Leforze armate italiane (generalmente abbreviatoFF.AA.) sono l'insieme delle componenti militari dellaRepubblica Italiana.
Nate a seguito dell'unità d'Italia, hanno visto numerosi cambiamenti durante la loro storia. Con l'avvento delXXI secolo l'Arma dei Carabinieri, fino ad allora un'Arma dell'Esercito Italiano, è divenuta dal 2000 forza armata autonoma; l'emanazione poi dellalegge 23 agosto 2004, n. 226 ha determinato la sospensione alle chiamate delservizio militare in Italia a partire dal 2005, accanto a un processo di riforma generale accompagnato da una progressiva riduzione di effettivi.
Attualmente le forze armate della Repubblica Italiana operano sia nel territorio nazionale che in altriStati del mondo, in quest'ultimo caso sotto egida dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, dellaNATO (di cui l'Italia fa parte dal1949), dell'Unione europea, o nell'ambito di missioni militari multinazionali di pace, congiuntamente o meno assieme ad altre forze armate straniere. Dal 2021 si sono aggiunte le componenti operative nell'ambito cibernetico, con la creazione delComando per le operazioni in rete.
Con l'unità d'Italia, l'Esercito e laMarina sabaudi inglobarono le forze degli altriStati preunitari, dando vita alRegio Esercito e allaRegia Marina. Fu anche introdotto ilservizio militare di leva obbligatorio per tutti i cittadini di sesso maschile.
Per contrastare ilbrigantaggio postunitario italiano fu poi creato un apposito corpo, laGuardia nazionale italiana, sciolta nel1876. Inoltre ià verso la fine del XIX iniziano le prime missioni militari internazionali, come ad esempio quella delcorpo di spedizione italiano in Cina per proteggere laconcessione italiana di Tientsin.
Nel marzo1923 si giunse all'istituzione di una terza forza armata, laRegia Aeronautica: ad essa vennero affidate tutte le forze aeree militari del Regno e delle colonie, sia del Regio Esercito sia della Regia Marina.
Con Regio Decreto del 4 agosto 1924 laM.V.S.N., che fino ad allora aveva compiti digendarmeria, entrò a far parte delle forze armate statali, per cui le Camicie Nere prestavano giuramento al re e non più al Partito fascista, e la Milizia divenne la quarta forza armata italiana. Fu sciolta nell'agosto 1943, dopo lacaduta del fascismo.
Dopo la fine dellaseconda guerra mondiale in Italia e con lanascita della Repubblica Italiana gli Alleati emanarono le "Direttive temporanee sull’organizzazione, sull’addestramento e sull’impiego dell’Esercito Italiano" (in vigore dal 14 novembre 1945 fino al 1947), attuate col riassetto stabilito dallaStato Maggiore dell'Esercito nel marzo 1946, in base tali atto era prevista l'istituzione a livello locale di un "comando militare territoriale", dai quali dipendeva uncentro addestramento reclute, quest'ultimo preposto all'addestramento dei militari di leva.[3] mentre l'aeronautica e la marina militare furono dotate di proprie strutture dedicate.
Nel1947 con l'istituzione delMinistero della difesa (unificando i precedenti ministeri della guerra, della marina e dell'aeronautica), le forze armate si articolavano in tre differenti settori tradizionali, ciascuno dei quali costituiva una forza armata: l'Esercito Italiano[4] (che annoverava prima fra le proprie Armi l'Arma dei Carabinieri), laMarina Militare[5] (con alle dipendenze ilCorpo delle capitanerie di porto), l'Aeronautica Militare[6] Riprende inoltre l'impegno internazionale: tra le prime missioni delle forze armate repubblicane vi è stata lamissione Italcon Libano, agli inizi degli anni '80.
A partire daglianni '90 le forze armate iniziarono un lento processo di riforma, con l'istituzione delle figure nel 1993 delvolontario in ferma breve e nel 1999 con quella delvolontario in ferma annuale. Ilservizio militare femminile, su base volontaria, è stato introdotto nel 1999, n. 380, e l'anno successivo partirono i primi arruolamenti. Daglianni 2000 inoltre le forze italiane sono stato oggetto di varie riforme; nell'anno2000 l'Arma dei Carabinieri ha assunto il rango di "forza armata" autonoma, mantenendo pressoché inalterati struttura, compiti e la duplice dipendenza dalMinistero della difesa e dalMinistero dell'interno.[7][8] Tra le altre riforme più importanti sono da ricordare lalegge 23 agosto 2004, n. 226 che ha provveduto alla sospensione, in tempo di pace, delle chiamate di leva alservizio militare, ild.lgs. 15 marzo 2010, n. 66 che ha raccolto la disciplina normativa principale delle forze armate e il d.lgs 29 maggio 2017, n. 94 che riordinò i ruoli e le carriere del personale.
