Il nome deriva dallatinoGallaecia: l'attuale comunità infatti occupa gran parte dell'antica provincia romana, laGalizia appunto. Il nome originario in latino deriva a sua volta da quello delle antiche tribù celticheche erano insediate nell'area a nord del fiumeDuero, che iRomani chiamavanoGallaeci oCallaeci (nient'altro che un diminutivo di "Galli"), mentre tra i greci erano conosciuti come καλλαικοι,Kallaikoi (le tribù erano state menzionate da alcuni autori, fra tuttiErodoto).
Lo stemma della Galizia, attestato fin dal XIII secolo, rappresenta su un campo azzurro, un calice d'oro con un'ostia d'argento, accompagnati da sette croci d'argento. Il calice è associato alla Galizia a causa della similarità tra il toponimo della regione in anticonormanno (Galyce) e il nome "calice"[2], ed è pertanto un esempio diarma parlante. Le sette croci rappresentano invece le sette antiche province della Galizia.
La bandiera è costituita da un drappo bianco conbanda azzurra, e contiene lo stemma nella versione istituzionale ma non in quella civile. La bandiera era in origine unacroce di Sant'Andrea, ma fu modificata per differenziarla dalla bandiera dellaMarina militare russa.
Con un'area di 29.575 km², circa il 5,8% del territorio spagnolo, la Galizia è la settima comunità autonoma per dimensione. La sua posizione estrema, che raggiunge le longitudini più occidentali del territorio continentale spagnolo, ed isolata a ridosso delPortogallo, la rende molto interessante geograficamente.
La costa galiziana è lunga più di 1.500 km e si estende sia sulMar Cantabrico che sull'Oceano Atlantico orientale, allungandosi dal confine con leAsturie verso ovest per poi girare all'improvviso verso sud.
È caratterizzata da paesaggi molto diversi tra loro spesso veramente suggestivi, che comprendono vaste spiagge, piccole insenature, isolotti o scogliere impervie. Soprattutto i tipi di litorale si alternano costantemente, basti pensare al tratto nei pressi diCorrubedo nelleRías Baixas formato da numerose dune sabbiose e poi a quello dellaRasa Cantábrica nella Mariña de Lugo, decisamente più elevata ed impervia.
I due luoghi richiamano molti visitatori per le loro caratteristiche fisiche e ambientali: non a caso ospitano ilParque Dunar de Corrubedo e laPraia de Augas Santas (meglio conosciuta comePraia das Catedrais).
La maggioranza della popolazione vive a ridosso dellerías (insenature) atlantiche, nei maggiori nuclei urbani e sulle aree di influenza di questi. Lerías sono di primaria importanza per l'attività peschiera, rendendo la costa galiziana una delle più importanti zone di pesca del mondo. Nondimeno attira numerosi turisti per le sue bellezze naturali di vario tipo, con numerosi panorami, spiagge e luoghi incontaminati.
Una delle principali peculiarità geografiche della Galizia è la presenza dellerías, strette e lunghe insenature che si addentrano nella costa grazie all'opera di allagamento del mare all'interno di valli fluviali con l'abbassamento del livello terrestre (ed il relativo innalzamento del livello del mare). Lerías sono tradizionalmente divise inRías Altas eRías Baixas, a seconda della loro posizione rispetto aFinisterre, considerato il punto più occidentale di Galizia.
Il famosoCapo Finisterre, considerato dai Romani la fine del mondo, in realtà non è il punto più occidentale di Spagna e Galizia, dato che è superato dal vicino Cabo TouriñánCabo Ortegal
La costa galiziana è ricca dipromontori scoscesi e impervi, molto apprezzati paesaggisticamente e importanti per l'ecosistema. I più famosi sono:
Estaca de Bares, che marca il punto più a nord della Galizia e separa il Mar Cantabrico dal resto dell'Oceano Atlantico, tra le rías de O Vicedo e Ortigueira.
