I Frigi inizialmente vivevano neiBalcani meridionali, secondoErodoto, sotto il nome diBrigi (Briges), mutandolo poi inFrigi dopo essere migrati in Anatolia, attraverso l'Ellesponto.
Durante il periodo della fiorente città-stato diTroia, una parte dei Brigi emigrava inAnatolia come alleati dei Troiani o sotto la protezione di Troia.[senza fonte] La lingua troiana non è sopravvissuta; di conseguenza, la sua esatta relazione con lalingua frigia e l'affinità della società frigia con quella di Troia sono questioni che restano ancora aperte. Similmente, la data della migrazione e la relazione dei Frigi con l'impero ittita sono sconosciute. Essi sono, comunque, spesso considerati parte di un gruppo "tracio-frigio". Per la fine dell'impero ittita viene spesso utilizzata la data convenzionale del 1200 a.C. circa. È certo che la Frigia fosse situata in territorio ittita, anche se non molto al suo centro, nella grande curva del fiumeAli, dove adesso si trovaAnkara.
Lo Stato della Frigia sorse successivamente, nell'VIII secolo a.C. con la sua capitale aGordio. Durante questo periodo, i Frigi si estesero verso est invadendo il regno diUrartu, discendente dagliHurriti, precedentemente rivale degli Ittiti.
Successivamente il regno frigio venne sopraffatto dagli invasori iranici, iCimmeri, nel 690 a.C. circa, per un breve periodo conquistati dalla vicinaLidia, prima di passare successivamente sotto il dominio dell'impero persiano diCiro e fare parte poi così dell'impero diAlessandro e dei suoisuccessori; infine venne inclusa nel regno degliAttalidi diPergamo, entrando poi a far parte dell'impero romano. Le ultime menzioni della lingua risalgono al V secolo d.C. ed è probabile che venne a estinguersi già dal VII secolo d.C.[1]
Erano agricoltori, pastori e allevatori di bestiame (celebri le lane frigie) e dediti allo sfruttamento delleminiere d'oro, dalle quali prende forse origine la leggenda dire Mida.
Nella regione "cavalcabile velocemente" della Frigia, una terra con "molte fortezze", sulle rive del Sangario (adessoSakarya), il terzo fiume più lungo nell'attuale Turchia, che scorre verso nord e ovest per sfociare nelMar Nero. Là vi è il re Otreo.[4]Priamo una volta si trovava là in occasione della guerra dei Frigi contro leamazzoni riferendo di aver visto molti cavalli e che i capi dei Frigi eranoOtreo eMigdone.[5] Il fratello della moglie di Priamo,Asio, era il figlio diDimante, un frigio.[6]
Successivamente, la Frigia venne concepita come situata a ovest del fiumeHalys (adessoKızıl) ed a est delle regioni diMisia eLidia.
La "Grande Madre" era la dea principale dei Frigi; essa era conosciuta, con tutti i suoi attributi, con il nome diCibele dai greci e dai romani. Originariamente adorata nei monti della Frigia, dove era conosciuta come la "Madre della montagna". Nella sua tipica forma frigia, indossava una lunga veste munita di cintura, unpolos (un alto copricapo cilindrico), e un velo coprente l'intero corpo. La versione successiva di Cibele venne stabilita dall'allievo diFidia, loscultoreAgoracrito, diventando così l'immagine più largamente adottata nella sua successiva diffusione, sia nel mondoEgeo che aRoma. Viene mostrata umanizzata, benché sempre incoronata, la sua mano adagiata su un leone guardiano e l'altra che tiene iltympanon, un tamburo di forma circolare, simile a untamburello.
I Frigi veneravano ancheSabazio, il cielo e ildio-padre raffigurato a cavallo. Sebbene i Greci associassero Sabazio aZeus, le sue raffigurazioni, anche in tempi romani, lo mostrano come un dio cavaliere. I suoi conflitti con la Dea Madre indigena, la cui creatura era iltoro lunare, possono essere ipotizzati dal modo in cui il cavallo di Sabazio colloca la zampa sulla testa di un toro, in unascultura romana alMuseum of Fine Arts diBoston.
