Esercita la propria sovranità su territori presenti in treoceani e quattrocontinenti[14]. La suageopolitica è importante a livello mondiale, perché possiede un gran numero diambasciate econsolati, secondo solo a quello degliStati Uniti, e dispone dibasi militari su tutti i continenti. La Francia detiene la primazona economica esclusiva (spazio marittimo) al mondo, al quale si aggiunge un'estensione di piattaforma continentale di579899 km² nel 2015[15].
La presenza umana sulterritorio dell'odierna Francia risale addirittura alPaleolitico inferiore. Uno dei siti più antichi (1 800 000 anni fa), contestato da alcuni storici, è il sito diChilhac (Alta Loira). Il territorio francese presenta un numero significativo di grotte decorate delPaleolitico superiore, di cui la più famosa è probabilmenteLascaux (Dordogna, 15 000 anni fa). A partire da circa 7 000 anni fa, tutta la regione entra nelNeolitico, il più anticovillaggio noto fu il sito diCourthézon (Vaucluse), datato 4560 a.C.
Arrivati in Francia intorno al900 a.C. iCelti (Galli) ne occuparono gran parte del territorio verso il III secolo a.C. Nel680 a.C. circa la costa mediterranea vide l'arrivo dei primi coloni greci, con la fondazione di una colonia pressoAntibes.
La regione più meridionale dellaGallia passò sotto ladominazione romana nel125 a.C. (Gallia Narbonense), e successivamente il resto del territorio nel51 a.C., dopo laguerra di Gallia. Sotto l'Impero romano, si sviluppò una civiltà gallo-romana prospera, portando alla Francia una base di cultura latina e indirettamente, alla successiva cristianizzazione, che si verifica lentamente tra ilII e ilVI secolo.
Nascita, crisi e trasformazione del Regno franco nel Medioevo
La conversione alcristianesimo del capo francoClodoveo, battezzato a Reims il 24 dicembre 496 dal vescovosan Rémi, fece di lui un alleato della Chiesa e gli permise di conquistare buona parte dellaGallia a cavallo tra il V e il VI secolo. L'unione tra le eredità gallo-romane, l'apporto germanico e il cristianesimo è stato lungo e difficile, poiché i Franchi erano in origine una società guerriera le cui leggi erano molto lontane daldiritto romano e dai principi cristiani. Mentre la debolezza demografica del regno franco portò a un declino nelle città, il cristianesimo prese piede attraverso la fondazione di chiese rurali e, soprattutto, di numerosi monasteri. Se il potere diClodoveo sembrava inizialmente solido, la dinastia deiMerovingi si trovò presto in gravi difficoltà e scomparve nel 751, quandoPipino il Breve fu incoronato re dei Franchi, fondando così la dinastia deiCarolingi.
Pipino il Breve e suo figlioCarlo Magno espansero notevolmente il regno franco, che alla fine dell'VIII secolo copriva più di un milione di chilometri quadrati. L'immensoImpero carolingio era controllato da un'amministrazione centrale con sede adAquisgrana (Aix-la-Chapelle), e dai conti rappresentanti Carlo Magno sparsi su tutto l'impero e sorvegliati daimissi dominici. Carlo Magno, incoronato nell'800 imperatore dell'Occidente, rilanciò learti liberali nell'istruzione e fece sì che ilpalazzo di Aquisgrana diventasse un centro di attività intellettuale e artistica di alto livello. Cionondimeno, dopo la morte dell'imperatore, i suoi conti e vassalli riuscirono gradualmente a rendere ereditarie le loro cariche e i nipoti di Carlo Magno si spartirono l'Impero neltrattato di Verdun (843);Carlo il Calvo ottenne laFrancia occidentalis, che corrispondeva all'incirca ai due terzi occidentali dell'attuale Francia e i cui confini variarono di poco fino alla fine delMedioevo, mentre la parte orientale (comprendente la Germania) divenne ilSacro Romano Impero. Il nuovo regno, tuttavia, dovette affrontare tre diverse ondate di invasioni nei secoli IX e X, guidate daimusulmani, daivichinghi e daimagiari. Allo stesso tempo, i poteri degli ex conti continuarono ad aumentare, mentre il potere reale diminuì; si instaurò unasocietà feudale, caratterizzata dalla divisione intre ordini: ilclero, lanobiltà e ilterzo stato.
Nel 987,Ugo Capeto fu eletto re dai suoi pari, cioè i nobili del regno;[18] la monarchia ritornò ereditaria e iCapetingi regnarono sulla Francia per più di otto secoli. Tuttavia, i primi re capetingi controllavano direttamente solo una porzione molto piccola del territorio francese, definite leterre della corona francese (domaine royal), e alcuni loro vassalli erano molto più potenti di loro. Nel XII secolo, il potere reale cominciò ad affermarsi sul potere dei nobili, ma, a partire dagli anni 1150, dovette far fronte alla nascita di un «Impero plantageneto» che riuniva l'Inghilterra e le terre a ovest della Francia.
Il Regno dei Capetingi arrivò al suo massimo splendore nel XIII secolo, quando la monarchia riprese il potere che aveva perduto e l'arte e la cultura francese presero piede in Europa.Filippo II Augusto (1180-1223) riuscì a conquistare la maggior parte dei possedimenti francesi dei Plantageneti, ponendo temporaneamente fine alla minaccia inglese e ampliando notevolmente il dominio reale.Luigi IX (1226-1270) agì come paladino della cristianità e partecipò allasettima e all'ottava crociata e fu prestocanonizzato dalla Chiesa cattolica[19].
Il XIV secolo e la prima metà del XV videro la Francia sprofondare in una grave crisi, su molteplici fronti. Laguerra dei cent'anni contro l'Inghilterra, nata dalla lotta di successione al trono francese dopoCarlo IV il Bello, devastò il paese. Tuttavia, la crisi non fu esclusivamente politica e militare, bensì pure demografica: a partire dal 1347, lapeste nera uccise almeno un terzo della popolazione del regno.[20] La crisi fu anche sociale (le insurrezioni nelle città e nelle campagne si moltiplicarono), nonché economia e religiosa. Anche se la monarchia fu colpita da questa crisi, ne uscì rafforzata: il potere centrale, trasferitosi nellavalle della Loira, dove furono costruiti unaserie di castelli, si dotò di nuovi istituzioni, stabilì un esercito e un sistema fiscale permanente, e iniziò il passaggio dal Medioevo alRinascimento.[21]
Età moderna (XV secolo - 1789): guerre d'Italia, i Borbone e l'autocrazia
Nel tardo Medioevo i re cattolici diSpagna e possedimenti degliAsburgo si unirono dando vita all'impero diCarlo V.Francesco I e suo figlioEnrico II lottarono contro questo nuovo potere alternando successi a battute d'arresto. Ma sarà solo conEnrico IV eLuigi XIII e il suo ministroRichelieu, che la preponderanza spagnola verrà messa in discussione a vantaggio della Francia.
Il più grande esponente dell'assolutismo francese è di certoLuigi XIV di Francia, definito "Re Sole" per il gran potere che aveva.
Luigi XIV avviò diverse campagne militari molto dispendiose, da prima contro ilDucato di Borgogna, poi contro laRepubblica delle Sette Province Unite in cui la Francia perse. Le perdite economiche e militari diedero inizio alla decadenza della monarchia francese.
Età contemporanea (1789 - presente): Rivoluzione francese e alternanza tra Regno, Repubblica e Impero
Dopo la seconda guerra mondiale, la Francia, un po' come tutta l'Europa, è rimasta distrutta daibombardamenti e le ricostruzioni saranno terminate con la presidenza diCharles de Gaulle e laQuarta Repubblica francese, succeduta dall'attuale Quinta Repubblica.
Rivoluzione francese (1789): la fine dell'autocrazia dei Borbone
Nel 1814 l'impero napoleonico lasciò il posto allaprima restaurazione borbonica con l'abdicazione e l'esilio all'isola d'Elba di Napoleone in seguito alla sconfitta nellabattaglia delle Nazioni: le forze vincitrici rimisero cioè sul tronoLuigi XVIII. Nel 1815, dopo la fuga dall'Elba e il ritorno a Parigi, Napoleone ripristinò il proprio impero percento giorni, dopodiché fu costretto ad abdicare per una seconda volta in seguito alla sconfitta diWaterloo. Ebbe così inizio laseconda restaurazione borbonica (a distanza di nemmeno un anno dalla prima), che riportòLuigi XVIII sul trono della Francia, una monarchia costituzionale.
Restaurazione borbonica (1814-1830): Luigi XVIII e Carlo X
Inizialmente il Paese visse un'importante fase di industrializzazione, guidato da una politica liberale in campo economico, basata su una forte struttura capitalistica (banche, imprese ferroviarie e marittime, tessili e industrie pesanti, grandi magazzini, ecc.). Napoleone III si assicurò la fiducia nelRegno Unito (guerra di Crimea), aumentò l'influenza della Francia inMedio Oriente e le sue azioni inItalia contro l'Austria permisero l'annessione delle regionipiemontesi dellaSavoia e diNizza. Ma gravi battute d'arresto offuscarono notevolmente l'immagine del regime e la lotta contro laPrussia di fatto ne causò la caduta. Nel 1870 la sconfitta diSedan e la perdita diAlsazia e Lorena aumentarono il risentimento nazionale. Altro fatto significativo riguardava il fronte demografico: la Francia non era più il paese più popoloso d'Europa, come prima della Rivoluzione francese, ma si vedeva oramai sopravanzato dalla popolazione tedesca.
