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Forza Italia (1994)

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Forza Italia
PresidenteSilvio Berlusconi
Vicepresidente
Coordinatorevedi sotto
Portavocevedi sotto
StatoItalia (bandiera) Italia
SedeVia dell'Umiltà, 36
Roma
AbbreviazioneFI
Fondazione18 gennaio 1994
Dissoluzione27 marzo 2009
Confluito inIl Popolo della Libertà
IdeologiaPopulismo di destra[1][2][3][4][5][6][7]
Conservatorismo liberale
Cristianesimo democratico
Liberalismo
Europeismo[8][9][10][11]
CollocazioneCentro-destra
CoalizionePolo delle Libertà/
Polo del Buon Governo(1994-1995)
Polo per le Libertà(1996-2001)
Casa delle Libertà(2001-2006)
Il Popolo della Libertà(2008)
Partito europeoPPE(1999-2009)
Gruppo parl. europeoFE(1994-1995)
UpE(1995-1998)
PPE(1998-2009)
Seggi massimiCamera
178 / 630
(2001)
Seggi massimiSenato
81 / 315
(2001)
Seggi massimiEuroparlamento
27 / 87
(1994)
TestataIl Mattinale (dal 1999)
Organizzazione giovanileForza Italia - Giovani per la Libertà(generale)
Studenti per le libertà(studentesca)
Iscritti400 000 (2007)
Colori    Azzurro
Sito webwww.forzaitalia.it
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

IlMovimento politico Forza Italia, conosciuto in breve comeForza Italia (FI), è stato unpartito politicoitaliano dicentro-destra, attivo dal 18 gennaio 1994 al 27 marzo 2009. Presidente e leader del partito è stato, dalla sua fondazione,Silvio Berlusconi; l'ideologia del partito variava dalliberismo all'economia sociale di mercato di ispirazionecristiano-democratica. A livello europeo aderiva alPartito Popolare Europeo, di cui costituiva il principale membro italiano.

Il suo colore ufficiale era l'azzurro.

Forza Italia è stato il principale partito della coalizione dicentro-destra denominataCasa delle Libertà, che ha governato l'Italia dal 2001 al 2006. Dopo la vittoria elettorale del 2008 della lista delPopolo della Libertà, a cui Forza Italia aveva aderito, nel 2009 il partito ha sospeso la sua attività politica confluendo nel neo-partito PdL.

Il 16 novembre 2013 il Consiglio nazionale del PdL decise all'unanimità "la sospensione delle attività del Popolo della Libertà", per riprendere l'attività rifondandoForza Italia[12].

Storia

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La nascita e i primi coordinamenti (1993)

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Lo stesso argomento in dettaglio:Ingresso in politica di Silvio Berlusconi.
La locuzione "Forza Italia" era già stata usata nella politica italiana, ad esempio dallaDemocrazia Cristiana, che nel 1987 la usò come slogan

Forza Italia! Associazione per il buon governo viene costituita, presso lo studio del notaio Roveda aMilano, il 29 giugno 1993 da alcuni noti professionisti, alcuni inseriti nelle aziende controllate daFininvest, altri comunque vicini al fondatore e proprietario di quest'ultima,Silvio Berlusconi, tra i qualiMarcello Dell'Utri,Antonio Martino,Gianfranco Ciaurro,Mario Valducci,Antonio Tajani,Cesare Previti eGiuliano Urbani[13]. Il nome si ispirava allo sloganForza Italia! utilizzato nella campagna elettorale dellaDemocrazia Cristiana del 1987, curata daMarco Mignani[14].

Berlusconi inizia a parlare di politica già da mesi, forse fin dalla seconda metà del 1992[15]. Il 19 marzo 1993 lascia intendere di essere preoccupato per la situazione politica[16]. Il 10 maggio presiede il convegnoCambiare per rinascere: nuove idee, nuovi uomini, dove emerge il profilo del partito che vorrebbe il fondatore della Fininvest[17].

Inizialmente Berlusconi preferisce agire con cautela, ma le indiscrezioni trapelano, come quella che vuoleGiuliano Urbani ideologo del movimento berlusconiano[18].

Il 13 settembre Berlusconi si sbilancia con unvorrei fare un partito, ma non posso[19].

Il 16 ottobre il settimanale dellaArnoldo Mondadori Editore,Epoca, mostra in copertina il logo deiClub Forza Italia, disegnato da Cesare Priori (storico ideatore di diversi simboli del gruppoFininvest): una bandiera rosso-verde su cui si staglia in bianco la scritta "Forza Italia", inclinata verso l'angolo superiore destro[20]. All'interno vi è una lunga intervista a Silvio Berlusconi che nega si tratti delle sezioni di un futuro partito politico[21][22].

Il 22 ottobre il quotidianola Repubblica pubblica alcuni documenti redatti da Urbani che circolano fra i dirigenti di Berlusconi di argomento politico. Berlusconi tuttavia nega la paternità di tali documenti e nega di essere il leader di un partito politico[23]. Nei giorni successivi nega di organizzare direttamente i club Forza Italia e accusa il gruppo Repubblica-l'Espresso di metter in atto una campagna tesa alla distruzione del suo gruppo[24].

Il 23 novembre, Silvio Berlusconi, aCasalecchio di Reno (Bo), durante l'inaugurazione di un ipermercato, dichiara ai giornalisti chese il centro moderato non dovesse organizzarsi, non potrei non intervenire direttamente, mettendo in campo la fiducia che sento di avere da larga parte della nostra gente. Inoltre afferma, riguardo alleelezioni comunali di Roma, che, se potesse votare, voterebbe perGianfranco Fini; mai un imprenditore così importante si era schierato tanto apertamente per un candidato delMovimento Sociale Italiano - Destra Nazionale. Il 26 novembre Berlusconi, in una conferenza stampa presso l'Associazione stampa estera, rimarca e circostanzia l'endorsement[25].

Un giorno prima, il 25 novembre, nasce l'Associazione nazionale dei club di Forza Italia, strettamente legata alle aziende facenti capo aFininvest, con la sede in viale Isonzo aMilano. Essa mette in campo un semplice meccanismo per espandersi e radicarsi nel Paese: chiunque, su base volontaria, può fondare un club se è in grado di raccogliere almeno 10 seguaci. Una volta raggiunto l'obiettivo, il volontario-presidente riceve un plico contenente un manuale operativo, cravatte tricolori recanti la dicituraForza Italia, la bandiera istituzionale disegnata da Cesare Priori, distintivi da bavero e un terminalevideotel per lo scambio di comunicazioni con la sede centrale. Entro i primi del 1994 l'associazione dichiara la ricezione di circa 14 000 moduli d'iscrizione e stima in circa 1 milione gli affiliati ai club[26].

Già il 10 dicembre aBrugherio Berlusconi inaugura il primo club Forza Italia e ne presenta l'inno[27]. Il 15 dicembre viene aperta la sede centrale di Forza Italia in un palazzo in via dell'Umiltà aRoma che è lo stesso che fu la sede delPartito Popolare Italiano didon Luigi Sturzo. Il 18 gennaio 1994 Berlusconi, Tajani,Luigi Caligaris, Martino, Valducci, danno vita alMovimento Politico Forza Italia. L'annuncio delladiscesa in campo viene dato con un messaggio televisivo il 26 gennaio;l'uso di questo mezzo inusuale per la politica tradizionale suscita commenti che vanno dall'ammirativo per l'abilità comunicativa di Berlusconi alla preoccupazione per l'effetto distorsivo per il corretto funzionamento della democrazia di una concentrazione di potere mediatico in una sola persona in misura anomala rispetto agli altri Paesi occidentali.[senza fonte]

Fin dagli inizi il partito si configura come una novità assoluta anche nelle strutture organizzative: al posto della figura del segretario vi è un presidente, nella persona di Berlusconi stesso, coadiuvato non da una direzione nazionale, ma dal comitato di presidenza, in cui il capo del partito è affiancato da Antonio Martino, Luigi Caligaris, Antonio Tajani, Mario Valducci, che è anche amministratore nazionale. Non c'è nemmeno un'assemblea nazionale, ma l'assemblea degli associati. Il movimento non ha neppure sezioni comunali e provinciali, ma solo rappresentanze regionali che rispondono alla sede centrale romana; quanto ai club, invece, restano organizzati autonomamente sotto la direzione della sede diMilano. Al di fuori di essi, l'iscrizione a Forza Italia costa 100 000 lire annue; come gadget viene regalata una musicassetta con l'inno partitico.