Costumi frigi
La Frigia sviluppò una progredita cultura nell'età del bronzo. Le tradizioni più antiche dimusica greca derivano dalla Frigia, trasmesse attraverso le colonie greche in Anatolia, e comprendono ilmodo frigio, considerato il modo adatto al guerriero. Il frigioMida, il re dal "tocco dorato", secondo il mito era stato istruito nella musica dallo stessoOrfeo. Un'altra invenzione musicale proveniente dalla Frigia era l'aulos, uno strumento a fiato a due canne (doppio flauto).Marsia, ilsatiro che per primo inventò lo strumento, utilizzando le corna incavate di uncervo, era un seguace di Cibele; egli volendo imprudentemente competere in una gara di musica conApollo Olimpio perse inevitabilmente, venendo da questi scorticato vivo; in modo provocatorio Apollo appese la pelle di Marsia sull'albero specificamente sacro a Cibele, unpino.
La Frigia conservava un'identità culturale separata. L'iconografia greca classica identificava ilParidetroiano come personaggio di origine non greca, con il berretto frigio (sovrastato dallamitra) sopravvissuto nell'immaginario moderno (attraverso la mediazione romana) come il "berretto della libertà" durante larivoluzione americana, ma soprattutto durante lafrancese. I frigi parlavano lalingua frigia, appartenente allafamiglia indoeuropea. Sebbene i frigi adottassero l'alfabeto fenicio, le molte dozzine di iscrizioni in lingua frigia trovate restano intradotte, e così molto di ciò che ci è noto della Frigia è un'informazione di seconda mano fornita da fonti greche.
Ci sono giunte testimonianze monumentali, per quanto riguarda l'arte: lungo il corso superiore del fiumeSangario, due imponenti monumenti portano l'iscrizione: "Mida il re". Vi è poi l'esistenza di monumenti sepolcrali scavati nella roccia, la cui facciata è sormontata da leoni rampanti, e di altri ricoperti di disegni geometrici.
I mitici re della Frigia sono statiGordio eMida. Alcune fonti identificano ancheTantalo come re di Frigia, punito eternamente nelTartaro, per la colpa di avere ucciso suo figlioPelope offrendolo in sacrificio agli dei olimpi, un riferimento alla soppressione delsacrificio umano. Nella mitica età precedente laguerra troiana, durante un periodo di interregno, Gordio (o Gordia), un agricoltore frigio, divenne re, adempiendo unaprofezia oracolare. I Frigi, senza un capo, per avere un re si rivolsero all'oracolo di Sabazio ("Zeus" per i greci) diTelmisso, città della Frigia che più tardi divenne parte del territorio dellaGalazia. Furono così istruiti dall'oracolo di acclamare loro re il primo uomo che fosse salito al tempio del dio su di un carro trainato da buoi. Quell'uomo fu Gordia (Gordio, Gordios), un contadino, il quale consacrò nel tempio il suo carro, legato alla sua lancia con il "nodo gordiano". Gordio fondò una nuova capitale eponima (Gordio) nell'Anatolia centro-occidentale, situata lungo il vecchio tracciato che divenne poi la "strada reale" persiana diDario, che va daPessinunte adAncira, non molto discosta dalfiume Sangario.
I miti che circondano il primo re Mida lo collegano aSileno e ad altri satiri e aDioniso, che gli concedette il famoso "tocco aureo". In un altro episodio lo troviamo giudice in una gara musicale tra Apollo, suonatore dilira, ePan, che suonava il suo rusticoflauto. Mida, essendo stato favorevole a Pan nel suo giudizio, venne ricompensato dall'adirato Apollo con due orecchie d'asino.
Il mitico Mida di Tracia, accompagnato da un gruppo del suo popolo, viaggiò attraverso l'Asia Minore per lavare via il l'infezione del suo importuno "tocco aureo" nel fiumePattolo, lasciando così l'oro nei sedimenti delle sue sabbie fluviali. Trovandosi in Frigia, il trace Mida venne adottato dal suo re Gordio, privo di prole, che lo prese sotto la protezione di Cibele. Avendo la funzione di rappresentante visibile di Cibele e sottoposto alla sua autorità, sembrerebbe che un re frigio potesse così designare il suo successore.