La politica interna della Terza Repubblica fu caratterizzata da governi instabili, a causa di maggioranze divise o poco superiori di numero alle opposizioni. Il disorientamento per la sconfitta subita e l'instabilità politica favorirono vari scandali finanziari (Panama, Stavisky, ecc.) ed episodi diantisemitismo come l'affare Dreyfus.
Ilnazionalismo di alcuni ambienti militari alimentò inoltre scontri istituzionali che portarono a situazioni vicine al colpo di Stato (come per il casoBoulanger o per le ripercussioni dell'affare Dreyfus). Non mancarono, tuttavia, vaste riforme sociali, attuate soprattutto dallaSinistra.
La politica estera fu caratterizzata dall'espansionismo coloniale (Africa eIndocina), dal sentimento di rivalsa nei confronti dellaGermania (revanscismo) e da un isolamento che perdurò fino a quandoRussia eRegno Unito non riscontrarono nella Germania un pericolo maggiore della Francia.
I soldati francesi subirono il maggior numero di vittime tra gli alleati nellaprima guerra mondiale
In seguito all'attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914, l'Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia alla fine di luglio. Intanto stavano per mobilitarsi la Russia, la Germania e la Francia. La Germania era la nazione militarmente più preparata all'evento bellico. In seguito, come uneffetto domino, la Russia dichiarò guerra all'Austria-Ungheria, la Germania dichiarò guerra alla Russia, la Francia e il Regno Unito dichiararono guerra alla Germania. La Germania occupò il Lussemburgo il 2 agosto 1914 e pose unultimatum al neutrale Belgio: doveva permettere all'esercito tedesco il passaggio per invadere la Francia. I belgi rifiutarono e la Germania, in pochissimo tempo, riuscì a occupare il Belgio.
I tedeschi presero Bruxelles il 20 agosto 1914. Poche settimane dopo riuscirono a occupare una larga porzione di territorio francese nel Nordest. Il piano originale prevedeva di continuare verso sudovest e attaccare Parigi da ovest. Nel mese di settembre, l'esercito tedesco era a poche decine di chilometri da Parigi, così il governo francese fu costretto a trasferirsi aBordeaux. Le armate dell'Intesa riuscirono a fermare l'avanzata tedesca nei pressi delfiume Marna.
Sul fronte occidentale, le prime improvvisatetrincee dei primi mesi diventarono ben presto sempre più complesse, diventando il principale sistema difensivo. Il paesaggio era dominato dallaguerra di trincea. La guerra di movimento diventò guerra di posizione. Si susseguivano attacchi e contrattacchi da ambo le parti. Nessuna delle parti avanzava molto, ma entrambe pativano numerose perdite in vite umane.
La guerra nel fronte occidentale venne combattuta soprattutto in Francia e fu caratterizzata da battaglie estremamente violente, spesso con nuovi mezzi di distruzione. Tra le battaglie combattute in Francia vi furono laprima battaglia della Marna, diVerdun, dellaSomme e laseconda battaglia della Marna.
Quando la Russia abbandonò la guerra nel 1917, gliimperi centrali arrivarono a controllare i Balcani e potevano riversare tutte le loro forze nel fronte occidentale. Intanto stavano entrando in guerra gliStati Uniti, a fianco degli alleati dell'Intesa.
Nel marzo 1918 la Germania lanciò una vasta offensiva sul fronte occidentale. A maggio i tedeschi raggiunsero ancora una volta la Marna, come nel settembre 1914. Nellaseconda battaglia della Marna, gli alleati furono in grado di difendere e anche di contrattaccare. Questo successo alleato fu dovuto in parte all'esaurimento dell'esercito tedesco, in parte all'aiuto fondamentale delle truppe statunitensi. I tedeschi vennero respinti oltre i loro confini. Intanto cadevano anche l'Austria-Ungheria e l'Impero ottomano. Ai primi di ottobre venne chiesto l'armistizio.
NelTrattato di Versailles, dove vennero presi gli accordi, fuGeorges Clemenceau a negoziare per conto della Francia. Alla Germania venne attribuita la responsabilità del conflitto e dovette pagare i danni di guerra.
L'invasione tedesca della Polonia, iniziata il 1º settembre 1939, causò la reazione di Francia e Regno Unito, che dichiararono guerra alla Germania. Inizialmente gli alleati franco-britannici non lanciarono attacchi massicci e stanziarono in difesa. Labattaglia di Francia iniziò nel maggio 1940. Nel 1940, inoltre, si tenne il celebreAppello del 18 giugno da parte del generaleCharles de Gaulle. LaWehrmacht riuscì a superare lalinea Maginot, marciando attraverso laforesta delle Ardenne. Una seconda armata tedesca venne inviata inBelgio e neiPaesi Bassi. In sei settimane di selvaggi combattimenti, i francesi persero novantamila uomini. I leader francesi si arresero allaGermania nazista il 24 giugno 1940, dopo che le forze britanniche ebbero lasciato il continente dal porto diDunkerque. La Germania nazista occupò tre quinti del territorio francese, lasciandone il resto, collocato a sud-est, allaFrancia di Vichy: Stato fantoccio collaborazionista con la Germania, venne fondato il 10 luglio 1940 e alla sua guida eraPhilippe Pétain, eroe dellaprima guerra mondiale. Terminava così laTerza repubblica.
Alla fine dellaseconda guerra mondiale la Francia fu inclusa a pieno titolo tra le potenze vincitrici, in virtù del costante sforzo diplomatico e militare antitedesco sostenuto, soprattutto dopo il 1942, sia nelle colonie sia in patria dalla resistenza e dalle forze francesi libere. NellaConferenza di Potsdam furono infatti riconosciuti a Parigi una zona d'occupazione in Germania e un settore di Berlino (ambedue ritagliati dalla zona britannica). LaQuarta Repubblica nacque il 27 ottobre 1946, ma dovette affrontare gravi difficoltà nell'impero coloniale, prima inIndocina e poi inAlgeria, oltre alla decolonizzazione attraverso negoziati. Nonostante l'instabilità politica il Paese partecipò attivamente alla creazione dellaComunità europea del carbone e dell'acciaio nel 1950, e alla firma delTrattato di Roma del 1957 come membro fondatore delmercato comune. Inoltre, la politica di sviluppo del nucleare, sia civile sia militare, contribuì a una politica indipendente negli anni sessanta.
La Costituzione dellaQuinta Repubblica venne adottata il 4 ottobre 1958, rendendo la Repubblica più resistente alle instabilità. Dal 1950 fino al 1973 l'economia francese ha conosciuto uno sviluppo fenomenale, poi un susseguirsi di crisi economiche e dei periodi di crescita lenta, con frequente alternanza al potere. Daglianni cinquanta, la riconciliazione e la cooperazione con laGermania (ricordiamo ilTrattato dell'Eliseo, del 22 gennaio 1963, che pose termine al conflitto tra i due Stati) hanno consentito alla Francia di svolgere un ruolo di forza trainante nel processo di integrazione europea, in particolare con laComunità economica europea. È diventata il secondo paese dell'Unione europea, a favore di un'Europa politica forte, anche se ha respinto la Costituzione europea con il 55% dei voti il 29 maggio 2005.
Nel XX secolo da ricordare la figura diFrédéric Passy, fondatore e presidente della prima società per la pace Società d'arbitraggio tra le Nazioni,Premio Nobel per la pace, nel 1901. Alla fine del XX secolo ricordiamo anche la figura diÉdith Cresson, la prima donna Primo ministro in Francia (1991-1992).
Topografia della FranciaZona Economica Esclusiva della FranciaZone climatiche in Francia: oceanico (verde chiaro); semi-continentale (verde scuro); mediterraneo (giallo e arancio chiaro); alpino (blu e bianco); tropicale (arancio scuro e rosso); equatoriale (viola)
Le frontiere al sud e a est del paese corrispondono a dei massicci montuosi, iPirenei, leAlpi, ilmassiccio del Giura, la frontiera a est corrisponde alfiume Reno, invece la frontiera nord e nord-est non si fonda su nessuno elemento naturale. La Francia metropolitana comprende molte isole, soprattutto la Corsica e le isole costiere. Si trova tra le latitudini 42°19'46" N e 51°5'47" N, e le longitudini 4°46' O e 8°14'42" E.
La sua parte continentale si estende su circa1000 km da nord a sud e da est a ovest. La Francia è inoltre composta da numerosi territori situati fuori del continente europeo, correntemente chiamatiFrancia d'oltremare, che le permette di essere presente in tutti gli oceani del mondo, salvo l'oceano Artico. Questi territori hanno statuti speciali nell'amministrazione territoriale della Francia e sono situati:
La Francia possiede inoltre delle frontiere terrestri con ilBrasile e ilSuriname inGuyana francese, così come con iPaesi Bassi per la parte francese diSaint-Martin. La superficie totale della Francia è di circa675000 km², che corrisponde a un ettaro per abitante. Questa superficie non comprende la Terra Adelia, sulla quale la sovranità francese è contestata. È il quarantaduesimo più grande Stato del mondo sulla superficie terrestre. Inoltre è anche il terzo paese più grande d'Europa, dopo laRussia e l'Ucraina, o il secondo se si includono i dipartimenti oltremare, e il più grande dell'Unione europea. L'estensione del suo litorale, oltremare incluso è di8245 km.
Fatta eccezione per il Sud, che vede generalmente estati secche, lapioggia è uniformemente distribuita durante tutto l'anno.
Nelle regioni d'oltremare, vi sono tre grandi tipi di clima:
Unclima tropicale nella maggior parte delle regioni d'oltremare: alta temperatura costante durante tutto l'anno con una stagione secca e una delle piogge;
Densità della popolazione (per dipartimento)Evoluzione demografica (1960-2010, cifre dellaDESA). Popolazione in milioni di abitanti.