Data la struttura, le origini e la presenza all'interno, in questa fase, di molti uomini diFininvest ePublitalia '80, si parlerà subito fra i detrattori dipartito-azienda[28], dipartito di plastica[29], dipartito personale,partito virtuale (in relazione alla facilità con cui è possibile fondare club e sezioni[26]) o anchepartito eversivo (nel senso di partito completamente nuovo, estraneo alla tradizione liberale, fondato sulla lealtà incondizionata nei confronti del capo, non nei confronti di un'idea o di un progetto)[30].

Elezioni del 1994

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Nel discorso del 26 gennaio Berlusconi definisce Forza Italia un movimento politico piuttosto che unpartito vero e proprio e con esso si candida alla guida del Paese.

Il 6 febbraio, al Palafiera di Roma, si tiene la primaconvention di Forza Italia e Berlusconi pronuncia il primo discorso da leader politico.

Il 27-28 marzo, con i risultati delleelezioni politiche, Forza Italia si afferma come il primo partito italiano con il 21% dei voti e va alla guida del Governo insieme ad altri partiti dell'area dicentro-destra: al Nord l'alleanza è denominataPolo delle Libertà e formata da Forza Italia,CCD eLega Nord, mentre al SudPolo del Buon Governo[31] formata da Forza Italia,Alleanza Nazionale, CCD,Unione di Centro ePolo Liberal Democratico. Escono sconfitte la coalizione di sinistra deiProgressisti e la coalizione centrista delPatto per l'Italia, formata daPartito Popolare Italiano ePatto Segni.

Il successo di Forza Italia può essere attribuito a due fattori: a differenza di altri personagginuovi comparsi sulla scena politica, comeMario Segni, Berlusconi si appellava a interessi sociali più precisi e focalizzati, come quelli dei lavoratori autonomi; inoltre Berlusconi puntava su una netta polarizzazione tradestra esinistra, togliendo spazio a ipotesi dicentrismo che venivano spazzate via dalla radicalizzazione dello scontro. Ovviamente la semplificazione dei termini dello scontro elettorale, anche per la sua lontananza dallavecchia politica fatta di compromessi, faceva buon gioco ad una campagna di "lancio" del marchio sviluppata con un successo che ha ben pochi precedenti. Si possono aggiungere anche fattori come l'appello all'efficienza, la sfiducia verso la politica tradizionale e la costruzione dell'immagine del leader come uomo deciso ma disinteressato, forte ma generoso.

L'aspetto anomalo era rappresentato dagli alleati: Forza Italia era infatti coalizzata con laLega Nord nelle regioni settentrionali, doveAlleanza Nazionale si presentava isolata, e con il partito guidato da Gianfranco Fini al centro-sud: non una coalizione, in sostanza, ma due.

Governo Berlusconi I (1994-1995)

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Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Berlusconi I.
Silvio Berlusconi durante un'assemblea di Forza Italia (1995)

Il 90% degli eletti nelle liste di Forza Italia risultò alla prima esperienza parlamentare. Il centrodestra riuscì ad ottenere la maggioranza dei seggi allaCamera dei deputati, ma non alSenato. Determinanti per la nascita del governo furono così i voti di tre senatori a vita (Gianni Agnelli,Francesco Cossiga eGiovanni Leone) e di quattro senatori eletti nelle liste delPatto per l'Italia (Nuccio Cusumano,Vittorio Cecchi Gori,Luigi Grillo eTomaso Zanoletti), che uscirono dall'aula al momento del voto.

Poco dopo le elezioni,Alberto Michelini eGiulio Tremonti, eletti alla Camera, avevano lasciato ilPatto Segni e fondato la "Fondazione Liberaldemocratica", formazione che aderì successivamente a Forza Italia; Tremonti venne nominatoMinistro delle Finanze.

Alle successiveelezioni europee del 1994, Forza Italia ottenne oltre il 30% dei voti. I suoi eletti, tuttavia, non aderirono ad alcuno dei maggiori gruppi parlamentari europei, bensì ne costituirono uno proprio denominatoForza Europa. In seguito, nel 1995, Forza Europa si fonderà con l'Alleanza Democratica Europea, di cui facevano parte soprattutto gli esponenti del franceseRaggruppamento per la Repubblica: sorse così il gruppoUnione per l'Europa.

Nonostante il successo elettorale, comunque, ilprimo governo Berlusconi cadde pochi mesi dopo. Una proposta del Governo per riformare il sistema pensionistico incontrò la tenace opposizione dei sindacati, che proclamarono lo sciopero generale. Si acutizzò così la crisi politica fra laLega Nord ed il resto della maggioranza. Immediatamente dopo la vittoria elettorale, Bossi aveva già manifestato il suo disagio a governare assieme ai politici delMovimento Sociale Italiano - Destra Nazionale (da lui definitifascisti).

Lo scontro diretto arrivò alla vigilia delle vacanze natalizie, fra il 21 e il 22 dicembre: in diretta televisiva Silvio Berlusconi dichiarò che il patto sancito con la Lega all'inizio dell'anno era stato tradito e chiese di tornare immediatamente alle urne. Bossi, dal canto suo, ricambiò le accuse, affermando che l'accordo sulfederalismo era stato ampiamente disatteso dal governo. La Lega formò un'alleanza con il Partito Popolare, assieme a cui presentò una mozione di sfiducia. Così si aprì la crisi: Berlusconi, per evitare di essere sfiduciato, rassegnò le proprie dimissioni, spingendo per le elezioni anticipate ed invitando gli elettori a una "rivolta morale" contro il cambio di maggioranza (da lui soprannominatoribaltone).

Ilpresidente della RepubblicaOscar Luigi Scalfaro non ritenne di sciogliere le camere, in quanto era possibile una maggioranza alternativa. La Lega decise in seguito di appoggiare, insieme ai parlamentari popolari e della sinistra, ungoverno tecnico presieduto daLamberto Dini. Forza Italia e il resto dell'ex maggioranza di centro-destra, dopo aver inizialmente appoggiato la nomina di Dini (ministro del Tesoro nel Governo Berlusconi, Dini era stato tra i maggiori sostenitori della contestata riforma delle pensioni), si chiamarono fuori dopo la pubblicazione dell'elenco dei ministri e tornarono a chiedere le elezioni anticipate. Il Governo Dini ottenne comunque la fiducia.

Elezioni 1996

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Consumata la rottura con la Lega Nord, il centrodestra si riorganizza senza il partito di Bossi nelPolo per le Libertà, formato da Forza Italia,Alleanza Nazionale,Centro Cristiano Democratico eCristiani Democratici Uniti, e stringe un accordo di desistenza con laLista Pannella-Sgarbi.

Alleelezioni politiche del 1996 tuttavia il Polo, candidando nuovamente Berlusconi alla carica di presidente del Consiglio, perde e si costituisce il governo dell'Ulivo, la coalizione avversaria, presieduto daRomano Prodi.

Sommando i voti ottenuti nella quota proporzionale della Camera dal Polo con quelli della Lista Pannella-Sgarbi si ottiene un risultato maggiore della somma dei voti dei partiti di centro-sinistra (44,0% contro 43,3%); tuttavia, il numero di seggi complessivo fu inferiore, in parte perché nei collegi uninominali dell'Italia settentrionale il successo della Lega Nord danneggiò maggiormente i candidati del Polo.

Forza Italia si mette all'opposizione delGoverno Prodi e Berlusconi diventa il leader dell'opposizione[32].

Il primo congresso (1998)

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Dal 16 al 18 aprile 1998 adAssago viene celebrato il primo congresso nazionale del partito, dove viene confermato all'unanimità presidente del partito Silvio Berlusconi. Nel congresso vengono anche eletti dai delegati sei esponenti dell'esecutivo del partito, ilComitato di Presidenza[33][34].

Il comitato viene successivamente completato ed è formato trentatré membri[35]:

Nel giugno 1998 il movimento deiCristiani Democratici per la Libertà diRoberto Formigoni eRaffaele Fitto, fuoriusciti daiCristiani Democratici Uniti, aderisce a Forza Italia[36].

Elezioni europee del 1999 e regionali del 2000 - nascita della Casa delle Libertà

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I consensi del partito, intanto, aumentano: alleelezioni europee del 1999 Forza Italia ottiene circa il 25,17%, risultando il primo partito italiano.

Dopo che già dal 1998 la maggior parte degli europarlamentari FI avevano aderito alGruppo del Partito Popolare Europeo, gli eletti nelle liste FI alle europee del 1999 s'iscrivono alGruppo del Partito Popolare Europeo - Democratici Europei e dal 1º ottobre 1999 FI aderisce ufficialmente come membro delPartito Popolare Europeo, il partito politico europeo che raccoglie democristiani e conservatori[37].