Sono attualmente costituite da treforze armate e un'arma con rango di forza armata:
L'inserimento, inoltre, di varianti organizzative tipiche delle grandi aziende civili, infatti, hanno reso quella delle forze armate una struttura organizzativa cosiddettaline and staff, in cui, accanto ai tipici e storici rapporti di dipendenza gerarchica (line), verticali, che si traducono essenzialmente nella natura dell'ordine militare, si sono progressivamente inserite nuove e moderne modalità organizzative "distaff", che affiancano i responsabili delle varie entità organizzative (i "comandanti") come organismi di elaborazione delle informazioni e di consulenza tecnica specifica, con l'applicazione dei moderni principi di processo decisionale.[senza fonte]
Dal punto di vista gerarchico le funzioni di comando nelle forze armate italiane sono ricoperti da:


IlPresidente della Repubblica, come sancisce l'articolo 87 dellaCostituzione della Repubblica Italiana:
In tale ruolo, derivante dalla sua caratterizzazione come "Capo dello Stato e rappresentante dell'unità nazionale", egli presiede ilConsiglio supremo di difesa, organo di indirizzo generale per la difesa dello Stato, e si avvale di appositi consiglieri militari per le questioni inerenti alle forze armate.[11]
L'indirizzo tecnico-politico delle forze armate viene però dal Ministro della difesa, che "è preposto all'amministrazione militare e civile della difesa", di cui è il "massimo organo gerarchico e disciplinare".[12]DalMinistero della difesa, guidato dal ministro della difesa, dipende l'ufficio di gabinetto, due sottosegretari, due uffici centrali, ilcapo di stato maggiore della difesa che rappresenta il vertice dell'organizzazione tecnico-operativa e, sulla base delle direttive impartite dal ministro, pianifica, predispone ed impiega le forze armate nel loro complesso; ed ilsegretario generale della difesa che è ancheDirettore nazionale degli armamenti (al vertice dell'organizzazione tecnico-amministrativa).[13]
Dal punto di vista militare, abbiamo ilcapo di stato maggiore della difesa che presiede lostato maggiore della difesa, il massimo organo gerarchicamente superiore a tutto il personale militare italiano e coordina icapi di stato maggiore delle singole forze armate, ilcomandante generale dell'Arma dei carabinieri (limitatamente ai compiti militari) e, per le attribuzioni tecnico-operative, ilsegretario generale della difesa.[13] Egli pianifica, predispone e dirige le operazioni nonché le esercitazioni interforze e multinazionali e le attività connesse attraverso ilComando operativo di vertice interforze.[14] Riguardo al coordinamento per leforze speciali italiane, è investito invece ilComando interforze per le operazioni delle forze speciali.
Uncapo di stato maggiore è al vertice di ogni forza armata, che a sua volta si articola in ulteriori "elementi" diversamente denominati aventi ciascuno proprie finalità e struttura ordinativa, raggruppati talora in organi centrali e di vertice, organi territoriali, organi scolastici, di istruzione, addestramento e di formazione, organi operativi e organi logistici con compiti tecnici, giuridici, amministrativi, di sostegno e sperimentazione. Un "comitato dei capi di stato maggiore" è organo di consulenza delcapo di stato maggiore della difesa, che lo presiede.
Dal punto di vista operativo, le attività sono poste in capo a vari comandi, al vertice dei quali vi è lostato maggiore della difesa e i suoi comandi operativi interforze.
Il coordinamento e la supervisione sulla logistica e relative attività spettano invece ai comandi logistici, uno per l'Esercito, uno per laMarina e uno per l'Aeronautica.

Nato comeRegio Esercito, dall'unificazione dell'Armata sarda con gli altri eserciti degliStati preunitari italiani, perdecreto del 4 maggio1861,[15] l'Esercito Italiano contava nel2019 su un organico di 100.000 unità[16]. Suoi corpi ausiliari sono ilCorpo militare della Croce Rossa Italiana e ilCorpo militare dell'ACISMOM.
Dispone dicarri armati,autoblindo,veicoli da combattimento della fanteria esemoventi d'artiglieria, inoltre ha una sola specialità che racchiude le forze aeree: l'Aviazione dell'Esercito. La formazione del personale è affidata alComando per la formazione, Specializzazione e Dottrina dell'Esercito, che si avvale del Comando formazione e Scuola di applicazione da cui dipendono Accademia militare, Scuola sottufficiali, Reggimenti addestramento volontari e Scuola lingue estere esercito. Le unità diforze speciali dell'Esercito dipendono dal Comando forze speciali esercito.

Nata nel 1923 comeRegia Aeronautica, l'Aeronautica Militare è la terza forza armata dello Stato (in ordine di anzianità di costituzione, e la più giovane come fondazione), con un organico di 41.000 effettivi nel2019[16]. Ad essa sono devolute le operazioni di difesa aerea del territorio e degli interessi nazionali, nonché quelle ditrasporto aereo.
In passato si è anche occupata delcontrollo del traffico aereo nello spazio aereo nazionale. Per lo svolgimento del ruolo didifesa aerea, l'Aeronautica Militare ha a disposizione un centinaio diEurofighter Typhoon. Per quanto riguarda, invece, le missioni di attacco e ricognizione, ha in dotazione iTornado, gliAMX e gliAermacchi MB-339, a cui si sono aggiunti i nuovissimiLockheed Martin F-35 Lightning II. Per il trasporto aereo, infine, ricorre aiC-130J Hercules, aiC-27J Spartan ed ai nuoviBoeing KC-767A, nel doppio ruolo di cargo eaerocisterna.
L'Aeronautica Militare ha in dotazione anche diversi velivoli non pilotatiUAV per la ricognizione delle aree di operazioni ed è responsabile anche delsoccorso aereo.
L'unità diforze speciali dell'Aeronautica Militare è il17º Stormo incursori.

Nata comeRegia Marina dalla fusione dellaMarina del Regno di Sardegna, dellaReal Marina del Regno delle Due Sicilie con le altremarine preunitarie, la Marina Militare contava 30.000 effettivi nel2019[16]. Ad essa sono affidati il controllo e la condotta delle operazioni navali nelle acque territoriali ed internazionali.
Ad essa è devoluto, inoltre, il compito di pattugliamento delle coste tramite ilCorpo delle capitanerie di porto - Guardia Costiera. La sua flotta è composta da circa 75 unità principali più altre 11 navi scuola, 1 nave oceanografica, 7 navi cisterna, 2 navi per esperienze e tecnologiche, 3 navi idrografiche e oceanografiche, 5 navi servizio fari, 1 nave salvataggio, 6 navi costiere da trasporto e 32rimorchiatori.
La Marina Militare ha unaforza da sbarco, mentre l'unità diforze speciali è ilG.O.I. - Gruppo Operativo Incursori delCOMSUBIN - Raggruppamento subacquei ed incursori "Teseo Tesei".