I dati al 1º gennaio 2010 rivelano che la Repubblica francese possedeva 65 447 374 abitanti, di cui 62 793 432 residenti nellaFrancia metropolitana.[23] (circa l'1% della popolazione mondiale). Un censimento generale nazionale è stato organizzato a intervalli regolari dal 1801, ma dal gennaio 2004, il censimento è permanente.[24]
La crescita della popolazione francese si presentava come una delle più forti dell'Europa, combinando unatasso di natalità superiore alla media europea (830 900 nati a fronte di 531 200 morti), e unsaldo migratorio positivo (circa 100 000 individui l'anno): la popolazione francese era quindi cresciuta dello 0,61% su base annua. Per quanto riguarda iltasso di fecondità, era pari a 2,14 bambini per donna fertile, mentre il tasso medio in Europa era nello stesso periodo di 1,52 figli per donna. La Francia si presenta come lo Stato più prolifico nel continente assieme all'Irlanda.[25]
Lapiramide delle età all'inizio delXXI secolo presenta una struttura caratterizzata da una quota di popolazione anziana in espansione, dovuto sia all'aumento dellasperanza di vita, la Francia gode di una delle speranze di vita più elevate del mondo[26], sia all'arrivo alla terza età della generazione delbaby boom.
Nel 2010 l'Istituto nazionale di statistica e degli studi economici (INSEE) stima che ci siano 6,7 milioni di immigrati (stranieri nati al di fuori del territorio), che rappresentano l'11% della popolazione. Questo la pone al sesto posto nel mondo, dopo gliStati Uniti d'America (42,8 milioni), laRussia (12,3), l'Arabia Saudita (7,3), ilCanada (7,2), laGermania (7,1) precedendo ilRegno Unito (6,5) e laSpagna (6,4). I figli d'immigrati, discendenti diretti di uno o due immigrati, rappresentano nel 2008 6,5 milioni di persone, cioè un altro 11% della popolazione. Tre milioni di loro avevano entrambi i genitori immigrati.[27] La percentuale di stranieri in Francia è paragonabile ad altri paesi dell'Europa occidentale, comeRegno Unito (11,4%),Germania (8,7%),Spagna (12,2%), e inferiore aPaesi Bassi (20,6%), eSvizzera (22,1%). Gli immigrati sono principalmente originari dell'Unione europea (34%), delMaghreb (30%), dell'Asia (14%, di cui un terzo dellaTurchia) e dell'Africa subsahariana (11%).[28]
Secondo uno studio condotto nel 1999, quasi 14 milioni di persone avevano almeno un genitore o un nonno nato all'estero (23% della popolazione francese).[36]
Secondo uno studio pubblicato dalla rivistaLa France africaine[37] (2000), il 13% della popolazione francese era di originenordafricana eafricana (8/9 milioni di persone; meno di 4 milioni nel 1975).
La Francia è un paese laico e la libertà di religione è un diritto costituzionale. Vi è una rigorosa separazione tra Chiesa e Stato e la vita pubblica è mantenuta completamente laica.
Ilcattolicesimo è la religione predominante da più di un millennio, anche se oggi non è praticata attivamente come un tempo. Tra i 47 000 edifici religiosi che si possono trovare in Francia, il 94% sono cattolici.[38] Mentre nel 1965 l'81% dei francesi si dichiarava cattolico, nel 2009 questa percentuale era scesa al 64%. Inoltre, mentre il 27% dei francesi nel 1952 si recava alle funzioni religiose almeno una volta alla settimana, questo dato era solo del 5% nel 2006.[39] La stessa indagine ha rilevato che iprotestanti rappresentano il 3% della popolazione, con un aumento rispetto alle rilevazioni precedenti, e il 5% aderisce ad altre religioni, con il restante 28% che afferma di essereateo.[39] Ilprotestantesimo evangelicale sembra essere la religione in più rapida crescita del paese.[40]
LaRivoluzione francese ha comportato un cambiamento radicale nello status dellaChiesa cattolica per via di una brutalecampagna di scristianizzazione. Dopo il susseguirsi di governi monarchici cattolici e governi repubblicani laici nel corso del XIX secolo, nel 1905 è stata promossa la legge che sanciva la laicità dello Stato e la sua separazione dalle Chiese.[41]
Secondo un sondaggio del gennaio 2007,[42] solo il 10% di chi si è dichiarato cattolico frequenta regolarmente le funzioni religiose. Il sondaggio ha mostrato anche[43] che il 51% degli intervistati si identificava come cattolico, il 31% come agnostico o ateo (un altro sondaggio[44] stima la percentuale di atei pari al 27%), il 10% appartenente ad altre religioni o senza opinione, il 4% comemusulmano, il 3% come protestanti, l'1%buddisti e l'1% comeebreo. Un altro sondaggio del dicembre 2006[45] afferma che solo il 27% dei francesi crede nell'esistenza di un qualche dio, contro un 32% di agnostici e un altro 32% di atei. Nel frattempo, una stima indipendente dalpolitologo Pierre Bréchon del 2009 ha concluso che la percentuale dei cattolici era scesa al 42%, mentre il numero di atei e agnostici era salito al 50%.[46]
Le stime sul numero dei musulmani in Francia variano molto. Nel 2003, il Ministero dell'interno francese ha stimato il numero totale di persone di origine musulmana tra i 5 e i 6 milioni (8-10%).[47][48] Nel 2021, circa 5 milioni di francesi sono musulmani, ovvero l'8% della popolazione.[49] In Francia ci sono2 125 luoghi di culto islamici (2008)[50] su un totale di oltre 9 000 luoghi di culto islamici in tutta Europa.[51]
Secondo ilWorld Jewish Congress, la comunità ebraica francese conta circa 600 000 fedeli ed è la più grande d'Europa.[52]
Dal 1905 il governo francese ha seguito il principio di laicità, in cui è vietato riconoscere alcun diritto specifico a una comunità religiosa (a eccezione di statuti precedenti come quello dei cappellani militari e della legge locale in Alsazia-Mosella). Invece, si limita a riconoscere le organizzazioni religiose, secondo criteri giuridici formali che non rispondono alla dottrina religiosa. Al contrario, le organizzazioni religiose dovrebbero astenersi dall'intervenire nel processo decisionale.[53] Alcuni organismi, comeScientology,figli di Dio, Testimoni di Geova, laChiesa dell'Unificazione o l'Ordine del Tempio Solare sono consideratisette ("sectes" in francese),[54] e, pertanto, non hanno lo stesso status delle religioni.[55]
La lingua ufficiale è ilfrancese. Esistono diverse lingue locali (basco,bretone,catalano,corso,olandese (fiammingo),alsaziano,occitano efrancoprovenzale), ma il governo francese e il sistema scolastico ne hanno scoraggiato l'uso fino a poco tempo fa. Nelle regioni dell'Alsazia e della Lorena si parla anche iltedesco. Lelingue regionali vengono ora insegnate in alcune scuole, anche se il francese rimane l'unica lingua ufficiale in uso dal governo, locale o nazionale.
Con la legge costituzionale del 1992, adottata per consentire ilTrattato di Maastricht, è stata aggiunta infatti la previsione secondo cui «La lingua della Repubblica è il francese», nel timore che il processo di integrazione europea potesse favorire l'espansione di altre lingue a danno del francese. La tutela delle minoranze linguistiche è quindi sempre stata malvolentieri accettata, se non proprio rifiutata, in quanto lesiva del principio di eguaglianza e di indivisibilità del popolo francese. In applicazione della legge costituzionale, venne approvata nell'agosto del 1994 lalegge Toubon, dichiarata poi parzialmente incostituzionale dalla Corte Costituzionale, in quanto in contrasto con il principio della libera comunicazione del pensiero e delle idee proclamato dallaDichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. A oggi il legislatore può regolare unicamente il vocabolario impiegato dalle persone giuridiche didiritto pubblico e dalle persone didiritto privato nel compimento di una missione di servizio pubblico. L'influenza rimane comunque notevole, dato il ruolo svolto dal servizio pubblico nella vita economica e quotidiana dei privati e delle imprese (servizio radiotelevisivo, amministrazione pubblica, ecc.).
Una tendenza al superamento di questa visione accentratrice, la si ha a partire dal 1998, quanto si concede allaNuova Caledonia di avere maggiori competenze e assemblee provinciali decentralizzate. Minor fortuna ha avuto il tentativo di introdurre all'articolo 2 il comma "La Repubblica riconosce e valorizza le lingue e le culture regionali". Tale modifica, resa necessaria dalla ratifica da parte della Francia dellaCarta europea delle lingue regionali, venne osteggiata dallo stesso PresidenteJacques Chirac, il quale nel 1999 disse che non l'avrebbe sostenuta in quanto lesiva dei principi fondamentali della Repubblica. La Carta è stata così ratificata solo in via amministrativa.
Le principali divisioni amministrative francesi sono le regioni, che sono 18 (di cui 13 nellaFrancia metropolitana), idipartimenti (101 di cui 5 d'oltremare) e gliarrondissement (circondari, cioè suddivisioni amministrative dei dipartimenti).
Questi circondari (arrondissement) sono divisi in cantoni (per i collegi elettorali) e in comuni (per un totale di 36 783) per l'amministrazione locale territoriale. I cantoni corrispondono per la maggior parte a comuni completi, tuttavia, alcuni importanti comuni sono suddivisi in più cantoni, che possono anche comprendere altri comuni limitrofi meno popolati.
Infine, alcuni importanti comuni (Parigi,Lione,Marsiglia) sono a loro volta suddivisi in circoscrizioni di comuni per l'amministrazione locale con sindaci locali i quali hanno a disposizione una certa autonomia finanziaria e amministrativa all'interno dello stesso Consiglio comunale.