Secondo l'Iliade, i Frigi erano alleati dei troiani durante laguerra troiana. La Frigia dell'Iliade diOmero, comunque, sembra essere localizzata nell'area che abbraccia il lago Ascanio e il corso settentrionale del Sangario, quindi molto meno estesa rispetto alla Frigia classica. Nell'Iliade di Omero è inclusa anche una reminiscenza del re troianoPriamo, che nella sua giovinezza era venuto ad aiutare i Frigi contro leAmazzoni[7]. Durante questa vicenda (una generazione prima della guerra troiana), si diceva che i Frigi fossero condotti daOtreo eMigdone. Entrambi sembrano essere poco più che eponimi: c'era un sito sul lago Ascanio chiamato Otrea, nei pressi del luogo dove poi sorgeràNicea. I migdoni erano un popolo dell'Asia Minore, che risiedeva vicino al lagoDascylitis (c'era anche unaMigdonia in Macedonia). Durante la guerra troiana, i Frigi mandarono forze per aiutareTroia, condotte daAscanio eForci, figlio diAretaone.Asio, figlio diDimante e fratello diEcabe, è un altro nobile frigio che combatté davanti a Troia.Quinto Smirneo menziona un altro principe frigio, chiamatoCorebo, figlio diMigdone, che pure combatté per Troia; egli chiese la mano della principessa troianaCassandra. La moglie del re Priamo Ecabe era considerata frigia di nascita, essendo una figlia del re Dimante.
SecondoErodoto[8], il faraone egizianoPsammetico II mise due figli in isolamento per capire quale fosse la lingua originaria degli uomini. Gli fu riferito che i bambini pronunciasserobekos che in frigio significa "pane", così Psammetico riconobbe che i Frigi fossero un popolo più antico degli egiziani.
Dopo il collasso dell'impero ittita all'inizio delXII secolo a.C., il vuoto politico nell'Anatolia centro-occidentale venne riempito dall'ondata di migranti indoeuropei e dai cosiddetti "popoli del Mare", inclusi i Frigi, che si stabilirono nel loro regno, con una probabile capitale aGordio. Non è ancora noto se i Frigi fossero attivamente coinvolti nel crollo della capitale ittitaḪattuša, o se essi si fossero mossi semplicemente a causa del vuoto seguito al collasso dell'egemonia ittita. Un particolare tipo di ceramica è stato trovato dagli archeologi nei siti di questo periodo nell'Anatolia occidentale.[9] Secondo i mitografi greci[10], il primoMida frigio era stato re deiMoschi (Mushki), noti anche comeBrigi, situati nella parte occidentale dellaTracia arcaica.
Dettaglio di una ricostruzione di un edificio frigio a Pararli, Turchia, VII-VI secolo a.C.; Museo delle civiltà anatoliche,Ankara. Vengono raffigurati un grifone, una sfinge e due centauri.
Le fonti assire dell'VIII secolo a.C. parlano di un re Mita deimushki, identificato con re Mida di Frigia. Un'iscrizione assira riporta Mita come alleato diSargon di Assiria nel 709 a.C. Una caratteristica ceramica frigia definita "lucidata" appare nell'VIII secolo a.C. I Frigi fondarono un regno potente che durò fino all'ascesalidia (VII secolo a.C.) Sotto i suoi re, alternativamente chiamatiGordio e Mida, secondo quanto riferisce l'antica storiografia greca, il regno indipendente frigio dell'VIII e VII secolo a.C. mantenne stretti contatti commerciali con i suoi vicini ad oriente e con i greci ad occidente. La Frigia sembra sia stata capace di coesistere con qualsiasi altra potenza contemporanea dominante l'Anatolia orientale.
Tra la fine del VIII e l'inizio del VII secolo a.C., l'invasione dell'Anatolia da parte deicimmeri si dimostrò fatale per l'indipendenza della Frigia. Secondo la leggenda, la pressione cimmerica e i successivi attacchi culminarono con il suicidio del suo ultimo re, Mida. Gordio cadde in mano ai cimmeri nel 696 a.C. che la saccheggiarono bruciandola, come venne riferito successivamente da Erodoto.
Una serie di scavi hanno portato alla luce Gordio, uno dei siti archeologici più rivelatori della Turchia. Gli scavi confermano una violenta distruzione di Gordion intorno al 675 a.C. Una tomba del periodo dell'ultimo Mida, popolarmente identificata come "Tomba di Mida" rivela una struttura in legno sepolta in profondità sotto una grande tumulo, contenente oggetti funerari, una bara, arredi e offerte di cibo (Museo Archeologico di Ankara). Il sito di Gordio contiene un considerevole progetto di un successivo edificio, forse di Aliatte, re lidio, del VI secolo a.C.