Nata nel 1814 come Corpo deiReali Carabinieri e divenuta Arma nel 1861, l'Arma dei Carabinieri è la quarta forza armata dello Stato per data di creazione (2000) ma la prima per numero di personale (109.576 nel2019[16]), che in gran parte svolge però funzioni di polizia (previste per legge 118.000 unità).[17] Corpo con funzioni digendarmeria, ha fatto parte dell'Esercito italiano, come Arma, sino al2000, quando ildecreto legislativo 5 ottobre2000 n. 297 l'ha elevata al rango di forza armata. Secondo tale decreto "concorre alla difesa integrata del territorio nazionale. Il concorso è definito, in accordo con il comandante generale dell'Arma, dai capi di stato maggiore di forza armata, responsabili dell'approntamento e dell'impiego dei rispettivi dispositivi di difesa" (art.5).
La dipendenza dalcapo di stato maggiore della difesa riguarda però solo le funzioni dipolizia militare e quelli riguardante il personale impiegato in operazioni militari fuori area. Per i rimanenti compiti di istituto, l'Arma dipende da altri dicasteri dello Stato (Ministero dell'Interno in primis) e funzionalmente da quei ministeri preso i quali operano i militari dell'organizzazione speciale dell'Arma, quali ad esempio ilNAS, ilNOE, iRIS, ilComando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale ed ilComando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare. A differenza delle altre forze, al vertice non vi è unCapo di stato maggiore,[18] ma da uncomandante generale, carica comunque equipollente a quella di capo di stato maggiore. Non può però esprimere il capo di stato maggiore della difesa, incarico riservato alle altre tre forze armate.
A compiti esclusivamente militari sono dedicati circa 5.000 carabinieri (dati 2002), anche se all'assolvimento di tali compiti concorre l'intera organizzazione territoriale.[19] All'interno di essa è presente anche un'unità facente parte del novero delleforze speciali italiane: ilGruppo Intervento Speciale (G.I.S.).
LaGuardia di Finanza è un corpo di polizia specializzato, a ordinamento militare, integrato nella difesa del territorio nazionale. Nata nel 1774, è una componente delle forze armate a partire dall'inizio delXX secolo. Pur se direttamente dipendente dalMinistero dell'economia e delle finanze, è funzionalmente dipendente dalMinistero della difesa per la difesa del territorio e in caso di guerra. Infatti nel 1907 venne esteso al corpo l'uso delle stellette a cinque punte, simbolo comune dell'appartenenza alle forze armate.[20]
Dal 2021, per agevolare il comando nelle operazioni nei 5 domini (terra, mare, cielo, spazio e cibernetico) sono state affidate ulteriori funzioni alCOVI, nei settori spazio e cibernetico.
Nell'ambito della forze armate sono stati nel tempo designati alcune unità per condurre operazioni speciali, coordinati dalComando interforze operazioni forze speciali (CO.F.S.).
Vi sono inoltre delle unità di supporto operativo:
Le forze da sbarco costituiscono la componente anfibia delle forze armate, inquadrati nellaforza di proiezione dal mare.
Ne fanno parte:
IlServizio di sanità nelle forze armate è coordinato dall'Ispettorato generale della sanità militare, un organo dello stato maggiore della difesa. Ogni forza armata ha poi un suo Corpo sanitario:
Vi inoltre sono corpi militari ausiliari, per l'assolvimento di compiti di emergenza in tempo di pace e di guerra.Composti da personale volontario, in posizione di riserva, hanno principalmente funzioni disanità militare.
IlCorpo militare volontario della Croce Rossa Italiana è un corpo militare speciale volontario ausiliario delle forze armate italiane. È entrato ufficialmente nel novero delle forze armate con la concessione dellabandiera di guerra avvenuta con legge 25 giugno 1985 n. 342. È costituito esclusivamente da personale volontario in congedo, iscritto in un ruolo unico comprensivo delle categorie direttive dei medici, dei commissari e dei farmacisti, nonché della categoria del personale di assistenza.[21] Complessivamente si tratta di circa 19.000 in riserva e 300 in servizio attivo.
In virtù delle convenzioni diDiritto internazionale umanitario e in forza delle leggi vigenti in Italia, il Corpo Militare volontario può essere impiegato sia in tempo di pace che in tempo di guerra.In tempo diguerra o comunque in caso diconflitto armato il Corpo militare della CRI:
In tempo dipace il Corpo Militare della CRI è tenuto ad attendere, secondo le direttive e sotto la vigilanza delMinistero della difesa, alla preparazione del personale, dei materiali, dei mezzi e delle strutture di pertinenza, al fine di assicurare costantemente l'efficienza dei relativi servizi in qualsiasi circostanza (artt. 10 e 11 del DPR 31 luglio 1980 n. 613).È affiancato dalCorpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana.
IlCorpo speciale volontario ausiliario dell'Esercito Italiano dell'Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano militare Ordine di Malta è un corpo militare speciale ausiliario dell'Esercito italiano. Nacque il 20 marzo1876 con la prima convenzione per la “cooperazione” con il servizio sanitario dell'esercito con l'obiettivo di provvedere all'assistenza sanitaria e spirituale dei malati e feriti in guerra. Nel1940 venne creato ilCorpo delle infermiere volontarie dell'associazione dei cavalieri italiani del sovrano militare ordine di Malta, ora inquiescenza.
Dalla fine dellaseconda guerra mondiale il corpo militare si è dedicato essenzialmente all'assistenza delle popolazioni colpite dacatastrofi naturali e calamità, sia in Italia che in nord Africa. Dal 1991 il Corpo militare dello SMOM partecipa alle attività di polizia internazionale nei territori dellaex Jugoslavia, successivamente è entrato ufficialmente nel novero dei corpi armati dello Stato con la concessione dellabandiera di guerra avvenuta durante ilgoverno D'Alema I con la legge 2 agosto 1999 n. 27.
A partire dal 2004, alcuni ufficiali medici del Corpo sono stati integrati nelle strutture sanitarie, al seguito dell'esercito italiano, presenti neiBalcani per lo svolgimento di varie operazioni umanitarie e di assistenza.
