Nativo dell'Arizona, Gene Evans crebbe aColton (California). Durante laseconda guerra mondiale prestò servizio nei G.I., guadagnandosi decorazioni quali laPurple Heart e laBronze Star Medal per comportamento meritorio in battaglia. Mentre si trovava inEuropa iniziò a recitare con un gruppo teatrale di intrattenimento per le truppe al fronte[1] e, al termine del conflitto, raggiunseHollywood e fece il suo debutto sul grande schermo inUnder Colorado Skies (1947)[1]. Fu l'inizio di una lunga e prolifica carriera di caratterista, durante la quale Evans, con il suo fisico corpulento, i lineamenti marcati dai capelli e barba rossicci, la voce aspra, si specializzò in personaggi di rude cowboy, sceriffo e soprattutto in ruoli di soldato, a lui particolarmente congeniali[1]. Proprio l'esperienza come ingegnere durante la guerra, unitamente alla versatilità di interprete, convinse il giovane registaSamuel Fuller ad affidare a Evans il ruolo del sergente Zack nel filmCorea in fiamme (1951), primo film hollywoodiano dedicato alconflitto in Corea[2]. La pellicola, girata in soli dieci giorni e con un budget ridottissimo, ottenne un grande successo di cassetta[2] ed Evans fu molto efficace nei panni del veterano dei campi di battaglia che viene adottato da un orfano coreano e accetta di unirsi a una pattuglia dispersa che giunge fino a un tempio buddhista trasformato in osservatorio di artiglieria[2]. L'attore riuscì a rendere credibile la progressiva perdita di lucidità del sergente Zack, inizialmente determinato, diffidente, in perenne conflitto con l'indeciso comandante della pattuglia (Steve Brodie)[3], ma sempre più stanco, disincantato e chiuso a ogni tipo di rapporto umano[2], fino al culmine della storia, in cui il tempio buddhista viene attaccato e Zack è uno dei pochi a riuscire a sopravvivere, pur rimanendo psicologicamente distrutto dall'esperienza[3].
La collaborazione con Samuel Fuller proseguì conI figli della gloria (1951), nuovamente ambientato sul fronte coreano, film nel quale Evans ripropose il personaggio del soldato di consumata esperienza[2], il sergente Rock, che viene ucciso da un cecchino nella grotta di ghiaccio in cui la sua pattuglia (capitanata dal caporaleRichard Basehart), si è rifugiata. Fuller diresse Evans anche l'anno successivo, affidandogli il ruolo di protagonista inPark Row (1952), un omaggio agli albori del giornalismo, nel quale l'attore interpretò il ruolo del redattore Phineas Mitchell. Evans diede prova di talento anche in altri generi cinematografici, come nell'avventurosoLa spada di Damasco (1953), nel fantascientificoIl cervello di Donovan (1953), nel poliziescoLa lunga notte (1954), nei westernI rinnegati del Wyoming (1954) eLa regina del Far West (1954), quest'ultimo accanto aBarbara Stanwyck eRonald Reagan, e anche nel film di spionaggioOperazione mistero (1954), nuovamente per la regia di Fuller, del quale Evans era ormai uno degli interpreti prediletti.
Dalla metà deglianni cinquanta, l'attore iniziò a lavorare per il piccolo schermo, interpretando il ruolo di Rob McLaughlin nella serie televisivaFrida (1955-1956), incentrata sulle vicende di una famiglia delWyoming e tratta da un racconto western dal medesimo titolo. Continuò ad apparire sugli schermi cinematografici in film comeQuando l'amore è romanzo (1957), melodramma conPaul Newman eAnn Blyth, il comicoIl marmittone (1957), interpretato daJerry Lewis, i polizieschiCittadino dannato (1958) eInferno nel penitenziario (1958), e il westernTestamento di sangue (1958), in cui impersonò lo sceriffo Abner Crowley. Fu a suo agio anche nella commedia, interpretando il ruolo di Molumphry, uno dei membri dell'equipaggio del sommergibileSea Tiger inOperazione sottoveste (1959), diretto daBlake Edwards e interpretato daCary Grant eTony Curtis.
Alla fine del decennio, nel 1989, Evans si concesse un'esperienza teatrale interpretando il ruolo diPapa nella piècePapa is All diretta dallo scrittoreTommy F. Scott e messa in scena nella città diJackson (Tennessee). Fu la sua ultima apparizione sulle scene prima del ritiro in una fattoria del Tennessee[1], dove morì il 1º aprile 1998, all'età di 75 anni.