chiedere l'aiuto delselgiuchideMalik Shah I per evitare la reazione deiFatimidi. Lo ottenne, senza però poter evitare di essere ucciso nel 1079 dal sultano.
Nel confuso quadro istituzionale creato dalla guerra civile tra i vari pretendenti selgiuchidi, a seguito della morte del sultano Malikshāh a fine 1092, i Fatimidi riuscirono a riprendere la città e i territori che da essa dipendevano.
Fu quindi una guarnigione fatimide a tentare inutilmente di difendere la Città Santa dall'assedio vittorioso deiCrociati che, nel 1099, durante laPrima Crociata, se ne impadronirono massacrando la popolazione musulmana ed ebraica, e quindi erigendola a capitale del loroRegno di Gerusalemme.[25]
Nel 1187 fu conquistata daSaladino e dopo un breve dominio cristiano dal 1229 al 1244 (Sesta Crociata), fu sotto la dominazione musulmana degliAyyubidi e quindi deiMamelucchi che però, nel 1516, furono sconfitti dalsultano ottomanoSelim I, che la annesse al suo Impero, allora esteso fino alla Siria e all'Egitto.
Gerusalemme godette di un prospero periodo di rinnovamento sottoSolimano il Magnifico, e testimoniò la ricostruzione delle mura intorno alla Città Vecchia. Per gran parte del dominio ottomano, Gerusalemme rimase un centro provinciale, anche se importante dal punto di vista religioso.
Tra le principali innovazioni introdotte dagli Ottomani si citano i moderni sistemi postali. A metà del XIX secolo, gli Ottomani costruirono la prima strada asfaltata, che collegavaGiaffa a Gerusalemme e, nel 1892, il sistema ferroviario raggiunse la città.
Nel 1836, nel corso del periodo di dominazione egiziana,Ibrāhīm Pascià, autorizzò la restaurazione di quattro delle più importanti sinagoghe, tra le quali lasinagoga Hurva e, a partire dagli anni 1860, la città cominciò ad espandersi al di fuori dellaCittà Vecchia.
Il dominio ottomano della città durò fino al novembre del 1917, allorquando fu occupata daibritannici comandati dal generaleEdmund Allenby, cui partecipò anche uncontingente italiano. Con iltrattato di Versailles, la città fu dichiarata capitale delMandato britannico della Palestina. Nel 1949, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite proclamò l'internazionalizzazione di Gerusalemme, sotto il controllo dell'ONU per favorire la convivenza delle varie componenti religiose della città. La gran parte dellacomponente ebraica pre-israeliana accettò ilpiano generale di partizione della Palestina in due Stati, uno ebraico e uno arabo, mentre la maggior parte della componente araba palestinese e il resto del mondo arabo e islamico lo respinsero. Entrambe le parti non erano tuttavia disposte in alcun modo a rinunciare alla Città Santa e per questo le forze ebraiche e quelle arabe giordane dellaLegione araba occuparono Gerusalemme: le prime il settore occidentale della città e le seconde la sua parte orientale. Nel dicembre 1949 Gerusalemme fu proclamata capitale del nuovoStato israeliano, che nel mese successivo vi trasferì gli uffici istituzionali.[26]
Nel corso dellaguerra dei sei giorni gli israeliani occuparono il settore giordano, suscitando la condanna da parte dell'Assemblea generale dell'ONU. Con un decreto approvato dalParlamento israeliano si dichiarò, il 30 luglio del 1980, l'ufficiale annessione del settore giordano e la proclamazione di Gerusalemme capitaleunita e indivisibile di Israele. Tale proclamazione tuttavia suscitò il malcontento non solo degli arabi, ma anche della gran parte delle diplomazie mondiali, a causa del timore che il riconoscimento di tale status legittimasse l'uso della forza nella soluzione delle controversie internazionali.[senza fonte]
Lo status internazionale di Gerusalemme rappresenta un problema nodale complesso e di difficile risoluzione nel quadro deiconflitti arabo-israeliani. Svariati tentativi sono stati fatti negli ultimi decenni per definirne lo status giuridico internazionale, tramite risoluzioni ONU e negoziazioni fra le parti, nessuno dei quali ha portato finora ad alcun esito definitivo. Lasovranità territoriale di Gerusalemme è rivendicata sia daIsraele sia dal popolopalestinese in modalità finora inconciliabili. La varietà di composizione della popolazione della città, luogo di culto delle trereligioni abramitiche, la sua peculiarità storica e l'importanza di luoghi considerati patrimonio dell'umanità rendono la ricerca di una soluzione ancora più complessa, chiamando in causa, oltre ai leader dei due popoli e agli organi internazionali, anche altri soggetti tra cui laSanta Sede.