L'Ordinariato militare italiano è unacircoscrizione personale dellaChiesa cattolica con caratteristiche peculiari. È guidato da un arcivescovo ordinario militare per l'Italia. Appartengono all'O.M.I.: i fedeli militari; i civili al servizio delle forze armate, le loro famiglie (coniuge e figli anche maggiorenni se conviventi); i parenti e le persone di servizio conviventi; gli allievi delle Scuole e delleaccademie militari, i degenti, gli addetti ad ospedali militari, le case per anziani e simili; tutti i fedeli che svolgono stabilmente compiti loro affidati dall'Ordinario militare o con il suo consenso.
Il clero dell'Ordinariato militare italiano è quindi arruolato nelle forze armate e i sacerdoti sono equiparati agli ufficiali. Per meglio prestare il proprio servizio, l'Ordinariato italiano è suddiviso in sedici zone pastorali geografiche.
Ogni arma delle forze armate italiane ha una propria componente; in particolare la riserva militare è costituita - per la truppa - dalleforze di completamento volontarie; mentre per gli ufficiali e daufficiali di complemento vi è la "riserva selezionata".
A partire dall'unità d'Italia e sino a tutto ilXX secolo, la fonte principale dell'arruolamento avveniva con l'operatività coattiva delservizio militare di leva in Italia (sulla base di quanto disposto dall'art. 52 della costituzione della Repubblica Italiana)[22] sebbene fosse previsto anche l'arruolamento volontario. Ilservizio militare femminile, esclusivamente su base volontaria, è stato introdotto con la legge delega 20 ottobre 1999, n. 380, attuata poi nel2000.


Con lalegge 23 agosto 2004, n. 226 - che ha determinato la sospensione alle chiamate al servizio di leva in tempo di pace - le forze armate non in tempo di guerra sono costituite soltanto da personale volontario.
Il personale è suddiviso su quattro categorie principali:
Lariserva militare italiana è invece composta dalleforze di completamento volontarie e dallariserva selezionata[23].
Il reclutamento può essere obbligatorio tramite laleva militare oppure volontario; nel primo caso a chiamata diretta, nel secondo attraversoconcorso pubblico. I requisiti per il reclutamento volontario sono previsti dald.lgs. 15 marzo 2010, n. 66, il secondo è aperto sia agli uomini che alle donne.[24]
Laselezione del personale deivolontari in ferma prefissata per l'esercito italiano avviene presso icentri di selezione volontari, mentre l'addestramento viene impartito presso uno dei varireggimenti addestramento volontari; lamarina militare italiana e l'aeronautica militare italiana dispongono invece di strutture proprie. Riguardo ai concorsi per l'arruolamento della truppa, per gliVFI sono per titoli, mentre per gliVFT per titoli ed esami; riguardo ai requisiti fisici previsti, la legge 12 gennaio 2015, n. 2 ha abolito i limiti minimi di altezza, prevedendo la sua sostituzione con determinati parametri fisici di cui al d.P.R. del 15 marzo 2010 n. 90; disposizioni particolari sono tuttavia previste per alcunearmi.
La norma del 2004 aveva istituito la figura deivolontari in ferma prefissata, con ferma limitata nel tempo (alla stregua degliufficiali in ferma prefissata e degliufficiali di complemento). Per diventarevolontari in servizio permanente (VSP) è necessario aver prestato cinque anni di servizio, ossia aver sostenuto almeno una ferma come volontario in ferma prefissata di un anno (VFP1) e, successivamente, una come volontario in ferma prefissata quadriennale (VFP4). Tale sistema di ferma è stato sostituito gradualmente, così come previsto dalla legge 5 agosto 2022 n.119, da due ferme triennali successive prima come volontario in ferma prefissata iniziale (VFI) e dopo come volontario in ferma prefissata triennale (VFT).
L'accesso alla categoria dei sottufficiali è possibile tramite concorso pubblico direttamente per il grado di maresciallo, previo corso formativo presso la Scuola sottufficiali dell'Esercito, oppure per concorso interno, sia per il grado di maresciallo (riservato ai VSP ed ai sergenti) che per il grado di sergente (riservato esclusivamente ai VSP).
L'accesso allacategoria degli ufficiali è possibile tramite concorso pubblico, previo corso formativo presso le accademie militari, oppure per concorso interno riservato a talune categorie.
È inoltre possibile partecipare ai concorsi anomina diretta sia per ufficiali che per marescialli, riservato a giovani laureati in talune materie oggetto di specifici concorsi.
Tutti gli appartenenti alle forze armate italiane sono inoltre tenuti a prestaregiuramento militare all'atto di assunzione del servizio.[25] Infine, ilcodice dell'ordinamento militare prevede - in alcuni casi - anche l'arruolamento diretto di civili, ma solo nei casi e ipotesi previste espressamente dalla legge e fermo restando i limiti d'età.
A parte la tradizionalegerarchia militare italiana, gli appartenenti alle forze armate possono essere utilizzati, per la sorveglianza di obiettivi istituzionali e di altri ritenutisensibili, in tal caso sono posti a disposizione dei prefetti, da parte delle autorità militari.[26] Elementi delle forze armate possono poi, in determinate situazioni, trovarsi alle dipendenze di autorità diverse da quelle militari: così il personale dell'Arma dei Carabinieri talora può essere impiegato in attività alle dipendenze dell'autorità di pubblica sicurezza ovvero dallamagistratura (in particolare delleprocure della Repubblica),[27] ovvero dei titolari diambasciata italiana all'estero. Oppure, il personale delCorpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera quando opera alle dipendenze delMinistero delle infrastrutture e dei trasporti nell'esercizio delle funzioni amministrative attinenti alla navigazione ed al traffico marittimo.
Altra situazione è quella nella quale si trovano i militari quando impiegati in ruolo diordine pubblico o pubblica sicurezza alle dipendenze diforze di polizia. In tal caso, limitatamente al periodo ed alle condizioni di impiego, i militari, che devono essere sempre affiancati da appartenenti all'Arma dei Carabinieri, allaGuardia di Finanza o allaPolizia di Stato, assumono anche la funzione (che normalmente non ricoprono) diagente di pubblica sicurezza.
