Fu uno dei più famosicapi degliApache e per oltre venticinque anni guerreggiò contro gliStati Uniti d'America e la loro espansione a occidente. Scrisse molti libri tra i quali anche la sua autobiografiaMy life.
Geronimo nacque nei pressi delfiume Gila, all'epoca territoriomessicano (oggi parte delNew Mexico, negliStati Uniti), di fatto occupato dagli Apache Bedonkohe (talvolta chiamati Mogollones), sottodivisione degli Ndendahe, mentre gli Apache Nednhi Ndendahe erano stanziati più a sud, nelle zone di Carrizal (Carrizaleños) e di Janos (Janeros), nell'attuale Chihuahua.
Geronimo era, appunto, un Bedonkohe Ndendahe Apache, nipote diMahko (capo supremo degli Ndendahe) e figlio del figlio di costui, Taklishim, ma, per la sua successiva associazione coi Chiricahua Apache (specialmente dopo la morte diCochise), è spesso considerato, invece, unChiricahua. Crebbe divenendo un rispettatosciamano e un esperto guerriero che combatté frequentemente contro le truppe messicane, dapprima al seguito diLuis - all'epoca capo della banda Bedonkohe Ndendahe (avendo assunto il ruolo altrimenti naturalmente spettante proprio a Taklishim) - e del grandeMangas Coloradas, e poi in associazione conJuh e conVictorio e, dopo la morte di quest'ultimo, conNana,Mangus (figlio minore di Mangas Coloradas) eNaiche (figlio minore di Cochise, subentrato al comando dei Chiricahuas dopo la morte del fratello maggioreTahzay grazie al sostegno diNahilzay, fidato luogotenente del padre). Fu soprannominato dal proprio popolo "il Sognatore" perché asseriva di essere in grado di vedere il futuro; effettivamente, Geronimo fu, insieme al Cibecue Coyotero Nakai-doklini (o Nokai-delklinne), il di-yin più considerato nella seconda metà del secolo XIX. I suoi avversari messicani gli diedero invece il soprannome di "Geronimo", un nome di originegreca in uso anche inlingua spagnola elingua italiana, spesso in alternativa al nomeGerolamo.
Dopo il massacro di Kasyeh compiuto dai messicani nel 1851, nel quale perdette la moglie, i tre figli e la madre, divenne implacabile nemico dei messicani e combatté contro un sempre maggior numero di truppe messicane e statunitensi; divenne famoso per il suo coraggio e per essere sfuggito numerose volte alla cattura, ma anche per un carattere estremamente sospettoso e per un'astuzia al limite della doppiezza, tanto più rimarcata a fronte dell'assoluta lealtà del suo contemporaneoVictorio.
Geronimo, guerriero indubbiamente coraggioso e abile, divenne un capo di primo piano soltanto dopo la morte dei grandi capi delle precedenti generazioni (qualiMangas Coloradas,Cuchillo Negro e il più giovane, rispetto ai precedenti,Cochise) e dei propri coetaneiVictorio eJuh, associandosi in particolare conNana, del quale sposò una figlia,Pionsenay,Mangus,Naiche.
Le forze di Geronimo divennero l'ultimo grande gruppo di combattimento di nativi americani che si rifiutò di riconoscere il governo degliStati Uniti nell'Ovest dell'America. Questa lotta giunse a termine il 4 settembre1886, quando Geronimo si arrese al tenenteCharles B. Gatewood (che aveva conquistato il suo rispetto anni prima); successivamente fu consegnato al generaleNelson Miles dell'esercito statunitense aSkeleton Canyon,Arizona. In realtà, però, l'ultimo capo ad arrendersi non fu Geronimo maMangus, figlio minore di Mangas Coloradas, nel frattempo divenuto tutore anche della famiglia di Juh, con i suoi 11 seguaci (tre guerrieri, cinque donne - o due donne e tre bambini - e tre ragazzi - oltre al figlio dello stesso Mangus, il figlio superstite di Victorio e il figlio superstite di Juh), che si arrese soltanto il 19 ottobre 1886.
Geronimo venne mandato in prigione aFort Pickens (Florida). Nel1894 venne trasferito aFort Sill (Oklahoma). In età avanzata divenne una specie di celebrità, comparendo allefiere e vendendo sue fotografie e altri oggetti personali (particolarmente ironico fu il sistema escogitato dall'ormai anziano di-yin per la vendita dei "suoi" cappelli, che vendeva alle fiere comprandone quando la scorta era esaurita), ma non gli fu permesso di fare ritorno alla sua terra natia. Cavalcò durante la parata inaugurale delpresidenteTheodore Roosevelt, nel1905; il lungo periodo trascorso in prigionia e nel confino della riserva di Fort Sill, con ripetuti incontri con giornalisti e fotografi, fu comunque utile al consolidamento del suo mito, permettendogli di raggiungere livelli di considerazione come leader della resistenza Apache che i suoi contemporanei Apache non gli avrebbero accreditato, senza togliere alcunché alle sue indubbie doti di coraggio, astuzia e capacità nell'esercizio della guerriglia.
Caduto da cavallo, rimase all'addiaccio e fu trovato solo il giorno seguente. Due giorni dopo morì dipolmonite a Fort Sill il 17 febbraio1909. Le sue ultime parole furono riferite a suo nipote: "Non avrei mai dovuto arrendermi, avrei dovuto combattere fino a quando non fossi stato l'ultimo uomo vivo".
Secondo una convinzione diffusa, le spoglie del guerrieronativo americano sarebbero state trafugate nel 1918 da un gruppo di studenti universitari diYale facenti parte della setta segreta «Skull and Bones»; tra questi figurerebbePrescott Bush, rispettivamente padre e nonno di due presidenti degli Stati Uniti,George H. W. Bush (1989-1993) eGeorge W. Bush (2001-2009). Il teschio sarebbe stato conservato in una teca di vetro e utilizzato durante il rito di iniziazione.[1][2]
Oggi Geronimo riposa nel Beef Creek Apache Cemetery aLawton,Oklahoma.
L'ultimo pellirossa (USA, 1939) di Paul Sloane, con Preston Foster, Ellen Drew, Andy Devine, Victor Daniels (Geronimo);
Geronimo! (USA, 1962) di Arnold Laven, con Martin Ross, Chuck Connors (Geronimo);
Geronimo (USA, 1993) diWalter Hill, con Jason Patric, Gene Hackman, Robert Duvall, Wes Studi (Geronimo).
Nel1940, la notte prima del loro primo lancio, iparacadutisti diFort Benning videro un film su Geronimo, e cominciarono a gridare il suo nome durante i lanci.[3]
Geronimo è il protagonista della graphic novelIndeh, scritta daEthan Hawke.
Geronimo compare nel ciclo cosiddetto diMister Blueberry (parte della serieBlueberry), in particolare nell'episodioGeronimo l'apache, pubblicato in Francia nel 1999.
Geronimo in una Locomobile Model C del 1905, scattata al 101 Ranch dei fratelli Miller situato a sud-ovest di Ponca City, Oklahoma, 11 giugno 1905
A lui è ispirata la canzoneGeronimo degliShadows, scritta da H. Marvin e uscita nel 1963
Nel branoIndian Sunset diElton John, pubblicato nel 1971 nell'albumMadman Across The Water, si dice che Geronimo è stato ucciso dal piombo dei soldati americani mentre stava deponendo le armi. In realtà è morto di polmonite in età avanzata.
A lui è ispirata la canzoneGeronimo degliSheppard, uscita nel 2014.