Il dipartimento diParigi comprende un solo comune. Le cinque regioni d'oltremare (Guadalupa,Martinica,Guyana francese,Riunione,Mayotte) dispongono ciascuno a un singolo dipartimento. La regione dellaCorsica (che comprende due dipartimenti) ha uno speciale status di collettività territoriali leggermente diverso rispetto alle altre regionimetropolitane. Queste regioni sono tuttavia parte integrante dell'Unione europea.
In seguito alle leggiDefferre del 1982-1983 eJean-Pierre Raffarin del 2003-2004, la Francia è uno Stato decentralizzato. La riforma costituzionale del febbraio 2003 ha affermato che l'organizzazione della Repubblica è decentralizzata. Ildecentramento, che è stato in prima accompagnato dalladevoluzione, sostiene ora pienamente l'emergere di un vero potere locale il cui equilibrio è ancora dibattuto.
A parte le amministrazioni locali con piena realizzazione, quali sono i comuni, i dipartimenti e le regioni, esiste anche un'organizzazione intercomunale che è portata a esercitare sempre maggiori competenze (quali lo sviluppo economico, l'uso del territorio, la politica degli alloggi, il trasporto pubblico, l'igiene). Infatti i comuni sono invitati a unirsi sotto il regime dell'intermunicipalità che dispone oramai di un'autonomia finanziaria e fiscale propria, oltre che a un riconoscimento giuridico (établissement public de coopération intercommunale o EPCI). Nel 2006, 2 573 comunità (comunità di comuni, le comunità di agglomerazioni e comunità urbane) hanno ricomposto il territorio nazionale, rappresentano il 90% di comuni e l'85% della popolazione francese. Certeintermunicipalità includono comuni di differenti dipartimenti o regioni, allo scopo anche di agevolare la gestione delle attrezzature comuni, o per politiche in materia di trasporti.
La Francia è "una e indivisibile"; tale formula crea però tensioni in alcuni "paesi" o "regioni" le cui specificità, tra cui le lingue locali, non sono sufficientemente riconosciute secondo alcuni movimenti regionalisti (Alsazia,Bretagna,Catalogna del Nord,Corsica,Fiandre,Paesi Baschi,Occitania, ecc.).
Nel corso delXIX secolo la Francia dispose di un vasto impero coloniale. Il processo di decolonizzazione iniziato verso la metà del XX secolo ha portato all'autodeterminazione della maggior parte delle sue ex colonie. Una parte scelse, tramitereferendum, di rimanere all'interno dello Stato francese, con statuti molto diversi. L'insieme di questi territori, generalmente definito comeFrancia d'oltremare, è composto da cinquedipartimenti d'oltremare, dacollettività d'oltremare con status che offrono un'ampia autonomia, dallaNuova Caledonia a statuto speciale, e da diversi territori disabitati, come leTerre Australi e Antartiche Francesi.
Le collettività d'oltremare sono dei territori con status molto diversi di autonomia. Attualmente godono di questo regimePolinesia francese,Saint-Pierre e Miquelon,Wallis e Futuna,Saint Martin eSaint Barthelemy. La comunità diSaint-Pierre e Miquelon ha un'amministrazione locale che unisce le funzioni conferite di solito alle regioni e ai dipartimenti metropolitani. Questa collettività, anche se posta fuori dall'Unione europea utilizza l'euro come moneta. La collettività di Wallis e Futuna è costituita da tre monarchie tradizionali, i cui re governano con consigli eletti e condividendo il potere con il rappresentante dello Stato francese. Il sistema giudiziario in materia penale e civile è costituito dall'unico tribunale di primo grado che è competente per l'intero territorio. Questo territorio non è amministrativamente diviso in comuni, ma in circoscrizioni, il soggetto a capo della circoscrizione ha poteri equivalenti a quelle di un sindaco. LaPolinesia francese ha un alto grado di autonomia, che comporta un governo territoriale e un'assemblea in grado di gestire il bilancio del territorio, l'imposizione fiscale, e la legislazione sull'arcipelago. L'amministrazione di alcune funzioni (quali difesa, polizia, giustizia, e tesoro pubblico) è affidata allo Stato francese, rappresentato sul territorio da un Alto Commissario della Repubblica.
Nell'ambito deiterritori francesi d'oltremare, la Nuova Caledonia ha uno status particolare. Anche se ancora organizzata su una divisione in amministrazioni comunali, la Nuova Caledonia non è divisa in dipartimenti, ma in province e villaggi (in base a una tradizione locale) con funzioni normalmente assegnate, sul continente e nelle regioni d'oltremare, ai dipartimenti e ai comuni, in particolare nei settori della giustizia, dell'istruzione e della cittadinanza. Inoltre, la funzione della regione è trasferita a un governo locale. In futuro è previsto un referendum per determinare se il territorio rimarrà entro la Repubblica francese con ampia autonomia, o diverrà indipendente, con una possibile associazione. Utilizza ilfranco CFP, adottato insieme alla Polinesia francese e a Wallis e Futuna.
La Francia è un paese altamente urbanizzato; nel 2018, secondo l'INSEE le sue città più grandi (di più di 200 000 abitanti, in termini di popolazione legale del comune) sonoParigi (2 206 488),Marsiglia (861 635),Lione (513 275),Tolosa (471 941),Nizza (342 522),Nantes (303 382),Montpellier (277 639),Strasburgo (277 270),Bordeaux (249 712),Lilla (232 741) eRennes (215 366). L'emigrazione rurale è stata una questione politica molto sentita per la maggior parte del XX secolo.
Fonte:INSEE 1 L'agglomerazione e l'area metropolitana sono denominateMarsiglia-Aix-en-Provence. 2 Città transfrontaliera i cui dati sono riferiti solo alla parte francese.
Altre principalicittà della Francia di più di 100 000 abitanti sono (in ordine decrescente di popolazione legale comunale):
Esempi delle forze militari francesi. In senso orario da sinistra in alto: portaerei nucleareCharles de Gaulle; un aereo da cacciaRafale; un soldato francese di pattuglia nella provincia di Kapisa inAfghanistan; uncarro armatoLeclerc a Parigi per la parata militare del 14 luglio.
La gendarmeria è una forza di polizia militare. Essa comprende le unitàantiterrorismo come l'Escadron Parachutiste d'Intervention de la Gendarmerie Nationale e ilGroupe d'intervention de la Gendarmerie nationale. Delle due unità diintelligence francesi, laDirection générale de la sécurité extérieure riferisce al Ministero della Difesa, mentre laDirection centrale du renseignement intérieur riporta direttamente al Ministero dell'interno. Dal 1997 non vi è alcunacoscrizione.[56] La Francia vanta inoltre un corpo militare d'élite, laLegione straniera francese, che si compone di cittadini stranieri provenienti da oltre 140 paesi.
Laforza di dissuasione nucleare francese, precedentemente conosciuto come "force de frappe", si basa su una completa indipendenza e conta quattrosottomariniclasse Le Triomphant dotati di missiliSLBM. Oltre alla flotta sottomarina, si stima che la Francia possieda circa 60ASMP, missili aria-terra a medio raggio, con testate nucleari,[59] di cui circa 50 impiegati dalla aeronautica sugli aerei d'attacco a lungo raggioDassault Mirage 2000N mentre circa 10 sono schierati suiDassault Super Étendard, aerei d'attacco della Marina francese, che operano dallaportaerei apropulsione nucleareCharles de Gaulle. Il nuovo velivoloRafale F3 sostituirà gradualmente tutti i Mirage 2000N e Super Étendard nel ruolo di attacco nucleare.
La Francia possiede grandi industrie militari e una delle più grandi industrie aerospaziali del mondo.[60] Le sue aziende hanno realizzato, tra le altre cose, ilRafale, la portaereiCharles de Gaulle, il missileExocet e ilcarro armatoLeclerc. Nonostante il ritiro dal progettoEurofighter Typhoon, la Francia sta attivamente investendo in iniziative militari comuni europee, come ilEurocopter Tiger, lafregataclasse FREMM, l'aeromobile a pilotaggio remotoDassault nEUROn e l'Airbus A400M. La Francia è anche un grande venditore di armi: la maggior parte del suo arsenale è a disposizione per il mercato estero, con l'eccezione dei mezzi a propulsione nucleare.[61]
La parata militare che si tiene a Parigi ogni 14 luglio, in occasione dellaFesta nazionale francese, è la più antica e la più grande parata militare a svolgimento regolare in Europa.[63]
Una delle più antiche università d'Europa e del mondo e tra le più antiche (se non la più antica) università francese, è l'Università di Parigi, o laSorbona: l'universitas magistrorum et scholarium Parisiensis ("gruppo di insegnanti e studenti di Parigi") è inizialmente una corporazione di insegnanti e studenti che è apparsa a Parigi intorno al 1150. Il primo atto che le conferisce uno status ufficiale è una carta del 15 gennaio 1200 con la quale reFilippo II di Francia concede la "comunità". L'Università venne riconosciuta dapapa Innocenzo III da una bolla del 1215, bolla confermata dapapa Gregorio IX nel 1231.
L'estrazione sociale degli alunni influisce notevolmente sui loro risultati scolastici. In CE2, gli alunni del quartiere più povero ottengono un voto medio di 57 su 100 in francese e di 58 in matematica nel 2019, rispetto a 87 e 85 rispettivamente per quelli del quartiere più ricco. Le disuguaglianze si accentuano dopo la scuola secondaria, con un tasso di accesso alla scuola secondaria generale o tecnologica doppio per gli alunni provenienti da ambienti privilegiati rispetto agli altri[64].
