È situato sulla sponda sinistra della valle delTirso, e sorge sui resti dell'antica sede fortificata diForum Traiani. Il paese è noto per la presenza di uncomplesso termale di età romana risalente alI secolo d.C.
Fordongianus, l'ex Forum Traiani, è particolarmente importante per la sua posizione geografica che lo vede incuneato tra i monti della valle delTirso, naturale via di penetrazione dalla pianura all'entroterra e punto di contatto tra i due diversi mondi. La città è presente nell'Itinerario antonino, lungo la strada che daTibula attraversa l'interno dell'isola fino adOthoca.[3]
Fin dalla sua fondazione fu un centro rinomato per le sue terme, che sfruttavano una fonte naturale di acqua calda e curativa.
Qui si trova un'iscrizione che testimonia come l'attività delle genti della Barbaria fosse ancora viva nelI secolo d.C. poiché furono queste a dedicare un'iscrizione ad un imperatore, probabilmenteTiberio, rinvenuta nelForum Traiani.
L'antico nome diForum Traiani parrebbe assai allusivo sulla sua fondazione, ma ingannevolmente: la città non fu fondata daTraiano, ma ilforum suggerisce piuttosto che la città dovesse essere un punto di incontro e pacifico scambio commerciale tra le popolazioni romanizzate e quelle non ancora sottomesse a Roma e indipendenti dell'interno.
Come già accennato in precedenza, tra le motivazioni originarie dell'insediamento, si pone la presenza di una fonte d'acqua naturalmente calda e curativa. Sfruttando la fonte sorse, proprio presso il fiume, un vastoedificio termale (che costituisce oggi il nucleo dell'attuale area archeologica) caratterizzato da una grandepiscina, in origine coperta, in cui giungono le acque calde temperate con un'aggiunta di acqua fredda.
L'aspetto curativo delle terme è sottolineato dal rinvenimento di due statue del dioBes, divinità legata ai culti salutiferi, e la loro importanza è messa in evidenza dalla recente scoperta di un piccolo spazio sacro dedicato alle ninfe, divinità delle acque.
Le terme presentano i resti di tre ambienti: ilcalidarium, iltiepidarium, ilfrigidarium. In origine le terme erano coperte da un tetto sostenuto da archi che univano tra loro le varie vasche creando delle volte a botte. Sui bordi delle vasche sono incisi dei disegni che rappresentano le ninfe che erano le divinità dell'acqua. Il pavimento era fatto a mosaico (rimangono alcune tracce) e il soffitto delle vasche era fatto con pasta vitrea azzurra per ricordare il riflesso dell'acqua. L'accesso alle terme era probabilmente a sud, dove si apriva un'ampia piazza lastricata, delimitata da una scalinata.
In un'area vicina all'attuale centro abitato è stato rinvenuto l'anfiteatro, vicino alla necropoli tardo-antica sulla quale fu edificata nell'XI secolo la chiesa diSan Lussorio.
Chiesa di San Lussorio
Durante ilmedioevo appartenne alGiudicato di Arborea e fu capoluogo dellacuratoria di Parte Barigadu; nelXIV secolo però il capoluogo fu trasferito aBusachi. Alla caduta del Giudicato (1420) entrò a far parte delMarchesato di Oristano, e alla sconfitta di quest'ultimo (1478) passò sotto il dominio aragonese, ove divenne un feudo incorporato nell'Incontrada di Parte Barigadu.Nel1790, in epoca sabauda, fu dato in feudo alla famiglia Manca Ledà, che nel1829 la unirono insieme aVillanova Truschedu nella contea di San Placido. Fu riscattato nel1839 con la soppressione del sistema feudale.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Fordongianus sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 marzo 1958.[4]Lo stemma raffigura un arco dirupato che racchiude una piscina, fondato su una campagna solcata da una strada romana e accostato da una pietra miliare recante le lettere L X, il tutto al naturale.Il gonfalone è un drappo di azzurro.[5]
Costruita alla fine del Cinquecento-inizio del Seicento e così chiamata per i motivi gotico-aragonesi che la decorano. La casa fu abitata fino al1978 e poi divisa in due parti, di cui una è oggi adibita a museo mentre l'altra è stata acquistata recentemente dal Comune di Fordongianus. La casa è preceduta da un ampio loggiato con colonne intrachite rossa, di cui alcune sostituite. Anche le finestre sono intrachite rossa, decorate con motivi floreali e religiosi.
La finestra più interessante è quella della cosiddetta "camera degli sposi". Alcune mostre delle finestre visibili all'interno presentano la forma ad"arco inflesso" o "carenato" di origine araba.
Recentemente si è dato un nuovo impulso allo sfruttamento delle terme con la costruzione di uno stabilimento e di una struttura ricettiva. A Fordongianus le acque termali sgorgano da sorgenti naturali. La classificazione chimico-fisica le definisce acque salse o cloruro sodiche e termoattive e sgorgano ad una temperatura di 56 °C per tutto l'anno. Sono utilizzate in diverse applicazioni come elemento multifunzionale di benessere, con risultati benefici sull'organismo e in particolare con effetti immunologici.
Il paese è conosciuto, inoltre, per le cave ditrachite rossa, rosa, verde e grigia. Queste pietre vengono utilizzate per la costruzione delle case a Fordongianus ma anche nei paesi limitrofi, difatti le costruzioni intrachite sono una peculiarità delBarigadu. Ancora oggi la trachite viene utilizzata dagli scalpellini del luogo, non solo per edificare case ma anche per altre opere di abbellimento di edifici.