Lostato giuridico dimilitare è riferito a fonti normative di vario livello che definiscono:
Per quanto concerne lo stato giuridico, il concetto di "posizione di stato" definisce la situazione di servizio in cui ilmilitare si trova.
In particolare, il militare è inquadrato in una delle seguenticategorie di stato giuridico e in una delle sotto inquadrateposizioni di stato giuridico:
I soggetti nella categoria dei militari in servizio permanente e in servizio temporaneo possiedono lostatus di "militare" e sono soggetti ai codici penali militari ed al regolamento di disciplina mentre, il personale incongedo, sebbene non sia più tenuti agli obblighi del servizio attivo o soggetto ai codici penali, è comunque tenuto al rispetto di taluni aspetti della disciplina militare (come ad esempio l'obbligo di riservatezza) e, altresì, conservano il grado e dell'uniforme, che può essere indossata in base alle disposizioni di legge o della forza armata di originaria appartenenza.[28]
Per tutto il personale in servizio, la legge pone alcuni limiti derivanti dallo status di militare; infatti, essi non possono unirsi in associazioni professionali di carattere sindacale diverse da quelle tra militari[29] e non hannodiritto di sciopero;[30] inoltre, la legge prevede alcune limitazioni alla loro libertà di espressione, di associazione e di movimento. Tra i loro doveri, essi sono tenuti a prestaregiuramento militare di fedeltà allaRepubblica Italiana, impegnandosi a osservarne le leggi e a difendere lacostituzione della Repubblica Italiana.[31] Tutti i militari, con meno di dodici mesi di servizio e se non diversamente autorizzati, sono tenuti a trascorrere la notte presso la località della sede di servizio.[32]
Al personale militare può esser inoltre imposto di sottoporsi a somministrazione vaccinale per esigenze diprofilassi[33] per esigenze nazionali o per l'impiego in operazioni all'estero; infine, in tema di rappresentanza, vigono particolari disposizioni, relative all'istituto dellarappresentanza militare (istituto in via di soppressione e sostituito dalle associazioni sindacali (legge 28 aprile 2022 n.46).
A tutto il personale è rilasciata laCarta multiservizi della Difesa, che funge dadocumento di riconoscimento in Italia.
L'avanzamento di carriera, nell'ambito del proprio ruolo, avviene diversamente a seconda del ruolo e del grado, e può essere ad anzianità o a scelta (con valutazione e a numero chiuso), previa valutazione di idoneità da parte di apposite commissioni.
Il transito da un ruolo/categoria inferiore ad un ruolo/categoria superiore avviene perconcorso interno.
I concorsi per l'accesso ai gradi iniziali di taluni ruoli e categorie delle Forze Armate sono aperti ai cittadini italiani per concorso pubblico[34]
I militari sono tenuti a rispettare le norme ed i principi dell'etica militare italiana e sono sottoposti alladisciplina militare, mentre lagiurisdizione su di essi è competenza dell'ordinamento giudiziario militare italiano.
Ai sensi deldecreto legge 23 maggio 2008 n. 92 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica)[35] - convertito in legge 24 luglio 2008, n. 125 - è possibile attribuire, agli appartenenti alle forze armate italiane impegnati in operazioni di tutela dell'ordine pubblico e contrasto allamicrocriminalità[36], la qualifica diagente di pubblica sicurezza con l'attribuzione delle facoltà di cui all'art. 4 della legge 22 maggio 1975, n. 152 (legge Reale).[37]
Il personale appartenente ai ruoli delle forze armate può essere trasferito "d'autorità" (ovverosia d'ufficio) oppure "a domanda". Quanto alla prima ipotesi, al personale trasferito spetta l'indennità di missione e gli importi accessori (indennità di prima sistemazione e rimborsi spese) già previsti in favore dei magistrati ordinari trasferiti ad altro ufficio,[38] ma per la cui fruizione sono necessari:[39]
Infine, al personale trasferito "d'autorità" spetta apposita indennità solo se sussista il requisito generale della distanza minima, non inferiore ai 10 km tra la sede di provenienza e quella di destinazione.[41]
Quanto alla seconda ipotesi loStato maggiore dell'Esercito, concircolare del 16/3/2004 n. 1940/07/PIC-100, (che sostituisce le precedenti) ha disciplinato le istanze di avvicendamento reciproco, mediante trasferimenti a domanda, con altra unità di personale; l'istituto si applica però esclusivamente appartenente al ruolo degliVolontari in servizio permanente ed abbia maturato almeno 2 anni di servizio presso l'ente nel quale sia impiegato.[42] Infine, il personale militare che perda i requisiti richiesti dalla legge può essere ricollocato nei ruoli civili delMinistero della difesa.[43]
Il segno distintivo che caratterizza in modo univoco il personale militare italiano, anche ai fini dell'applicazione deldiritto internazionale umanitario, è lastella a cinque punte, che viene indossata su tutti gli indumenti di ordinanza[44]; tale segno distintivo è applicato anche sulla prua delle navi militari. Il militare mantiene il grado conseguito durante il servizio effettivo per tutta la vita. Nel caso in cui, però, si trovi in posizione di quiescenza o ausiliaria, il militare è tenuto a specificarlo quando si presenti utilizzando il grado.[45] Ecco una tabella riassuntiva e comparativa deigradi militari:
Nel Documento programmatico difesa 2014-2016[50], come da prassi consolidata del Ministero della difesa, si pone attenzione nel separare le principali tipologie di spesa. Quelle a funzioni puramente militari, sono accomunate sotto la voce "Funzione difesa". Quelle dell'Arma dei Carabinieri sotto la voce "Funzione sicurezza del territorio". Le restanti voci sotto "Funzioni esterne" (a titolo di esempio il rifornimento idrico delle isole).
