Nasce da Tobias, commerciante luterano in ferramenta e da Maria Halik, cattolica, di origine slava, melomane e collezionista di oggetti di antiquariato.Dopo un'infanzia apparentemente serena, fatta di giochi con la sorella minore Grethe, nata nel 1891, di letture e dimusica – entrambi suonavano ilpianoforte - si legherà con lei in un rapporto incestuoso che segnerà drammaticamente la loro vita[1].
Frequenta il ginnasio nel 1897; bocciato già una volta, non supera l'esame finale. Lascia perciò gli studi nel 1905 per lavorare come apprendista in unafarmacia di Salisburgo, prende abitudine alle droghe e tenta i primi esperimenti letterari; ammiraHölderlin,Nietzsche,Dostoevskij,Rimbaud,Maeterlinck,Ibsen eStrindberg. Membro del circolo poeticoApollo, scrive recensioni sul giornale localeSalzburger Volkszeitung e fa rappresentare senza successo duedrammi:Giorno dei morti (Totentag,1906) eFata Morgana (1906), e unatragedia,La morte di don Giovanni (Don Juans Tod,1908). In quello stesso anno pubblica, sempre sul quotidiano di Salisburgo, la sua prima poesia,Das Morgenlied (Canto del mattino).
Terminati finalmente gli studi ginnasiali, s'iscrive nell'Università di Vienna per frequentare il corso di farmacia, diplomandosiMagister nel 1910, e prestaservizio militare in sanità dal 1910 al 1911.
Tornato a Salisburgo nel settembre 1911, nel 1912 ottiene un impiego nell'ospedale militare diInnsbruck, città dove conosceLudwig von Ficker, il fondatore dellarivistaDer Brenner (L'incendiario), rivista d'avanguardia letteraria che pubblica in maggio le sue prime poesie.
Ottiene un impiego a Vienna nel Ministero dei Lavori Pubblici ma si licenzia dopo solo due ore e torna a Salisburgo. Ripeterà altre due volte la stessa esperienza di incapacità a dedicarsi a un lavoro stabile; a Vienna conosceKarl Kraus, l'architettoAdolf Loos,Wittgenstein, che guardava con interesse alla rivista tirolese, il pittoreKokoschka.Nel luglio1913 pubblica aLipsia una raccolta diPoesie (Gedichte); dipendente dalladroga e dall'alcool, è spesso soggetto a crisi depressive. Va a trovare aBerlino la sorella Grethe che, sposata ma separatasi molto presto, è ricoverata inospedale per unaborto.
Richiamato allo scoppio dellaguerra, è ufficiale di sanità nella sanguinosabattaglia di Grodek, inGalizia: deve assistere da solo e senza medicine 90 feriti gravi. Per due giorni e due notti ha lavorato nell'ospedale militare, che in seguito è stato descritto dalla stampa come una delle "fosse della morte della Galizia". Secondo la testimonianza dei suoi superiori, le condizioni di Trakl si fecero critiche in seguito alla visione di 13ruteni che erano stati impiccati sugli alberi di fronte alla sua tenda.[2] Traumatizzato dall'esperienza, tenta pochi giorni dopo ilsuicidio ma viene salvato e ricoverato nell'ospedale psichiatrico diCracovia il 7 ottobre1914 dove, alla fine del mese, redige il propriotestamento lasciando alla sorella una grande somma di denaro da poco ricevuta da Wittgenstein e, a von Ficker, venuto a visitarlo, il suo testamento poetico con le composizioniKlage II (Lamento II) eGrodek; il 3 novembre muore per un'overdose dicocaina.[3]
Fu inizialmente sepolto nel cimitero Rakowicki di Cracovia. Il suo ufficiale, il minatore e operaio delle saline Mathias Roth (1882–1965), fu l'unica persona presente al suo funerale. Nel 1925, su richiesta di Ludwig von Ficker, le sue spoglie furono traslate al cimitero di Mühlau, vicino a Innsbruck.
Postuma esce una seconda raccolta di poesie,Sebastiano insogno (Sebastian im Traum, 1915). La sorella Grethe si uccide nel1917.
Am Abend tönen die herbstlichen Wälder Von tödlichen Waffen, die goldnen Ebenen Und blauen Seen, darüber die Sonne Düstrer hinrollt; umfängt die Nacht Sterbende Krieger, die wilde Klage Ihrer zerbrochenen Münder. Doch stille sammelt im Weidengrund Rotes Gewölk, darin ein zürnender Gott wohnt Das vergoßne Blut sich, mondne Kühle; Alle Straßen münden in schwarze Verwesung. Unter goldnem Gezweig der Nacht und Sternen Es schwankt der Schwester Schatten durch den schweigenden Hain, Zu grüßen die Geister der Helden, die blutenden Häupter; Und leise tönen im Rohr die dunkeln Flöten des Herbstes. O stolzere Trauer! ihr ehernen Altäre Die heiße Flamme des Geistes nährt heute ein gewaltiger Schmerz, Die ungebornen Enkel.