Cabo Ortegal, nei pressi della ría de Ortigueira, punto di notevole bellezza con scogliere e faro a picco sul mare e che precede il tratto di costa che comprende le scogliere più alte dell'Europa continentale,Serra da Capelada
Cabo Touriñán, a sud della ría di Camariñas, il reale punto più occidentale di Galizia nonostante tradizionalmente sia considerato tale Capo Finisterre
Capo Finisterre, considerato daiRomani la fine del mondo conosciuto e il punto più occidentale dell'Europa sud-occidentale
Cabo Silleiro, che si affaccia a sud sulla ría di Vigo.
Le isole della costa galiziana sono tutte decisamente piccole ma molto importanti e numerose. Fra tutte sono degne di nota laIlla de Arousa e le celebriIsole Ons nei pressi diPontevedra e leIsole Cíes a 15 km daVigo.In ordine di dimensioni sono:
Demograficamente, l'interno galiziano è poco popoloso e continua a soffrire di una costante emigrazione verso le città costiere della regione o le grandi città spagnole come Madrid, Barcellona, la zona litorale basca e in genere nell'Europa occidentale o America, dove gran parte degli spagnoli vengono chiamatigallegos data l'alta presenza di componenti galiziani. I rimanenti sono suddivisi in piccoli nuclei abitati, poche cittadine di modeste dimensioni e soprattutto case rurali disperse inaldeas, territori sparsi che fanno capo a parrocchie o strutture simili.
L'aspetto orografico che presenta la Galizia nel suo entroterra è modestamente montagnoso, con cime basse e solitamente arrotondate, attraversate da molti fiumi e torrenti, solitamente affluenti delMiño nell'interno, o molto corti e di relativo interesse quelli che sfociano nel Mar Cantabrico. Difficilmente i bassi rilievi diventano impervi come nel caso delCanóns do Sil, mentre nelle altre zone rimanenti ci sono ampie vallate.
La Galizia è composta nel nord e nel sud-est da due falle tettoniche diverse, che caratterizzano nettamente l'aspetto dei vari luoghi. Mentre ad esempio nella zona diPorriño si rinvengono enormi strati digranito, roccia molto abbondante in buona parte della Comunità, questo è completamente assente nell'estremo nord-est.
La Galizia viene identificata molte volte come la terra dei mille fiumi per la quantità di corsi d'acqua che presenta. In generale, anche per la loro esigua dimensioni se si eccettua ilMiño specialmente alla sua foce, non sono navigabili se non da piccole e caratteristiche imbarcazioni adatte allo scopo.
I fiumi che scorrono verso nord sono veramente corti, mentre quelli che sfociano nell'Atlantico sono poco più grandi. I fiumi principali sono pertanto solo il Miño ed ilSil che hanno una lunghezza di varie centinaia di chilometri.
Esistono varie strutture per la produzione di energia elettrica sfruttando l'acqua dei fiumi, che hanno formato il fenomeno deicanóns, come il già citato e famoso Canóns do Sil.
Le montagne più alte sono laPeña Trevinca, (m. 2.127 s.l.m.), posta lungo il confine del territorio amministrativo, e laCabeza de Manzaneda (m. 1.778 s.l.m.), vicinoOurense. Nel sud-ovest della Galizia laSierra de Galiñeiro si spinge fino a ridosso del basso corso delMiño con ilMonte Aloia.
Mappa dei comuni della Galizia, la capitale amministrativa (Santiago di Compostela) in rosso.Mappa delle parrocchie della Galizia, i colori più scuri indicano una maggiore densità di popolazione.
La Galizia è divisa innanzitutto in quattro province:
I capoluoghi delle quattro province sono le città che danno il nome alle stesse: è interessante notare come il capoluogo dell'intera comunità,Santiago di Compostela, non sia capoluogo di alcuna provincia.Storicamente le province della Galizia erano 7, includendoTui,Betanzos eMondoñedo.