Il successo del partito e della coalizione di centrodestra è confermato alleregionali del 2000. Nel 2000 infatti, dopo che laLega aveva abbandonato i suoi propositisecessionisti, si ricompatta l'alleanza col partito di Bossi, che prende il nuovo nome diCasa delle Libertà, aperta anche ai contributi di partiti e movimenti minori.

I forzisti eletti alla presidenza di alcune regioni sono Roberto Formigoni in Lombardia, Giuseppe Chiaravalloti in Calabria, Sandro Biasotti in Liguria, Raffaele Fitto in Puglia, Enzo Ghigo in Piemonte e Giancarlo Galan in Veneto.

Il successo alle regionali ottenuto dalcentro-destra determina la crisi delGoverno D'Alema II; si forma così ilgoverno Amato II.

Elezioni del 2001 e gli anni di governo

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Nell'estate del 2000, in vista delle elezioni politiche previste per l'anno successivo, Berlusconi dà inizio, con ampio anticipo, alla campagna elettorale[38]. Oltre ad un'imponente diffusione dei manifesti elettorali, si segnala la biografia che il leader del centrodestra inviò alle famiglie italiane per convincere l'elettorato a votare Forza Italia[39]; vivaci polemiche scoppiano poi quando, a pochi giorni dal voto, Berlusconi sigla, nel corso della trasmissionePorta a Porta condotta daBruno Vespa, il cosiddettoContratto con gli italiani, un accordo fra lui e i suoi potenziali elettori in cui Berlusconi si impegna, in caso di vittoria, a realizzare ingenti sgravi fiscali, il dimezzamento della disoccupazione, l'avviamento di decine di opere pubbliche, l'aumento delle pensioni minime e la riduzione del numero di reati, impegnandosi altresì a non ricandidarsi alle successive elezioni nel caso in cui almeno quattro dei cinque punti principali non fossero stati mantenuti[40].

Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Berlusconi II e Governo Berlusconi III.

In occasione delleelezioni del maggio del 2001, Forza Italia si presenta nellaCasa delle Libertà insieme adAlleanza Nazionale,Lega Nord,Centro Cristiano Democratico,Cristiani Democratici Uniti,Partito Repubblicano Italiano eNuovo PSI. La coalizione, guidata da Silvio Berlusconi, sconfigge lo schieramento di centro-sinistra guidato daFrancesco Rutelli; Forza Italia è il primo partito del Paese, con il 29,4% dei voti.

Si forma così ilGoverno Berlusconi II, che si rivelerà come l'esecutivopiù longevo nella storia della Repubblica, durando in carica 1 412 giorni.[41]

A partire dalleelezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia del 2003, e nelle successive consultazioni elettorali, Forza Italia registra un progressivo calo di consensi, pur rimanendo la lista più votata dellaCasa delle Libertà. Conseguentemente alla sconfitta alleregionali del 2005, il centrodestra mantiene soltanto due regioni (Lombardia eVeneto) delle otto precedentemente governate. In questo frangente, a seguito di una lungaverifica iniziata mesi prima, alcuni partiti della coalizione chiedono un rilancio del programma e dell'attività di governo. All'apertura formale della crisi con il ritiro dei ministri dell'UDC e dei membri del governo delNuovo PSI, la tensione tra Berlusconi e il segretario UDCMarco Follini è altissima: indiscrezioni apparse sui principali quotidiani nazionali raccontano di minacce di un "trattamento speciale" sulle reti Mediaset contro quest'ultimo[42]. Silvio Berlusconi riesce tuttavia a ricompattare la coalizione - facendo alcune concessioni agli alleati - e ad ottenere così la fiducia per unnuovo esecutivo.

Elezioni del 2006

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La campagna elettorale per leelezioni politiche del 2006 è una delle più accese di sempre in Italia. Forza Italia e la coalizione di centrodestra, guidata da Berlusconi, si presentarono agli elettori chiedendo un giudizio positivo sull'esperienza dei due governi, durati complessivamente cinque anni. La coalizione dicentro-sinistra rinnovata e guidata daRomano Prodi si presentò con un giudizio diametralmente opposto sulla legislatura.

Berlusconi partecipò a due confronti televisivi ufficiali col suo sfidante, durante i quali accusò lasinistra di essere divisa sulle principali proposte economiche. Il momento più importante della campagna elettorale di Berlusconi fu però un clamoroso ed inaspettato intervento ad un'assemblea dellaConfindustria, attaccando i rivali sui temi dell'economia e della giustizia. In chiusura della campagna, il presidente del Consiglio uscente lanciò la proposta dell'abolizione dell'ICI sulla prima casa.

LaCasa delle Libertà riuscì così a riconquistare la fiducia di molti elettori e Forza Italia si riappropriò della leadership all'interno della coalizione, ottenendo un risultato in netta ascesa rispetto alle previsioni, ma inferiore a quelle delle elezioni del 2001 e comunque non sufficiente ad evitare la sconfitta elettorale del centrodestra. AllaCamera dei deputati il centrosinistra ottenne, con 24 755 voti in più, il premio di maggioranza previsto dallalegge elettorale varata nel 2005 dal centrodestra e nel complesso, contando anche i voti del Trentino-Alto Adige, della Valle d'Aosta e della circoscrizione Estero, circa 130 000 voti in più, con una percentuale del 49,73% dei consensi contro il 49,40% della CdL.

AlSenato, la situazione era ribaltata: la CdL ottenne nel complesso circa 147 000 voti in più, il 49,57% contro il 49,16%, ma per il sistema degli sbarramenti regionali previsti dalla legge elettorale, varata dalGoverno Berlusconi III, e con l'apporto del voto della circoscrizione Estero,l'Unione riuscì comunque a conquistare due seggi in più.

Forza Italia, nonostante un forte calo rispetto alle politiche del 2001, alla Camera meno 6%, risulta alla Camera come la seconda forza politica italiana con 9 milioni di voti (23,7%) dietro la listaL'Ulivo (che è l'unione di due partiti, iDemocratici di Sinistra eLa Margherita) che invece ha ottenuto 11,9 milioni di voti e al Senato (dove iDemocratici di Sinistra eLa Margherita si sono presentati separati) come la prima forza politica del Paese con 8,2 milioni di voti (24,0%). Elegge, compresi gli eletti nella circoscrizione Estero, 140 deputati e 79 senatori. La presidenza del gruppo allaCamera dei deputati viene assunta daElio Vito mentre alSenato a guidare il gruppo èRenato Schifani, entrambi già alla guida dei rispettivi gruppi parlamentari nella legislatura precedente.

La nascita del Popolo della Libertà e il ritorno al governo (2007-2008)

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Lo stesso argomento in dettaglio:Il Popolo della Libertà e Governo Berlusconi IV.

Il 18 novembre 2007 Silvio Berlusconi, a margine di un'iniziativa di Forza Italia contro ilGoverno Prodi, dichiarò il prossimo scioglimento del partito, che sarebbe poi confluito in una formazione maggiore, il partito delPopolo della Libertà[43].

Il progetto venne in un primo momento accantonato, ma fu poi rilanciato dopo la caduta delGoverno Prodi e così Forza Italia si presentò assieme adAlleanza Nazionale, che inizialmente aveva rinunciato all'adesione, e ad altri movimenti e partiti politici dell'ormai ex coalizione di centrodestra in una lista unica alleelezioni politiche del 2008.

Le elezioni videro la vittoria della coalizione formata da PdL,Lega Nord eMovimento per l'Autonomia e il ritorno al governo del centrodestra dopo due anni con ilGoverno Berlusconi IV.

Il 21 novembre 2008 il consiglio nazionale di Forza Italia sancì ufficialmente la confluenza nel PdL e diede a Berlusconi pieni poteri nella fase di transizione[44][45], conclusasi con il congresso costituente del nuovo partito, che si tiene dal 27 al 29 marzo 2009[46].

Il ritorno a una nuova Forza Italia (16 novembre 2013)

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Lo stesso argomento in dettaglio:Forza Italia (2013).

Il 16 novembre 2013 il Consiglio nazionale del PdL delibera il rilancio diForza Italia, in cui confluisce la parte maggioritaria degli esponenti del Popolo della Libertà, esclusa l'area vicina adAngelino Alfano, che ha costituito invece ilNuovo Centrodestra[12][47].

Ideologia

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È scritto nelloStatuto di Forza Italia:[48]

«Forza Italia è una associazione di cittadini che si riconoscono negli ideali propri delle tradizioni democratiche liberali, cattolico liberali, laiche e riformiste europee. Essi ispirano la loro azione politica ai valori universali di libertà, giustizia e solidarietà concretamente operando a difesa del primato della persona in ogni sua espressione, per lo sviluppo di una moderna economia di mercato e per una corretta applicazione del principio di sussidiarietà.»