La Francia è unaRepubblicacostituzionale, "indivisibile,laica,democratica e sociale" (articolo 1 della Costituzione del 1958) a regime parlamentaresemi-presidenziale (con forti poteri in mano alPresidente della Repubblica). La riforma costituzionale del 28 marzo 2003 (Atto II del decentramento), ai sensi dello stesso articolo, ha aggiunto che l'organizzazione della Repubblica fosse decentrata.
Prima del 1962 il Presidente della Repubblica francese era eletto asuffragio universale indiretto da un collegio elettorale ampliato, al fine di evitare il predominio delpotere legislativo sulpotere esecutivo che si era prodotto nell'ambito della Quarta Repubblica e che aveva causato il blocco istituzionale. Nel novembre 1962, il presidente indisse un referendum per poter essere eletto a suffragio universale diretto, in base all'articolo 11 della Costituzione (e non all'articolo 89). L'articolo 11 consente di sottoporre areferendum leggi in materia di governo, organizzazione delle istituzioni e trattati internazionali, mentre l'articolo 89 consente di presentare una revisione costituzionale da parte del popolo, ma dopo l'approvazione del Parlamento riunito in Congresso.
NellaCostituzione della Quinta Repubblica, il potere esecutivo è rafforzato a scapito del potere legislativo. Il Presidente ha acquisito competenze proprie come ad esempio il diritto di sciogliere l'Assemblée nationale (articolo 12 della Costituzione), il diritto di indire un referendum (articolo 11 della Costituzione), il potere di nominare il Primo ministro (articolo 8 della Costituzione), in quanto, a differenza del sistema presidenziale (si pensi agliStati Uniti d'America), egli non è anche capo dell'esecutivo. Per quanto riguarda il governo, ne determina e ne dirige la politica. Stabilisce anche i 3/4 degli ordini del giorno dell'Assemblée nationale. Il presidente è eletto per cinque anni a suffragio universale diretto (prima era per sette anni).
L'ordinamento politico della Quinta Repubblica prevede una Camera dei deputati (Assemblée nationale) di 577 membri, eletti per cinque anni a suffragio universale diretto, e un Senato (Sénat) composto di 331 senatori (che saranno 346 nel 2010 e rinnovati da questa data per la metà ogni tre anni), eletti per sei anni a suffragio universale indiretto. Il potere legislativo delSenato è limitato; l'Assemblée nationale ha l'ultima parola in caso di disaccordo tra le due camere.
I cittadini francesi all'estero vedono i loro interessi difesi in Parlamento da parte dell'Assemblea dei francesi dell'estero (Assemblée des Français de l'Étranger).
La politica estera francese è stata in gran parte influenzata dall'adesione all'Unione europea, di cui è membro fondatore. A partire daglianni novanta, la Francia ha sviluppato stretti legami con laGermania riunificata al fine di creare un influente blocco trainante dell'Unione europea. Nei primi anni 1990, il paese ha attirato forti critiche dalle altre nazioni per i suoi test nucleare sotterraneo nellaPolinesia francese. La Francia si oppose vigorosamente all'invasione dell'Iraq nel 2003, stringendo relazioni bilaterali conStati Uniti d'America eRegno Unito. La Francia mantiene una forte influenza politica ed economica verso le ex colonie africane. In particolare ha fornito aiuti economici e sostegno militare alle missioni di pace inCosta d'Avorio eCiad.
Come si è già avuto modo di segnalare, l'economia francese è una delle più forti del mondo e seconda in Europa dopo quellatedesca. Pur essendo di tipocapitalista è caratterizzata da un significativo intervento dello Stato, soprattutto a partire dalla fine dellaseconda guerra mondiale. Tuttavia, dalla metà degli anni ottanta, riforme successive hanno portato a una progressiva privatizzazione di diverseimprese pubbliche. Grazie all'utilizzo di tecniche altamente sofisticate, la Francia è al primo posto in Europa, e tra i primi nel mondo, per la quantità e la qualità dei suoi prodotti nel campo dell'agricoltura e dell'allevamento. L'industria si articola in un fitto tessuto di piccole e medie imprese legate al territorio ma anche nei grandi colossi legati principalmente ai settori automobilistico,informatico,cosmetico,farmaceutico,gastronomico, dellamoda e dell'industria della musica. Il settore terziario impiega la maggior parte della forza lavoro e prospera grazie alla quantità e qualità dei servizi offerti dallo Stato e al turismo (la Francia occupa il quarto posto mondiale per introiti derivati dal turismo). Le stime del PIL nominale per l'anno 2012 pongono infatti la Francia al quinto posto tra i paesi più ricchi del globo.
Il suo peso economico è stato in grado di assicurare alla Francia un ruolo di primo piano sulla scena internazionale. Il Paese ha beneficiato innegabilmente dalla sua posizione geografica al centro d'Europa e lungo i principali flussi commerciali che attraversano il continente, con importanti porti sulmar Mediterraneo,Canale della Manica eoceano Atlantico.
Ilmercato comune europeo istituito nel 1957 ha rappresentato un forte motore di sviluppo per le imprese francesi, che hanno beneficiato, nel contempo, dei forti legami commerciali che le ex colonie hanno mantenuto con l'antica madrepatria.
Settore primario
La Francia è il primo produttore agricolo dell'Unione europea[65] con il 23% della produzione agricola nel 1999, seguita a distanza daItalia (15,4%) eGermania (15,2%). Le attività principali sono le colture dicereali (grano emais); la produzione dizucchero,vino, prodottilattiero-caseari,frutta, verdura; l'allevamento animale e la produzione di carne.
Il settore ha subito un ammodernamento che ha aumentato la sua produttività. La popolazione attiva in agricoltura continua a diminuire dai massimi dell'immediato dopo guerra, tuttavia si segnala un relativo ringiovanimento della forza lavoro, legata principalmente al massiccio pensionamento: nel 2000 il 53% dei proprietari di azienda agricola avevano meno di 50 anni, contro il 42,6% del 1988. Le attività agricole si sviluppano sul 60% dellaFrancia metropolitana corrispondenti a circa 28 milioni di ettari, ma solo la metà di questa superficie è posta a coltura.
Nel 2000, secondoINSEE, il valore di ciascuna produzione agricola è stato il seguente:
Prodotti vegetali diversi (piante foraggere, piante e fiori): 10,8%
Frutta e verdura: 10,4%
Altri prodotti di origine animale (prodotti lattiero-caseari, conigli, ecc.): 13,3%
Prodotti avicoli: 6,4%
Allevamenti: 18,4%
Pinte industriali: 6,8%
Cereali: 15,5%
Vini: 14,2%
Servizi (agriturismo, ecc.): 4,2%
In termini di produzione, l'allevamento, con 11,9 miliardi di euro in valore nel 2000, si pone al primo posto nel panorama agricolo francese, davanti ai cereali (10 miliardi di euro e 66 milioni di tonnellate) e alle produzioni vinicole (8,9 miliardi di euro). Con 22,6 miliardi di litri di latte prodotti nel 2000, sebbene in calo rispetto al 1990, la Francia rappresenta un quinto del totale europeo. Se la pesca ha oggi un peso ridicolo sia a livello europeo sia mondiale (341 000 tonnellate nel 1999, principalmentetonno tropicale) la flotta è costituita da circa 6 000 navi e circa 20 500 marinai. Infine, il legname raccolto, pari a 36,2 milioni di metri cubi nel 1999, alimentando un settore (segherie, lavorazione del legno, produzione di carta e cartone), che impiega circa 100 000 persone. La produzione agricola alimenta inoltre il settore delle industrie di trasformazione alimentare, che alla fine del 1999 assommava a circa 3 000 aziende che davano lavoro a 370 000 dipendenti, dove l'industria legata alla lavorazione della carne impiegava da sola 122 000 persone.
La Francia è una delle più grandi potenze industriali del mondo. Nelle loro attività, diversi gruppi francesi occupano un posto di primo piano rispetto ai loro concorrenti stranieri, come nel casoL'Oréal,Michelin eAlcatel.
I rami che occupano il più grande numero di lavoratori dipendenti sono le industrie della meccanica, elettrica ed elettronica (25% nel 1998), dei prodotti in metallo (11,7%) e il settore legno, carta e stampa (10,2%). Inoltre il settore automobilistico riveste una notevole importanza, con una produzione annuale di circa 5 milioni di veicoli, forte di circa 300 000 dipendenti, con grandi gruppi qualiPeugeot-Citroen eRenault.
Con l'88% delle imprese con meno di 200 dipendenti nel 1998, l'industria francese appare scarsamente concentrata. A fianco dei gruppi di grandi dimensioni coesistono e prosperano molte piccole e medie imprese (PMI) che spesso lavorano in subappalto.
L'industria nucleare francese è ora un settore leader dell'economia e uno dei pilastri della sua politica energetica. La Francia è il secondo maggior produttore di energia nucleare del mondo dietro solo agliStati Uniti d'America. Con 59reattori nucleari, tutte gestite dall'EDF, la Francia possiede il secondo parco al mondo (preceduta sempre dagli USA), mentre la quota di energia nucleare sulla produzione totale di energia elettrica corrisponde a quasi il 79%, ponendo la Francia come leader a livello mondiale.
Distribuzione della produzione totale di energia elettrica nel 2005:[67]
Energia nucleare: 79%
Energia da fonti rinnovabili: 11%
Energia da fonti fossili: 10%
Caratteristiche del nucleare francese, secondo il Ministero dell'Ecologia:[68]
78% dei kWh di energia elettrica prodotta in Francia sono d'origine nucleare;
59 sono i reattori nucleari in funzione in tutto il territorio nazionale distribuiti su 19 centrali;
La capacità installata del parco è di circa 63GWe;
Il costo degli investimenti nelle centrali nucleari di potenza è stato nell'ordine di 77 miliardi di€ nel 2003;
Il parco nucleare ha permesso un risparmio di 10 miliardi di€ nel 2005 rispetto a un parco di pari potenza alimentato a energia termica a gas naturale;
L'energia nucleare francese permette di evitare 31 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio nell'atmosfera;
Da 1 100 a 1 200 tonnellate di rifiuti irradiati sono prodotte ogni anno dalle centrali francesi dell'EDF.