Oltre alle quattro province, la Galizia contiene numerose sotto-suddivisioni: 53comarche, a loro volta composte da 314municipi (concellos in Galiziano), a loro volta suddivisi in 3.778parrocchie. La parrocchia è la tradizionale divisione territoriale dei comuni.
In Galizia ci sono 45partidos judiciales,14 dei quali appartengono alla provincia de La Coruña, 9 a quella di Lugo, 9 a Orense e 13 all'interno della provincia de Pontevedra.
Il governo, o Giunta (ingalizianoXunta), è l'organo esecutivo della Comunità autonoma, mentre unparlamento autonomo legifera nelle materie trasferite dal governo centrale a quello regionale.
LoStatuto di autonomia della Galizia del 1981 afferma che i poteri della comunità sono esercitate attraverso il Parlamento, il Consiglio e la Presidenza:
IlParlamento della Galizia è il più alto organo rappresentativo della Galizia, e su cui poggia ilpotere legislativo. Il Parlamento è composto da 75 deputati eletti asuffragio universale per mezzo dirappresentanza proporzionale per un periodo di quattro anni, e che è garantita dalla legge la possibilità di voto ai galiziani residenti all'estero o in altre comunità autonome.
LaGiunta della Galizia (Xunta de Galicia), è l'organo su cui poggia l'esecutivo e il potere amministrativo del governo. Esso è composto dal presidente, vice presidente e dieci membri. La comunità esercita le sue funzioni amministrative per mezzo della giunta e le sue agenzie e organismi affiliati. La giunta coordina anche le attività dei Consigli provinciali.
IlPresidente della Giunta della Galizia dirige e coordina le azioni della Giunta e tiene la rappresentanza della comunità autonoma e l'ordinario dellaSpagna in Galizia. È membro del Parlamento regionale e viene eletto dai deputati e nominato dalRe di Spagna.
Alcune barche e porti galiziani, fonte di reddito per gran parte della regione
La Galizia è una terra di contrasti economici con un PIL pro capite di 22.497 €. Mentre la costa occidentale, con i suoi grossi centri urbani, e le industrie della pesca e della manifattura, è prosperosa e incrementa la sua popolazione; l'hinterland rurale - le province diOurense eLugo - soffre per i difetti di una popolazione che invecchia e non è specializzata, il terreno povero e piccoli e inviolabili appezzamenti terrieri chiamatiminifundios.
Il tessile, la pesca, l'allevamento, la silvicoltura, la grande distribuzione e la fabbricazione di automobili sono i settori più dinamici dell'economia galiziana.
La città diLa Coruña e la suaarea metropolitana generano il 70% della ricchezza della Galizia, essendo il principale agente economico della regione.[4]Inditex inLa Coruña (Inditex, Industrias de Diseño Textil, S.A., o Textil Design Industries, Inc.) è il più grande gruppo di aziende della Galizia e il principale gruppo di abbigliamento tessile del mondo, appena davanti all'americano GAP. Il gruppo comprende più di cento aziende e più di 4 200 negozi in73 paesi. La sua sede si trova adArteixo. È lì che si fabbrica la maggior parte delle confezioni delle marche appartenenti aInditex (Zara,Pull and Bear,Bershka e altri).
Accanto alle fonti di reddito principali, ovvero l'industria ittica e portuale e l'agricoltura arretrata dell'entroterra, da alcuni anni si sta affermando il turismo, già abbastanza presente nella regione grazie aSantiago di Compostela. La Galizia, per la sua eterogeneità, è visitata annualmente da un discreto numero di visitatori, non necessariamente turisti: pellegrini verso Santiago oCapo Finisterre attraverso il suo famosocammino, religiosi che si dirigono anche aMuxía, studentiErasmus e visitatori interessati alla bellezza naturale della costa ma anche alle città storiche comePontevedra eLugo.