Israele, dal 1967, ha il controllode facto dell'intera Gerusalemme, inclusaGerusalemme Est; per consolidare tale controllo le autorità israeliane hanno messo in campo una serie di politiche urbane volte contemporaneamente a favorire la costruzione di quartieri ebraici nei territori occupati di Gerusalemme Est (nel 2008 in questi quartieri risiedevano circa195000 ebrei), e a ostacolare l'espansione urbana dei quartieri arabi.[27] Israele rivendica sull'intera Gerusalemme la piena sovranità - e ne ha affermato per legge fondamentale lo status di capitale "completa e indivisa".[28] Il popolo palestinese, tramite i suoi rappresentanti, rivendica una parte o la totalità di Gerusalemme (inarabo al-Quds, ossia "la Santa") come capitale del futuro Stato palestinese. La maggior parte dei membri dell'ONU e delle organizzazioni internazionali non accetta né che Gerusalemme sia capitale di Israele, né l'annessione a Israele di Gerusalemme Est.[29] La maggior parte delle ambasciate si trova nel distretto diTel Aviv.
Secondo lo studiosoStephen Zunes la "comunità internazionale" in generale non avrebbe accettato di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.[30]Il ministero degli esteri israeliano in proposito afferma come sia "la maggioranza degli stati" a non aver accettato di riconoscere a Gerusalemme lo status di capitale[31].
Nel maggio 2007, in occasione dei festeggiamenti per il quarantesimo anniversario della riunificazione della città, ha creato sconcerto nel mondo politico israeliano l'assenza di rappresentanze diplomatiche alla cerimonia di Stato. Il primo a declinare l'invito fu l'ambasciatore tedesco, seguito da quello statunitense.[32][33] Il sindaco Lupolianski reagì rifiutando la necessità di un riconoscimento internazionale,[34] mentre membri della Knesset auspicarono che lo status di capitale potesse essere riconosciuto in futuro.[35]
I tentativi di dare uno status definito alla città risalgono al periodo che seguì la fine delmandato britannico della Palestina. Il regime internazionale originariamente previsto dall'ONU per la città di Gerusalemme (corpus separatum)[36], ideato nel quadro delPiano di partizione della Palestina del 1947, non fu mai realizzato e venne abbandonato negli anni seguenti. Dal 1948 al 1967, a seguito dell'assedio della Città Vecchia da parte dellaLegione araba, sfociato nell'espulsione della popolazione ebraica dalla stessa, la città fu separata tra Gerusalemme Est, inclusa laCittà Vecchia più alcuni quartieri orientali minori con sovranitàgiordana, e Gerusalemme Nuova con sovranitàisraeliana. Israele acquisì il controllo dell'intera città in seguito allaguerra dei sei giorni del 1967. La città fu proclamata capitale di Israele nel 1950 e designata in seguito come tale nella legislazione israeliana il 30 luglio 1980, data di promulgazione dellaLegge su Gerusalemme (Jerusalem Law).[37]
Tali proclamazioni sono state condannate da Risoluzioni ONU e sentenze di corti internazionali, poiché la città di Gerusalemme comprende territori non riconosciuti come israeliani daldiritto internazionale. LaCorte internazionale di giustizia ha confermato nel 2004 che i territori occupati dallo Stato di Israele oltre la "Linea Verde" del 1967 continuano a essere "territori occupati" e dunque con essi anche la parte est di Gerusalemme.
Il 7 ottobre 2002 ilConsiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la Risoluzione 1322 (2002) confermando le precedenti Risoluzioni476 e478 del 1980, 672 del 1990 e 1073 del 1996 e «tutte le proprie altre Risoluzioni rilevanti».
LaCorte internazionale di giustizia in una sua opinione ufficialmente espressa nel 2004[38] ha confermato la validità di tali risoluzioni, in particolare dellaRisoluzione 478, affermando come sia (Ris. CdS 476) «inammissibile l'acquisizione di territorio con la forza» e che tutte le misure amministrative e legislative intraprese da Israele e volte ad alterare lo status di Gerusalemme, inclusa la "legge base" Israeliana che dichiara Gerusalemme quale propria capitale, costituiscono una «violazione del Diritto internazionale».
