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Frazione (geografia)

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Mappa del comune diAlassio, sono mostrate le frazioni (gruppi di case) e borghi o regioni, gruppi di case più piccoli delle frazioni
Fotografia di una frazione italiana (Tassignano, frazione diCapannori).

Lafrazione nellageografia amministrativaitaliana è un'entità amministrativa appartenente a uncomune, costituita da «un'area del territoriocomunale comprendente, di norma, uncentro abitato, nonchénuclei abitati ocase sparse gravitanti sul centro»[1]; questa gravitazione sussiste quando gli abitanti dei nuclei e delle case sparse sono attratti dal centro, cioè vogliono concorrervi per ragioni di approvvigionamento, culto, istruzione, lavoro, affari e simili; in casi rari una frazione può appartenere anche a due o più comuni diversi, come nel caso diGnignano, diviso fra tre comuni e due province; può inoltre essere una contrada territoriale. In alcuni casi una frazione può vedere la presenza di più di un centro abitato[2]; non essendo sede di uffici comunali, una frazione può avere una certa autonomia sia amministrativa che finanziaria[3].

Storia

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Il concetto di frazione nacque con la creazione dei "comuni denominativi", avvenuta in epoca moderna durante il periodo napoleonico. Essi, sotto il profilo istituzionale, si differenziavano notevolmente dai comuni e dalle comunità medievali, generalmente rette dallevicinie e con un'autorità di norma limitata all'amministrazione dei beni comuni di un unico villaggio ovilla. Nei "comuni denominativi" furono concentrate piùville attorno a un centro dotato di maggiore importanza. Esse divennero comuni aggregati di quest'ultimo o frazioni.

Le popolazioni relative alle frazioni geografiche di tutti i comuni italiani sono state pubblicate dall'ISTAT fino alcensimento del 1981. Molte frazioni, di censimento in censimento, hanno subito modifiche dei propri confini territoriali o sono state accorpate tra loro, in conseguenza dello sviluppo urbano dei centri abitati o della costruzione di strade asfaltate che rendevano più agevole agli abitanti di un nucleo abitato o di una casa sparsa raggiungere un centro abitato piuttosto che un altro.

In occasione del censimento della popolazione del 1991 sono state soppresse dall'ISTAT le frazioni censuarie e pubblicate solo le popolazioni dellelocalità abitate. Questo perché lo sviluppo urbano di molti comuni italiani e lo sviluppo delle vie di comunicazione tra le varie località abitate hanno fatto sì che, nel tempo, fosse diventato obsoleto quel carattere di gravitazione economico-sociale che conferiva alla frazione geografica la sua individualità. Da notare comunque come le frazioni censuarie non vadano confuse con le frazioni amministrative, che restano in vigore negli statuti comunali.

Disciplina normativa

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La legge 24 dicembre 1954 n. 1228 all'art. 9 dà il compito al Comune di provvedere «alla suddivisione del territorio comunale in frazioni geografiche con limiti definiti in base alle condizioniantropogeografiche rilevate» e di tracciare su carte topografiche concernenti il territorio comunale i confini di queste frazioni. Il piano topografico costituito dalle suddette carte viene poi sottoposto, per l'esame e l'approvazione, all'Istituto nazionale di statistica e tenuto al corrente a cura del Comune.

Diritto amministrativo

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Le frazioni possono godere di autonomia amministrativa nell'ambito del comune di appartenenza: in particolare, possono avere unprosindaco, cioè un consigliere del comune di appartenenza delegato dal sindaco a svolgere in loco le sue funzioni; il prosindaco è normalmente posto a capo di un'apposita sezione comunale che detiene i registri della popolazione (anagrafe della popolazione residente e stato civile), di norma enumerati a parte e separati da quelli del capoluogo e delle altre frazioni. Il prosindaco non è nominabile qualora il comune sia suddiviso incircoscrizioni omunicipi derivanti dalla fusione di più comuni, limitatamente ai territori circoscrizionalizzati o municipalizzati. Queste disposizioni non si applicano alleregioni a statuto speciale che hanno potestà normativa assoluta in materia amministrativa.

NellaRepubblica di San Marino le frazioni sono i centri abitati sottoposti alla giurisdizione delcastello vicino e sono chiamatecurazie.

Icomunelli e ildemanio civico della frazione

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In alcune regioni d'Italia lefrazioni, oltre a essere suddivisioni amministrative, sono anche soggetti di diritto pubblico (art. 26, legge 16 giugno 1927, n. 1766) che posseggono un loro separatodemanio su cui gli abitanti della frazione godono di determinatiusi civici, per lo piùpascolatico elegnatico. Un esempio è il comune dell'Aquila, dove esistono amministrazioni separate per gli usi civici risalenti aicomuni soppressi nel 1927. Queste amministrazioni separate hanno anche un proprio statuto e propri organi elettivi[4]. In tal caso il demanio della frazione è tenuto distinto da quello comunale che può, al limite, trovarsi nello stesso ambito geografico. Per indicare questi diritti si usa il terminecomunelli che di fatto coincidono con vecchie suddivisioni di comuni, soppressi nel corso dei secoli e aggregati nei comuni maggiori[5].

LaregionePiemonte ha regolato l'istituto del demanio frazionale con l'art. 7 della legge regionale 29/2009[6].

Note

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  1. ^Comune.tavagnacco.ud.it.
  2. ^https://ebiblio.istat.it/digibib/Censimenti%20popolazione/censpop1971/IST0007188VOLIII_frazioni_geografiche/IST0004510CP1971_fasc09_TOSCANA+OCRottimizz.pdf.
  3. ^Frazióne, inTreccani.it –Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^Vedasi ad es.lo statutoArchiviato il 16 novembre 2011 inInternet Archive. dell'amministrazione separata dei beni civici diTempéra.
  5. ^C'è una obiettiva oscillazione terminologica, a volte con il termine "comunelli" si indica solo il fenomeno della soppressione di unità amministrative minori, altre volte il più preciso significato di usi civici sul demanio difrazione.
  6. ^Legge regionale n. 29 del 2 dicembre 2009: art. 7, suarianna.consiglioregionale.piemonte.it.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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