Il paese si trova sulle ultime pendici terrazzate delle Serre Calabre sud occidentali, ai confini della piana di Gioia Tauro, alla confluenza dei fiumi Fermano eMetramo. Quest'ultimo lo divide nei due nuclei di Magenta e Montebello, in una vallata ad est diFeroleto ePlaesano.
Paese antico e in passato rilevante dal punto di vista delle strutture ed attività religiose, nelMedioevo Galatro crebbe grazie all'arrivo dei profughi delle città vicine, specie quelle costiere, insidiati dai continui attacchi deipirati saraceni.
Secondo la tradizione,[6] nel1075 giunsero in città imonaci basiliani che fondarono un importante monastero dedicato aSant'Elia in quanto, si narra, vi fosse custodito il corpo del Santo. Ed è sempre ai monaci che si deve la scoperta delle fonti termali del Monte Livia, acque sulfuree dalle eccellenti proprietà curative che alimentano ancora oggi leTerme di Galatro, poste a 186 metri sul livello del mare, particolarmente rinomate[7].
Noto per l'abilità dei suoi artigiani, l'attuale centro abitato fu ricostruito dopo ilterremoto del 1783[6] a quota 158 m s.l.m.
Tra le attrazioni culturali c'è da menzionare lachiesa di San Nicola, all'interno della quale si trovano un altare con statue di inizioCinquecento attribuite alla scuola del Gagini ed una statua marmorea di San Nicola risalente alXV secolo. La chiesa ricostruita prendeva il nome di chiesa succursale, si trovava nella parte alta di Galatro, e dopo la devastazione di innumerevoli terremoti (con il denaro della Signora Deodato con contratto rogato dal Notaio Marcantonio Morano) furono ricostruiti la facciata e parte di muri perimetrali e abbellimenti interni che ancora si conservano nei disegni allegati al contratto del 1828. Lo scultore che fece il San Nicola fuDomenico De Lorenzo.[8][9] La chiesa principale si trovava sulle sponde del fiume Metramo e ad ogni stagione invernale un pezzo di chiesa veniva portato via dal fiume che inondava ad ogni inverno. Dall'altro lato del fiume la chiesa della Madonna della Montagna, i lavori in stucchi furono eseguiti da Francesco Morani diPolistena nel1841.[10]
A Cubasina si trovano inoltre i resti del monastero di Sant'Elia, di fondazionebasiliana. Abbandonato una prima volta nelXIV secolo, il monastero passò poi ai fraticappuccini. Danneggiato dalterremoto del 1783, fu definitivamente soppresso nel 1808.[6]
Data la presenza di sorgenti diacque sulfuree il comune, è conosciuto soprattutto per gli stabilimenti termali. Le acque sgorgano a 37 °C dallafonte di Sant'Elia, così denominata per la presenza di un monastero basiliano, di cui se ne conservano i resti, e vengono classificate come acque solfuree-salso-iodiche. La sorgente si trova a circa 2 km dal paese, in una stretta gola delmonte Livia. L'attuale stabilimento termale nasce dal restauro di quello edificato nel1882, poco più a valle delle sorgenti[11].
A scoprire le qualità terapeutiche delle acque galatresi si vuole siano stati quei monaci basiliani che in seguito alle scorrerie saracene del915 - e nel corso delle quali il loro cenobio diTauriana venne completamente distrutto[6] - cercarono rifugio sulle montagne di Galatro ove, successivamente, edificarono un nuovo convento greco ortodosso dedicato aSant'Elia; nome che, poi, attribuirono anche alle acque delle quali essi stessi ne diffusero l'uso.
Per lunghi secoli, l'utilizzo delle acque termali avvenne in maniera molto semplice e rudimentale; fino al1891, infatti, i pazienti erano costretti a «bagnarsi» in alcune gore naturali, in prossimità delle sorgenti, o in rozzi tini di legno sistemati alla meglio sul greto del fiume e protetti dagli occhi dei curiosi mediante deboli ed incerte pareti costruite con canne e frasche di elci.
La realizzazione del primo fabbricato termale è legata al nome dell'avvocato Giovambattista Buda che con vero spirito imprenditoriale diede a Galatro una struttura sociale di primaria importanza, riuscendo a richiamare nella valle del Fermano migliaia di infermi all'anno.
Dopo circa un secolo di varie vicissitudini umane, di passaggi di proprietà e di cambi di gestione, lo stabilimento termobalneare di Galatro tornava ad essere di proprietà del comune grazie all'opera del sindaco Bruno Marazzita. Anche il nuovo palazzo delle Terme è stato ideato e voluto dall'amministrazione con a capo il sindaco Bruno Marazzita.
^Eligendo Archivio - Comunali 06/06/1993, suelezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.URL consultato il 29 agosto 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 27/04/1997, suelezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.URL consultato il 29 agosto 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 13/05/2001, suelezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.URL consultato il 29 agosto 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 28/05/2006, suelezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.URL consultato il 29 agosto 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 15/05/2011, suelezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.URL consultato il 29 agosto 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 05/06/2016, suelezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.URL consultato il 29 agosto 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 03/10/2021, suelezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.URL consultato il 29 agosto 2023.