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha richiamato tutti i membri ONU a «(a) accettare tale decisione e (b) a ritirare le proprie missioni diplomatiche presso Israele che fossero presenti a Gerusalemme». Tale ritiro è effettivamente avvenuto, anche di quegli Stati che avevano proprie ambasciate presso Israele a Gerusalemme. Nella cartografia ONU, non è indicato alcun centro quale capitale d'Israele (Vedi: mappa di Israele,[39] mappa del Mediterraneo sudorientale,[40] mappa del Medio Oriente).[41]
Tutti gli Stati che hanno rapporti diplomatici con Israele mantengono le proprie ambasciate fuori da Gerusalemme, in genere aTel Aviv o nelle immediate vicinanze. Nel 2006 gli unici due Stati che avevano l'ambasciata a Gerusalemme, ilSalvador e laCosta Rica, hanno notificato al governo israeliano la decisione di spostare le proprie rappresentanze diplomatiche verso Tel Aviv.[42] Successivamente a tale notifica il Salvador l'ha spostata aHerzliya Pituach (un sobborgo diHerzliya che prende il nome daTheodor Herzl) e la Costa Rica aRamat Gan (un sobborgo di Tel Aviv). Il Congresso degliStati Uniti ha richiesto da diversi anni lo spostamento dell'ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme, ma nessuno dei governi succedutisi ha messo in atto la decisione.Su 83 ambasciate presenti nel 2008 in Israele, 64 (77%) si trovano aTel Aviv, 10 (12%) aRamat Gan (città pressoTel Aviv), 5 (6%) aHerzliya (città pressoTel Aviv), 2 (2,4%) a Herzliya Pituah (sobborgo marino di Herzliya), 2 (2,4%) aMevaseret Zion (un insediamento israeliano retto da unLocal council, ente amministrativo territoriale - ve ne sono 144 in Israele - simile in struttura a un municipio, ma non ancora tale, non raggiungendo la popolazione minima necessaria per esserlo secondo la legge israeliana; si trova nel Distretto di Gerusalemme, a circa 10 km dalla città di Gerusalemme, lungo l'autostrada che la collega aTel Aviv). In totale, 81 ambasciate su 83 (97,6%) si trovano nel Distretto di Tel Aviv e solo due (Paraguay e Bolivia) in quello di Gerusalemme, ma fuori dalla città di Gerusalemme.[43]
Oltre ai pronunciamenti in sede internazionale, particolarmente esplicita è la posizione ufficiale britannica su Gerusalemme,[44] che in proposito afferma come non sia possibile nessun riconoscimento, e che lo status definitivo della città sarà oggetto di negoziati.
Nel 1995 ilCongresso statunitense tentò di imporre all'amministrazione un riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele; l'entrata in vigore del provvedimento è stata però rimandata dai variPresidenti[45] fino al 6 dicembre 2017, quandoDonald Trump ha dichiarato il trasferimento dell'Ambasciata USA nella Città Santa argomentandola come una scelta "necessaria per la pace".[46]
Lo stemma di Gerusalemme è uno scudo con unleone di Giuda rampante, con lo sfondo di un murale (Muro del Pianto) e un ramo d'ulivo che rappresenta la pace, mentre il testo ebraico è il nome della città. Venne progettato negli anni '50.
L'importanza storica di Gerusalemme la rende una delle cittàmedio-orientali più importanti dal punto di vista dei luoghi storicamente rilevanti.[senza fonte] La concentrazione maggiore di siti storici e religiosi ha sede nellaCittà Vecchia di Gerusalemme,Patrimonio dell'umanità dal 1981, circondata dalle mura costruite nel 1538 durante il regno delsultano ottomanoSolimano il Magnifico. La città vecchia è suddivisa in quattro sezioni, che prendono il nome dalla componente demografica che vi ha dominato nel corso dei secoli: ilquartiere cristiano, situato nella zona nord-occidentale, è confinante a sud-ovest con ilquartiere armeno, che sorge oltre la porta diGiaffa; il quartiere cristiano inoltre confina a nord con ilquartiere musulmano, il quale si estende in un'area compresa tra laporta di Damasco, laporta di Santo Stefano e la Porta Dorata (oggi murata), a est della quale si trovano ilMonte degli Ulivi e l'orto delGetsemani. Ilquartiere ebraico, compreso tra le sezioni musulmana e armena, occupa il quadrante sud-orientale della Città Vecchia.
Numerosi sono i monumenti di Gerusalemme, tra questi: laCupola della Roccia, spesso considerata simbolo della città, realizzata in etàomayyade sul luogo dal quale, secondo ilCorano, il profetaMaomettoascese da vivo al cielo per grazia divina, laBasilica del Santo Sepolcro, costruita su una preesistente basilica del IV secolo, a sua volta eretta sul luogo tradizionalmente considerato la tomba diCristo, e ilMuro Occidentale (conosciuto come "Muro del Pianto"), luogo sacro per eccellenza degli ebrei, residuo delTempio di Gerusalemme.
Il passeggio e lo shopping si praticano soprattutto nel triangolo traGiaffa Road, King George Street e Ben Yehuda Street oppure in Salah al-Din Street, la via principale di Gerusalemme Est.[senza fonte] Un intero quartiere è dedicato alsettore terziario e allo shopping (Talpiot), oltre al Malha Mall, nei pressi dell'omonima stazione ferroviaria. Ilmercato di Mahane Yehuda, ilsuq da Porta Damasco verso Nord, costituisce una popolare attrazione sia per i residenti che per i turisti, e raccoglie centinaia di venditori, in prevalenza di prodotti alimentari.[48] La parte moderna di Gerusalemme si è sviluppata attorno alla Città Vecchia anche con insediamenti di grandi dimensioni (quartiere di Ghilo).
