
Friedrich Dehnhardt (noto anche comeFederico Corrado Dehnhardt;Bühle,22 settembre1787 –Napoli,1º maggio1870) è stato unarchitetto del paesaggio,botanico eorticoltoretedesco.
Nacque aBühle, un villaggio poco distante daGottinga, il 22 settembre 1787 da August Christoph e Anna Dorothea[1].
In seguito alla scomparsa del padre e alle conseguenti difficoltà economiche familiari, nel 1784, fu affidato all'orfanotrofio diNortheim dove, grazie all'interessamento dalla contessa Marianne Louise von Hardenberg cominciò ad occuparsi digiardinaggio, avendone mostrato una certa inclinazione. Dal 1801 soggiornò a Gottinga dove iniziò un percorso di studi sotto la guida del direttore del giardino botanico della locale università Heinrich Adolf Schrader e del capo giardiniere Johan Fischer. Qui imparò a riconoscere le piante, specie quelle della flora tedesca, e a padroneggiare argomenti dibotanica generale, dianatomia, difisiologia vegetale[2].
Dopo tre anni di permanenza nella cittadina dellaBassa Sassonia si spostò aKassel, per apprenderefloricoltura nella scuola di Wilhelmshohe. Nel 1805 fu invece aVienna come aiuto giardiniere nel parco delPalazzo di Schönbrunn, dove perfezionò le sue qualità di esperto botanico e abile coltivatore di piante. Nel 1808 giunse inItalia dopo un travagliato viaggio a piedi da Vienna che ne debilitò il fisico. Rimessosi in salute ottenne un posto di aiuto giardiniere aDesio, nei pressi diMonza, nel parco divilla Cusani, dimora del marchese Ferdinando Cusani. Dopo circa un anno colse poi l'occasione di lavorare a Monza, nel parco della locale Villa Reale che in quel periodo era in ristrutturazione con la trasformazione all'inglese dei suoi giardini[3].
Nel 1810 si trasferì aNapoli, ospite del mercante e banchiere tedescoChristian Heigelin, che gli affidò la cura del giardino della propriaabitazione a Capodichino. Notato da Michele Tenore che scrisse personalmente a Gioacchino Murat, tramite il ministro dell'interno Giuseppe Zurlo, per caldeggiarne l'assunzione, ne diventò assiduo collaboratore nel programma di allestimento e sistemazione dell'orto botanico cittadino[4].
Alla fine del 1814 fu nominato Ispettore di tutti i giardini di Napoli, incarico che gli consentì di occuparsi della Villa Reale e delparco di Capodimonte. A Villa Reale, in particolare, si impegnò nell'opera di riassortire con piante esotiche la composizione mediterranea esistente in modo da rendere nuovi e più suggestivi gli spazi a disposizione per la passeggiata. allo scopo vennero allora impiantati, sia pure con una certa gradualità, esemplari di Narcisi, Rose del Bengala e del Giappone, Acacie, Mimose arboree, Eucalipti ed altro ancora[5].
Più o meno nello stesso periodo si interessò anche dei lavori, conclusisi nel 1819, per la realizzazione dei giardini diVilla Floridiana, sulla collina delVomero. I viali e i sentieri della villa furono sistemati con la piantumazione di oltre 150 specie di piante tra cui lecci, pini, platani, palme e cedri del Libano[6].
Nel 1830 cominciò ad operare nel Real Bosco di Capodimonte allora diretto daGiovanni Gussone, assumendone poi la direzione dal 1840 al 1860. Durante questo periodo il parco fu destinatario di un rilevante intervento di riqualificazione floristica. Vennero infatti introdotte nuove specie arboree, tra le quali Cedri del Libano, Abeti, Tassi, rose e camelie, caratterizzando ulteriormente la generale impronta all'inglese della struttura[7].
Oltre agli incarichi pubblici anche quelli privati definirono i primi decenni di attività napoletana del botanico tedesco come, ad esempio, quello relativo al giardino privato della villa del conteFrancesco Ricciardi, sullacollina dei Camaldoli. In questo giardino che presto diventò un importante laboratorio per l'acclimatazione delle piante esotiche ebbe modo di studiare e descrivere un esemplare diEucalyptus camaldulensis, varietà specifica ottenuta da un seme inviato dal botanicoAllan Cunningham dopo un viaggio di raccolta nel 1817 a Condobolin, in Australia[8].
Ritiratosi dal lavoro dopo circa cinquant'anni di attività nell'incarico ricevuto morì a Napoli il 1 maggio 1870. Fu sepolto nelCimitero acattolico di Santa Maria della Fede, noto anche come Cimitero degli Inglesi.[9].
Durante la sua vita ebbe numerosi riconoscimenti da parte di Società italiane e straniere e fu insignito di diverseonorificenze di ordini cavallereschi come l'Aquila rossa di Prussia, il Leopoldo del Belgio e l'Ordine della Corona d'Italia[10].
La collezione degli esemplari botanici di Dehnhardt è ospitata nelMuseo di Storia Naturale di Vienna.
Fu membro dell'Imperiale e Regia Società dei Floricultori di Vienna e socio corrispondente della Società di Floricoltura di Prussia.
Nel 1816 sposò Raffaella Ortolani da cui ebbe due figli, Adolfo eAlfredo (Napoli,6 ottobre1825 - Napoli,13 agosto1882), questi laureatosi in scienze agrarie all'estero quando rientrò a Napoli divenne, nel 1860, Ispettore dell'Orto Botanico al posto del padre, e 4 figlie: Amalia che sposò l'architettoOscarre Capocci[11] (a loro volta nonni paterni della Medaglia d'OroTeodoro Capocci[11]), Sofia, Emilia e Clotilde.
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