Nell'agosto del 2008, in un censimento condotto tra i fan dell'Arsenal nel sito ufficiale del club, è stato nominato undicesimo tra i 50 migliori giocatori della storia deiGunners.[1]
Giocatore molto versatile, potendo rendere al meglio sia come esterno di centrocampo, su entrambe le fasce, che come centrale di centrocampo nel modulo4-5-1, disimpegnandosi, piuttosto egregiamente, anche come seconda punta. Dopo la partenza diEmmanuel Petit eMarc Overmars, Ljungberg è diventata presenza fissa nella formazione titolare dell'Arsenal.
Si unì all'Arsenal nel 1998, dopo aver militato nelle file dell'Halmstad, dove segnò 16 reti in 139 presenze. Col passare del tempo incrementò notevolmente la sua media gol nell'Arsenal. Fu acquistato dal manager della squadra londinese,Arsène Wenger, dopo la sconfitta subita dallanazionale svedese contro l'Inghilterra, destando un certo stupore. L'ottima impressione che fece contro i rivali delManchester United sedò ogni dubbio e presto ricoprì la maglia da titolare, anche grazie all'infortunio diRobert Pirès nel girone di ritorno della stagione2001-2002, che permise al calciatore svedese di dare prova della tecnica, particolarmente apprezzata in occasione della finale dellaFA Cup contro ilChelsea.
Nel 2002 e nel 2006 ha vinto ilPallone d'oro svedese come miglior giocatore. Il 23 luglio 2007 passa alWest Ham per 3 milioni di sterline (4.5 milioni di euro), dopo nove stagioni passate con la maglia deiGunners.[2] Dopo una stagione discontinua, pare continuare l'avventura con gliHammers ma il 6 agosto 2008, a poco tempo dall'inizio della nuova stagione, la società e il giocatore comunicano la rescissione consensuale del contratto, originariamente triennale.
Il 27 ottobre dello stesso anno viene annunciata la firma del giocatore con iSeattle Sounders, squadra che dal 2009 farà parte dellaMajor League Soccer[3]. Il 3 agosto del2010 si lega aiChicago Fire fino a dicembre dello stesso anno[4]. Il 30 dicembre, dopo qualche giorno di prova, firma un contratto con ilCeltic fino al termine della stagione[5][6].
Il 27 agosto 2011 firma un biennale con il club giapponese delloShimizu S-Pulse, con l'intenzione di terminare lì la sua carriera una volta scaduto il contratto[7].
Il 18 settembre 2014 ritorna a giocare a calcio da professionista per soli tre mesi, accettando di far parte della squadra indiana delMumbai City.[8] In tutto gioca solo 4 partite. Anche a causa di un infortunio, Ljungberg decide di terminare il suo contratto e porre fine alla sua carriera agonistica.
Con la maglia dellanazionale, di cui è statocapitano per lungo tempo, Ljungberg esordì nel 1998. Prese parte aEuro 2000, aiMondiali del 2002, aEuro 2004 e aiMondiali del 2006. Il 27 giugno 2008 ha annunciato il ritiro dalla Nazionale: la sua ultima partita con la casacca svedese l'ha disputata contro laRussia, vittoriosa per 2-0 contro gli svedesi nella fase a gironi diEuro 2008.
Dopo essere stato ambasciatore dell’Arsenal dal maggio 2013, il 12 luglio 2016 viene scelto come allenatore dell’Under-15.
Nel 2017 è vice diAndries Jonker, con lui nelle giovanili deigunners, alWolfsburg e il 12 giugno 2018 viene ufficializzato il suo ritorno nelle giovanili dell'Arsenal, questa volta alla guida della formazione Under-23.[9]
Il 29 novembre 2019 assume la guida ad interim della prima squadra, in seguito all'esonero diUnai Emery, del quale era assistente dal 5 giugno dello stesso anno.[10] Al debutto pareggia per 2-2 con ilNorwich City. Dopo la sconfitta con ilBrighton, il 9 dicembre arriva la prima vittoria contro ilWest Ham Utd, in rimonta per 3-1. Al debutto inEuropa League pareggia per 2-2 con loStandard Liegi e si qualifica per i sedicesimi. Il 20 dicembre lascia l'incarico aMikel Arteta, nominato come nuovo allenatore, andando in panchina per l'ultima volta nel pareggio contro l'Everton il giorno successivo.[11] Rimane nello staff tecnico come vice allenatore, ma alla fine della stagione 2019-2020 lascia l'incarico ed il club londinese.[12]