Francesco decise di ritornare in guerra contro le truppe francesi nel1805 con laGuerra della 3ª coalizione, nella quale però subì una gravissima sconfitta adAusterlitz, a seguito della quale il Sacro Romano Impero si dissolse ufficialmente e così a Francesco rimasero le corone d'Austria, Ungheria e Boemia. Dopo un periodo di neutralità, nel1809 l'Austria dichiarò nuovamente guerra a Bonaparte, il quale al tempo era impegnato in unconflitto in Spagna. Francesco fu nuovamente sconfitto e divenne un vassallo di Napoleone, venendo costretto a riconoscere quest'ultimo come Imperatore; inoltre diede in sposa al sovrano francese la figliaMaria Luisa. Nel1813, l'Impero austriaco ritornò sul campo di battaglia, partecipando all'ultima coalizione contro Napoleone, che venne sconfitto definitivamente aWaterloo nel 1815. Dopo la caduta dell'Impero francese, Francesco, rappresentato dalMinistro von Metternich, ospitò ilCongresso di Vienna, che portò poi allaRestaurazione dei governi precedenti alla Rivoluzione francese.
Francesco, nonostante la rivoluzione e le guerre napoleoniche, intraprese una politica conservatrice, basata su un forte uso della polizia e della censura. Tale governo permise all'Austria di mantenere una certa stabilità, ma nel frattempo affondarono radici le successiverivolte del 1848. Francesco morì nel1835, dopo quarantatrè anni e un giorno di regno, lasciando il trono al primogenitoFerdinando I, il quale però fu dichiarato incapace di governare e fu affiancato così da un consiglio diReggenza.
Francesco nacque il 12 febbraio1768 aFirenze, primogenito maschio diPietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena, alloraGranduca di Toscana, e diMaria Luisa di Spagna; egli apparteneva così alla dinastia degliAsburgo-Lorena, creata a seguito delle nozze diMaria Teresa d'Asburgo eFrancesco Stefano di Lorena, discendendo anche dalle case diFarnese,Wettin,Orléans,Borbone-Francia eSpagna. Fu battezzato con i nomiFrancesco Giuseppe Carlo Giovanni. Fin da piccolo, Francesco fu destinato al trono come successore di suo zioGiuseppe II il quale pur avendo avuto due mogli non ebbe figli e di conseguenza il suo erede era il fratello minorePietro Leopoldo, nonché padre di Francesco, che si trasferì nel1784 aVienna dove proseguì la sua educazione, sotto la personale supervisione dello zio l'Imperatore[1][2], seguendolo in diverse cerimonie ufficiali[3]. Giuseppe insegnò al nipote l'arte di governare, l'addestramento militare e le capacità amministrative, mirando a plasmarlo in un sovrano capace. Nonostante questi sforzi, Francesco fu spesso percepito come privo di immaginazione e resistente al cambiamento, tuttavia, sviluppò un forte senso del dovere ed un impegno verso i valori conservatori, tratti che avrebbero definito il suo regno[4]. Nel1790, Francesco seguì lo zio nellaGuerra russo-turca[5] ma il 20 febbraio dello stesso anno l'imperatore Giuseppe II morì.
Dopo la sconfitta austriaca aMarengo nel giugno 1800, l'Impero fu costretto a firmare ilTrattato di Lunéville che imponeva all'Austria di rispettare le clausole del precedente di Campoformio, inoltre certi possedimenti austriaci in Germania dovevano essere abbandonati, come ilFricktal che passò allaSvizzera. Il controllo francese venne esteso alla riva sinistra delReno mentre i principi tedeschi rinunciavano ai territori a ovest del fiume. Il confine contestato in Italia veniva sistemato sull’Adige, tagliando in due la città diVerona, mentre ilGranducato di Toscana cadde e nacque ilRegno d'Etruria, che venne assegnato aLudovico I di Borbone in cambio delDucato di Parma. Ferdinando, granduca di Toscana e fratello di Francesco II, ricevette in compenso alcuni territori in Germania. Ribadito il confine delReno, le due parti si dichiaravano d'accordo nel rispettare l'indipendenza delleRepubbliche Batava,Cisalpina,Elvetica eLigure. Nel nord Italia si ribadì l’estinzione deifeudi imperiali, e i due semi-indipendentiprincipati vescovili diTrento eBressanone vennero secolarizzati ed annessi direttamente dall'Austria.