A sera risuonano i boschi autunnali
d'armi letali, le auree distese
e gli azzurri laghi, e dall'alto il sole
rovina all'orizzonte, più oscuro; la notte abbraccia
guerrieri morenti, il furioso lamento
delle loro bocche in frantumi.
Pure silenziosa si raduna fra i salici
rossa nube, soggiorno di un dio furente,
il sangue sparso, argentea frescura;
tutte le strade sfociano in nera putredine.
Sotto gli aurei rami della notte stellata
vacilla l'ombra della sorella per la selva ammutolita,
a salutare gli spiriti degli eroi, le teste insanguinate;
e lievi risuonano nel canneto i sinistri flauti autunnali.
O più fiera pena! O voi, are di bronzo,
un possente dolore nutre oggi l'ardente fiamma dello spirito,
i nipoti non nati.
La scena della battaglia, luogo di bellezzanaturale diboschi,laghi azzurri epianure dorate, è descritta utilizzando esplicitamente colori come l'azzurro, l'oro, il rosso ed il nero, ed implicitamente, tramite lasera, ilsole, lanotte, laluna, ilsangue, l'ombra, ilbronzo.
La tragedia della guerra non è solo nella morte di chi la combatte ma soprattutto neinipoti non nati, nella mancata vita futura che non è potuta nascere da quei morti. Al centro c'è l'immagine della sorella del poeta, ombra ondeggiante come in undelirio, che sembra quasi danzare nellaschwarze Verwesung, la nera putredine; anche dalla relazione del poeta con la sorella, non nasceranno figli e nipoti: i due fratelli sono apparentati a quella putredine.
Secondo il germanista Theo Buck la poesia evoca "i contorni abbaglianti di un paesaggio serale come un paesaggio di morti"[4].
^ Raoul Precht,Sulle rovine d'Europa. Poeti tedeschi e francesi della Grande Guerra, Milano, Edizioni Ares, 2024,ISBN978-88-9298-434-9.
^abPer ogni riferimento biografico cfr. il paragrafoLa vita di Maria Carolina Foi in G. Trakl,Le poesie, Milano, Garzanti, 2004, pp. IX-XI
^"die grellen Umrisse einer Abendlandschaft als Totenlandschaft". In: Theo Buck,Georg Trakl, Grodek (1914). In: Theo Buck,Streifzüge durch die Poesie. Von Klopstock bis Celan. Gedichte und Interpretationen. Böhlau, Köln / Weimar / Wien 2010,ISBN 978-3-412-20533-1, pagine 213–222.
^Fausto Cercignani.Retrospettiva trakliana: la «Sammlung 1909», inStudia trakliana. Georg Trakl 1887-1987, a cura di F. Cercignani, Milano, Cisalpino, 1989, pp. 115-136.
Fausto Cercignani,Memoria e reminiscenze. Nietzsche, Büchner, Hölderlin e i poemetti in prosa di Trakl, Torino, Genesi Editrice, 1989.
Fausto Cercignani,Georg Trakl: lo spazio nello specchio, inStudia trakliana. Georg Trakl 1887-1987, a cura di F. Cercignani, Milano, Cisalpino, 1989, pp. 11–27.
Alfred Doppler,Die Lyrik Georg Trakls. Beiträge zur poetischen Verfahrensweise und zur Wirkungsgeschichte, Wien, Böhlau, 1992.
Francesco Gagliardi,L'azzurro dell'anima, Perugia, Morlacchi, 2007.
Martin Heidegger,Die Sprache im Gedicht. Eine Erörterung von Georg Trakls Gedicht, in M. Heidegger,Unterwegs zur Sprache, Pfullingen, Neske, 1959.
Hans-Georg Kemper,Georg Trakls Entwürfe. Aspekte zu ihrem Verständnis, Tübingen, Niemeyer, 1970.
Walther Killy,Über Georg Trakl, Göttingen, Vandenhoeck&Ruprecht, 1960.
Elisabetta Mengaldo,"L'ultimo oro di stelle cadute". Strutture e genesi testuale delle lirica di Trakl, Pisa, Pacini, 2009.
Hans Weichselbaum,Georg Trakl. Eine Biographie mit Bildern, Texten und Dokumenten, Salzburg, Otto Müller, 1994.
Angelo Lumelli,Verso Hölderlin e Trakl, La finestra editrice, Lavis (Tn), 2017
[1] The LiederNet Archive contiene numerosi testi di Trakl con l'indicazione dei compositori che li hanno musicati. I testi sono tradotti in varie lingue. La traduzione in italiano è curata da Ferdinando Albeggiani.