La scelta strategica di puntare sulle centrali nucleari di potenza ha costantemente ridotto la bolletta energetica della Francia. Inoltre, il tasso diindipendenza energetica del paese è in netta crescita: il 26% nel 1973, circa il 50% dalla fine degli anni 1980. L'energia nucleare ha anche permesso al paese di ridurre le emissioni che contribuiscono all'effetto serra. La Francia ha così uno dei più bassi tassi di emissioni dianidride carbonica fra i paesi dell'OCSE. Le sue emissioni di anidride carbonica causate dalla produzione energetica sono pari a 1,68 tonnellate pro capite nel 2002, contro le 2,30 tonnellate della media dei paesi dell'Unione europea a 15 (di cui 2,80 tonnellate per laGermania e 2,44 tonnellate per ilRegno Unito) e le536 t per gliStati Uniti d'America.[68] La Francia, in tal modo, ha emissioni di gas serra pro capite del 21% al di sotto della media europea, e dal 30% al 40% inferiori a quelli dei suoi principali paesi confinanti.
Settore terziario
Il settore terziario ha un posto di rilievo nell'economia francese a immagine degli sviluppi compiuti negli altri principali paesi industrializzati. Il settore terziario impiega il 71,5% della popolazione attiva, più di 18 milioni di francesi.[66] Questo è il settore che contribuisce maggiormente alla crescita economica.[65] Mentre il settore commerciale è stato caratterizzato negli ultimi anni da strategie di mercato da cui ha tratto vantaggio la grande distribuzione, spesso attraverso fusioni e acquisizioni di grandi dimensioni.
Commercio con l'estero
Mappa delle esportazioni della Francia
Per 30 anni l'industria francese si è considerevolmente internazionalizzata. Lo sviluppo delle esportazione però varia notevolmente da un settore all'altro:
i settori in declino sono quelli del legno e della carta, tessile, apparecchiature elettriche, elettrodomestici, abbigliamento e cuoio;
i settori in aumento sono quelli della cantieristica navale, aereo e ferroviario, farmaceutico, dei profumi, l'industria automobilistica, il settore agroalimentare e dei componenti elettronici.
Molto importante per labilancia commerciale è il settore agroalimentare, che ha prodotto 9,4 miliardi dieuro di eccedenza nel 2000. In questo settore figurano produzioni quali quello delle bevande alcoliche (champagne,vino,cognac), seguita dalle produzioni cerealicole (grano) e dell'allevamento animale e delle carni. In termini di saldo esportazioni-importazioni, l'agroalimentare è seguito dall'industria automobilistica (9,3 miliardi di euro).
I principali partner commerciali della Francia sono i Paesi dell'Unione europea, con i quali presentava un surplus commerciale, concentrando il 62% delleesportazioni e il 60% delleimportazioni nel 2000. A distanza i Paesi europei sono seguiti dall'America e dall'Asia.
Per quanto riguarda le importazioni francesi, ruolo principale veste il settore dell'energia. I principali fornitori di petrolio sonoNorvegia,Arabia Saudita,Russia e il vicinoRegno Unito. Altre merci d'importazione sono gli elettrodomestici e i prodotti dell'abbigliamento-cuoio.
A partire dal 2004, la Francia ha conosciuto un disavanzo della suabilancia commerciale sempre più importante.
Altri aspetti socioeconomici
Iltasso di disoccupazione, al 7,5% nel marzo 2008, è fra i più elevati d'Europa, e da circa 30 anni questo problema è ufficialmente una priorità delgoverno, indipendentemente dalpartito al potere. La disoccupazione colpisce in particolare le donne, le persone oltre i 50 anni e la gioventù (anche se le stime sono leggermente alterate dal fatto che solamente una minoranza cerca un lavoro prima dei 22 anni).
Nel 2008 3,68 milioni di persone (6,4% della popolazione) vivevano al di sotto dellasoglia di povertà del 50%, e 7,13 milioni di persone (12,1% della popolazione) vivono al di sotto della soglia di povertà del 60%. La povertà assoluta è in costante declino in Francia, ma la povertà relativa diminuisce in maniera inferiore (la povertà relativa è definita in relazione alla media del tenore di vita, e difficilmente può scomparire).
Il 15% delle famiglie più ricche possiedono il 55,8% del totale del patrimonio nazionale (e nella maggior parte dei casi sono delle persone anziane).[69]
L'aspettativa di vita del 5% più povero dei francesi (71,7 anni) è di 13 anni inferiore a quella del 5% più ricco (84,4 anni)[64]
Il deficit pubblico, come il deficit di bilancio, sono molto elevati: per il 2007 lo stato delle spese nette ammontava a 271 miliardi di euro, mentre il totale delle entrate nette ammontano a 228 miliardi di euro. Secondo il ministero delle Finanze francese, il disavanzo era pari a circa 42 miliardi di euro.[70]
Il debito pubblico del governo (Stato, enti locali, Sicurezza sociale, ODAC) era pari a 1 150 miliardi di euro alla fine del 2006, che costituisce il 64,2% in rapporto alPIL (i criteri del Patto di stabilità e di crescita del trattato sull'Unione europea limita il disavanzo al 3,0% del PIL e il debito al 60% del PIL).[71]
Caratteristiche del sistema economico
L'organizzazione economica è tipico capitalista con un forte intervento statale (neo-colbertismo) dalla fine dellaseconda guerra mondiale, tanto che si parla spesso dicapitalismo francese.
Per quanto riguarda il sistema di produzione, la Francia è il quarto esportatore del mondo (come somma di tutti i prodotti), nonostante l'intrinseca debolezza, dal momento che non controlla il sistema di produzione, dominata a monte da parte di coloro che producono macchine utensili. L'economia francese è prevalentemente un'economia dei servizi, per i quali è il secondo più grande esportatore del mondo (è al primo posto nel mondo come destinazione turistica con più di 60 milioni di visitatori stranieri l'anno).
Ilsettore terziario impiega il 72% dellaforza lavoro. Ma è soprattutto nel sistema della distribuzione che la Francia si distingue: la grande distribuzione in Francia ha un peso molto forte per l'economia.
La Francia possiede un importante apparato industriale. Fra i settori di punta vi sono la produzione di treni commerciali per l'alta velocità e una potente industria automobilistica (Peugeot-Citroën,Renault,Michelin). Possiede il primo gruppo globale per la costruzione di centrali nucleari, collabora nel settore aeronautico e aerospaziale con gruppi qualiAirbus,Eurocopter,Ariane,Safran, ha importanti aziende farmaceutiche (Sanofi Aventis,Istituto Pasteur). Presenta eccellenze nel settore gastronomico e nel settore di lusso. Il settore secondario occupa il 24% della forza lavoro.
La presenza dello Stato nell'economia è in forte declino, soprattutto a partire dalla fine degli anni 1980 e dal programma di privatizzazione lanciato dall'allora primo ministro Jacques Chirac. Lo Stato francese ha venduto circa 1 500 aziende e trasferito più di un milione di dipendenti al settore privato. La quota dell'occupazione pubblica, esclusa la funzione pubblica (istruzione, amministrazione, ospedali, ecc.), sul totale dell'occupazione dipendente è scesa dal 10,5% nel 1986 al 3,1% nel 2019.[72]
La Francia è il paese più visitato nel mondo (per numero di arrivi internazionali, da 37 anni), anche se in termini di presenze turistiche si piazza al sesto posto con 140 milioni di pernottamenti.[73]Parigi è la prima città turistica in termini di arrivi (da 75 anni) e laTorre Eiffel è il monumento più visitato del mondo. La Francia è al 4º posto per siti riconosciuti dall'UNESCO (patrimonio artistico dell'umanità) preceduta da Spagna, Cina e Italia (che ne presenta undici in più). I siti sono 39 per la Francia (insieme alla Germania anch'essa a 39 siti), 44 per la Spagna, 47 per la Cina e 51 per l'Italia. Il Paese si presenta come leader indiscusso in questo settore e offre una grande varietà di monumenti e siti di notevole interesse. Le entrate del turismo internazionale sono più elevate negliStati Uniti d'America (81,7 miliardi di dollari) rispetto alla Francia (42,3 miliardi di dollari).
Da un lato i soggiorni in Francia sono generalmente di breve durata e, in secondo luogo, il tipo di turismo è differente rispetto agli Stati Uniti d'America (un turismo familiare invece che un turismo d'affari). Nel 2000 è stato segnato il record assoluto con 75,5 milioni di arrivi. La bilancia turistica francese è in positivo: nel 2000 si sono generate entrate per 32,78 miliardi di euro, mentre i turisti francesi nei viaggi all'estero hanno contribuito a una spesa di soli 17,53 miliardi di euro. La grande varietà di paesaggi, la lunghezza di costa (5 500 chilometri), il numero e la diversità dei monumenti presenti, oltre al prestigio della cultura francese (cucina, stile di vita, ecc.) e il ricco patrimonio (letteratura, pittura) spiega senza dubbio l'attrattività del paese, anche se si prevede che lo sviluppo del turismo inCina potrebbe strappare nei prossimi anni il trono alla Francia come paese più visitato del mondo.[74]
La rete ferroviaria della Francia, che si estende per31840km è la più ampia dell'Europa occidentale. È gestita dallaSNCF, e i treni ad alta velocità comprendono ilThalys, l'Eurostar e ilTGV, che viaggia sino a320 km/h sulle linee ad alta velocità o "lignes à grande vitesse - LGV". L'Eurostar unisce la Francia alRegno Unito attraverso iltunnel sotto la Manica, e il Thalys con ilBelgio. Esistono collegamenti ferroviari con tutti gli altri paesi limitrofi, con l'eccezione diAndorra.
