| Francesco Francescon | |||||||
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| Informazioni personali | |||||||
| Arbitro di | |||||||
| Sezione | Padova[1] | ||||||
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Francesco Francescon (Padova,17 novembre1928) è un exarbitro di calcioitaliano, iscritto alla sezioneAIA di Padova.
Ha arbitrato 3derby di Torino e 5 "classiche" tra Juventus-Milan. Ha fatto il suo esordio in Serie B nel 1958 inSambenedettese-Modena e nel 1959 arriva l'esordio in Serie A in occasione della partitaFiorentina-Palermo. L'ultima gara nella massima serie la dirige il 6 maggio 1973 aBergamo:Atalanta-Juventus0-2.
Proposto come internazionale nel 1964, mette assieme una carriera degna di nota. Già nel dicembre di quell'anno dirige la prima partita tra squadre di club (per laCoppa delle Coppe la gara traReal Zaragoza e ilDundee FC 2-1) mentre effettua il debutto nella più prestigiosaCoppa dei Campioni il 22 settembre 1965 inPartizan-Nantes terminata 2-0. Nel prosieguo della carriera, rappresenta la classe arbitrale italiana e dirige due incontri aiGiochi della XX Olimpiade del1972 (Messico-Sudan 1-0 aNorimberga e, nella stessa città,Polonia -Marocco 5-0).
A livello di competizioni europee per clubs dirige la semifinale di andataLegia Varsavia-Feyenoord (0-0) dellaCoppa dei Campioni 1969-1970; la semifinale di andata aSmirne traGöztepe Spor Kulübü eÚjpest dellaCoppa delle Fiere 1968-1969 (gara conclusa sull'1 a 4 per gli ospiti ungheresi) e la semifinale di ritornoRangers Glasgow-Bayern Monaco dellaCoppa delle Coppe 1971-1972, giocata all'Ibrox Park davanti a 80 000 spettatori e vinta per 2 a 0 dai padroni di casa, poi vincitori del trofeo. È stato inoltre impiegato come guardalinee in occasione della finale diCoppa dei Campioni 1967-1968 a Wembley nella terna guidata daConcetto Lo Bello (Manchester United-Benfica 4-1).
Nel 1971 arbitra a Genova lo spareggio che decise l'assegnazione dellaCoppa Italia fraTorino eMilan: 0-0 al termine dei tempi supplementari e vittoria della squadra piemontese per 5 a 3 dopo i calci di rigore. Viene avvicendato dai ruoli nel 1973,[2] con un bilancio finale di 197 gare dirette nella massima serie, 70 nella serie cadetta e 55 a livello internazionale. È stato insignito di due onorificenze arbitrali importanti: nel 1960 ilPremio Florindo Longagnani (poi divenutoPremio Giorgio Bernardi) destinato al miglior arbitro debuttante in Serie A; nel 1968 conquista invece ilPremio Giovanni Mauro destinato al direttore di gara italiano particolarmente distintosi nella stagione sportiva.
Il 1º giugno 1967 arbitrò l'incontroMantova-Inter, sfida decisiva per la lotta scudetto fra i milanesi e laJuventus nel campionato diSerie A 1966-1967. La gara terminò con la sconfitta dell'Inter e la contemporanea vittoria del campionato ai torinesi, e fu accompagnata da polemiche per la mancata assegnazione di unpenalty all'Inter, la quale concluse l'incontro in 10 uomini per l'espulsione diCorso per proteste. Secondo fonti filointeriste, Francescon avvertì i giocatori nerazzurri che quel giorno non avrebbe fischiato rigori a loro favore per non essere accusato di aver «regalato» loro lo scudetto;[3] anche i mantovani, tuttavia, recriminarono per un rigore non assegnato.[4]
Tre anni dopo, suscitò grandi polemiche la direzione di gara della partita di Serie A Juventus-Roma del 29 novembre 1970, terminata 2-0 per i bianconeri. Il presidente della RomaAlvaro Marchini accusò Francescon di essere stato corrotto dal club piemontese, salvo poi smentire la propria dichiarazione, e l'arbitro padovano chiese invano alla FIGC di essere autorizzato a sporgere querela per diffamazione. La vicenda si concluse con la squalifica di Marchini.[5]
Diventa vicecommissario della Commissione Arbitri Nazionale A e B dal 1985 al 1994 (sotto le gestioni diCesare Gussoni ePaolo Casarin); dal 1985 al 1999 è invece osservatore degli arbitriUEFA; nell'estate del1997 viene nominato dall'AIA commissario della sezione AIA di Castelfranco Veneto.[1]
È noto nella città di Padova per la gloriosa presidenza della società calcistica dilettantistica G.S. Lellianum. In particolare l'annata dei giovanissimi classe 1988, tra cui i giocatori Alberto Tonon, Tommaso Carrara, Roberto Brunoro, Jacopo Parise, Andrea Cicolella, Niccolo Rossato, Stefano Zampirollo, Marco Cassanta e Andrea Rabito gli diedero grandi soddisfazioni arrivando alla finale provinciale 2003-2004.
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