Dal 1981 la Città Vecchia di Gerusalemme è inserita tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.[49] L'anno seguente viene elencata tra i "patrimoni in pericolo" in seguito alla richiesta avanzata dallaGiordania.
Fin dal medioevo, la popolazione gerosolimitana risulta suddivisa in quattro gruppi principali: imusulmani, gliarabi cristiani, gliebrei e gliarmeni. Ognuna delle comunità era concentrata nel proprio quartiere in quella che è oggi laCittà Vecchia, che risulta suddivisa ancora oggi in gran parte secondo strutture etno-religiose. La comunità musulmana includeva anche una componente originaria delMaghreb, concentrata fino al 1967 nelquartiere marocchino, e una comunitàdom. La proporzione della componente ebraica rimase costante fino agli inizi del XIX secolo, per poi aumentare per opera di cospicui flussi migratori dall'Europa orientale, che interessavano per la maggior parte gruppi spinti da motivi religiosi. Alla fine del XIX secolo, laPrima Aliyah portò nuovi immigrati dall'Europa orientale e dalloYemen. Gli ebrei divennero la maggioranza assoluta della popolazione a partire dagli anni 1880. In seguito allaguerra arabo-israeliana del 1948, buona parte degli arabi gerosolimitani, in particolare cristiani, abbandonarono la città, anche se alcuni fecero ritorno successivamente nella sezione orientale controllata dallaGiordania. In seguito al 1967, la crescita demografica accelerò; la proporzione della componente ebraica diminuì a partire dagli ultimi decenni del XX secolo, passando dal rappresentare i tre quarti della popolazione a meno di due terzi nei primi anni del XXI secolo, fenomeno da attribuirsi al maggiore tasso di fertilità della componente araba.[50]
Nel 2016, Gerusalemme ospitava882700 abitanti, componenti un decimo della popolazione israeliana, dei quali536600 ebrei (poco più del 60% della popolazione),332600arabi palestinesi (il 38% della popolazione,319800 o il 96% dei quali musulmani,12600 o il 4%cristiani e 200drusi),3200 cristiani non arabi (dei quali circa un migliaio di armeni concentrati in gran parte nelquartiere armeno) e10300 residenti non classificati.[51] Nel 2018, la popolazione aveva raggiunto i919400 abitanti,354000 (349700 ebrei e4500 arabi) dei quali residenti aGerusalemme Ovest e565200 (345000 arabi e220200 ebrei) aGerusalemme Est. Benché riceva dall'estero alcune migliaia di immigrati ebrei ogni anno (nel 2018, il 10% dei28100 immigrati in Israele si sono stabiliti in città), lasciano la città più persone di quante vi arrivino; nel 2018,18800 gerosolimitani hanno abbandonato la città, di fronte a12800 arrivi. Tuttavia l'alta natalità degli arabi e degliebrei ultra-ortodossi continua a far crescere la popolazione in linea con la media nazionale. Il tasso di fertilità e la dimensione familiare sono assai superiori alle medie nazionali. Il tasso di fertilità tra gli arabi è in costante diminuzione e nel 2018 si attestava al 3,2, più basso rispetto al 4,5 nel 2000, mentre tra gli ebrei è in aumento, soprattutto data l'espansione demografica del settore ebraico ultra-ortodosso; nel 2018 il tasso di fertilità tra gli ebrei era del 4,4, rispetto al 3,8 del 2000.[52]
Le diverse componenti vivono per la stragrande maggioranza segregate; gli arabi sono concentrati a Gerusalemme Est e gli ebrei a Gerusalemme Ovest e in alcuniinsediamenti israeliani nel settore orientale.Abu Tor costituisce una delle poche eccezioni, essendo un quartiere misto.[53] Numerosi arabi si sono poi stabiliti in quartieri ebraici: nel 2007, erano arabi1300 dei42000 residenti diPisgat Ze'ev, un sesto dei7000 abitanti diFrench Hill e 600 dei20000 diNeve Yaakov.[54]
La stragrande maggioranza degli arabi gerosolimitani non possiede lacittadinanza israeliana, anche se dispone della residenza permanente, che garantisce l'accesso ai servizi pubblici israeliani, quali l'istruzione e la sanità, il diritto di lavorare nel resto del Paese, il diritto di voto alle elezioni municipali (boicottate però dalla larga maggioranza degli arabi) e della possibilità di richiedere la cittadinanza israeliana. I servizi pubblici sono però distribuiti in modo ineguale, comportando vasti fenomeni di inefficienza e di disagio nei quartieri a maggioranza araba. In proporzione, agli arabi vengono poi forniti un minore numero di autorizzazioni per la costruzione edilizia, fenomeno che ha portato alla sovrappopolazione delle zone arabe e all'avvio di costruzioni edilizie abusive; circa93000 residenti arabi corrono il pericolo di vedersi le proprie abitazioni demolite. Dal 1967, a oltre14000 arabi è stata revocata la residenza permanente.[55] Al 2018, il numero di revoche si attestava a14643. Fino al 2011,10376 revoche erano motivate da trasferimenti all'estero degli interessati.[56] Mentre molti ebrei laici abbandonano la città, molti palestinesi sono attratti dalle opportunità economiche e dai servizi sociali che la città offre.[57][58]