Regni frigi minori continuarono ad esistere dopo la fine dell'impero frigio, e l'arte e la cultura frigia continuarono a prosperare. I popoli cimmeri si stanziarono in Anatolia, ma non sembra che abbiano creato un loro proprio regno. ILidi respinsero i Cimmeri verso il 620 a.C. e la Frigia venne sottomessa per un breve periodo all'impero lidio. La parte orientale del precedente impero frigio cadde nelle mani deiMedi nel 585 a.C.
Sotto il reCreso, proverbialmente ricco (regnante dal 560 al 546 a.C.), la Frigia rimase parte dell'impero lidio che si estendeva a oriente fino al fiumeHalys. Probabilmente vi è l'eco di un conflitto con la Lidia e forse un riferimento velato agli ostaggi reali, nella leggenda diAdrasto (figlio di un certo re Gordio e della reginaEurinome), doppiamente sfortunato, poiché accidentalmente uccise suo fratello. Andò allora volontariamente in esilio nella Lidia, dove re Creso lo accolse, ma, ancora una volta, Adrasto accidentalmente uccise il figlio di Creso, morendo infine suicida.
La Frigia aveva perduto la propria indipendenza passando sotto il dominio dellaLidia e quindi deipersiani, quandoCreso venne sconfitto daCiro nel 546 a.C. In seguito Dario salito al trono nel 521 a.C., ristrutturò l'antica strada commerciale ("Strada Reale" persiana) apportando riforme amministrative che includevano l'istituzione di satrapie. La capitale della satrapia frigia venne stabilita a Dascilio.
Sotto il dominio persiano, i Frigi sembrano avere perduto la loro indipendenza culturale ed intellettuale, venendo dunque rappresentati, attraverso gli occhi deiGreci e deiRomani, come un popolo stereotipicamente passivo ed ottuso.
Alessandro Magno arrivando aGordio nel 333 a.C., tagliò il famosonodo gordiano nel tempio di Sabazio ("Zeus"). La leggenda (possibilmente diffusa dalla propaganda di Alessandro) diceva che chiunque fosse stato capace di sciogliere il nodo sarebbe diventato padrone dell'Asia. Con Gordio situato sullastrada reale persiana che conduceva attraverso il cuore dell'Anatolia, la profezia avrebbe potuto avere qualche plausibilità geografica. Dopo la conquista di Alessandro e labattaglia di Ipso del301 a.C., la Frigia divenne parte del più vasto mondoellenistico. Alla morte di Alessandro, i suoi successori iniziarono a lottare per i domini anatolici, e la Frigia passò infine sotto il dominio deiSeleucidi.
IGalli oGalati avevano devastato la parte orientale della Frigia che divenne parte dellaGalazia. L'originaria capitale, Gordio, venne assalita e distrutta dai Galli subito dopo, sparendo così dalla storia. Ai tempi dell'impero macedone, soltanto un piccolo villaggio esisteva nel sito, e, nel 188 a.C., il rimanente della Frigia passò sotto il controllo diPergamo. Nel 133 a.C., la Frigia occidentale passò nelle mani della Repubblica Romana.
Per gli scopi dell'amministrazione provinciale i romani divisero il territorio della Frigia, annettendo la parte nord-orientale alla provincia diGalazia e la porzione occidentale allaprovincia d'Asia. La Frigia cessò di esistere sulla carta geografica, mentre il suo nome continuò in modo sporadico ad essere usato fino al collasso dell'impero bizantino nel 1453.
Le amministrazioni provinciali furono riformate daDiocleziano attorno al293. Le Prefetture del pretorio furono istituite daCostantino I nel318. Nel 395 l'impero fu diviso definitivamente inOccidente eOriente. Nel 476cadde l'Impero d'Occidente, mente l'Impero d'Oriente continuò ad esistere. Gliesarcati d'Italia ed'Africa furono fondati dopo il584. Le province furono sostituite dal sistema deithemata attorno al640. Legenda:* coinvolte (modifica dei confini/abolite/rinominate) dalla riorganizzazione amministrativa di Giustiniano del 534-536;† re-istituita nel 534 comeprefettura del pretorio d'Africa.