È scritto nellacarta dei valori del partito:[49]

«Forza Italia non nasce da una precedente organizzazione politica o da un costituito sistema dottrinale. Nasce dall'appello di un uomo, Silvio Berlusconi, direttamente rivolto ad un corpo elettorale nel quale rischiava di aprirsi un enorme vuoto storico-politico di rappresentanza. Forza Italia si costituisce come risposta alla crisi dei partiti della Prima Repubblica; come reazione ad una possibile deriva illiberale del sistema politico; come offerta di rappresentanza all'area dei moderati nel quadro di una nuova democrazia dell'alternanza; come proposta di governo per realizzare una seconda modernizzazione italiana.»

Silvio Berlusconi, nel 1998, ha così definito il suo partito:[50]

«È un partito liberale ma non elitario, anzi un partito liberaldemocratico popolare;

è un partito cattolico ma non confessionale;

è un partito laico, ma non intollerante o laicista;

è un partito nazionale ma non centralista.»

Forza Italia si definisce unpartito nuovo, senza legami diretti con la cosiddettaPrima Repubblica e, nel contempo, legittimo erede dellemigliori tradizioni politiche italiane. IldemocristianoAlcide De Gasperi, ilsocialdemocraticoGiuseppe Saragat, illiberaleLuigi Einaudi e ilrepubblicanoUgo La Malfa sono citati nel preambolo dello statuto di Forza Italia come padri nobili a cui il partito intende riferirsi.

Forza Italia si rifà ad una un'identità dicentro-destra, facendo parte dal 1999 delPartito Popolare Europeo, ma senza limitare per questo l'apertura alla tradizione della sinistra riformista (come si vede nei riferimenti alle personalità della sinistra moderata), con un esplicito richiamo al pensiero delsocialismo liberale.

Sempre dallacarta dei valori:

«Stiamo dunque costruendo un soggetto politico inedito per la storia d'Italia. Un soggetto che si propone l'unione di tre aree politico-culturali: quella delcattolicesimo liberale e popolare,quella dell'umanesimo laico, liberale e repubblicano, quella delliberal socialismo
«Siamo piuttosto un nuovo partito di centro, liberal-popolare e liberal-socialista; alleato con la destra moderata e aperto alla cultura della sinistra riformista»

Forza Italia è un partito essenzialmente accentrato sulla figura del suo leader. L'orientamento politico di Forza Italia èmoderato-liberale.

La struttura di formazione è diretta da donGianni Baget Bozzo e la linea politica è influenzata daFerdinando Adornato (direttore del mensileLiberal) che ha tentato di riadattare ilneoconservatorismo statunitense al contesto politico-culturale italiano. Adornato si è concentrato sul progetto di riunire i partiti dell'area di centrodestra attraverso la creazione di un nuovo soggetto politico unitario.

Forza Italia sostiene la parità di importanza tra scuola privata e scuola pubblica; ritiene che i vincoli pubblici alla libera iniziativa imprenditoriale vadano eliminati o fortemente ridotti;propugna un sistema tributario che non si ponga come fine la redistribuzione della ricchezza bensìl'orientamento dei consumi e, quindi, incentrato sulle imposte indirette e su quelle reali, piuttosto che su quelle dirette e personali[senza fonte]; propone la separazione delle carriere tramagistratura giudicante emagistratura inquirente; in politica estera adotta una linea fortementeatlantista. Sostiene, inoltre, le posizioni di libertà di coscienza in tematiche che riguardano labioetica.

Struttura

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Via dell'Umiltà 36, sede nazionale di Forza Italia a Roma

La struttura di Forza Italia è prevalentemente verticistica: i coordinatori nazionali e regionali sono nominati direttamente dal presidente del movimento. Gli iscritti, invece, possono eleggere i coordinatori dei club locali e i coordinamenti provinciali.

Organi nazionali

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Presidente

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Vicepresidente

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Portavoce

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Presidente del Comitato di presidenza

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Vicepresidente del Comitato di presidenza

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Presidente del Consiglio nazionale

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Coordinatore

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Vice-coordinatore

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Responsabile della Segreteria politica

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Vice-responsabile della Segreteria politica

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Amministratore nazionale

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Presidenti dei gruppi parlamentari

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Camera dei deputati

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Senato della Repubblica

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Parlamento europeo

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Coordinatori regionali

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I coordinatori regionali sono a capo del partito a livello regionale e sono nominati dal presidente. Sono riuniti nellaConferenza dei Coordinatori regionali, il cui segretario è statoAngelino Alfano dal 2002.

Organizzazioni interne

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Sono strutture interne di Forza Italia:

  • Forza Italia Seniores: era l'organizzazione dei forzistiover 65, al cui vertice vi era il SenatoreEnrico Pianetta.
  • Azzurro Donna: era l'organizzazione femminile di Forza Italia, alla cui guida c'eraMara Carfagna.
  • Azzurri nel Mondo: era ilbraccio estero del partito, alla cui guida era stata nominataBarbara Contini.
  • Ragion politica: è il portale internet del Dipartimento Formazione del partito.

Organizzazione giovanile

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Forza Italia - Giovani per la Libertà (oForza Italia Giovani) era l'organizzazione giovanile di Forza Italia, fondata nel 1996, rivolta agli azzurri tra i 14 e i 35 anni. Nell'aprile 2009 confluisce, insieme adAzione Giovani (l'organizzazione giovanile di AN), nellaGiovane Italia, la nuova organizzazione giovanile del PdL.

Studenti per le Libertà era la sezione studentesca del movimento giovanile. È stato fondato nel 1999, riconosciuto al tavolo delle associazioni studentesche presso ilMinistero della pubblica istruzione. In seguito alle elezioni del 16-17 maggio 2007, ha avuto un rappresentante eletto al Consiglio nazionale degli Studenti Universitari, massimo organo di rappresentanza istituito presso l'alloraMinistero dell'università e della ricerca.

Correnti

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In nessuno dei due congressi tenutisi nella storia del partito sono state discusse mozioni di minoranza, privilegiando una linea unitaria a sostegno del leaderSilvio Berlusconi alla presidenza del movimento, anche se l'elezione da parte del Congresso nazionale di alcuni membri del Consiglio Nazionale è stata spesso movimentata, come quando nel 1998 si ebbe il duello traFranco Frattini eGianni Pilo che fu, grazie al sostegno determinante del potente coordinatore regionale della Campania, Antonio Martusciello, il consigliere nazionale più votato.

In ogni caso ci sono tre possibili distinzioni che si possono fare dei membri di FI: la prima riguarda il dibattito sul profilo organizzativo del partito; la seconda gli orientamenti in materia economica e sociale; la terza concerne gli orientamenti politici generali (non solo a livello nazionale, ma anche locale), spesso in relazione alle vecchie appartenenze politiche.

Nell'ambito della geografia interna delle posizioni politiche esistenti in Forza Italia, assumono rilievo anche le fondazioni e i rapporti con i piccoli movimenti politici strettamente legati al partito.

Componenti politiche

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Levecchie correnti di partito però si manifestano attraverso movimenti o associazioni politiche collaterali rispetto a Forza Italia, spesso sono la ricongiunzione di esponenti della stessa area culturale e politica (democristiana, socialista o liberale) guidati da un personaggio carismatico. Tra queste degne di nota sono:

Come si vede, a parte il gruppo di Formigoni, che ha una caratterizzazione più che altro lombarda e ciellina, manca una vera e propria componente democristiana. Ciò è dovuto al fatto che gli ex DC, che pure non sono troppo rappresentati al vertice, sono la stragrande maggioranza del partito, tanto da non sentire la necessità di organizzarsi in una vera e propria corrente. Peraltro spesso i democristiani berlusconiani si dividono sia sulla questione della struttura del partito, sia sulle questioni di attualità politica. In questo gruppo indefinito vanno inseritiRoberto Formigoni e i suoi seguaci, lo stessoClaudio Scajola,Giorgio Carollo,Giuseppe Pisanu,Enrico La Loggia,Renato Schifani,Angelino Alfano,Alfredo Antoniozzi,Raffaele Fitto,Giuseppe Gargani,Francesco Giro,Luigi Grillo,Osvaldo Napoli,Antonio Palmieri eAngelo Sanza,Riccardo Ventre eMarcello Vernola.

In generale si può parlare di un'anima democristiana, di una socialista riformista (ex PSI e ex PSDI), di una liberale e di una di berlusconiani della prima ora, molti dei quali provenienti daPublitalia, come, ad esempio, il coordinatore della Toscana Roberto Tortoli, il coordinatore regionale della Campania, Antonio Martusciello e Gianfranco Micciché.