Approssimativamente ci sono893300km di rete stradale in Francia. La regione di Parigi è avvolta dalla più fitta rete di strade e autostrade che la collegano con tutte le altre parti del paese. Le strade francesi supportano un certo traffico internazionale, con collegamenti verso le città dei paesi vicini comeAndorra,Belgio,Germania,Italia,Lussemburgo,Monaco,Spagna eSvizzera. Non vi è in uso nessuna tassa annuale di circolazione, tuttavia, l'utilizzo delle autostrade è regolamentato attraverso il pagamento di un pedaggio. Il mercato dell'auto è dominato dai marchi nazionali, come laRenault (27% delle autovetture vendute in Francia nel 2003),Peugeot (20,1%) eCitroën (13,5%).[76] Oltre il 70% delle nuove autovetture vendute nel 2004 montavamotori Diesel, di gran lunga più contenuti i motori abenzina o a GPL.[77] La Francia possiede il più alto ponte stradale del mondo: ilviadotto di Millau, e ha costruito molti ponti importanti fra i quali ilponte di Normandia.
Nel paese sono presenti 478 traaeroporti eaerodromi. L'aeroporto internazionaleCharles de Gaulle situato nelle vicinanze diParigi è il più grande e trafficato aeroporto di Francia e il secondo d'Europa dopoLondra Heathrow, e movimenta la stragrande maggioranza del traffico commerciale del paese e collega Parigi praticamente con tutte le principali città del mondo. L'Air France è la compagnia aerea di bandiera, anche se diverse compagnie aeree private offrono voli nazionali e internazionali. Ci sono dieci grandi porti in Francia, il più grande dei quali è aMarsiglia. Si contano14932km di corsi d'acqua e canali navigabili, compreso ilCanal du Midi, che collega ilmar Mediterraneo con l'oceano Atlantico tramite ilfiumeGaronna.
La cultura francese è ricca, varia e antica, e riflette le sue culture regionali e l'influenza delle ondate migratorie avvenute nel corso delle varie epoche. La sua capitale,Parigi - laVille lumière - è stata a lungo un crocevia culturale importantissimo (laSorbona), accogliendo artisti provenienti da ogni settore. Alcuni di questi siti sono dedicati alle tematiche più diverse (ilMuseo del Louvre, istituito nel1793), e questa ricca cultura ha fatto della Francia, e di Parigi, le prime località turistiche del mondo.
Patria di molti filosofi (ilXVII secolo oGrand Siècle, e ilXVIII secolo, o Età dei Lumi, sono stati i secoli d'oro per la Francia), la cultura francese ha lasciato al mondo la lingua della diplomazia, alcune delle concezioni universali dell'uomo, oltre a numerose scoperte e realizzazioni tecniche e mediche.
Dopo aver inventato ilcinema aLione, la Francia ha sviluppato una delle poche industrie cinematografiche in Europa a resistere alla macchinahollywoodiana.[78]
E nasce proprio in Francia nel 1982 grazie al politico franceseJack Lang laFesta della musica, che si svolge, anche in Italia, ogni anno il21 giugno per celebrare il solstizio d'estate.
Nel campo artistico, la Francia è la patria dell'architettura gotica che nacque intorno a Parigi nel XII secolo prima di diffondersi in tutt'Europa ma anche delrococò e delneoclassicismo durante il Settecento nonché dell'arte moderna, con i movimenti d'avanguardia dell'impressionismo, delfauvismo, delcubismo e delsurrealismo tra la fine del Ottocento e l'inizio del Novecento. Nella prima metà dell'Ottocento, lafotografia fu inventata daNicephore Niepce che scattò in Borgogna nel 1827 la prima fotografia della storia.
Nel XII secolo, nasce intorno a Parigi lostile gotico, allora chiamatoopus francigenum. Esempi famosi sono lacattedrale di Chartres e lacattedrale Notre-Dame di Parigi alla fine del XII secolo e, nel secolo successivo, lacattedrale di Amiens e laSainte-Chapelle, cappella reale voluta dal reSan Luigi a Parigi. Dal Duecento, a partire dal Nord della Francia, l'architettura e l'arte gotica si diffondono rapidamente in tutta Europa. Nel Quattrocento, ilgotico fiammeggiante è la variante francese del tardo gotico, e si caratterizza da costruzione dagli ornamenti folti, raffinati e stravaganti, come nell'operato dell'architettoMartin Chambiges alle cattedrali diBeauvais eSenlis.
Nell'Ottocento, la teoria dell'architettura moderna e dell'architettura neogotica francese si rirtrovano nell'opera diEugène Viollet-le-Duc (1814-1879), che restaura molti monumenti medievali francesi. A metà secolo,Henri Labrouste è uno dei primi a utilizzare il ferro per la costruzione di grandi edifici pubblici, come laBiblioteca Sainte-Geneviève e laBiblioteca nazionale di Francia, a Parigi. A fine Ottocento, l'ingegnereGustave Eiffel rivoluziona l'architettura con le sue costruzioni interamente in ferro, come ilviadotto di Garabit e, soprattutto, laTorre Eiffel (1889), allora la costruzione più alta mai realizzata dall'uomo. Nel Novecento, spicca il nome diLe Corbusier. Nel1925 nasce, inoltre, a Parigi lo stile artistico e di designart déco.
Al 2024 la Francia possiede cinquantatré siti iscritti nellaLista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, il quarto paese al mondo con più siti protetti.
Fra i maestri della chirurgia medievale, si ricordano: tra il XIII e il XIV secolo,Henri de Mondeville, considerato il primo francese a scrivere un trattato di chirurgia; e, nel Trecento,Guy de Chauliac[84], autore dellaChirurgia Magna (1363).
27 aprile 1968:Salpêtrière: viene effettuato il primo trapianto di cuore in Europa da parte del cardiochirurgoChristian Cabrol[90].
20 maggio 1983: scoperta del virus dell'HIV (responsabile della malattia dell'AIDS), da parte del biologo franceseLuc Montagnier e dello statunitenseRobert Gallo. Ricordiamo che il 1º dicembre 1981 venne diagnosticato il primo caso diAIDS: oggi questa data viene ricordata con laGiornata mondiale contro l'AIDS.
Charles-Michel de l'Épée (1712-1789), definito spessoil padre dei sordi[91],fondatore del primo istituto pubblico per sordomuti.[92] (1760), e inventore del linguaggio dei segni per i sordomuti.
1825: l'alfabetoBraille, tipo di scrittura e lettura per i non vedenti, ideato daLouis Braille: la data di nascita di Louis Braille, il 4 gennaio, viene celebrata con ilWorld Braille Day.[93]
23 settembre 1913: primo volo aereo del Mediterraneo senza scalo in 7 ore e 53 minuti, effettuato dall'aviatore franceseRoland Garros.
La Francia ha dato importanti contributi anche in ambito pedagogico. Nel XVII secolo si affermarono importanti figure tra cui quella diFénelon, autore del romanzoLe avventure di Telemaco (1699), e diGiovanni Battista de La Salle (1651-1719).
Lalittérature gode ancora oggi di una grande importanza nella cultura francese, i più grandi scrittori essendo figure nazionali a tutti note mentre i premi letterari come ilGoncourt scatenano ogni anno i media e le passioni del pubblico. D'altro canto, l'influenza della letterature francese nel mondo occidentale è stata essenziale sin dal Medioevo e in particolare dal Seicento in poi, cosicché la Francia viene talvolta considerata come il "paese della letteratura".
I primi rudimenti di cultura francese risalgono al Medioevo, quando l'area dell'odierna Francia non possedeva ancora un'unica e uniforme lingua e di conseguenza gli scrittori si cimentarono con le diverse lingue e dialetti. Gli autori di molti testi medievali francesi non sono noti, come nel caso diTristano e Isotta eLancillotto e il Santo Graal. Gran parte della letteratura e della poesia medievale francese venne ispirata da leggende delciclo carolingio, come laChanson de Roland. Il "Roman de Renart", scritto nel 1175 da Perrout de Saint-Cloude, è un altro esempio dell'epoca. Alcuni nomi di autori di questo periodo sonoChrétien de Troyes,Guglielmo IX d'Aquitania, che scrisse in occitano, e il poetaFrançois Villon.
Nel corso del XXI secolo, in campo musicale, nasce in Francia laFrench house, sottogenere di musica elettronica molto popolare a livello internazionale. I principali esponenti di questo genere sono iDaft Punk. Sono anche da ricordareDavid Guetta eBob Sinclar, disc jockey di fama internazionale. Si afferma anche lamusica pop con note cantanti tra le quali spiccanoAlizée eNolwenn Leroy.
Il campo della cinematografia francese è uno dei più apprezzati del panorama mondiale ed è in Francia che nasce il cinema, a Parigi il 28 dicembre 1895 con la proiezione pubblica di alcuni film di quelli che vengono considerati i padri del cinema: ifratelli Lumiere, mentre, spesso, viene considerato come secondo padre un altro franceseGeorges Méliès, autore del primo film di fantascienza,Viaggio nella Luna, del 1902. Grazie a finanziatori autodidatti del calibro diCharles Pathé, il cinema francese contribuito allo sviluppo dell'industria cinematografica mondiale.
