Tra i club francesi con più presenze in massima serie[1] (62 stagioni, per un totale di più di 2000 incontri disputati), ha ottenuto come miglior piazzamento inLigue 1 il secondo posto nel1997-1998. Ha inoltre vinto per due volte laCoppa di Francia, nel1983-1984 e nel1987-1988. La prima di queste vittorie fu conseguita in uno dei periodi migliori nella storia della squadra. Il club vanta anche due successi nellaCoppa di Lega francese, nel 1986 e nel1995-1996, e dieci presenze nellecoppe europee.
Gioca le partite casalinghe allostadio Saint Symphorien, che ha una capienza di 25 636 posti. I colori ufficiali sono ilgranata e ilbianco, dai quali deriva il soprannome dei calciatori, igranata. Lo stemma della società comprende una rappresentazione delGraoully, drago leggendario e simbolo della città di Metz, e dellacroce di Lorena.
Il club fu fondato nel 1932 in seguito alla scissione dal Cercle Athlétique Messin della rispettivasezione calcistica. La squadra guadagnò immediatamente lo status di squadra professionale, divenendo una delle squadre fondatrici dellaDivision 1. Alla sua stagione d'esordio nel calcio professionale il Metz retrocesse in seconda categoria, per poi risalire l'anno successivo. Seguirono alcuni campionati di classifica medio-bassa (l'unico risultato degno di nota fu la finale diCoppa di Francia nella stagione1937-38), dopodiché nel 1940, in seguito all'occupazione dellaLorena da parte dellaGermania, il Metz cambiò il nome inFußball Verein Metz e abbandonò lo status professionistico, vietato in Germania.
Al termine delle ostilità il Metz poté riprendere lo status di squadra professionistica, ritornando quindi a giocare nella massima seriefrancese. Dopo un ventennio di risultati variabili tra la metà inferiore della Division 1 e le prime posizioni dellaDivision 2, la squadra tornò definitivamente in massima serie nel 1967. In quello stesso anno il Metz fu acquistato dall'imprenditoreCarlo Molinari, che allestì una squadra che nel corso dei trentasei anni successivi si sarebbe affermata come un club di livello medio-alto.[2]
Durante questo trentennio si possono riconoscere due grandi periodi: il primo può essere riconosciuto neglianni ottanta, in cui la squadra dellaLorena vinse laCoppa di Francia nelle stagioni1983-84 e1987-88, nonché laCoppa di Lega nella stagione 1985-86. Il Metz fu inoltre protagonista di una buona performance durante laCoppa delle Coppe 1984-85, eliminando al primo turno il più quotatoBarcellona, sconfiggendolo al Camp Nou per 4-1 (contripletta diToni Kurbos) dopo aver perso in casa per 4-2. Un secondo periodo può essere distinto neglianni novanta, in cui la squadra disputò dei campionati ad alto livello (in cui vinse, nel 1996, la sua seconda Coppa di Lega) che culminarono nella stagione1997-98, in cui il Metz lottò fino all'ultima giornata per la vittoria finale del campionato, venendo sconfitto dalLens solo a causa della peggiordifferenza reti.
Subito dopo il conseguimento di questo risultato la squadra attraversò un periodo di instabilità: qualificatosi per i preliminari dellaChampions League 1998-1999, il Metz venne inaspettatamente eliminato dai finlandesi dell'HJK Helsinki, e da quel momento in poi dovette subire un notevole ridimensionamento. Retrocesso al termine della stagione2001-2002, il Metz tornò subito in massima serie, disputando negli anni successivi delle stagioni opache. A partire dal campionato2005-06 il Metz conobbe un periodo di saliscendi tra la prima e la seconda divisione, mentre al termine della stagione2008-09 (che vide l'ascesa alla presidenza diBernard Serin, nonostante Molinari resti in società come vicepresidente ed azionista di maggioranza) mancò la promozione inLigue 1, concludendo al quinto posto.Nella stagione 2011-12, il Metz retrocede in terza divisione. Come conseguenza il centro di formazione per giovani calciatori dovrà essere chiuso, mentre il progetto per rinnovare lo stadio è stato rimandato.