Il processo di acquisizione della cittadinanza israeliana per gli arabi gerosolimitani risulta complicato e richiede la piena padronanza dellalingua ebraica, la fedeltà allo Stato israeliano e la rinuncia allacittadinanza giordana; la maggioranza delle richieste viene rigettata.[59] A partire dai primi anni del XXI secolo, la proporzione degli arabi gerosolimitani che preferirebbe la cittadinanza israeliana a quella palestinese è aumentata.[60] A partire dal 2009, venivano avviate ogni anno quasi mille richieste, circa 400 delle quali venivano accolte. Nel 2019,1200 residenti arabi hanno ottenuto la cittadinanza israeliana, il triplo rispetto al 2018, mentre1361 richieste hanno avuto esito negativo.[61]
Tra il 2006 e il 2008 gli ebrei gerosolimitani ultraventenni erano suddivisi tra un 20% dilaici (dato molto più basso rispetto alla media nazionale del 43%), un 33% di tradizionalisti (il 14% dei quali definitisi religiosi), un 18% di religiosi e un 29% di ultra-ortodossi. Tra i musulmani e i cristiani ultraventenni il 7% si è identificato come molto religioso, il 58% come religioso, il 26% come non molto religioso e il 9% come non religioso.[62] Una forte contrapposizione sussiste in particolare tra gli ebrei laici e quelli ultra-ortodossi. Le principali controversie tra le due comunità sono relative all'indisponibilità dei servizi pubblici e privati durante loShabbat, al dominio della cucinacasherut (situazioni contestate dai laici e sostenute dagli ultra-ortodossi) e alla sempre maggiore ingerenza degli ultra-ortodossi nei quartieri laici. Le prime significative manifestazioni di disaccordo tra le due componenti emersero già negli anni delmandato britannico. La gran parte degli ultra-ortodossi sono concentrati in quartieri dove costituiscono la maggioranza assoluta e dove la vita pubblica viene vissuta in accordo con la legge religiosa. Molti di questi quartieri, in particolareMea Shearim, sono chiusi al traffico durante lo Shabbat e appongono avvisi che raccomandano la modestia nel vestiario. Fenomeno notevole è la progressiva evoluzione demografica e sociale vissuta da molti quartieri, che dall'essere dominati dai laici si sono trasformati in quartieri a maggioranza ultra-ortodossa. Molti ebrei laici abbandonano la città, considerata sempre più conservatrice e religiosa, per trasferirsi nelle città della costa, considerate sedi di ambienti più liberali e più vitali dal punto di vista economico.[63][64][65][66][67]
Il tasso di povertà è molto più alto rispetto alla media nazionale: nel 2018, il 59% degli arabi e il 27% degli ebrei gerosolimitani (in particolare gli ultra-ortodossi) vivevano sotto la soglia di povertà, mentre la dimensione familiare si attestava a una media di 3,4 persone per gli ebrei e a 5,3 per gli arabi. Il 64% delle famiglie gerosolimitane disponevano di un computer (di fronte a una media nazionale del 77%) e il 56% di un'automobile (media nazionale del 72%). I tassi di disoccupazione sono più alti rispetto alla media nazionale. Sempre nel 2018, l'81% delle donne e il 74% degli uomini ebrei e il 25% delle donne e il 79% degli uomini arabi ricoprivano un'occupazione lavorativa. I principali settori lavorativi in città sono nell'ambito dell'educazione, della sanità, dell'amministrazione, del commercio, del turismo e dell'edilizia.[52]
Le maggiori proporzioni degli ebrei ultra-ortodossi e degli arabi nella componente più giovane della popolazione sono evidenti nell'ambito dell'istruzione: nel 2018, dei286900 studenti gerosolimitani,110400 risultavano iscritti a scuole del settore arabo,110000 a scuole ultra-ortodosse, di fronte ai66500 frequentanti il sistema educativo pubblico israeliano (31700 dei quali seguivano un programma religioso).[52]
Evoluzione demografica
La presente tabella mostra l'evoluzione demografica, con attenzione a quella ebraica. Confronti fra anni vanno effettuati con cautela perché le aree coperte variano con il variare dei confini della città e del distretto.[68][69][70][71][72][73][74]
Ciò che rende davvero unica Gerusalemme è l'essere città santa per le tre più grandi religioni monoteiste del mondo.La città è sacra infatti per gli ebrei, in quanto storico simbolo della patria ebraica, luogo dove fu eretto ilTempio di Gerusalemme (l'edificio sacro più importante per l'ebraismo), nonché capitale delRegno di Giuda e Israele dal 1000 a.C. circa e delRegno di Giuda dal 933 a.C. al 597 a.C.; allo stesso modo sacra per i cristiani poiché luogo in cuiGesù ha vissuto gli ultimi momenti della propria vita e dove, secondo la tradizione cristiana, è stato sepolto e soprattutto, secondo il culto, è risorto; altrettanto sacra per i musulmani in quanto essi sostengono cheMaometto vi sia giunto al termine d'un miracoloso viaggio notturno (isrāʾ) per ascendere poi al cielo pur rimanendo vivo (miʿraj).