Dibattito sul modello di partito:scajoliani edellutriani

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Quanto alla prima si distinguono:

  • scajoliani, guidati daClaudio Scajola e fautori di un maggiore peso della macchina organizzativa del partito, nonché dell'introduzione dei congressi a livello regionale e al rafforzamento di quelli nazionali, provinciali e comunali;
  • publitalisti odellutriani, fautori del partito leggero e incentrato sulla figura di Berlusconi, guidati daMarcello Dell'Utri,Sandro Bondi eFabrizio Cicchitto.

Negli ultimi tempi le due parti si sono indubbiamente ravvicinate (pochi infatti contestano ancora un maggiore radicamento del partito, unito a più collegialità e più democrazia interna, soprattutto dopo l'appello diPaolo Guzzanti in richiesta di un congresso "vero") e il duo Bondi-Cicchitto sembra muoversi svincolato dal proprio mentore, Dell'Utri. Quanto a quest'ultimo si può dire che abbia deciso di sostenere nuove leve di giovani a discapito didellutriani di lungo corso comeEnzo Ghigo,Roberto Tortoli eGuido Viceconte e che si sia lui stesso convinto della necessità di un'organizzazione capillare del partito, fondata sulle sezioni locali, similmente a quella che iDS hanno ereditato dal vecchioPCI.

Federalismo e politica economica:tremontiani eliberisti doc

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Attorno al vicepresidente del partitoGiulio Tremonti si è costituito un gruppo composto da membri di diversa estrazione politico-culturale e in gran parte provenienti dal Nord Italia, forti sostenitori del federalismo fiscale, di qui le affinità con laLega Nord, e di un liberismo temperato. Tra itremontiani, cementatisi durante la battaglia in due tempi in difesa del risparmio e contro l'operato diAntonio Fazio aBankitalia, vale la pena di citareGiorgio Jannone,Guido Crosetto,Luigi Casero,Maria Teresa Armosino,Andrea Pastore,Giuseppe Vegas,Gianfranco Conte e lo stessoAntonio Leone.

A Tremonti, spesso tacciato dicolbertismo, si sono spesso contrapposti iliberisti doc guidati daAntonio Martino eRaffaele Costa, anche in piena campagna elettorale[60]. In genere, poi, l'ala del partito maggiormente legata all'ex PLI si è dimostrata la meno entusiasta nel sostenere il federalismo propugnato daBossi e Tremonti, tanto cheEgidio Sterpa (ex PLI di lungo corso) è stato l'unico membro del gruppo di FI alla Camera a votare contro ilprogetto di riforme istituzionali[collegamento interrotto] varato dal Governo Berlusconi.

Correnti a livello regionale

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A livello regionale il panorama delle correnti è molto frastagliato e diversificato e spesso non rispetta le logiche nazionali. Gli ex-Democristiani in particolare si presentano raramente come un fronte compatto e sono piuttosto divisi in diversi gruppi.

InPiemonte si sono contrapposti il gruppo diEnzo Ghigo (exPublitalia edellutriano) e quello diRoberto Rosso[61], ex DC e a capo della correntesociale, (costituita nel 2000 insieme ad Antonio Martusciello), sostenuto anche dagli ex PLI, molto forti in regione e soprattutto nelCuneese, grazie all'appoggio diRaffaele Costa. L'ultimo coordinatore regionale è statoGuido Crosetto e si collocava neutralmente rispetto alle due fazioni.

InLombardia al forte gruppociellino guidato daRoberto Formigoni,Mario Mauro eMaurizio Lupi[62], si sono unitiriformisti di diversa estrazione politica comeMassimo Guarischi (ex PSDI),Giampiero Borghini (ex PCI, poi sindaco di Milano con il sostegno del PSI) eFrancesco Colucci (ex PSI). Al gruppo formigoniano, che controlla saldamente il partito, si contrappone un'area didellutriani e di laico-socialisti, tra i quali spiccano i nomi diPaolo Romani[63] (ex PLI) eLuigi Casero (ex PRI).

InLiguria la stragrande maggioranza dei dirigenti e degli eletti è riconducibile all'area diClaudio Scajola, che controlla tutta la zona del Ponente ligure e, in particolare, dellaProvincia di Imperia. L'ultimo coordinatore regionaleMichele Scandroglio, ex-DC, era a lui molto vicino. All'interno dell'area genovese, oltre al forte gruppo di scajoliani, la componente liberale godeva ancora di un discreto seguito: il deputatoRoberto Cassinelli e il senatoreEnrico Musso erano sì molto vicini a Scajola, ma provengono dalle file delPLI.

InVeneto il partito è saldamente in mano aGiancarlo Galan (ex-PLI e ex-Publitalia). Al presidente della Regione fanno riferimento l'area laico-socialista edellutriana, guidata dagli ex-PSIAmalia Sartori eRenato Chisso e dagli ex-PLIFabio Gava eNiccolò Ghedini, ultimo coordinatore regionale, e un nutrito gruppo di ex-democristiani conRaffaele Bazzoni,Carlo Alberto Tesserin,Leonardo Padrin,Marino Zorzato eDomenico Menorello in testa. Esistono poi almeno due gruppi provenienti dalla vecchia DC: i cosiddettineodorotei e idemocratici popolari: tra i primi, legati al leaderdoroteo venetoFranco Cremonese e in gran parte membri delCDU fino al 1998, ci sonoVittorio Casarin eClodovaldo Ruffato; tra i secondi, un tempo stretti alleati di Galan, ci sono gli ex-seguaci diGiorgio Carollo, fondatore diVeneto per il PPE, tra i quali spiccano i nomi diRenzo Marangon,Barbara Degani eGiancarlo Conta, che si sono recentemente riavvicinati a Galan. Esiste poi un altro gruppo di derivazione PSI, spesso non in sintonia con Galan e guidato da personaggi del calibro diMaurizio Sacconi eRenato Brunetta, ai quali si è unito l'ex-DCRemo Sernagiotto[64]. A tale gruppo si è spesso accodato ancheAldo Brancher, ex-DC e anello di congiunzione tra Forza Italia eLega Nord.

NelFriuli-Venezia Giulia è molto forte la componente proveniente da esperienze radicali e socialiste, guidata daRoberto Antonione eRenzo Tondo (succedutisi alla presidenza regionale), ma non manca un nutrito gruppo di ex-DC, con in testaIsidoro Gottardo eDanilo Moretti.

NelLazio, la componente più forte è sempre stata quella diAntonio Tajani[65]. Dopo essere stato sostituito daBeatrice Lorenzin come coordinatore regionale, la giovane forzista è stata poi sostituita daFrancesco Giro, leader del gruppo democristiano. Figure di rilievo sono poiAlfredo Antoniozzi eStefano De Lillo.

InCampania si potevano rintracciare tre gruppi: quello diAntonio Martusciello il più forte ed organizzato(sostenuto da altre personalità locali comeAntonio Barbieri,Aldo Perrotta,Emiddio Novi,Gaetano Fasolino,Cosimo Izzo eFulvio Martusciello eClaudio Azzolini; quello minoritario diElio Vito,Nicola Cosentino (Luigi Cesaro,Franco Malvano, quest'ultimo sconfitto al primo turno delle elezioni comunali del 2006 da Rosa Russo Iervolino, e daAlfredo Vito cugino di Elio Vito; gliscajoliani (Riccardo Ventre,Paolo Russo eErmanno Russo) che non hanno mai assunto posizioni di rilievo nel controllo del partito.

InPuglia il partito era saldamente in mano agli ex democristiani guidati daRaffaele Fitto.

InSicilia il partito si divideva in un gruppo legato aGianfranco Micciché eStefania Prestigiacomo ed un altro di origine democristiana guidato daRenato Schifani,Enrico La Loggia eAngelino Alfano[66].

