(inglese) «The oasis of Ghadames Is unknown to most people, I guess In Libya's vast land Half-buried in sand It survives, and it thrives — more or less»
(italiano) «L'oasi di Gadames è ignota alla maggioranza, presumo Nel vasto libico terreno semisepolta dalla sabbia sopravvive e prospera... più o meno»
Secondo il censimento del 1984 Gadames contava circa 7 000 abitanti; stime del 2003 indicano una popolazione di circa 16 000 abitanti[5]. Dal 1983 al 2007 è stato un centro amministrativo, capoluogo dell'omonimo distretto. Dal 2007 fa invece parte deldistretto di Nalut[6].
La popolazione locale è costituita in prevalenza daberberi sedentari, ma la città è anche frequentata datuareg nomadi. Il centro storico della città, cinto da mura, è stato dichiaratopatrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.
Le prime notizie storiche sulla città "Cidamo" (italianizzazione del lemmalatino col nome diCidamus) risalgono all'epoca romana, quando, a partire almeno daDiocleziano, fu oggetto di stabile occupazione come avamposto fortificato contro i nomadiGetuli eGaramanti. NelVI secolo l'oasi divenne anche sede episcopale a seguito della cristianizzazione operata dall'Impero bizantino.
NelVII secolo fu presa dagliArabi e la popolazione si convertì all'Islam. Tra l'VIII e ilX secolo la sua popolazione fuibadita, ma oggi è sunnita, di ritomalikita. Ancorché ubicata al margine delle zone abitabili dall'uomo, Gadames ha svolto fino alXIX secolo un ruolo fondamentale come centro commerciale lungo le vie carovaniere transahariane.
Proprio grazie alla sua posizione strategicamente importante, gli abitanti dell'oasi rimasero a lungo sostanzialmente indipendenti, giocando abilmente sulle rivalità traTunisia,Tripolitania etuareg. Solo alla metà delXIX secolo Gadames accettò l'autorità deiturchi di Tripoli. La colonizzazione italiana della Libia iniziò nel 1911, ma solo nel 1913 cominciò la conquista dell'interno, e solo nel 1924 Gadames poté essere sotto il pieno controllo italiano. A causa della sua singolarità urbanistica e della sua relativa vicinanza, Gadames neglianni trenta divenne la meta di una gita con autopullman di gran turismo che partivano settimanalmente da Tripoli.
Durante laseconda guerra mondiale Gadames venne occupata dai Francesi nel 1943 insieme al resto delFezzan, e rimase sotto il loro controllo fino a quando venne integrata nello stato libico nel 1956.
Per lungo tempo la popolazione di Gadames è stata suddivisa in due principali gruppi, gliAit Welid e gliAit Waziten, al cui interno vi erano ulteriori divisioni per clan familiari, sette in totale, in altrettanti quartieri, ciascuno dotato di un proprio luogo di riunione e di festa.
Ait Wälid:
quartiere diTesko, al centro, dove vi è la sorgente principale dell'oasi.
quartiere degliAit Darar, adiacente al precedente
quartiere degliAit Mazēɛän, un po' discosto dai primi due
Ait Wazitän
quartiere diTaferfera
quartiere diTinnazin
quartiere diGarassen (lett. "tra loro due")
quartiere degliUlad Bellil, i cui abitanti parlano arabo
Daglianni settanta il governo libico ha costruito nuovi quartieri al di fuori delle mura, ma durante l'estate molti abitanti fanno ritorno nella città vecchia, in quanto le case addossate offrono maggior riparo dall'intenso calore.
La lingua parlata prevalentemente a Gadames è un dialettoberbero. Probabilmente esistono differenze anche di certa entità tra i vari gruppi di popolazione che vi risiedono, anche se allo stato attuale delle conoscenze non è possibile stabilirlo con certezza. Sul parlare dell'oasi esistono finora solo due studi di una certa ampiezza, una grammatica scritta daMotylinski nel 1904 (basata su un informatore degli Ayt Wälid) ed una grammatica con vocabolario di J. Lanfry del 1968 (basata sul parlare degli Ait Wazitän).
La lingua di Gadames presenta molti tratti interessanti dal punto di vista linguistico. Si segnalano in particolare
alcuni tratti arcaici, come il sistema vocalico piuttosto ricco e per certi versi arcaizzante, simile a quello dei dialetti tuareg, e la conservazione di un suono, scomparso nella maggior parte dei dialetti, e realizzato come una fricativa bilabiale sonora[β];
alcune innovazioni specifiche di questo dialetto, come una negazioneak o una riorganizzazione particolare del sistema verbale.
È interessante inoltre osservare che a Gadames si conserva un sistema originale di notazione dei numeri, probabilmente di origine latina, utilizzato per calcolare il tempo di utilizzo della sorgente da parte dei vari gruppi.
A differenza degli elementi architettonici, che sono tutelati dall'UNESCO, nessuna tutela sembra esistere per la lingua berbera di Gadames. Il sistema di istruzione in Libia è rigorosamente monolingue in arabo, e su queste basi c'è da chiedersi quanto a lungo essa durerà.