La tabella sottostante riporta in milioni di euro i dati delle leggi di bilancio relative. Non sono comprese le spese straordinarie per le missioni, e soprattutto i contributi (non irrilevanti) del Ministero dello sviluppo a programmi di sviluppo italiani di tipo militare.
| Tipologia | 2009 | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|---|
| Funzione Difesa | 14.339 | 14.076 | 13.186 | 13.360 |
| Funzione Sicurezza Territorio | 5.592 | 5.687 | 5.649 | 6.090 |
| Funzioni Esterne | 116 | 99 | 97 | 117 |
| Pensioni provvisorie Ausiliaria | ? | 449 | 483 | 413 |
| Totale Ministero | ? | 20.312 | 19.371 | 19.961 |
Il dato delle pensioni provvisorie per l'anno 2009 non è riportato, ma per il 2012 assommavano a 356: in due anni sono quindi aumentate del 26%.
Un altro dato che viene enfatizzato è la suddivisione della Funzione difesa nei tre aspetti principali, come consuetudine nei bilanci militari internazionali.
| Suddivisione Funzione Difesa | 2009 | 2014 | 2015 | 2016 |
|---|---|---|---|---|
| Personale | 9.566 | 9.511 | 9.663 | 9.907 |
| % su funzione Difesa | 66% | 68% | 72% | 74% |
| Esercizio | 1.888 | 1.344 | 1.149 | 1.257 |
| % su funzione Difesa | 13% | 10% | 8% | 9% |
| Investimento | 2.885 | 3.220 | 2.372 | 2.176 |
| % su funzione Difesa | 20% | 23% | 18% | 16% |
Il Documento programmatico difesa 2014-2016 afferma inoltre che:
Le forze armate italiane vengono impiegate nel territorio italiano per far fronte a situazioni particolari (come ad esempio ilterremoto dell'Aquila del 2009) o per aiutare leforze di polizia italiane nel mantenimento dell'ordine pubblico e dellapubblica sicurezza (come nel caso ad esempio dell'Operazione Forza Paris e dell'Operazione Vespri siciliani).
| Missioni terminate | |||||
| Nome missione | Durata intervento | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati | |
|---|---|---|---|---|---|
| Operazione Strade pulite[51] | 10 Giugno 2008 - 29 Aprile 2013[52] | Campania | EI | ~ 400 | |
| Operazione Giotto 2009[53] | prima delG8 dell'Aquila - 11 luglio 2009 | principalmenteL'Aquila | EI, AM, MM | ~ 2.500[54] | |
| Operazione Gran Sasso[55] | 6 aprile2009 - 31 ottobre 2010 | Abruzzo | EI, | ~ 1.300[56] | |
| Missioni in corso | |||||
| Nome missione | Inizio | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati | |
| Operazione Strade sicure[57] | 4 agosto 2008 | Centri di prima accoglienza,Roma,Milano,Napoli,Bologna,Crotone,Padova,Verona,Bari,Torino,Palermo,Catania,provincia di Caserta, Catanzaro | EI, | inizialmente 3.000, dal 1º luglio 2009 4.250[58] | |
Dal secondo dopoguerra le forze armate italiane sono state impegnate, prevalentemente sotto l'egida dell'Unione europea, in operazioni di tipo PSO (peace support operations). Fra esse, da citare quelle dipeace enforcement, attuate secondo il cap. VII dellacarta delle Nazioni Unite, e quelle dipeacekeeping, previste, invece, nel cap. VI della stessa carta.
Dal 1952 ad oggi sono più di 100 imilitari italiani caduti in missione di pace, nell'adempimento del loro dovere durante operazioni che si svolgevano fuori dai confini nazionali. Al2010, le forze armate italiane partecipavano a 30 missioni che si svolgono in 20paesi del mondo situati in quattro continenti.[59] sempre secondo i dati relativi allo stesso anno, i militari italiani impegnati nelle missioni all'estero ammontavano a 7.811 unità.[59]
| Missioni in corso | |||||
| Nome missione | Inizio intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati[59][60] | |
|---|---|---|---|---|---|
| UNTSO[61] | 1958 | Israele,Egitto,Siria eLibano | EI | 8 | |
| UNMOGIP[62] | 1959 | Confineindo-pakistano | ? | 8 | |
| MINURSO[63] | 1991 | Sahara Occidentale | EI | 5 | |
| UNFICYP[64] | luglio 2005 | Cipro | CC | 4 | |
| UNAMID[65] | maggio 2008 | Sudan | ? | 3 | |
| Missioni terminate | |||||
| Nome missione | Durata intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati | |
| UNIKOM[66] | aprile 1991 - 6 ottobre 2003 | Confine fraIraq eKuwait | ? | 1[66] | |
| UNMIBH[67] | 21 dicembre 1995 - 31 dicembre 2002 | Bosnia-Erzegovina | ? | 22[68] | |
| UNMIK[69] | giugno 1999 - 29 gennaio 2009 | Kosovo | ?,GdF,PS | ? | |
| UNMEE[70] | 31 luglio 2000 - dicembre 2005 | Etiopia edEritrea | AM e MM (fino dicembre 2002), CC | Prima 140, poi 65 ed infine 25[71] | |
| UNOWA[72] | novembre 2004 - novembre 2005 | Dakar | EI | 1[73] | |
| UNMIS (operazione Nilo)[74] | 24 marzo 2005 - 5 luglio 2005 (osservatori rimasti fino al 5 luglio 2006) | Khartum,Sudan | ? | ~ 210[74] | |
| Operazione White Crane[75] | 19 gennaio 2010 - ? | Muggiano,Civitavecchia,Haiti | EI, MM, AM, CC,C.R.I. | ~ 900[76] | |
| Operazione Caravella[77] | 25 maggio 2010 - ? | Port-au-Prince, Haiti | CC, AM, EI | 110[78] | |
| Missioni in corso | |||||
| Nome missione | Inizio intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati[59][60] | |
|---|---|---|---|---|---|
| Operazione Active Endeavour[79] | ottobre 2001 | Mar Mediterraneo | MM | 85 | |
