Comunitàarbëreshë, cioè italo-albanese, conserva ancora la lingua, la cultura e le tradizioni d'origine e le funzioni religiose inrito bizantino, soggette alla giurisdizione ecclesiale dell'eparchia di Lungro. Si stende, all'interno delparco nazionale del Pollino a 486 m s.l.m., su un'ampia pianura. Frazione di Frascineto èEianina (Purçilli), separati da una breve distanza. L'antico toponimo Li Porticilli col tempo si è mutato in Percile e infine in Porcile, fino a quando, verso la fine degli anni'30 dello scorso secolo ne fu richiesto il cambio e diventò Eianina, in ricordo diIoannina, antica località dellaÇamëria, abitata da popolazioni albanesi (arbërorët). Gli abitanti continuano a dirsi purçilotë per tradizione e per affetto, legati al proprio passato che ha dato alla comunità e all'Arberia anche figure di spicco e negli ultimi tre decenni, e anche due periodici culturali.
Frascineto si trova alla base delle pendici dellaSerra Dolcedorme, imponente massiccio del Parco Nazionale del Pollino, accostato dall'autostrada A2. Prima denominato "Casale Novo" o "Casal San Pietro", fu ripopolata da una colonia di profughialbanesi nelXV secolo, accolti dall'Abate del vetusto monastero greco di San Pietro, ai quali vennero assegnate terre dell'Abbazia stessa. Nel1552 i due casali si fusero assumendo il nome di Frascineto. Da allora i suoi abitanti mantengono la loro identitàetnica culturale, linguistica e religiosa. Gli abitanti di Frascineto/Frasnita hanno da sempre avuto rapporti con il vicino paeseEianina, frazione di Frascineto, altro antico centro di provenienza albanese, ed entrambi hanno simili costumanze linguistiche e religiose.
«Semitroncato partito: nel Primo d’argento al guerriero albanese vestito di verde, impugnante con la destra una scimitarra di oro e con la sinistra una croce del Calvario dello stesso; nel Secondo di rosso alla corona ducale d’oro: nel Terzo di cielo, all’albero di mandorlo fiorito al naturale, nodrito su una montagna di verde uscente dalla punta, accollato da una vite, pure di verde, pampinosa di due e fruttata di quattro d’argento. Ornamenti esteriori da Comune.[4]»
La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta con iconostasi di scuola russa, costruita dopo l'arrivo degli albanesi nel XVII secolo ha una sola navata acroce latina di stilebarocco concampanile caratteristico e una maestosacupola.
La Chiesa Basilicale di San Pietro e Paolo, risalente alX secolo distile bizantino, a tre navate, fu sede di monaci Italo-Greci-Basiliani fino all'anno 1750. Venne ristrutturata e consacrata il 25 giugno 2017. È visitabile su appuntamento.
Incavata nei costoni del Timpone del Corvo, sorge la Cappella della Madonna delle Armi o degli Aramei (Madonna di Lassù) risalente al X-XI secolo, oggi poco più di un rudere. In origine era formata da celle dove i monaci eremitibasiliani del monastero di San Pietro di Frascineto conducevano una vita contemplativa.
La Cappella dedicata alle Anime del Purgatorio situata nel centro storico di Frascineto è ad unica navata.
La Chiesa di San Basilio Magno ad Eianina di stile barocco a navata unica con altare ed iconostasi bizantini. La sua costruzione risale al XVII secolo.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 67 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
In occasione della festa diSan Pietro ePaolo, il 29 giugno, a Frascineto si svolge un mercato, famoso per i genuini formaggi tipici delPollino.
È consuetudine, il lunedì e martedì dopo Pasqua eseguire levallje (tipiche danze, o ridde, albanesi) con la cattura dei "lëinjt" (i non albanesi, ossia i latini), che un apposito gruppo di untori ha già provveduto ad individuare annerendogli il volto.
La seconda domenica successiva laPasqua (Pashkët) si celebra la festa della "Madonna di Lassù" (Shën Mëria Kë'tje lartë) e il popolo vi si reca in processione. Si pranza ai piedi del santuario e, nello scendere l'erta, intrecciano le ridde, cantando antiche rapsodi e strambotti popolari albanesi.
Alcune riprese del film suGioacchino da FioreIl Monaco che vinse l'Apocalisse di Jordan River sono state girate nel territorio di Frascineto. Alcuni scorci esterni ambientati in Terrasanta nel XII sec. hanno visto le 'piccole dolomiti di Frascineto' diventare set cinematografico[7].
Frazione di Frascineto èEianina (Purçilli), importante centro di lingua e tradizione albanese in Calabria. Rilevante è la Biblioteca di Papàs Antonio Bellusci, sede della rivista Lidhja.