Fondazioni ed associazioni

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Grande rilievo hanno in Forza Italia diverse fondazioni e associazioni:

Movimenti politici e partiti associati

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Molto vicine a Forza Italia sono anche altre componenti che però non fanno parte ufficialmente del partito, anche se di fatto si comportano con Forza Italia come i partiti associati:

Nelle istituzioni

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Presidente del Senato

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Presidente del Consiglio dei ministri

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Vicepresidenti del Consiglio dei Ministri

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Governi

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Collocazione parlamentare

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  • Maggioranza (1994-1995)
  • Opposizione (1995-2001)
  • Maggioranza (2001-2006)
  • Opposizione (2006-2008)
  • Maggioranza (2008-2009)

Iscritti

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  • 1995 - 5 200
  • 1996 -n.d.
  • 1997 - 139 546
  • 1998 - 161 319
  • 1999 - 190 398
  • 2000 - 312 863
  • 2001 - 271 751
  • 2002 - 222 631
  • 2003 - 249 824
  • 2004 -n.d.
  • 2005 -n.d.
  • 2006 -n.d.
  • 2007 - 401 014

1Campagna iscrizioni interrotta in vista di una ridefinizione organizzativa del movimento

Congressi

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  • I Congresso Nazionale -Assago (Milano), 16-18 aprile 1998
  • II Congresso Nazionale - Assago (Milano), 27-29 maggio 2004

Organi d'informazione ufficiali

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Caratteristica del partito, e in generale del centrodestra, è il possedere, direttamente o indirettamente, non pochi quotidiani, come:Libero, quotidiano fondato nel 2000 e diretto daMaurizio Belpietro, il cui editore èAntonio Angelucci, parlamentare prima democristiano e in seguito tra i fondatori di Forza Italia;Il Foglio, fondato nel 1996 e diretto daGiuliano Ferrara, egli stesso exMinistro per i Rapporti col Parlamento nelprimo Governo Berlusconi;L'Opinione delle libertà, giornale nato nel 1992, reso quotidiano a partire dall'anno successivo e su cui scrivono, tra gli altri,Arturo Diaconale ePaolo Pillitteri eIl Domenicale, rivista culturale fondata daMarcello Dell'Utri (braccio destro diSilvio Berlusconi), esistita dal 2002 al 2009.

Ma il quotidiano considerato più vicino al partito, l'ufficioso quando non l'ufficiale, è inveceIl Giornale, fondato come quotidiano indipendente nel 1974 dal giornalistaIndro Montanelli, suo direttore per venti anni, inizialmente comeIl Giornale Nuovo, (assume infatti l'attuale nome dal 1983), e la cui casa editrice viene acquistata nel 1987 dal presidente di Forza Italia, il quale però, in seguito allalegge Mammì del 1990, cede le sue quote di maggioranza al fratelloPaolo Berlusconi;Paolo Guzzanti ne è il vicedirettore eEgidio Sterpa ne è il consigliere d'amministrazione (entrambi senatori del partito), mentre ne è direttoreVittorio Feltri, che, nonostante non siano legati ufficialmente al partito, sostengono Berlusconi, senza però fargli mancare qualche critica.

È da ricordare che è esistito un quotidiano dal nomeL'Avanti! (da non confondere con l'Avanti!, lo storico quotidiano delPartito Socialista Italiano, il cui nome ricalca) dalle pubblicazioni saltuarie (1996, 2003-2011, 2011), che è stato pubblicato dalla cooperativa giornalisticaInternational Press diValter Lavitola (faccendiere italiano che in certe fasi ne è stato anche direttore) e che si riproponeva come foglio (quattro pagine) degli ex PSI di Forza Italia, comeFabrizio Cicchitto (che lo ha fortemente voluto),Margherita Boniver,Giulio Tremonti,Renato Brunetta,Francesco Colucci,Sergio De Gregorio (che ne è stato il primo direttore),Franco Frattini,Paolo Guzzanti,Marcello Pera eMaurizio Sacconi.

Precedenti usi del nome

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Il nome «Forza Italia!» (con tanto di punto esclamativo) era già stato usato per un movimento politico nel 1944, nell'Italia Meridionale durante l'amministrazione alleata. Se ne trova traccia in un libro diNorman Lewis, che scrive: «Con la nostra benedizione si sono costituiti qualcosa come sessantacinque partiti politici, i quali parteciperanno alla furiosa rissa democratica che prevedibilmente si scatenerà quando verranno indette le elezioni. Oltre a questi esistono molti movimenti non riconosciuti che aspirano a restituire alla nazione la sua grandezza. [...] Alcuni vengono considerati più risoluti e sinistri, e tra essi quello su cui dovevo indagare, che si chiama «Forza Italia!» e si sospetta di simpatie neofasciste.»[67].

L'espressione "Forza Italia" faceva anche parte di uno slogan dellaDemocrazia Cristiana nella campagna elettorale del 1987 ("Forza Italia! Lotta per le cose che contano!")[14].

Simboli storici

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  • Il simbolo standard di Forza Italia, disegnato da Cesare Priori
    Il simbolo standard di Forza Italia, disegnato da Cesare Priori
  • Simbolo elettorale di Forza Italia nel 1994.
    Simbolo elettorale di Forza Italia nel 1994.
  • Simbolo elettorale di Forza Italia nel 1996.
    Simbolo elettorale di Forza Italia nel 1996.
  • Simbolo elettorale di Forza Italia nel 2006
    Simbolo elettorale di Forza Italia nel 2006

Risultati elettorali

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Lo stesso argomento in dettaglio:Risultati elettorali di Forza Italia per regione italiana.
ElezioneVoti%Seggi
Politiche 1994Camera8 136 13521,01
113 / 630
SenatonelPolo delle Libertà
36 / 315
Europee 199410 089 13930,62
27 / 87
Politiche 1996Camera7 712 14920,57
123 / 630
SenatonelPolo per le Libertà
48 / 315
Europee 19997 813 94825,16
22 / 87
Politiche 2001Camera10 923 43129,43
178 / 630
SenatonellaCasa delle Libertà
81 / 315
Europee 20046 806 24520,93
16 / 78
Politiche 2006Camera9 048 97623,72
140 / 630
Senato8 202 89024,01
80 / 315