| Nato Training Mission Iraq[80] | agosto 2004 | Iraq | EI, CC | 73 | |
| Operazione Joint Enterprise[81] | aprile 2005 | Balcani | EI, AM, MM, CC,CM C.R.I.,EI-SMOM | 1.125 (comprensivo della missioneEULEX e del NATO Security Force Training Plan) | |
| Operazione Ocean Shield[79] | agosto 2009 | Somalia | MM | 271 (comprensivo dell'EUNAVFOR Atalanta) | |
| OperazioneUnified Protector[82] | marzo 2011 | Libia e mar Mediterraneo | MM, AM | 12 velivoli e 4 navi | |
| Missioni terminate | |||||
| Nome missione | Durata intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati | |
| MONUC[83] | 24 febbraio 2000 - ? | ? | ? | ||
| ISAF[84] | 20 dicembre 2001 - 28 dicembre 2014 | Afghanistan | EI, AM, MM, CC,CM C.R.I.,EI-SMOM | 3.790 (comprensivo della missioneEUPOL Afghanistan) | |
| Operazione Allied Harmony[85] | 15 dicembre 2002 - 31 marzo 2003 | Repubblica di Macedonia | ? | 42[86] | |
| Operazione Sparviero[87] | 9 ottobre - 6 novembre 2004 | Afghanistan | EI | ~ 500[88] | |
| Operazione Indus[89] | 20 novembre 2005 - 1º febbraio 2006 | Kashmirpakistano | AM, EI | ~ 250 | |
| Missioni in corso | |||||
| Nome missione | Inizio intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati[59][60] | |
|---|---|---|---|---|---|
| EUPM[90] | gennaio 2003 | Bosnia ed Erzegovina | CC,PdS, personale delMinistero della giustizia | 13 | |
| EU BAM Rafah[91] | novembre 2005 | Striscia di Gaza | CC,GdF (dalla seconda metà del 2007) | 1 | |
| UNIFIL -operazione Leonte[92] | settembre 2006 | Libano | EI, CC,MM | 1.780 | |
| EUPOL RD Congo[93] | giugno 2007 | RDC | CC | 4 | |
| EULEX[94] | febbraio 2008 | Kosovo | CC, GdF, personale del Ministero della Giustizia, PdS | 1.125 (comprensivo della forza impiegata nell'operazione Joint Enterprise e della NATO Security Force Training Plan) | |
| EUMM Georgia[95] | settembre 2008 | Georgia | MM | 15 | |
| EUNAVFOR Atalanta[96] | dicembre 2008 | Somalia | MM | 271 (comprensivo dell'operazione Ocean Shield) | |
| EUTM Somalia[97] | gennaio 2010 | Uganda eKenya | ? | 19 | |
| Missioni terminate | |||||
| Nome missione | Durata intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati | |
| Operazione Joint Forge[98] | 24 aprile 1998 - 2 dicembre 2004 | Bosnia-Erzegovina | EI, CC | ~ 1.140[99] | |
| EUMM Balcani[100] | 1º gennaio 2001 - 18 ottobre 2006 | Balcani | EI | ? | |
| Processo di pace inSudan[101] | 18 luglio 2002 - 10 agosto 2005 | Sudan | EI, ? | 6 (2 sotto mandato ONU) | |
| EUFOR Concordia[102] | 1º aprile - 15 dicembre 2003 | Repubblica di Macedonia | ? | ? | |
| EUFOR Althea[103] | 2 dicembre 2004 - 21 dicembre 2010 | Bosnia ed Erzegovina | EI, CC | ? | |
| EUPOL Afghanistan[104] | giugno 2007 - dicembre 2016 | Afghanistan | GdF | 3.790 (comprensivo della forzaISAF) | |
| EUPOL Kinshasa[105] | 7 aprile 2005 - 30 giugno 2007 | Kasangulu,Repubblica Democratica del Congo | CC | 4[106] | |
| AMIS II[107] | luglio 2005 - dicembre 2007 | Darfur | ? | 4 | |
| EUPAT[108] | 14 dicembre 2005 - 14 giugno 2006 | Repubblica di Macedonia | CC, PdS | ? | |
| EUFOR Congo[109] | 17 luglio - 30 novembre 2006 | Repubblica Democratica del Congo | AM, CC | ~ 65[110] | |
| Operazione Nicole[111] | 25 settembre 2007 - 15 marzo 2009 | Ciad eRepubblica Centrafricana | ? | 105[112] | |
| Missioni in corso | |||||
| Nome missione | Inizio intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati[59][60] | |
|---|---|---|---|---|---|
| MFO[113] | 1982 | Egitto eIsraele | MM | 81 | |
| TIPH 2[114] | 1996 | Hebron | CC | 13 | |
| Missioni terminate | |||||
| Nome missione | Durata intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati | |
| MFL | 21 agosto 1982 - 6 marzo 1984 | Libano | EI, MM | 2300 | |
| Operazione Enduring Freedom[115] | 7 ottobre 2001 - 3 dicembre 2006 | Mar Arabico | MM | 380 | |
| Operazione Nibbio[116] | marzo - settembre 2003 | Khowst | EI, CC,AM | ~ 1.000[117] | |
| Operazione Antica Babilonia[118] | agosto 2003 - 1º dicembre 2006 | Iraq | EI, AM, MM, CC | ~ 3.200[119] | |
| Operazione Mare Sicuro[120] | 6 agosto - 25 novembre 2005 | Corno d'Africa | MM | ~ 180[121] | |
Per missioni nazionali si intendono quelle operazioni oltremare frutto di accordi bilaterali fra l'Italia ed i beneficiari dell'attività.[122]
| Missioni in corso | |||||
| Nome missione | Inizio intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati[59][60] | |
|---|---|---|---|---|---|
| Delegazione Italiana Esperti (DIE)[123] | agosto 1997 | Albania | EI,CC | 27 | |
| Missione Italiana di Assistenza Tecnico-Militare (MIATM)[124] | 1988 | Malta | EI,MM,AM, CC | 35 | |
| Missioni terminate | |||||
| Nome missione | Durata intervento italiano | Luogo | Unità partecipante | Militari impiegati | |
| Operazione Albania 2[125] | 15 aprile 1997 - 25 febbraio 2009 | Albania | MM | ? | |
| Operazione ALBIT[126] | 16 marzo 2000 - ? | Albania | AM | ? | |
| ATTUALI MISSIONI DI “STATE BUILDING” | 16 ottobre 1997 | Albania | G di F | 32 militari e 3 unità navali, | |