Nell'escatologia dell'Ebraismo e delCristianesimo (Apocalisse di Giovanni) è presente l'immagine dellaGerusalemme celeste. Inoltre il tema dell'avvenire escatologico urbano si apre dal veterotestamentariolibro di Isaia (II). La nuova Gerusalemme aprirà il suo seno ed offrirà la salvezza eterna non solo ad Israele, ma a tutte le nazioni. Gerusalemme, divenuta sotto David la capitale politica e religiosa d'Israele, la dimora diJahvé (Salmi LXXIII, 2), sarà alla fine dei tempi luogo di incontro delle nazioni (Libro di Isaia, LIV, 11 e LX).
Dante Alighieri nellaDivina Commedia, costruita sullacosmologiageocentricaaristotelico-tolemaica, disponel'oltretomba intorno ad un asse ideale che parte dal centro di Gerusalemme e giunge al centro della Terra attraverso la voragine infernale aperta sotto la città in seguito alla caduta diLucifero dal cielo. Da qui l'asse si prolunga sino all'altroemisfero (emisfero australe) e diventa l'asse di un tronco di cono (Purgatorio) che va a finire al centro di un piano, ilParadiso terrestre, dove termina, che è di conseguenza diametralmente opposto a Gerusalemme. L'asse ideale si prolunga poi ancora di cielo in cielo fino all'Empireo. Gerusalemme è posta da Dante al centro dell'ecumene, come sta scritto nel veterotestamentariolibro di Ezechiele (5, 5): «Così dice il Signore Dio: Questa è Gerusalemme! Io l'avevo collocata in mezzo alle genti e circondata di paesi stranieri».
Tra il 1559 e il 1575Torquato Tasso scrisse laGerusalemme liberata, unpoema epico-cavalleresco ambientato all'epoca delleCrociate inottave e in 20 canti (raggruppati in cinque parti corrispondenti ai 5 atti della tragedia classica),[79] mentre lo scrittore e drammaturgo spagnoloLope de Vega, vissuto fra XVI e XVII secolo, scrisse laGerusalemme conquistata, epopea tragica (Jerusalén conquistada, epopeya trágica, 1609) in cui narra di una crociata interra santa.
Il sistema di istruzione pubblica è suddiviso fra il settore ebraico e quello arabo. Nel settore ebraico le scuole pubbliche sono affiancate da numerose scuole religiose (che seguono un programma che include anche materie religiose); oltre a queste vi sono poi le scuoleultra-ortodosse, i cui programmi sono in genere incentrati esclusivamente su materie religiose e non consentono quindi di sostenere l'esame di maturità (ilBagrut) né quindi di accedere all'università.[senza fonte]
Le scuole del settore arabo, tendenzialmente sotto-finanziato, offrono un'istruzione considerata di qualità inferiore, come sembrerebbero dimostrare gli esiti alBagrut.[80] Per contrastare il sovraffollamento e l'inefficienza delle scuole arabe, nel 2007 il governo israeliano ha approvato un piano quinquennale per aumentare il numero delle classi.[81]
Nel 2018, dei286900 studenti gerosolimitani,110400 erano iscritti a scuole del settore arabo,110000 a scuole ultra-ortodosse e66500 a scuole pubbliche israeliane (31700 di questi erano iscritti a scuole pubbliche che seguivano un programma religioso). La popolazione universitaria comprendeva37000 studenti,19800 dei quali frequentanti l'Università Ebraica di Gerusalemme.[52]
Università
Gerusalemme è sede di varie università, che offrono un'istruzione inebraico,arabo einglese:
l'Università Ebraica di Gerusalemme, fondata nel 1925, rappresenta una delle due istituzioni più prestigiose in Israele. Inclusa nella classifica delle 100 migliori università del mondo,[82] è patria di svariatipremi Nobel, tra i qualiAvram Hershko,David Gross, eDaniel Kahneman. L'università è sede della Biblioteca Universitaria e Nazionale Ebraica, ricca di oltre cinque milioni di volumi e aperta già nel 1892, situata in tre campus:Monte Scopus (Gerusalemme),Givat Ram eEin Kerem (Ospedale Hadassah), sede delle facoltà di area medico-sanitaria;
l'Università Al-Quds, fondata nel 1984 come simbolo arabo-palestinese, in un campus a sud-est della città;
ilJerusalem College of Technology, fondato nel 1969 e con sede aGivat Mordechai, una di molte istituzioni che combinano studi laici (ingegneria dell'alta tecnologia e gestione aziendale, nel caso del JCT) e studi religiosi (ebraismo);