Il 2 dicembre 1804Napoleone Bonaparte si autoproclamòimperatore dei francesi ed all'incoronazione era presente anchePapa Pio VII, che probabilmente temeva un'invasione francese delloStato Pontificio. Era chiaro che Napoleone aveva collegato simbolicamente la sua incoronazione a quella diCarlo Magno, avvenuta il 25 dicembre 800, come si può vedere dalla somiglianza tra il suo titolo,"Imperatore dei Francesi", e quello di"Imperatore dei Romani", utilizzato da Francesco II e da tutti isovrani germanici prima di lui. Con la sua presenza alla cerimonia, Pio VII approvò simbolicamente il trasferimento del potere (translatio imperii) dalSacro Romano Impero all'Impero francese. L'incoronazione ricevette reazioni contrastanti: sebbene un ritorno alla monarchia in seguito allarivoluzione fosse ben accolto, si temeva che la proclamazione di Napoleone a imperatore potesse spingere gli altri sovrani europei a fare lo stesso, annullando quindi il potere universale dell'imperatore delSacro Romano Impero. Tuttavia, i funzionari austriaci si resero immediatamente contro che, se avessero rifiutato di riconoscere Napoleone come imperatore, sarebbe proseguita la guerra con la Francia, la quale però aveva già accettato la parità con l'Austria e la sottomissione al Sacro Romano Impero. Fu così che, l'11 agosto1804, Francesco II si proclamòimperatore d'Austria, senza una nuova incoronazione, poiché aveva già ricevuto quella imperiale, per pareggiare la situazione con la Francia e per rendere gliAsburgo pari agli altri imperatori europei, dal momento che il titolo di imperatore del Sacro Romano Impero era considerato puramente onorifico. Nacque così l'Impero austriaco, che riuniva tutti i domini personali di Francesco II (Austria, Boemia ed Ungheria).
Kaiser Francesco che da udienza.Francesco assieme aNapoleone.
Nel 1805, Francesco decise di ritornare sul campo di battaglia e si unì così nellaGuerra della Terza coalizione, la quale però pose in rilievo l'inefficienza dell'Esercito austriaco che subì una pesante sconfitta nella Battaglia di Austerlitz, a seguito della quale l'Austria dovette accettare le condizioni imposte dallaPace di Presburgo: laBaviera, ilBaden e ilWürttemberg ottennero la piena sovranità mentre rimase incerto se ilDucato di Cleves, ilDucato di Berg e laContea di Mark sarebbero rimasti feudi imperiali o sarebbero diventati parte dell'Impero francese. Il trattato segnò la fine giuridica, se non di fatto, delSacro Romano Impero, ufficializzata quando l'imperatore Francesco dovette rinunciare al suo titolo nel 1806, mantenendo però il titolo imperiale d'Austria, venendo inoltre obbligato a riconoscere Napoleone come Imperatore[6][7]. Nel 1809, Francesco attaccò di nuovo la Francia, sperando di trarre vantaggio dal fatto che al tempo la Francia era impegnata in unconflitto in Spagna. Fu nuovamente sconfitto e questa volta fu costretto ad allearsi con Napoleone, cedendo territori all'Impero ed unendosi alSistema continentale e dando in sposa sua figliaMaria Luisa allo stesso Imperatore. Francesco divenne essenzialmente un vassallo del nuovo genero. Le guerre napoleoniche indebolirono drasticamente l'Austria e ne ridussero il prestigio, il che avrebbe portato la Prussia ad acquisire il vantaggio nella contesa per il predominio della Germania. Nel 1813, per la quarta ed ultima volta, l'Austria si rivoltò contro la Francia e si unì aGran Bretagna,Russia ePrussia nella loroguerra contro Napoleone.
