Fondato nel1911, ha come colori sociali ilviola e ilbianco; in passato il club è stato conosciuto anche comeFK Austria Magna eFK Austria Memphis Wien per esigenze di sponsorizzazione.
Disputa gli incontri interni alFranz Horr Stadion, che ha una capienza totale di 13 000 spettatori.[1] Con i concittadini delRapid dà vita alderby di Vienna, la sfida più sentita del calcio austriaco, essendo queste le due squadre più titolate e le uniche sempre presenti in massima serie.
Il club viene fondato aVienna il 12 marzo1911 con il nome di Wiener Amateur-Sportverein (WAS) da alcuni ex giocatori ed ex dirigenti delVienna Cricket and Football-Club. La squadra adotta ilviola e ilbianco come colori sociali; per questo il soprannome della squadra è "Die Veilchen", "I Violetti". Il club vince il suo primo trofeo nel1921 conquistando laÖFB-Cup, mentre il primo campionato viene vinto nel1923-1924, stagione in cui la squadra realizza ildouble. Questa stessa combinazione viene realizzata anche nel1926, anno in cui la squadra diventa professionistica; il nome viene perciò cambiato, e daAmateure diventaAustria. In questo periodoGustav Wieser è capocannoniere in tre campionati consecutivi, mentre un altro giocatore importante èWalter Nausch.
Neglianni trenta l'Austria Vienna inizia ad affermarsi anche a livello internazionale: nel1933 arriva infatti il primo successo nellaCoppa dell'Europa Centrale, trofeo predecessore dell'attualeChampions League: gli austriaci, dopo aver superato il primo turno sconfiggono laJuventus in semifinale, e hanno poi la meglio sull'Ambrosiana-Inter nella doppia finale. Un nuovo successo nella manifestazione avviene nell'edizione del 1936, il trofeo viene conquistato sconfiggendo loSparta Praga in finale. Uno dei giocatori simbolo di questo periodo èMatthias Sindelar, che è anche il capitano dellanazionale austriaca conosciuta comeWunderteam, la "squadra delle meraviglie".
Nel1938 l'Austria viene annessa alla Germania, e le squadre austriache militano nellaGauliga Ostmark; qui "i Violetti" realizzano la vittoria più larga in assoluto nel campionato austriaco, un 21-0 contro ilLASK.[2] A parte questo, però, l'Austria Vienna non ottiene grandi risultati in questo periodo, che è anche molto triste: molti dei dirigenti e dei giocatori con originiebree devono fuggire o vengono uccisi dal regime diHitler. Lo stesso Sindelar muore in circostanze non chiare il 23 gennaio1939 all'interno dell'appartamento che condivide con la sua compagna italiana, ufficialmente a causa di un avvelenamento damonossido di carbonio. Oltre al fatto che Sindelar convivesse con un'ebrea, l'episodio avvenuto durante la gara di scioglimento della Nazionale austriaca dopo l'Anschluss, un balletto successivo alla marcatura al posto del saluto nazista alla tribuna insieme al suo compagno ed amicoKarl Sesta costituiva una forma di opposizione pubblica e visibile, di cui tutti, ancor oggi, parlano aVienna. Tuttavia il club ottiene in questo periodo una vittoria molto più importante: riesce a mantenere il nome "Austria" nonostante i tentativi delle autorità sportive naziste di rinominare la società. Solo per un breve periodo nel1938 la squadra assume la denominazione di Sportclub Ostmark.[3][4]
Glianni ottanta si aprono con il double del1980, e con ilquindicesimo titolo conquistato l'anno successivo. Nel1982 arriva poi la diciottesima coppa nazionale, a cui segue un'altra buona prova in campo internazionale nella conseguente partecipazione allaCoppa delle Coppe 1982-1983: qui gli austriaci eliminano i campioni in carica delBarcellona, e in seguito arrivano in semifinale dove vengono eliminati dalReal Madrid. La squadra partecipa poi allaCoppa UEFA 1983-1984 dove elimina l'Inter negli ottavi, ma viene eliminato dai futuri campioni delTottenham nel turno successivo; tuttaviaTibor Nyilasi è il capocannoniere della manifestazione. A fine stagione i "Violetti" conquistano ilsedicesimo titolo, a cui segue una nuova partecipazione allaCoppa dei Campioni: qui gli austriaci sono eliminati sempre ai quarti dalla squadra che sarà vicecampione, ilLiverpool. Giocatori importanti di questo periodo sonoFriedrich Koncilia eAnton Polster, oltre allo stesso Nyilasi.