Storicamente, l'economia di Gerusalemme, città lontana dai porti e dalle vie commerciali (Giaffa eGaza), dipendeva daipellegrini, ossia, come oggi lo si chiama, dal turismo religioso internazionale. Il turismo culturale e religioso, oltre alla consistente presenza di studenti stranieri presso le università civili e le facoltà ecclesiastiche (Studium Biblicum Franciscanum dei Frati Minori, Ecole Biblique et Archeologique Francais dei Domenicani, S. Paul Theological Institute dei Salesiani ed altri centri ecumenici e riformati), è ancor oggi il volano principale (6,1% degli addetti solo in alberghi e ristoranti), ma da 40 anni è sempre più chiaro che il benessere della città non può affidarsi solo ad esso.[senza fonte]
L'urbanistica favorisce il turismo ma scoraggia lo sviluppo economico:[senza fonte] una legge approvata durante ilMandato britannico per conservare l'estetica della città impone che ogni edificio sia costruito in pietra di Gerusalemme; inoltre, solo il 2,2% della superficie della città è destinabile a industria e infrastrutture (la metà diTel Aviv, un settimo diHaifa), in gran parte adAtarot.
Di conseguenza, solo l'8,5% della forza lavoro è impiegata nell'industria manifatturiera (in Israele 15,8%), anche se un numero crescente di impresehigh-tech internazionali si sta localizzando nel parco industriale di Har Hotzvim, periferia nord della città.
In quanto polo religioso e culturale, ma anche in quanto città afflitta da una non trascurabile povertà (vedi sotto), la quota di addetti nell'istruzione (17,9%), nella sanità (12,6%), nei servizi sociali (6,4%), è ampiamente superiore alla media nazionale.[senza fonte]
In quanto capitale dello Stato di Israele, Gerusalemme è sede anche di una quota importante di posti di lavoro pubblici (8,2% del totale, contro una media nazionale del 4,7%), in misura crescente dopo l'unificazione della città sotto controllo israeliano in seguito allaguerra dei sei giorni[senza fonte]; inoltre da allora il governo offre sussidi e incentivi alle nuove imprese che si localizzano in città.
Dal 1967 (ma in realtà già dalla divisione del 1948) la parte araba fino al 1967 (Gerusalemme Est) si è sviluppata a ritmi più lenti della parte israeliana dal 1948 (Gerusalemme Ovest).[senza fonte] Ciononostante, le famiglie con persone occupate sono il 76% a est e solo il 67% a ovest, a causa del gran numero di ebrei ultra-ortodossi (Haredi) maschi che non entrano nella forza lavoro. Il tasso di disoccupazione (2007) è leggermente migliore a Gerusalemme (8,3%) che nel resto di Israele (9,0%), anche se in gran parte a causa del relativamente basso tasso di attività. Per queste ragioni, oltre che per laseconda intifada, la quota di abitanti sotto la soglia di povertà è cresciuta in entrambe le parti della città fra il 2001 e il 2007 (+40%). Nel 2006, il reddito mensile medio per occupato era a Gerusalemme NIS5940 (1080 euro), NIS1350 (245 euro) sotto alla media di Tel Aviv.[senza fonte]
L'unica linea ferroviaria è laTel Aviv-Bet Shemesh-Gerusalemme (stazione di Malha), tortuosa e con scarse frequenze, con prezzi e tempi non concorrenziali con i taxi collettivi. È attiva da ottobre 2018 una linea ad alta velocità da Tel Aviv a Gerusalemme, servita dallastazione di Gerusalemme Yitzhak Navon.
La cooperativaEgged, la seconda più grande società di trasporto pubblico del mondo, gestisce dal 1948 quasi tutto il trasporto pubblico urbano e inter-urbano in Israele, quest'ultimo dalla stazione centrale degli autobus a Rechov Yafo (ingresso ovest alla città, dall'autostrada 1).
Il trasporto pubblico locale offre la scelta di autobus (Egged), o taxi anche collettivi (Sherut). Il sistema ostacola la continuità di spostamento tra la zona araba e quella israeliana. Nell'agosto del 2011 è stata completata l'unica linea dellatranvia di Gerusalemme (Jerusalem Light Rail), dotata di 23 fermate ed esteso fino ad alcuni quartieri arabi della cintura metropolitana.
Amministrazione
La municipalità di Gerusalemme fu istituita sotto l'Impero ottomano nel 1863.