L'Austria ebbe un ruolo importante nella sconfitta finale della Francia: in riconoscimento di ciò, Francesco, rappresentato daKlemens von Metternich, presiedette ilCongresso di Vienna, contribuendo a formare ilConcerto europeo e laSanta Alleanza, inaugurando un'era di conservatorismo e reazionarismo in Europa. LaConfederazione tedesca, una libera associazione di stati dell'Europa centrale, fu creata dal Congresso di Vienna nel1815 per organizzare gli stati sopravvissuti del Sacro Romano Impero. La dieta federale si riunì a Francoforte sotto la presidenza austriaca (infatti l'imperatore asburgico era rappresentato da un "inviato presidenziale" austriaco). Il congresso fu un trionfo personale per Francesco II il quale ebbe modo nuovamente di confrontarsi con alleati di peso, come lo zarAlessandro I di Russia e reFederico Guglielmo III di Prussia, ma negoziò un trattato segreto conLuigi XVIII di Francia, appena restaurato sul trono francese, che minacciò seriamente di compromettere i delicati rapporti diplomatici intessuti dai suoi ministri.[8] In Austria, alla fine delle guerre napoleoniche, Francesco decise di non ripristinare il sistema dell'Ancien Régime, ma legittimò il suo governo erigendo un sistema sociale conservatore e infine reazionario, come redatto da Metternich e stabilito dalla Santa Alleanza fondata nel1818.
Seguì le politiche di suo zioGiuseppe II, noto comegiuseppinismo, con la sua enfasi sul ruolo della polizia, del censore e della repressione delle tendenze democratiche. Si oppose metodicamente a ogni tentativo di suggerimento di elargire delle riforme, convinto che una tale politica non avrebbe portato ad altro che a rendere instabile lo Stato. Il suo sforzo di retta amministrazione finì con lo scavare sempre più profonde differenze tra le popolazioni dell'impero, che a causa di diverse tradizioni e credenze creavano problemi all'interno della burocrazia austriaca. Burocrate egli stesso, Francesco credeva di poter eludere l’avvento del nuovo clima politico e spirituale, maturato con la Rivoluzione francese, con una meticolosa osservanza letterale dei regolamenti vigenti, con la censura e con l’oppressione della libertà di parola e di pensiero. Di qui l’aspetto poliziesco assunto dal suo governo, specie nei territori periferici divenuti aspramente antiaustriaci. Tale ostilità fu il risultato più vistoso dell’anacronismo del suo regime rigidamente paternalistico[2][4][9][10][11]. L'influenza dellaChiesa cattolica fu ripristinata, invertendo molte delle riforme ispirate all'Illuminismo dei suoi predecessori. Queste azioni facevano parte di quello che divenne noto come ilSistema Metternich, dal nome del suo influente cancelliere, che cercava di preservare il tradizionale ordine monarchico e sopprimere le attività rivoluzionarie attraverso l'azione collettiva tra le potenze europee[4]. Mentre queste politiche fornivano stabilità a breve termine, soffocavano anche lo sviluppo sociale e politico. La resistenza di Francesco al cambiamento e la soppressione del dissenso contribuirono a far crescere il malcontento tra vari segmenti della società, tra cui intellettuali, studenti e la classe media emergente. Il suo regno divenne associato all'assolutismo reazionario, opponendosi alle correnti liberali e nazionaliste che stavano guadagnando slancio in tutto il continente[2]. Lo storico austriaco Heinrich Drimmel così si è espresso rivedendo il classico giudizio dato dagli storici alla politica conservatrice di Francesco II:
«Quello che spinse Francesco a godere della fama che gode verso gli storici è stato rappresentato dall'uso della polizia e della forza nei termini che già avevano sfruttato sua nonna, suo zio e suo padre. Il comportamento draconiano di Maria Teresa ricorda infatti molto i metodi e le sanzioni penali introdotte da Giuseppe II per gli austriaci. Solo Leopoldo II si premurò di importare dall'Italia un certo sviluppo in questo senso, se non altro per la polizia che divenne segreta, piena di spie ed informatori. Nulla del resto se confrontato a quanto accadde in Francia con ilTerrore e con i rivoluzionari e le modalità successivamente attuate da Napoleone".[12]»
