Fregellae odierna Ceprano? Pontecorvo? | |
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Civiltà | Osci, Volsci, Latini |
Utilizzo | Colonia di diritto latino |
Epoca | Roma repubblicana |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Provincia | Frosinone |
Mappa di localizzazione | |
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Modifica dati su Wikidata ·Manuale |
Fregellae (collocazione storica contesa tra i comuni diPontecorvo da una parte eCeprano eArce dall'altra), fu una città delLatium adiectum, situata lungo laVia Latina fraAquinum (Aquino) eFrusino (Frosinone), sulla sponda destra del fiumeLiri.[1]
Probabilmente fu fondata dagliOsci. Fu quindi occupata e popolata daiVolsci, prima della distruzione ad opera deiSanniti nel330 a.C.; la vicinaFabrateria Vetus (oggiCeccano, fondata anch'essa daiVolsci) chiamò in aiutoRoma contro le minacce dell'espansione sannitica finché nel328 a.C. i Romani vi stanziarono una colonia di diritto latino nei pressi delLiri, violando un accordo con iSanniti per cui il territorio ad est del fiume sarebbe rimasto libero dalla colonizzazione romana. La colonia latina venne infatti costruita all'interno delSamnitium ager.[2] I Sanniti di conseguenza occuparono la città nel320 a.C., fino al313 a.C. quando la colonia latina fu ricostituita.
Fregellae fronteggiò l'avanzata diAnnibale nel212 a.C. distruggendo il ponte sulLiri.Prima della definitiva distruzione era un centro molto fiorente ed economicamente centrale nelLazio meridionale, circondata da fertili valli con risorse idriche abbondanti. Durante il periodo coloniale, raccontaTito Livio, fu popolata anche da quattromila famiglieosco-umbre, nel caso specificopeligne esannite.[3] Il racconto è confermato dal dato archeologico.[4] Nel125 a.C. a seguito delle proposte politiche diMarco Fulvio Flacco che voleva estendere i diritti politici romani agli italici la città fu a capo di una rivolta presto sedata. La città fu distrutta[1] e i cittadini deportati aRoma dove furono oggetto di processi e persecuzioni.
Quanti erano rimasti fedeli al senato romano furono inviati come coloni aFabrateria Nova sull'altra sponda delLiri, nei pressi della confluenza del fiume con ilSacco dove oggi è situataIsoletta frazione diArce, circondata dallago di San Giovanni Incarico. Il nome diFregellae sopravviveva nella stazione di postaFregellanum, lungo lavia Latina.Strabone racconta che al tempo diAugusto-Tiberio era poco più di un villaggio, dove gli abitanti fanno mercato e alcune cerimonie sacre.[1]
La precisa ubicazione dell'anticaFregellae è sempre stata oggetto di intensa contesa storica tra Ceprano ed Arce, da una parte, Pontecorvo dall'altra. L'opinione degli storici più antichi (Volterrano e Sigonio) era unanime nell'indicare Pontecorvo (che da prima del 1400 pone nel proprio stemma cittadino l'acronimo S.P.Q.F., ossiaSenatus Popolusque Fregellanus) quale città nata dalle rovine dell'anticaFregellae, opinione a sua volta basata sugli scritti degli storici coevi Livio e Strabone.
L'erudito e storico spagnoloAntonio de Lebrija (Antonius Lebrisensis), nel suo Dizionario del 1492 definisce ad esempio "Fregellae vetus Italiae urbs olim florentissima. Vulgo Ponte Corvo". Anche le bolle papali e i documenti ufficiali delloStato Pontificio - di cui Pontecorvo era parte come exclave nel Regno delle Due Sicilie - indicano costantemente Pontecorvo quale anticaFregellae ovvero come città nata dalle rovine di essa.
In tempi moderni, si è ritenuto di spostare l'ubicazione diFregellae rispetto a quanto tramandato dalla storiografia antica per via di scavi archeologici iniziati nel 1978, che hanno portato alla luce alcuni reperti di epoca romana in una porzione di territorio al confine tra il comune di Arce (in località Isoletta) e il comune di Ceprano. Tuttavia, l'irrisoria estensione dell'area riportata alla luce, non più grande di qualche centinaia di metri quadrati, non riesce obiettivamente a dare ragione di una città imponente come Fregellae, che si tramanda essere estesa per circa 90 ettari. In realtà, sempre in base alle fonti antiche, i reperti portati alla luce nel territorio tra Arce e Ceprano ed aventi un legame conFregellae potrebbero essere con ogni probabilità semplicemente quelli dell'anticoDiversorium Fregellanum descritto dal Cluverio, un tempo esistente proprio nei pressi di Ceprano, quale vico di modeste dimensioni costituito da una parte dei fregellani scampati alla definitiva distruzione diFregellae per mano di Roma, mentre altra parte si rifugiò aFabrateria Nova (sita tra San Giovanni Incarico eFalvaterra). Di tale Diversorio resta ancora traccia in tempi relativamente moderni, quale luogo di sosta sulla via Latina, da cui, presumibilmente, andò prendendo vita l'attività di dogana e di pedaggio esercitata per diversi secoli nel medesimo luogo di confine tra Ceprano ed Arce.
Scavi nel sito della città latina iniziarono nel1978, portando alla luce reperti di età repubblicana altrove scomparsi e un tempio diEsculapio. Più recentemente aCeprano è stato allestito un museo tematico con la raccolta dei rinvenimenti più recenti.Il suddetto sito archeologico è aperto alle visite con un piccolo prezzo di entrata.Vi sono conservati pregevoli mosaici, tra le altre cose.
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