L’allevamento divacche e manzi in Galizia risale all’epoca preistorica. A partire dal XII secolo, si è andato sviluppando un modello di produzione che ha integrato progressivamente i bovini nella gestione delle aziende agricole a conduzione familiare. Tale modello ha acquisito rilevanza a partire dalXVIII secolo, quando le vacche e i manzi lavoravano nei campi e nell’ultima fase della loro vita venivano ingrassati per la produzione di carne. Tra il XVI e il XX secolo, un terzo dei bovini spagnoli era allevato in Galizia.
A metà del XX secolo, le difficoltà del dopoguerra hanno condotto le famiglie a mantenere le pratiche tradizionali di produzione come mezzo di sussistenza, portando così a preservare l’elemento essenziale della qualità del prodotto, ovvero un metodo particolare di ingrasso attraverso l’utilizzo di risorse locali. L’allevamento continua a essere basato su piccole aziende agricole a conduzione familiare che mantengono la simbiosi tra bestiame, terreno e uomo e che portano avanti le attente pratiche di gestione e alimentazione tramandate di generazione in generazione.[5]
Gli abitanti della Galizia vengono chiamatigalegos (in Spagnolo "gallegos"). L'emigrazione galiziana verso ilSud America fu così grande, particolarmente versoBrasile eArgentina, che ancor oggi in Brasile, chiunque sia biondo e con la carnagione chiara viene chiamato "galego". Nelle nazioni dell'America Latina di lingua spagnola, gli spagnoli vengono talvolta chiamatigallegos, e sono soggetto di numerose barzellette. NellaMadrid delXIX secolo,gallegos divenne un sinonimo per lavoratori non specializzati, ma forti e onesti; il termine veniva però usato anche in senso spregiativo.
Muri di recinzione pre-romaniLaTorre do Oeste costruita dai Romani e divenuta poi baluardo difensivo della Galizia
L'ereditàceltica della Galiza viene celebrata spesso, e si sostiene talvolta che l'ultima persona che parlava il Celtico Galiziano morì nelXV secolo. Infatti, il nome Galizia (Galiza) deriva dal nome di un'antica tribù celtica che risiedeva in quest'area, i Gallaeci.
Come per molte altre regioni montagnose d'Europa, che non sono facilmente accessibili, la Galizia godette di diversi periodi di indipendenza culturale. La regione venne invasa per la prima volta dallelegioni romane diDecimo Giunio Bruto Callaico, nel137-136 a.C. (Livio lv., lvi.,Epitomi); ma un'effettivaromanizzazione iniziò solo in epocaaugustea, finché fu costituita inprovincia. Con le invasioni delV secolo d.C., la Galizia cadde sotto gliSuevi, nel411, che la tennero fino a quando venne annessa ai dominiVisigoti diLeovigildo nel585. IMori occuparono brevemente la Galizia, fino a quando ne furono espulsi739 daAlfonso I delle Asturie. Durante ilIX eX secolo i Conti di Galizia si mantennero in uno stato di semi-indipendenza dai propri sovrani e iNormanni razziarano occasionalmente le coste della regione.
Mappa che mostra l'evoluzione storica della regione galiziana
Nel910, alla morte diAlfonso III, re delleAsturie, i suoi domini vennero divisi tra i tre figli e la Galizia divenne un regno indipendente conOrdoño II, che nel914 la riunì alLeón. Nel quadro delle lotte di successione alla corona del Leòn, il regno di Galizia fu ancora governato separatamente tra il926 e il929 (Sancho Ordóñez), tra il982 e il984 (Bermudo II), tra il1065 e il1073 (García I) e tra il1111 e il1126 (Alfonso VII). Il regno venne definitivamente soppresso nel1833.
Il titolo onorario diconte di Galizia è stato frequentemente portato dal figlio più giovane dei sovrani spagnoli.
Il 19 novembre del 2002 la nave petrolieraPrestige affondò davanti alle coste della Galizia provocando un disastro ambientale. L'affondamento fu dovuto all'esplosione di un serbatoio avvenuta sei giorni prima, il 13 novembre, a seguito della quale vennero riversate in mare oltre 77.000 tonnellate di greggio[6].