La ragione di questa politica conservatrice traeva forse le proprie origini dagli eventi dellaRivoluzione francese che tanto avevano impressionato lo stesso Francesco II all'inizio del proprio regno. Nel1794 tale durezza era stata resa necessaria per sventare una cospirazionegiacobina scoperta tra le file alle armate austriache ed ungheresi[13]; i capi di questa cospirazione vennero processati, ma i verdetti finali riuscirono solo a smussare i contorni della fitta rete di trame. Il fratello di Francesco, Alessandro Leopoldo all'epoca Palatino d'Ungheria scrisse all'Imperatore: "Anche se abbiamo colpito il grosso dei cospiratori, non siamo ancora arrivati al fondo del lavoro." I processati vennero condannati all'impiccagione ed alla pubblica esposizione, mentre molti altri vennero condannati al carcere duro (molti di questi morirono a causa delle pessime condizioni alle quali erano detenuti)[14]. A fronte di questi eventi si può facilmente comprendere come Francesco II fosse quindi portato ad essere sospettoso per natura, sfruttando la fitta rete di polizia segreta e spie seguendo l'esempio di suo padre (alla cui morte la polizia segreta toscana era una delle migliori d'Europa) ed arrivando persino a far eseguire indagini sui suoi fratelli, gli arciduchi Carlo e Giovanni, per sospette attività coi rivoluzionari. Anche la censura ebbe un ruolo rilevante nella politica interna di Francesco II: l'autoreFranz Grillparzer, patriota fedele alla causa imperiale, si vide una volta censurata una sua opera per "misure precauzionali". Quando Grillparzer incontrò il censore responsabile gli chiese cosa vi fosse di negativo nel suo lavoro. Il censore replicò "Oh, nulla anzi! Ma per dovere di stato le devo rispondere "Beh non si sa mai !"[15].
Francesco II morì il 2 marzo1835 aVienna, dopo quarantatre anni ed un giorno di governo come sovrano delSacro Romano Impero e dell'Impero austriaco, divenendo uno dei sovrani austriaci più longevi della storia. Alla sua morte gli successe il primogenito maschioFerdinando I che fu considerato mentalmente inadatto a governare in modo efficace. Il vero potere passò a un consiglio di reggenza guidato da Metternich e altri consiglieri, mantenendo il corso conservatore stabilito da Francesco. Ferdinando abdicò poi nel1848 in favore del nipote,Francesco Giuseppe.
Da un lato Francesco guidò con successo l'Austria attraverso un periodo di immense minacce esterne, preservando la monarchia asburgica durante i tumultuosi tempi della Rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche. I suoi sforzi al Congresso di Vienna contribuirono a plasmare l'ordine europeo del dopoguerra, ristabilendo l'Austria come una potenza significativa. D'altro canto, però le sue politiche interne contribuirono a far aumentare le pressioni che alla fine avrebbero richiesto cambiamenti fondamentali. La soppressione dei movimenti liberali e nazionalisti, insieme al soffocamento del progresso intellettuale e sociale, alimentarono un malcontento diffuso. Queste misure repressive prepararono il terreno per lerivoluzioni del 1848, che scoppiarono in tutta Europa e posero sfide significative all'Impero austriaco.
Venne organizzato un grande funerale che partì dalla Cappella reale dellaHofburg[16] dove il suo corpo rimase esposto per tre giorni alla pubblica venerazione dei sudditi[17]. Francesco, come da tradizione, venne sepolto nellaKapuzinergruft, Cappella dei Cappuccini, diVienna, alla tomba n. 57, attorniato dalle sue quattro mogli. Con la sua scomparsa, la dignità imperiale passò al suo figlio maggioreFerdinando, al quale lo stesso Francesco indirizzò il suo testamento politico con queste parole: "Preserva l'unità della famiglia e salvaguardala poiché è uno dei beni più preziosi al mondo".
