GazaniaGaertn., 1791 è ungenere dipianteangiospermedicotiledoni dellafamiglia delleAsteraceae. Il genere, originario dell'Africa meridionale, comprende numerosissimiibridi commerciali. Sono piante coltivate per la resistenza alla siccità e per la bellezza dei fiori[1][2].
Lespecie di questo genere hanno un portamentoerbaceo perenne (raramente annuale) o subarbustivo (cespitoso) con organi interni contenenti quasi semprelatice; in generale sono prive di spine. Spesso si presentano anche con portamenti rosulati e/o legnosi. Altezza massima 40 – 50 cm.[3][4][5][6][7][2][8][9]
Le gazanie presentano un foltoapparato fogliare formato da foglie persistenti, lanuginose in alcune specie, sempre verdi nella pagina superiore e grigie argentate in quella inferiore, che da filiformi (intere) diventano spatolate e pubescenti man mano che crescono. Sono presenti anche forme pennatosette. Lefoglie lungo ilcaule sono disposte in modo alterno. I peli delle foglie possono essere disposti in striature longitudinali.
Leinfiorescenze sono composte dacapolini eterogamipeduncolati oscaposi. Icapolini di tiporadiato (raramente di tipodiscoide), sono formati da uninvolucro composto dabrattee (o squame) disposte su più serie (2 - 3) all'interno delle quali unricettacolo fa da base ai fioritubulosi (quelli centrali o del disco) eligulati (quelli periferici e radianti). L'involucro ha una forma variabile da campanulata a cilindrica (o obconica). Le brattee sonoconnate alla base. Ilricettacolo èalveolato con forme coniche o convesse; in alcuni casi incomincia a lignificarsi all'antesi.
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli:calice –corolla –androceo –gineceo) epentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltreermafroditi (quelli del disco) e sterili o neutri (quelli periferici).
Il frutto è unachenio conpappo. Gliacheni, con forme obovoidi, sono costoluti e dorsoventralmente asimmetrici; ilpericarpo si presenta con una subepidermidesclerificata su 1 - 2 strati di cellule rotondeggianti; la superficie può essere sericea o villosa. Ilpappo è costituito da due serie di squame con forme lineari-subulate.
La distribuzione delle piante di questa specie è relativa alSudafrica eNamibia. Alcune specie si estendono inTanzania eMozambico. Altrove (Europa,Australia eCalifornia) sono naturalizzate.[2]
Lafamiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae oCompositae,nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000specie distribuite su 1.535generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una dellechecklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
Le piante di questa voce appartengono alla sottotribùGorteriinae (tribùArctotideae) della sottofamigliaVernonioideae. Questa assegnazione è stata fatta solo ultimamente in base ad analisi di tipo filogenetico sul DNA delle piante.[15] Precedenti classificazioni descrivevano queste piante nella sottofamigliaCichorioideae.[16][17]
Da un punto di vista filogenetico (secondo la classificazione APG[1]) la sottotribù è suddivisa in due cladi: un primo clade con a capo il genereBerkheya; un secondo clade con i generiGazania,Hirpicium eGorteria, caratterizzato dai peli delle foglie disposti in striature longitudinali e le appendici apicali delle antere frangiate.[18]
Sandro Pignatti nella"Flora d'Italia", per scopi puramente pratici inerenti alla flora spontanea italiana, descrive il genereGazania all'interno della tribù "Calenduleae" (subfamiglia "Tubuliflorae"). La sottofamiglia "Tubuliflorae" (sinonimo diAsteroideae nella classificazione APG[1]) si distingue per le piante generalmente prive di lattice (ad esclusione del genere di questa voce), per i capolini di tipo discoide o radiato e i granuli pollinici ricoperti di spinule distribuite uniformemente. La tribù "Calenduleae" (ottava tribù della subfamiglia "Tubuliflorae") si distingue per la presenza di piante erbacee o suffruticose prive di spine, per i capolini eterogami, per i fiori periferici (a forma ligulata) generalmente femminili e i fiori centrali (a forma tubulosa) ermafroditi e spesso maschili per aborto della parte femminile e le antere con forme sagittate alla base. Il genere di questa specie è simile al genereCalendula, si differenzia per gli acheni interni più diritti (o poco curvi) e con superficie non rugosa e non tubercolata; è inoltre simile al genereArctotheca, si differenzia per le ligule colorate di giallo e arancio e nere alla base e una macchia bianca al centro.[8]
Ilnumero cromosomico delle specie di questo gruppo è: 2n = 18 e 20.[6][8][9]
Per questo genere sono assegnate le seguenti 19 specie:[2]
Sul territorio italiano è presente la seguente entità:[8]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
Le gazanie sono piante da coltivare all'aperto, in piena terra o in vaso, comunque esposte ai raggi solari diretti. Nelle regioni aclima più freddo in inverno leGazania dovranno essere protette dalle piogge e dal gelo in un luogo luminoso non innaffiando se non è proprio necessario. Queste piante sopportano temperature minime anche di 5-8 °C mentre non hanno problemi a stare sotto il sole a temperature anche alte[19].
LeGazania non sopportano ristagni idrici persistenti soprattutto nella stagione fredda. In estate però le piante hanno bisogno di molta acqua ma è consigliabile aspettare che ilsubstrato si asciughi appena prima di innaffiare nuovamente. Durante la fase di crescita si può somministrare raramente e in dosi molto blande un buonconcime NPK (azoto,fosforo epotassio) bilanciato.
LaGazania può essere riprodotta effettuando delicatamente una divisione dei cespi per gli esemplari più sviluppati oppure con la semina (in gennaio-febbraio) in semenzai o terrine mantenute a una buona temperatura e tenute scarsamente umide. Le piccole piantine nate da seme dovranno essere messe a dimora allo sviluppo completo qualche foglia oltre ai cotiledoni.
In generale, laGazania è una pianta molto robusta e di solito non viene attaccata da insetti parassiti, che possono essere perlopiùafidi,cocciniglie oragnetti rossi eliminabili con un buon insetticida specifico o con lalotta biologica.
La minaccia più importante è invece data dagli attacchi fungini che in generale si presentano in casi di elevatissima umidità ambientale, mancanza di ventilazione e di sole diretto.
In caso di attacco damarciume radicale i primi sintomi sono macchie marroni sulle foglie che si espandono e portano al rapido deperimento della pianta. In questo caso trattare con un buon prodottoanticrittogamico e correggere il metodo di coltivazione.
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