Note

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  1. ^Woods, Dwayne (2014). The Many Faces of Populism in Italy: The Northern League and Berlusconism. The Many Faces of Populism: Current Perspectives. Emerald Group. pp. 28, 41–44.
  2. ^Ruzza; Fella (2009). Re-inventing the Italian Right. pp. 136–140, 217–218.
  3. ^von Beyme, Klaus (2011). Representative democracy and the populist temptation. The Future of Representative Democracy. Cambridge University Press. pp. 59, 64–65.
  4. ^Albertazzi, Daniele (2009) Reconciling ‘Voice’ and ‘Exit’: Swiss and Italian Populists in Power.
  5. ^(EN) Andrej Zaslove,Here to Stay? Populism as a New Party Type, inEuropean Review, vol. 16, n. 3, 2008-07, pp. 319-336,DOI:10.1017/S1062798708000288,ISSN 1062-7987 (WC ·ACNP).URL consultato il 23 giugno 2023.
  6. ^ Erik Jones,Populism in Europe, inThe SAIS Review of International Affairs, vol. 27, n. 1, 2007, pp. 37-47.URL consultato il 23 giugno 2023.
  7. ^(EN) John Carlin,All hail Berlusconi, inThe Observer, 18 gennaio 2004.URL consultato il 23 giugno 2023.
  8. ^Catégorie:Partis politiques italiens — Europe Politique, suwww.europe-politique.eu.URL consultato il 23 giugno 2023.
  9. ^(EN) Maurizio Cotta e Luca Verzichelli,Political Institutions in Italy, Oxford University Press, 2007,ISBN 978-0-19-928470-2.URL consultato il 23 giugno 2023.
  10. ^Oreste Massari,I partiti politici nelle democrazie contemporanee, Laterza, Rome-Bari 2004
  11. ^Chiara Moroni,Da Forza Italia al Popolo della Libertà, Carocci, Rome 2008
  12. ^abLa giornata decisiva del Pdl. Alle 17 l'ufficio di presidenza (DIRETTA), suL'HuffPost, 25 ottobre 2013.URL consultato il 25 giugno 2022(archiviato il 13 novembre 2021).
  13. ^Tribunale di Caltanissetta, Decreto di archiviazione (PDF), susocietacivile.it, p. 62.URL consultato il 25 giugno 2022(archiviato il 10 settembre 2021).
  14. ^abAddio al creativo della «Milano da bere», sucorriere.it.URL consultato il 25 giugno 2022(archiviato il 10 marzo 2018).
  15. ^ Federico Geremicca,E BERLUSCONI ANNUNCIO' IL SACRIFICIO, sula Repubblica, 2 giugno 1995.URL consultato il 25 giugno 2022(archiviato il 5 ottobre 2015).
  16. ^Berlusconi preoccupato per i politici emergenti, Corriere della Sera, 20 marzo 1993, pag. 2.
  17. ^R. Po.,Il "sogno" politico di Berlusconi, Corriere della Sera, 11 maggio 1993, pag. 4.
  18. ^Riccardo Chiaberge,Una "cosa" né Lega né Pds, Corriere della Sera, 28 luglio 1993, pag. 3.
  19. ^Davide Frattini - Gian Antonio Stella,Berlusconi è cauto ma Sgarbi già lancia CS, Corriere della Sera, 14 settembre 1993, pag. 6.
  20. ^Secondo quanto dichiarò alCorriere della Sera nel 1994Franco Bassanini già la precedente apparizione di una campagna pubblicitaria, che mostrava su cartelloni stradali un bambino e la scritta "Fozza Itaia", “erano prove tecniche per la formazione di un partito: nessuno aveva capito che cosa propagandassero, un anno fa, quei 10 paffuti ragazzini che da migliaia di cartelloni gridavano “Fozza Itaia”. Ora, siccome sono convinto da altri indizi che Berlusconi aveva in mente da tempo il suo ingresso in politica, tutto mi è più chiaro”. Bastò una “erre”, dunque, al posto della prima “zeta”, più una “elle” e, oplà, l'Italia, anzi Forza Italia, fu fatta. Berlusconi è andato al potere grazie a uno slogan storpiato dai bambini? Ecco un anno dopo rivelato l'arcano segreto che ha dato la vittoria al Cavaliere". Contesta però questa ricostruzioneArmando Testa, secondo cui fu un'iniziativa della Fispe (Federazione italiana sviluppo pubblicità esterna) "che intendeva sensibilizzare l'opinione pubblica sulle misure previste dal nuovo Codice della strada che, se approvate, avrebbero eliminato gli spazi destinati a cartelloni e manifesti”; lo scopo sarebbe stato quello di "dimostrare la potenza e immediatezza del “mezzo” affissione. Volgarmente: dare dignità al cartellone stradale” (1992 e Fozza Itaia, la vera storia della pubblicità dei misteri, sunextquotidiano.it.URL consultato il 25 giugno 2022(archiviato il 15 febbraio 2022).).
  21. ^Il caso. Fra politica e spettacolo. Il presidente Fininvest smentisce la notizia. "Non fondo un partito" "Né Mike né Funari candidati" Berlusconi: c'è una guerra contro di me. Sgarbi: "Io mi presento alle amministrative, ma dal gruppo non avrò alcun tipo di appoggio", suarchivio.lastampa.it(archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2011).
  22. ^MIKE, IL TELEDEPUTATO DI BERLUSCONI - la Repubblica.it, suArchivio - la Repubblica.it, 17 ottobre 1993.URL consultato il 23 giugno 2023.
  23. ^Berlusconi: un partito tutto mio? "Non esiste e non è mai esistito", Corriere della Sera, 23 ottobre 1993, pag. 7.
  24. ^Antonio Macaluso,Berlusconi contro tutti, con rabbia, Corriere della Sera, 27 ottobre 1993, pag. 21.
  25. ^Conferenza stampa di Silvio Berlusconi nella sede romana della stampa estera, 26 novembre 1993, suradioradicale.it.
  26. ^abSimona Colarizi,Storia politica della Repubblica, 1943-2006, Laterza, Bari, 2007,ISBN 978-88-420-8259-0, p. 208
  27. ^Berlusconi arruola imprenditori, suarchiviostorico.corriere.it.
  28. ^Archivio Corriere della Sera, suarchivio.corriere.it.URL consultato il 13 novembre 2021.
  29. ^GIOVANNI MORO: ' FORZA ITALIA È SOLO UN PARTITO DI PLASTICA' - la Repubblica.it, suArchivio - la Repubblica.it.URL consultato il 13 novembre 2021.
  30. ^Norberto Bobbio eMaurizio Viroli,Dialogo intorno alla repubblica, Laterza, Bari, 2001,ISBN 88-420-6953-1,cap. VII[collegamento interrotto]
  31. ^Nelle circoscrizioni Abruzzo e Campania 2, Forza Italia si presentò in concorrenza con Alleanza Nazionale con la lista elettoraleForza Italia - Centro Cristiano Democratico. Sulle schede elettorali, non figurò, quindi, il simbolo delPolo del Buon Governo. La lista portò all'elezione di un deputato. Risultati elettorali sul sito ufficiale delMinistero dell'Interno.
  32. ^BERLUSCONI: ' E PER VOI ERA IL LEADER DEL POLO?' - la Repubblica.it, suArchivio - la Repubblica.it.URL consultato il 13 novembre 2021.
  33. ^Berlusconi: Congresso anti-regime - la Repubblica.it, suArchivio - la Repubblica.it, 15 aprile 1998.URL consultato il 23 giugno 2023.
  34. ^Corriere della sera - Forza Italia, alla fine un coro di si', 19 aprile 1998, suarchiviostorico.corriere.it.
  35. ^ Adnkronos,FI: NUOVO COMITATO DI PRESIDENZA: 33 COMPONENTI PIU' BERLUSCONI, suAdnkronos, 24 giugno 1998.URL consultato il 23 giugno 2023.
  36. ^ Radio Radicale,L'entrata in Forza Italia dei Cristiano Democratici per le Libertà, suRadio Radicale, 25 giugno 1998.URL consultato il 23 giugno 2023.
  37. ^Corriere della Sera - Dal primo ottobre Forza Italia nel Ppe Ppi: noi diciamo no, 9 settembre 1999, suarchiviostorico.corriere.it.
  38. ^La Repubblica, 25/8/2000,La crociata di Berlusconi
  39. ^La Repubblica, 11/4/2001,La mia biografia in tutte le famiglie italiane
  40. ^la Repubblica/politica: Berlusconi firma 'il contratto' e schiera Montezemolo, surepubblica.it.URL consultato il 13 novembre 2021.
  41. ^ Francesco Cortese,Quali sono stati i governi italiani più lunghi?, suYouTrend, 26 novembre 2020.URL consultato il 13 novembre 2021.
  42. ^Roberto Zuccolini,«Le mie tv non ti hanno attaccato. Finora» «Sia chiaro a tutti, questa è una minaccia», Corriere della Sera, 12 luglio 2004, pag. 3
  43. ^http://www.skylife.it/html/skylife/tg24/politica.html?idvideo=56053, suskylife.it(archiviato dall'url originale il 15 giugno 2009).
  44. ^ Radio Radicale,Forza Italia verso Il Popolo della Libertà - Consiglio Nazionale di Forza Italia, suRadio Radicale, 21 novembre 2008.URL consultato il 23 giugno 2023.
  45. ^CONSIGLIO NAZIONALE: Forza Italia nel Pdl per acclamazione, mandato a Berlusconi[collegamento interrotto]
  46. ^Nasce il Pdl, si parte con i giovani Applausi e standing ovation per il premier - Corriere della Sera, suwww.corriere.it.URL consultato il 23 giugno 2023.
  47. ^Pdl, è scissione. Alfano: "Non aderiamo a FI". Pronti nuovi gruppi, ira dei falchi, sula Repubblica, 15 novembre 2013.URL consultato il 13 novembre 2021.
  48. ^Forza Italia,Statuto di Forza Italia, art. 1
  49. ^Forza Italia,Carta dei Valori
  50. ^Silvio Berlusconi al 1º Congresso Nazionale di Forza Italia, Assago (MI), 18 aprile 1998, surobertocorona.org.URL consultato il 4 luglio 2012(archiviato dall'url originale il 30 agosto 2011).
  51. ^Fi, Gardini portavoce Bondi: più brava di me, la Repubblica, 7 ottobre 2004 — pagina 22 sezione: POLITICA INTERNA, suricerca.repubblica.it.
  52. ^Daniele Capezzone è il nuovo portavoce di Forza Italia, Il Sole 24 Ore, 13 maggio 2008., suilsole24ore.com.
  53. ^Capogruppo delPopolo delle Libertà
  54. ^senato.it - Scheda di attività di Renato SCHIFANI - XV Legislatura, suwww.senato.it.URL consultato il 23 giugno 2023.
  55. ^Vice-capogruppo vicario delPopolo delle Libertà
  56. ^ Adnkronos,UE: ZAPPALA' NUOVO CAPO DELEGAZIONE FI A EUROPARLAMENTO, suAdnkronos, 5 giugno 2008.URL consultato il 23 giugno 2023.
  57. ^la Repubblica - Lorenzin al posto di Tajani Forza Italia si spacca ancora, 19 maggio 2005 — pagina 5 sezione: ROMA, suricerca.repubblica.it.
  58. ^Corriere della Sera - Via Lorenzin e Sodano È Francesco Giro il commissario di FI, suarchiviostorico.corriere.it.
  59. ^ Adnkronos,FI: BIONDI, 'LIBERALISMO POPOLARE' NON SARA' PARTITO VIRTUALE, suAdnkronos, 11 gennaio 2003.URL consultato il 23 giugno 2023.
  60. ^Mattia Feltri,Martino: «Tremonti sbaglia sui dazi cinesi. Il governo ha tagliato poco le tasse», intervista ad Antonio Martino, La Stampa.it, 31 marzo 2006Archiviato il 6 maggio 2008 inInternet Archive.
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Bibliografia

