Tra le molte attrazioni dei centri delBuddismo (vedi sotto), una straordinaria meta storico-turistica è rappresentata dal Forte diJiayuguan, considerato il terminale occidentale dellaGrande muraglia cinese. Costruito agli inizi dellaDinastia Ming (1372), controllava e proteggeva il limite estremo occidentale della Cina. Era, insomma, la porta occidentale del paese, e infatti si era guadagnato la definizione di "Primo e Massimo Passaggio sotto il Cielo".
La provincia del Gansu ha una superficie di 454.000 chilometri quadrati, e la maggioranza del suo territorio si trova a più di 1.800 metri sul livello del mare. Si estende fra l'altopiano tibetano, laMongolia Interna e l'altopiano desertico delLoess. Inoltre confina a nord-est con laMongolia vera e propria, da cui penetra nel suo territorio una parte delDeserto del Gobi. È attraversata dalFiume Giallo (Huang He), che proprio dal Gansu trae la maggior parte delle proprie acque, attraversando anche la capitale Lanzhou. Le vette più elevate sono sulla catena delQilian Shan (5.547 metri).
Nei tempi preistorici il Gansu ha ospitato diverse cultureNeolitiche. Lacultura di Dadiwan, di cui sono stati scavati numerosi importanti oggetti, è fiorita nell'estremità orientale del Gansu da circa il 6000 a.C. fino a circa il 3000 a.C. Vi hanno avuto sede anche lacultura di Majiayao e (in parte) Qijia, rispettivamente dal 3100 a.C. al 2700 a.C. e dal 2400 a.C. al 1900 a.C.
Lo stato Qin (秦), che successivamente sarebbe diventato laDinastia Qin, fondatrice dell'Impero cinese, si formò a partire dalla parte sudorientale del Gansu, e specificamente dalla zona di Tianshui (天水). Si ritiene addirittura che lo stesso nome Qin abbia avuto in parte origine da quella zona. Tombe e manufatti Qin sono stati scavati a Fangmatan, vicino a Tianshui, e tra di essi una mappa vecchia di 2200 anni della contea di Guixian.
Nelle epoche imperiali il Gansu fu un importante avamposto strategico e nodo di comunicazioni per l'impero cinese, dato che ilcorridoio di Hexi (河西走廊) corre lungo il “collo” della provincia. LaDinastia Han estese laGrande Muraglia Cinese a tutto il corridoio, costruendo anche su di essa le strategiche città fortificate di Yumenguan (Passo della Porta di Giada, vicino aDunhuang) e Yangguan, i cui resti sono tuttora visibili. LaDinastia Ming costruì anche l'avamposto diJiayuguan. A ovest di Yumenguan e dei Monti Qilian, all'estremità nordoccidentale della provincia vivevano diverse tribù nomadi, tra cui gliYuezhi e iWusun, che hanno avuto la loro parte nellageopolitica regionale dell'Impero Cinese.
Situato sul tratto orientale dellaVia della seta, il Gansu era una provincia importante dal punto di vista economico, oltre che da quello della trasmissione culturale. Vi si trovano per esempio molti Templi e centri di culto delBuddismo, prime fra tutti le celebri Grotte dei Mille Buddha a Mogao, vicino aDunhuang. Una notevole parte della regione, ai confini da una parte con il Qinghai e dall'altra con il Sichuan, costituisce inoltre la Zona Tibetana Autonoma, con capitale Hezuo. Vi si trovano altri diversi importantissimi complessi monasteriali buddisti (SettaGelugpa, anche detta deiBerretti Gialli), come quello vicino alla stessa Hezuo (Monastero di Milaerba, ovvero Milarepa),Labrang-Si (Xiahe) e Langmu-Si, e le straordinarie Grotte del Buddha di Bingling-Si, in una rientranza delFiume Giallo.
Molte parti della provincia sono state teatro di feroci combattimenti durante la rivolta della popolazione musulmana nel1862-1877. I frequentiterremoti (gravissimi in particolare quelli del1920, con circa 180.000 morti, e del1932, con circa 70.000 morti), i periodi di siccità e le carestie hanno intralciato lo sviluppo economico, finché di recente la provincia ha cominciato a evolversi in un centro industriale di importanza vitale basato sulle sue abbondanti risorse minerali.
Altre attività industriali: Produzione diElettricità,Petrolchimica, prospezioni petrolifere emateriali da costruzione. Secondo alcune fonti il Gansu sarebbe il centro dell'industria nucleare cinese. NelDeserto del Gobi è situato il Centro di lancio per satelliti (nei pressi diJiuquan).
Le lingue più parlate sono dialetti delcinese settentrionale. Sui confini si può anche sentir parlare Tibetano (dell'Amdo), Mongolo e Khazako. La grande maggioranza della popolazione conosce anche il cinese, tranne i Tu, che si dice non parlino quasi mai una seconda lingua.
Centri di istruzione al livello più elevato sono: Università di Lanzhou ((兰州大学), fondata nel 1909), Università Agricola del Gansu (甘肃农业大学), fondata nel 1958), Università di Tecnologia in Lanzhou (兰州理工大学), fondata nel 1919.
Nel Gansu sono presenti 659 specie di animali selvatici, di cui 24 in via d'estinzione e protetti dallo Stato. Alcuni animali caratteristici sono: ilpanda gigante,cercopithecus kandti, lalince, illeopardo delle nevi,cervus nippon,moschidae, e ilcammello battriano. Le specie di uccelli presenti sono 441.Il Gansu è un centro diendemismi come pochi altri. È il secondo produttore di piante e erbe medicinali inCina, alcune erbe non crescono in nessun altro luogo al mondo.