Dal 1948 al 1967 sono esistite due diverse amministrazioni per la città, una israeliana e una giordana (Amanat al-Quds oGerusalemme Est).
La città, divisa in seguito allaguerra arabo-israeliana del 1948, è stata riunificata nel 1967, dopo laguerra dei sei giorni e l'azione dei paracadutisti israeliani in Città Vecchia. Il camminamento delle mura conserva alcune indicazioni delle postazioni giordane durante il conflitto.
Ilconsiglio cittadino conta 31 consiglieri eletti, uno dei quali è ilsindaco, che ha un mandato quinquennale e può nominare seivicesindaci. Solo il sindaco e i vicesindaci sono remunerati. Le riunioni del consiglio avvengono solitamente a porte chiuse, ma almeno una volta al mese si tiene una seduta pubblica. L'amministrazione municipale ha sede a piazza Safra (Kikar Safra) che si affaccia sulla parte di Jaffa Road vicina alla Città Vecchia e nelle vicinanze del palazzo della Posta Centrale e della Banca Nazionale (Bank Leumì).
La città è anche la capitale dell'omonimo distretto israeliano (prefisso telefonico distrettuale 02).
Come nel resto d'Israele, lo sport più popolare è ilcalcio, seguito dallapallacanestro.A Gerusalemme è attiva una polisportiva, l'Hapoel Gerusalemme, attiva nelcalcio, nellapallacanestro, nelnuoto e nelcalcio a 5.
Nel settore maschile la squadra principale è l'Hapoel, fondata nel 1943, che nel corso della sua storia ha conquistato sei coppe nazionali (quattroCoppe d'Israele e dueCoppe di Lega) e a livello europeo laULEB Cup nella stagione 2003-2004.
Nel settore femminile la squadra principale è l'ASA Gerusalemme, che milita nella massima serie nazionale.
^SalmiSalmi 48,2, sulaparola.net.: «Bello per la sua altezza, gioia di tutta la terra è ilmonte Sion, dalla parte del settentrione, la città del gran Re».ApocalisseApocalisse 3,12, sulaparola.net.: «Chi vince io lo farò una colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non uscirà mai più fuori; e scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome».EbreiEbrei 11,10, sulaparola.net.: «Perché aspettava la città che ha i veri fondamenti e il cui architetto e costruttore è Dio».
^«The international community refused to recognize Jerusalem as Israel's capital, believing that to do so would establish the dangerous precedent of legitimizing territorial expansion by military conquest--in direct contravention of United Nations resolutions» (Stephen Zunes)Copia archiviata, sufpif.org.URL consultato il 21 novembre 2008(archiviato dall'url originale il 12 novembre 2008).
^"Most states have not respected Israel's sovereign right to determine its own capital city, and have refused to recognize Jerusalem as the capital of IsraelIsrael Ministry of Foreign Affairs
^«La città ebraica di Gerusalemme è parte integrante di Israele, anche se la maggioranza mondiale non lo riconosce», Uri Lupolianski, sindaco di Gerusalemme,Notizie su Israele - 389, inIsrael heute, maggio 2007(archiviato dall'url originale il 4 aprile 2015). Ospitato su IlVangelo.org.
^«Mi auguro che Gerusalemme diventi la capitale di Israele riconosciuta internazionalmente come tale»; Colette Avital,Notizie su Israele - 389, inIsrael heute, maggio 2007(archiviato dall'url originale il 4 aprile 2015). Ospitato su IlVangelo.org.
^Il Jerusalem Post, dopo lo spostamento dell'ambasciata della Costa Rica, ha chiesto sarcasticamente ai suoi lettori di rispondere a un quiz: «Nomina l'unico paese al mondo che riconosce Gerusalemme come capitale di Israele. Molti avrebbero difficoltà a indovinare, ma la sorprendente risposta alla domanda è: El Salvador».Jerusalem Post, agosto 2006(archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011). Poco dopo, anche El Salvador ha spostato la sua ambasciata nei pressi di Tel Aviv.
^«Il Congresso americano, dal 1995, impone alla Casa Bianca di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e di trasferire il corpo diplomatico americano da Tel Aviv alla città santa, malgrado l'Amministrazione trovi sempre una scusa per non farlo». Camillo Rocca,Bush e Gerusalemme, inIl Foglio, 29 marzo 2006(archiviato dall'url originale il 28 novembre 2011).
(EN) Joshua Prawer, Michael Dumper, Bernard Wasserstein, Stewart Henry Perowne e Buzzy Gordon,Jerusalem, suEnciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
1. Tel Aviv è riconosciuta come capitale d'Israele dalla maggioranza degli stati membri dell'ONU, mentre secondo la legge israeliana la capitale dello stato è Gerusalemme. Gerusalemme è inoltre rivendicata come capitale dellostato di Palestina.