Storicamente, la Galizia è erede dellaGallaecia romana, che comprendeva parti di quelle che oggi sono laSpagna occidentale e ilPortogallo settentrionale. Le lingue ufficiali della Comunità Autonoma sono ilgaliziano, ogalego (inspagnologallego) e lo spagnolo. Lo spagnolo è spesso parlato come prima lingua dai giovani urbani, mentre il galiziano è spesso la prima lingua tra la popolazione rurale più anziana. Entrambi gli idiomi hanno uno status ufficiale e vengono insegnati nelle scuole. Mentre non tutta la popolazione parla galiziano (ad A Coruña solo il 72%), molti la comprendono (a Ourense il 95%). Secondo il censimento dell'IGE del1991, meno del 40% dei galiziani è in grado di scrivere nella propria lingua regionale. L'influenza dello spagnolo ha comunque lasciato tracce nell'attuale idioma galiziano, specialmente nellessico.
Suonatori popolari in costumi tradizionali: si intravedono legaite e le percussioni tradizionali
Il patrimonio musicale galiziano è molto ricco e forte, potendo godere la regione di tradizioni ben radicate e dalle svariate radici storiche, ma anche dalle influenze culturali spagnole e del vicinoPortogallo.Gli strumenti tipici galiziani come lagaita sono ancora molto suonati ed apprezzati. Gli interpreti del genere musicale variano in ogni settore, anche se c'è una forte tradizione folk e popolare. Gruppi musicali come iLuar na Lubre stanno ottenendo un discreto successo inSpagna ma anche nel resto d'Europa, ma la musica popolare è in genere molto viva, sia che si riallacci a contesti celtici che a vecchie ballate e sonate più iberiche. Tra gli artisti, oltre i già citati Luar na Lubre, degno di menzione è senz'altroCarlos Núñez.
Anche il rock ha una buona tradizione ed è apprezzato in Spagna, presentando gruppi come iLos Suaves diOurense (hard rock/heavy metal), attivi dai primianni 1980; i Deluxe (pop/rock), band deLa Coruña;Los Limones del Caribe, (indie rock/indie pop/post-rock), gruppo diFerrol; iSiniestro Total, una delle band punk più conosciute e antiche di Spagna;Los Piratas (pop/rock band) daVigo, guidati daIván Ferreiro che poi ha intrapreso una carriera da solista discreta nel2003; infine gliOs Resentidos, una delle più conosciute band galiziane degli anni 80.
Numerose sono le manifestazioni musicali, come il Festival celtico diOrtigueira.
^Galicia è l'unico toponimo nell'uso ufficiale. VedasiLa Voz de GaliciaArchiviato il 4 marzo 2016 inInternet Archive., 8/06/2008. Secondo leNormas Ortográficas e Morfolóxicas do Idioma Galego: «Hanno la terminazione-cia, fra altri,acacia, ..., ecc. Fra quelle parole c'èGalicia, voce legittima gallega, denominazione ufficiale del paese e maggioritaria nell'espressione orale e scritta moderna. AncheGaliza è una forma legittimamente gallega, ampiamente documentata nell'epoca medievale, che fu recuperata nel gallego contemporaneo» (NOMIG 20º edizioneISBN 84-87987-51-6, pagina 56).
^La formaGaliza, secondo leNormas Ortográficas e Morfolóxicas do Idioma Galego della Reale Accademia Gallega del 2003, si accetta per riferirsi alla Comunità Autonoma di Galizia (mantenendoGalicia come forma raccomandata). Lo Statuto d'Autonomia, dice, nel suo Articolo 1. «1. Galicia, nacionalidade histórica, constitúese en Comunidade Autónoma... [La Galizia, nazionalità storica, si costituisce in Comunità Autonoma...]»; dunqueGalicia è il nome ufficiale della comunità autonoma.