Nel1999, dopo un periodo senza alcun campionato vinto, la proprietà dell'Austria Vienna viene rilevata da Frank Stronach, che investe molto denaro comprando molti giocatori di prima fascia. La squadra viene rinominata FK Austria Memphis Magna, e iVeilchen riconquistarono il titolo nel campionato2002-2003, pur mancando l'approdo alla fase a gironi della successivaChampions League dopo l'incontro con l'Olympique Marsiglia. NellaCoppa UEFA 2004-2005 gli austriaci passano invece la fase a gruppi, venendo poi eliminati nei quarti di finale dalParma solo grazie allaregola dei gol fuori casa. Il 21 novembre2005, però, Stronach si dimette dall'incarico di presidente, e in seguito molti giocatori comeVladimír Janočko,Joey Didulica,Libor Sionko,Filip Šebo eSigurd Rushfeldt vengono ceduti; nonostante questo la stagione termina con la conquista delventitreesimo titolo, sempre però mancando nella stagione successiva la qualificazione alla fase a gruppi dellaChampions League; questo dopo aver incontrato ilBenfica nel terzo turno preliminare.
In questo periodo il club si rende protagonista di un vero e proprio dominio nellacoppa nazionale, con le vittorie del 2002-2003, 2004-2005, 2005-2006, 2006-2007 e2008-2009, prima squadra nella storia del calcio austriaco a vincere il trofeo per quattro edizioni consecutive. Il 22 maggio2013 poi, l'Austria Vienna si aggiudica ilventiquattresimo titolo battendo per 4-0 ilMattersburg; tuttavia la settimana successiva la squadra perde un po' a sorpresa la finale dellacoppa nazionale contro ilPasching, squadra militante nella terza divisione delcalcio austriaco, laRegionalliga.
La stagione 2013-2014 inizia il 17 giugno2013 con la nomina diNenad Bjelica a nuovo allenatore[5] in sostituzione diPeter Stöger che, dopo la vittoria del titolo ha accettato l'offerta delColonia. L'Austria Vienna ha poi la meglio sullaDinamo Zagabria, e riesce così a centrare in questa occasione la qualificazione alla fase a gironi dellaChampions League: i "Violetti" sconfiggono per 2-0 icroati sul proprio terreno, ma la partita di ritorno inAustria sembra compromessa: la Dinamo è infatti in vantaggio per 3-1 fino a pochi minuti dalla fine; gli austriaci vengono salvati da un gol diRoman Kienast che fissa il risultato finale sul 3-2 per gli ospiti, ma che è comunque sufficiente per avanzare.[6] Si tratta della prima partecipazione in assoluto dei viennesi alla fase a gironi della massima competizione continentale, e la prima per una squadraaustriaca dopo otto anni. Inseriti in un girone comprendente anche l'Atlético Madrid, loZenit e ilPorto gli austriaci conquistano due punti nelle prime cinque gare. Ottengono l'unica vittoria all'ultima giornata, nell'incontro casalingo contro irussi; gli austriaci mancano la qualificazione all'Europa League pur chiudendo all'ultimo posto a pari punti con i portoghesi, che sono però in vantaggio negli scontri diretti; lo Zenit procede invece nella manifestazione con un solo punto in più. Nelcampionato austriaco chiude in quarta posizione mancando l'accesso alla Europa League.[7]
Il club viennese prende parte alle qualificazioni diUEFA Europa League 2017-2018 dove eliminaAEL Limassol edOsijek (contro i croati grazie alla regola dei gol in trasferta: vittoria per 1-0 in Austria e sconfitta in trasferta per 2-1). Vengono quindi inseriti nel girone D conMilan,AEK Atene eRijeka, ma gli austriaci concludono quarti con 5 punti (una sola vittoria, sul campo dei croati per 4-1).
Dal1973 il club disputa le proprie gare interne nelFranz Horr Stadion, che può ospitare 13.000 spettatori. Per ragioni di sponsorizzazione è ufficialmente noto come "Generali Arena". L'impianto è stato costruito dagli immigrati cechi ed è stato inaugurato nel1925; nella sua storia è stato più volte ristrutturato.
L'Austria Vienna per lungo tempo non ha avuto un terreno di gioco fisso, lo cambiava di anno in anno e spesso finiva per utilizzare ilPrater. Verso la fine degli anni sessanta il club sentì l'esigenza di avere un "proprio" stadio, e pochi anni dopo la scelta cadde sul "Franz Horr".
L'Austria Vienna è stata una delle sole due squadre austriache, assieme alSalisburgo, ad avere una squadraAmateure inErste Liga. Promossa al termine della Regionalliga Ost 2004-2005, è stata la prima squadra riserva ad approdare fino alla seconda divisione nazionale. Con la riforma del professionismo approvata nel 2009 il club sarà escluso dalla Erste Liga, in quanto dal 2010-2011 le squadreAmateure potranno giocare al massimo inRegionalliga[8], sul modello di quanto già accade in Germania.
Notevole anche il raggiungimento delle semifinali nell'edizione2008-2009 della ÖFB-Cup, edizione poi vinta proprio dalla prima squadra.
A livello internazionale la miglior vittoria è per 10-0, ottenuta contro l'Aris Bonnevoie nel primo turno dellaCoppa UEFA 1983-1984, mentre la peggior sconfitta è rappresentata dal 7-0 subito contro ilBeroe nel primo turno dellaCoppa UEFA 1972-1973[13].