Nel XVI secolo si distinse la raccolta deLe Profezie (1555), dell'astrologo e medico franceseNostradamus. Lo stesso astrologo francese affermò di basare le sue Profezie nell'ambito della cosiddettaastrologia giudiziaria, una branca dell'astrologia.
Nel corso del XIX secolo si afferma l'arte magica di cui un importante esponente fuJean Eugène Robert-Houdin, considerato spesso ilpadre dellamagia moderna[108].
Un contributo importante venne dato dalla Francia anche nel campo dei viaggi e esplorazioni: nel 1534 il navigatoreJacques Cartier esplora le terre lungo il corso delfiume San Lorenzo, terre a cui viene dato il nome diCanada. Nel 1608 venne fondata la città diQuébec, in Canada, dall'esploratoreSamuel de Champlain. Nel XVIII secolo, avviene la circumnavigazione del globo (1766-1769) da parte diLouis Antoine de Bougainville[109]: fu la prima circumnavigazione francese del mondo[110], e verso la fine del XVIII secolo la franceseJeanne Baret è la prima donna a circumnavigare il globo[111].
Sono da tempo diffuse numerose locuzioni con le quali si fa riferimento alla Francia, ecco le più note:
La Patria dei diritti dell'Uomo (Patrie des droits de l'Homme).
La Figlia primogenita della Chiesa (Fille aînée de l'Église).
La Grande Nazione (La Grande Nation), locuzione comparsa durante laRivoluzione e poi sottoNapoleone Bonaparte e ancora molto utilizzata oggi daitedeschi in senso ironico.
Paese dei Lumi (Pays des Lumières), in riferimento alsecolo dei Lumi.
Il Paese di Molière (Pays de Molière), contaminazione della locuzione "lingua di Molière" (langue de Molière) usata per indicare lalingua francese.
L'Esagono (Hexagone), secondo la sagoma approssimativa delle frontiere francesi (un po' come si dice "Lo Stivale" per definire l'Italia).
Il Paese del formaggio (Pays du fromage), dovuta alla grande varietà di formaggi francesi, o Il Paese dei 365 formaggi (Pays des 365 fromages), dalla celebre citazione attribuita sia al generaleDe Gaulle sia aChurchill, tenuto conto che ce ne sono più di 1 600.
Oltre Quiévrain (Outre-Quiévrain) in riferimento al comunebelga diQuiévrain posto sullafrontiera franco-belga; locuzione avverbiale che per i francesi significa "in Belgio" e per i belgi "in Francia".
Oltre Quesnon (Outre-Couesnon), locuzione avverbiale che faceva storicamente riferimento al fiumeCouesnon, che nel 1009 divenne la linea di separazione fra laBretagna (allora Stato indipendente) e la Francia. Per i bretoni questa locuzione significava "in Francia".
La Francia dell'interno (France de l'intérieur), la Francia dal punto di vista dell'Alsazia-Lorena quando, una volta, questa regione non faceva parte della Francia e ormai spesso indicata per distinguere il diritto locale da quello generale.
Il rugby è molto popolare in Francia, in particolare nella metà sud del paese (soprattutto nel Sud-ovest, tra Aquitania e Occitania, dove risulta più popolare del calcio) e nella regione di Parigi. Lasquadra nazionale di rugby ha raggiunto per tre volte la finale diCoppa del Mondo, uscendone altrettante volte sconfitta, e prende parte annualmente al torneo delleSei Nazioni, che ha vinto per ventisette volte. Il campionato nazionale di maggior livello è ilTop 14, considerato uno dei tornei per club più prestigiosi del panorama rugbistico internazionale, le squadri francesi essendo coloro che hanno riportato il maggior successo nelle varie coppe europee (Champions Cup eChallenge Cup) nel corso del tempo. Al riguardo, loStade Toulousain è la squadra più titolata d'Europa, essendosi aggiudicata seiChampions Cup.
Il tennis moderno trae le sue origine nel gioco francese deljeu de paume, praticato a corte. Uno dei quattrograndi slams, ovvero i tornei di tennis più prestigiosi al mondo, è iltorneo di Roland Garros, che si disputa ogni anno a Parigi dal 1892.
Nella disciplina tennistica possiamo ricordare, tra gli altri,Suzanne Lenglen, vincitrice di ben 25 titoli delGrande Slam e prima celebrità femminile in questa disciplina.
Ciclismo
Anche nelciclismo la Francia può vantare molti campioni, tra i quali ricordiamoJacques Anquetil eBernard Hinault, due dei soli sette ciclisti al mondo ad aver conquistato tutti e tre iGrandi Giri, ma ancheRaymond Poulidor oLouison Bobet. IlTour De France, corso per la prima volta nel 1903, è la più anticacorsa a tappe della storia, e anche il più prestigioso dei sopracitati "Grandi Giri". Nel Nord del Paese si disputa anche una delle cosiddetteClassiche monumento di questo sport, ossia laParigi-Roubaix: corsa per la prima volta nel 1896, per la sua difficoltà dovuta ai numerosi tratti in pavé è definita come "l'Inferno del Nord".
Lavela da diporto è molto popolare, in particolare sul littorale atlantico, resa democratica dal secondo dopoguerra da accademie veliche come la famosa scuola deiGlénans e da marinai popolari comeÉric Tabarly eBernard Moitessier. La vela oceanica o vela d'altura è molto impiantata in Francia, in particolare in Bretagna, e molte delle regate più rinomate della disciplina salpano da porti francesi, come ilVendée Globe o laRoute du Rhum. Due dei cantieri nautici francesi,Bénéteau eJeanneau, sono tra i leader mondiali per la costruzione di barche a vela.
La Francia ha ospitato eventi di rilievo internazionale, come laCoppa del Mondo di calcio nel1938 e nel1998, e laCoppa del Mondo di rugby nel2007 e nel2023. Il principale stadio francese è loStade de France diParigi, sede della finale della Campionato mondiale di calcio del 1998, della finale di UEFA Champions League del 2022 e della Coppa del mondo di rugby sia dell'ottobre 2007 che del 2023. Inoltre, la Francia ospita l'annualeTour de France, la più famosa corsa di ciclismo su strada di tutto il mondo. Altri eventi sportivi di rilievo sono la24 Ore di Le Mans, corsa automobilistica di resistenza che si tiene nel dipartimento dellaSarthe, e la regata velica delVendée Globe, giro del mondo in solitario senza tappe e senza assistenza che parte ogni quattro anni dal porto atlantico diLes Sables-d'Olonne. Si svolgono anche diversi grandi tornei ditennis, fra cui ilParis Masters e l'Open di Francia, detto Roland Garros, uno dei quattro tornei delGrande Slam. IlParigi-Dakar, mitica corsa dirally, è nata in Francia nel 1979 e partiva in origine da Parigi.
E ancora per quanto riguarda l'automobilismo ricordiamo laParigi-Rouen 1894, considerata la prima vera competizione automobilistica.[114]
Un piatto tipico della Francia è la zuppa di cipolle, gli ingredienti sono: cipolle, fette di pane integrale e spezie, e oltre a questo esistono molte pietanze che caratterizzano le varie zone della Francia. Tra queste, troviamo le lumache (escargot) che si possono trovare cucinate in differenti modi, famosi sono i dolci, e le creme sia dolci sia salate. Tra queste ultime troviamo il soufflé.
Tra i simboli della gastronomia francese ricordiamo ilCamembert, tipico formaggio, inventato, secondo la leggenda, daMarie Harel nel 1791.
In particolareParigi, con i suoi numerosi ristoranti stellati e bistrot dell'alta cucina, è una delle capitali mondiali del cibo.
Folclore, miti e tradizioni
Anche sotto l'aspetto folcloristico e delle tradizioni la Francia ha avuto un importante impatto culturale: ricordiamo, tra le varie figure quella diLutin,Graoully, laBestia del Gévaudan,Melusina, e laTarasca, un tipico mostro che, secondo la leggenda, avrebbe devastato la regione francese dellaProvenza.
È altresì noto, che per ragioni tuttora al vaglio degli studiosi, in Francia non sia diffuso il bidet.
^Questo valore si ritrova nelle cronache diJean Froissart, coevo alla peste, anche se, secondo recenti studi su alcune province del regno, la popolazione di queste province fu dimezzata o addirittura ridotta a un terzo tra il 1315 e il 1450; la peste fu la principale causa di questo crollo demografico.
^Tra le altre menzioni, Léopold Senghor, "Le Français, langue de culture",Esprit, 1962:Nos valeurs font battre, maintenant les livres que vous lisez, la langue que vous parlez: le français, Soleil qui brille hors de l'Hexagone.
^abL’energia Nucleare, suindustrie.gouv.fr., documento di analisi per il Ministero dell'ecologia, e del Ministero dell'economia, delle finanze e del lavoro, 2006.
^M. Tabanelli,Un Secolo D'Oro Della Chirurgia Francese (1300). Volume I. Henry De Mondeville, Tip. Valbonesi, Forlì 1969. M. Tabanelli,Un Secolo D'Oro Della Chirurgia Francese (1300). Volume II. Guy De Chauliac, Tip. Valbonesi, Forlì 1970.
(FR) Jean Carpentier, François Lebrun, Alain Tranoy, Élisabeth Carpentier e Jean-MarieMayeur,Histoire de France, Parigi, Points Seuil, 2000,ISBN2-020-10879-8.
Emmanuel DE MARTONNE, Pino FORTINI, Luigi CHATRIAN, Carlo DE ANGELIS, Giulio COSTANZI, Anna Maria RATTI, Raymond LANTIER, Francesco COGNASSO, Roberto PALAMAROCCHI, Pietro SILVA, Arnold van GENNEP, Louis GILLET, Henry PRUNIERES, Giulio BERTONI e Ferdinando NERI,FRANCIA, inEnciclopedia Italiana,Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.