| ATTUALI MISSIONI DI “STATE BUILDING” | 20 maggio 2009 | Libia | G di F | 10 militari del Corpo (di cui un Ufficiale), tre unità navali della Guardia di Finanza cedute in proprietà alla Libia | |
Dopo la caduta delmuro di Berlino nel 1989, a partire dagli anni '90 si è avviato un processo di ridimensionamento e di riqualificazione del personale militare. Le tre armi (escludendo quindi l'Arma dei Carabinieri e laGuardia di Finanza) ammontavano complessivamente a circa 350.000 unità nel 1990.[127] Agli inizi deglianni 2000 si è quindi passati per le 3 forze armate a un organico di circa 250.000 unità.[127] con un modello misto volontari/leva. IlLibro Bianco della Difesa 2002 ha ridotto ulteriormente il personale prevedendo il passaggio ad un modello di soli volontari/professionisti per un totale delle 3 forze armate previsto di 190.000 unità. La riforma promossa nel 2012 daGiampaolo Di Paola - ministro della difesa durante ilgoverno Monti - ha previsto un'ulteriore diminuzione del personale militare delle 3 forze armate a 150.000 unità.[128] Tuttavia nel 2014 la situazione reale vede circa 53.000marescialli su un totale di circa 174.000 unità (anche se il citatoLibro Bianco poneva il 2020 come traguardo in cui riordinare la categoria).[50] Ecco una tabella riassuntiva del personale in servizio al2014 (escludendo allievi delle scuole militari):
| Categoria | Libro Bianco 2002 | Consistenza reale 2014 | Differenza % |
|---|---|---|---|
| Ufficiali | 22.250 | 22.554 | + 1% |
| Ruolo marescialli | 25.000 | 52.756 | + 111% |
| Ruolo sergenti | 38.500 | 17.268 | - 45% |
| Graduati e Truppa | 104.000 | 81.465 | - 22% |
| Totale | 190.000 | 174.043 | - 9% |
Sempre per quel che riguarda il2014[50][129] la situazione reale (non a pianta organica) del personale militare, diviso per arma per un totale delle 3 forze armate, ammonta a circa 174.000 unità (circa 337.000 sommando anche Carabinieri e Guardia di Finanza). Nello specifico:
| Categoria | Esercito | Marina | Aeronautica | Carabinieri | Guardia di Finanza | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ufficiali | 12.179 | 4.543 | 5.832 | 3.765 | 2.852 |
| |
| Ruolo marescialli | 16.711 | 12.722 | 23.323 | 27.748 | 22.516 |
| |
| Ruolo sergenti | 7.758 | 4.276 | 5.234 | 13.737 | 9.116 |
| |
| Graduati e Truppa | 64.348 | 9.954 | 7.163 | 58.237 | 24.851 |
| |
| Allievi Scuole | 798 | 494 | 565 | 406 | ? |
| |
| Totale | 101.794 | 31.989 | 42.117 | 103.893 | 59.335 |
|
La Repubblica Italiana ha diverse onorificenze e decorazioni, divise a loro volta in varie classi o gradi[130]. Quelle più importanti per le forze armate italiane sono le decorazioni alValor militare, che includono laMedaglia d'oro al valor militare (massimo riconoscimento finora ottenuto da 2.136 persone[131]), d'argento, di bronzo e laCroce di guerra al valor militare[132]. Per operazioni militari, anche in tempo di pace, a unità delle forze armate nazionali o a singoli militari può essere conferito l'Ordine militare d'Italia.
Le singole forze armate e la Guardia di Finanza poi hanno decorazioni al valore conferibili unicamente al proprio personale: si tratta dellaMedaglia al valore di Marina, dellaMedaglia al valore dell'esercito, dellaMedaglia al valore aeronautico, dellaMedaglia al valore dell'Arma dei Carabinieri e della Medaglia al Valore della Guardia di Finanza.
L'onorificenza più alta di cui può essere insignito un cittadino italiano (e quindi anche un militare) è l'Ordine al merito della Repubblica Italiana[133].
Il 4 novembre è lafesta delle forze armate a ricordo della data di emissione del "Bollettino della Vittoria" con il quale venne annunciata nel1918 la resa dell'Impero austro-ungarico all'Italia che poneva fine allaprima guerra mondiale.
Il 2 giugno, in occasione dellaFesta della Repubblica, si tiene tradizionalmente unaparata militare aRoma, nel corso della quale reparti delle diverse forze armate sfilano, lungovia dei Fori Imperiali, alla presenza del Presidente della Repubblica.
A Roma, presso l'Altare della Patria, si trova latomba del Milite Ignoto, tomba simbolica per tutti i caduti delle forze armate, soggetta a sorveglianza perenne. La tomba conserva i resti di un caduto dellaGrande Guerra.
Altri progetti
| Incarichi di vertice delle forze armate italiane | |
|---|---|
| Vertici | Presidente della Repubblica Italiana (comandante in capo) Ministro della difesa |
| Incarichi dipendenti dal Ministro della difesa | Capo di stato maggiore della difesa (CSMD, vertice area tecnico-operativa) Segretario generale della difesa (vertice area tecnico-amministrativa)[1] |
| Incarichi dipendenti dal CSMD | Capo di stato maggiore dell'Esercito -Capo di stato maggiore della Marina Militare -Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare -Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri (limitatamente alle funzioni militari attribuite) -Comandante operativo di vertice interforze |
Note:
| |
| Forze armate dei paesi dellaNATO | |
|---|---|