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  • Massimo Giannini, Lo statista. Il ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo, Dalai Editore, 2008

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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PredecessorePrimo partito politico italianoSuccessore
Democrazia Cristiana1994 - 1996Partito Democratico della SinistraI
Democratici di Sinistra2001 - 2009Il Popolo della LibertàII

PredecessorePartito alla Presidenza del Consiglio dei ministri della Repubblica ItalianaSuccessore
Indipendente1994 - 1995IndipendenteI
Indipendente2001 - 2006IndipendenteII
Partito Democratico2008 - 2009Il Popolo della LibertàIII

PredecessorePartito alla Presidenza del Senato della Repubblica ItalianaSuccessore
Partito Popolare Italiano2001 - 2006La MargheritaI
Partito Democratico2008 - 2009Il Popolo della LibertàII
V · D · M
Italia (bandiera)Partiti politici italiani del passato
Prima
Repubblica
ParlamentariCon liste proprie:Democrazia Cristiana ·Partito Comunista Italiano ·Partito Socialista Italiano ·Partito Socialista Democratico Italiano ·Partito Liberale Italiano ·Movimento Sociale Italiano ·Partito Nazionale Monarchico ·Fronte dell'Uomo Qualunque ·Partito d'Azione ·Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ·Partito dei Contadini d'Italia ·Concentrazione Democratica Repubblicana ·Movimento Unionista Italiano ·Partito Cristiano Sociale ·Partito Democratico del Lavoro ·Partito Monarchico Popolare ·Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica ·Partito Radicale ·Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria ·Partito di Unità Proletaria ·Democrazia Proletaria ·Lista per Trieste ·Partito di Unità Proletaria per il Comunismo ·Federazione delle Liste Verdi ·Verdi Arcobaleno

In liste unitarie:Partito Democratico Italiano ·Concentrazione Nazionale Democratica Liberale ·Unione dei Socialisti ·Partito Sardo d'Azione Socialista ·Movimento Comunità ·Unione Siciliana Cristiano Sociale

Per scissione dei gruppi parlamentari:Unione Nazionale ·Partito Socialista Unitario ·Sinistra indipendente ·Costituente di Destra - Democrazia Nazionale ·Unità e Democrazia Socialista
ExtraparlamentariMovimento Liberale Indipendente ·Partito Operaio Comunista ·Partito Nettista Italiano ·Unione Socialista Indipendente ·Unità Popolare ·Alleanza Democratica Nazionale ·Raggruppamento Sociale Repubblicano ·Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista) ·Partito Comunista (Marxista-Leninista) Italiano ·Movimento Politico dei Lavoratori ·Movimento Lavoratori per il Socialismo ·Lotta Continua ·Il manifesto ·Lega Meridionale ·Partito dell'Amore
Liste elettoraliUnione Democratica Nazionale ·Blocco Nazionale della Libertà ·Fronte Democratico Popolare ·Unità Socialista ·Blocco Nazionale ·PSI-PSDI Unificati ·Nuova Sinistra Unita ·Lega Lombarda - Alleanza Nord
Seconda
Repubblica
ParlamentariCon liste proprie:Partito Democratico della Sinistra ·La Rete ·Lista Marco Pannella ·Patto Segni ·Partito Popolare Italiano ·Centro Cristiano Democratico ·Forza Italia ·Alleanza Nazionale ·Cristiani Democratici Uniti ·Rinnovamento Italiano ·Democratici di Sinistra ·Socialisti Democratici Italiani ·I Democratici ·Partito dei Comunisti Italiani ·UDEUR ·Democrazia è Libertà - La Margherita ·Democrazia Europea ·Il Popolo della Libertà ·Sinistra Ecologia Libertà ·Scelta Civica ·Nuovo Centrodestra ·Federazione dei Verdi

In liste unitarie o coalizioni:Unione di Centro ·Alleanza Democratica ·Cristiano Sociali ·Rinascita Socialista ·Sinistra Repubblicana ·Federazione Laburista ·Comunisti Unitari ·Socialisti Italiani ·Italia Democratica ·Unione Democratica ·Lista Consumatori ·Riformatori Liberali ·Italia di Mezzo ·Azione Sociale ·Popolari Liberali ·Articolo Uno ·Noi con l'Italia

Per scissione dei gruppi parlamentari:Lega Italiana Federalista ·Partito Federalista ·Italia Federale ·Cristiano Democratici per la Repubblica ·Unione Democratica per la Repubblica ·Cristiani Democratici per la Libertà ·Unione per la Repubblica ·I Socialisti Italiani ·Italiani nel Mondo ·Consumatori Uniti ·Sinistra Critica ·Sinistra Democratica ·La Destra ·Rosa per l'Italia ·Federazione dei Cristiano Popolari ·Alleanza per l'Italia ·Futuro e Libertà per l'Italia ·I Popolari di Italia Domani ·Forza del Sud ·Grande Sud ·Unione Democratica per i Consumatori ·Alleanza Liberalpopolare - Autonomie ·Conservatori e Riformisti ·Direzione Italia ·Cambiamo! ·Impegno Civico
ExtraparlamentariVerdi Federalisti ·Lega Italia Federale ·Partito Socialista Riformista ·Partito Socialista ·Movimento per l'Ulivo ·Rinascita della Democrazia Cristiana ·Partito Democratico Cristiano ·Patto dei Liberaldemocratici ·Democratici Cristiani Uniti ·Socialisti Uniti ·Fare per Fermare il Declino ·Movimento Nazionale per la Sovranità
Liste elettoraliSì Referendum ·Popolari per Prodi ·Democrazia e Libertà ·Il Girasole ·Biancofiore ·Alternativa Sociale ·L'Ulivo ·Rosa nel Pugno ·Insieme con l'Unione ·La Sinistra l'Arcobaleno ·La Destra - Fiamma Tricolore ·Rivoluzione Civile ·Autonomie Liberté Démocratie ·Liberi e Uguali ·Noi con l'Italia - UDC ·Civica Popolare ·Italia Europa Insieme ·Azione - Italia Viva
Solo europee:Alleanza Nazionale - Patto Segni ·Uniti nell'Ulivo ·Socialisti Uniti per l'Europa ·Federazione della Sinistra ·L'Autonomia ·Nuovo Centrodestra - Unione di Centro ·L'Altra Europa con Tsipras ·Scelta Europea ·Verdi Europei - Green Italia ·La Sinistra
Solo regionali:Patto dei Democratici ·Il Trifoglio ·Area Popolare
CoalizioniCoalizioni dicentro-destra:Polo delle Libertà/Polo del Buon Governo(1994) ·Polo per le Libertà(1996-2000) ·Casa delle Libertà(2000-2008) ·Coalizione di centro-destra(2008) ·Coalizione di centro-destra(2013) ·Coalizione di centro-destra(2018)
Coalizioni dicentro-sinistra:Alleanza dei Progressisti(1994) ·L'Ulivo(1995-2005) ·L'Unione(2005-2008) ·Coalizione di centro-sinistra(2008) ·Italia. Bene Comune(2013) ·Coalizione di centro-sinistra(2018)
Altre:Patto per l'Italia(1994) ·Con Monti per l'Italia(2013)
V · D · M
Silvio Berlusconi
GoverniGoverno Berlusconi I ·Governo Berlusconi II ·Governo Berlusconi III ·Governo Berlusconi IV
Berlusconi nel maggio 2018.
Berlusconi nel maggio 2018.
Partiti e coalizioniForza Italia(Inno musicale) (1994) ·Polo del Buon Governo ·Polo delle Libertà ·Polo per le Libertà ·La Casa delle Libertà ·Coalizione del 2008 ·Il Popolo della Libertà(Inno musicale) ·Forza Italia (2013) ·Coalizione del 2013 ·Coalizione del 2018 ·Coalizione del 2022
PoliticaIngresso in politica ·Berlusconismo ·Antiberlusconismo ·Contratto con gli italiani ·Editto bulgaro ·Politiche di Berlusconi
Società e aziendeArnoldo Mondadori Editore ·Associazione Calcio Milan ·Associazione Calcio Monza ·Euromercato ·Fininvest ·Five Record ·Il Giornale ·Mediaset ·Mediolanum ·Medusa Film ·Reteitalia ·RTI Music ·Silvio Berlusconi Communications ·Silvio Berlusconi Editore ·Standa ·Supermercati Brianzoli ·Telepiù
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