Maria Luisa (1791 – 1847), che sposò nel 1810Napoleone Bonaparte, imperatrice di Francia fino al 1815 e poi duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla; dopo la morte del Bonaparte, sposò nel 1821 in seconde nozze il conteAdam Albert von Neipperg e successivamente, dopo la morte di quest'ultimo, sposò nel1834 il conteCharles-René de Bombelles;
Grande stemma di Francesco II come imperatore del Sacro Romano ImperoGrande stemma di Francesco I come imperatore d'Austria
Francesco II modificò più volte durante il suo regno la grande titolatura ufficiale a seguito dei continui cambi geopolitici ai quali furono soggetti i suoi domini.
Modifiche si resero necessarie anche allo stemma imperiale che, durante il Sacro Romano Impero, nella sua versione più estesa, era composto da un'aquila bicipite recante in petto uno scudo composto da 69 campi disposti in modo tale che ai quattro angoli si presentassero i quattro scudi dei principali domini dell'impero e cioè Ungheria in alto a destra, in alto a sinistra Boemia, in basso a destra Galizia con vicino lo stemma dei Lorena, in basso a sinistra di Venezia. Il nuovo stemma, invece, riportava al centro semplicemente lo stemma austriaco (sfondo rosso con una banda argentea al centro) a voler sottolineare ancora una volta la rinnovata centralità dell'Austria e dei domini personali della casata imperiale nel nuovo impero. Il nuovo stemma rimase tale sino al1867 quando, con la creazione dell'Impero austro-ungarico vennero aggiunte due corone a simboleggiare le due entità regali dell'Austria e dell'Ungheria.
^L'imperatore prese questa decisione dicendo che Francesco apparteneva alla monarchia asburgica e non alGranducato di Toscana, affermando:
(tedesco)
«Man kann nie einem Österreicher, einem Ungarn oder Böhmen erklären, was wirklich ein Landsmann ist, wenn man in Italien geboren und großgezogen wurde»
(italiano) «Non si può spiegare ad un austriaco o ad un ungherese o ad un boemo che cos’è effettivamente un compatriota se si è nati e cresciuti in Italia»
(Giuseppe II, Imperatore del Sacro Romano Impero)
Tale decisione venne sicuramente assunta nel corso del viaggio cheGiuseppe II compì nel1784 inItalia, come egli stesso riferisce in una lettera del 6 aprile 1784 aCaterina II di Russia, con queste parole:
(francese)
«Je me suis arrangé avec mon frère le Grand-Duc qui m'amènera dans le courant de cet été son fils aîné à Vienne, où il achèvera son éducation sous mes yeux. Ce n'est pas un petit poids dont je me charge, mais je n'ai en vue que le bien-être de ma patrie, et il me paraît qu'il exige que je prenne ce parti.»
(italiano) «Io mi sono messo d'accordo conmio fratello, il granduca che mi porterà nel corso di quest'estate il suo figlio primogenito a Vienna, ove egli verrà educato sotto i miei occhi. Questo non è un piccolo onere di cui mi faccio carico, ma io non ho in vista [altro] che il benessere della mia patria, e mi parve che esso esigesse che io prendessi questa decisione.»
^Del matrimonio, questione piuttosto decisiva in quanto alla successione imperiale, dà notiziaGiuseppe II in una lettera del 7 gennaio 1788 aCaterina II di Russia, con queste parole:
(francese)
«J'ai l'honneur de Lui donner part du mariage conclu hier de mon neveu François avec la Princesse Elisabeth de Wurttemberg.»
(italiano) «Ho l'onore di metterla a parte del matrimonio concluso ieri di mio nipote Francesco con la principessa Elisabetta di Wurttemberg.»
Incorsivo i regnanti titolaride iure ma nonde facto, oppure i pretendenti al trono, quindi senza effettiva sovranità sui territori italiani
Note:
^non è chiaro con quale titolo Odoacre regnò in Italia ma gli storici concordano sull'attribuirgli quello diRe d'Italia, assegnatogli dal contemporaneoVittore Vitense.
^non da Imperatore, contese il trono ad Enrico II il Santo