Il 26 aprile 2014 ottiene la promozione inLigue 1 con quattro giornate di anticipo. Nella stagione successiva chiude al penultimo posto in campionato, retrocedendo nuovamente inLigue 2. Il 14 maggio 2016 riconquista la promozione nel massimo campionato all'ultima giornata, chiudendo al terzo posto a pari merito con ilLe Havre sia nel punteggio che nella differenza reti, premiato dal maggior numero di reti segnate (54 a 52). NellaLigue 1 2017-2018, però, il Metz non trova vita facile e conclude all'ultimo posto con soli 26 punti, retrocedendo nuovamente in Ligue 2. Il ritorno in massima serie è immediato, con la squadra che vince il campionato diLigue 2 con due giornate di anticipo[3].
Il 21 maggio 2022, complice la sconfitta per 5-0 contro ilParis SG, i granata terminano ilcampionato al penultimo posto, retrocedendo in seconda serie dopo 3 anni.
1940-1945 - A seguito dell'occupazione tedesca dell'Alsazia e dellaLorena il Metz abbandona lo status professionistico, vietato inGermania, e assume il nome diFußball Verein Metz.
1945 - Al termine della guerra il Metz riprende il suo vecchio nome e riottiene lo status professionistico, venendo riammessa alla Division 1 francese.
Nel corso della sua storia, il Metz ha cambiato più volte colori sociali. Al momento della sua fondazione, nel 1932, come colori sociali furono scelti il bianco e il nero,[4] colori che erano ripresi da quelli dellostemma della città di Metz.[5] Alla base del primo cambiamento dei colori sociali vi furono ragioni politiche: il bianco e il nero erano infatti anche i colori dellanazionale di calcio della Germania, paese di cui Metz, con i territori dell'Alsazia e dellaLorena, aveva fatto parte dai tempi dellaguerra franco-prussiana sino alla fine dellaPrima Guerra mondiale. Nel 1936, durante una trasferta contro ilMarsiglia, il presidente del Metz Raymond Herlory e il giocatoreCharles Fosset furono vittime di insulti razzisti antitedeschi da parte dei tifosi del Marsiglia,[4] che vedevano il bianco e il nero come un riferimento allaGermania, la cui nazionale usava il bianco e il nero.[6] Fu questa la ragione che indusse lo stesso presidente Herlory a cambiare i colori sociali, passando al granata, che era il colore del Cercle Athlétique Messin, da cui il Metz era nato.[6] Lo scopo di questa scelta era anche quello di migliorare l'immagine della città.[4] Da quel momento il granata divenne il colore ufficiale del Metz, che lo abbandonò solo nel breve periodo in cui la città tornò sotto l'autorità tedesca durante laSeconda Guerra mondiale (in questo caso il Metz usò il nero e il blu[6]), e per un altro breve periodo dal 1978 al 1983, quando l'allora presidente Aimé Dumartin dispose il ritorno al bianco e nero.[4]
Lo stemma attuale del Metz fu creato nel 1967 su iniziativa del presidenteCarlo Molinari.[7] In esso sono rappresentati i due simboli principali di Metz, ilGraoully e laCroce di Lorena.[7]
Il Graoully è una creatura mitologica avente le fattezze di un drago. Secondo la tradizione viveva a Metz, terrorizzando la città e richiedendo un continuo tributo di vittime.[8] Il Graoully continuò a mietere vittime finché non venne cacciato nelII secolo daClemente di Metz.[8]
La Croce di Lorena fu usata per la prima volta come simbolo deiduchi d'Angiò, poi divenutiduchi di Lorena.[7] Essa venne incorporata nello stemma del Metz in quanto simbolo della città, capitale della Lorena, nonché in quanto simbolo di abnegazione, resistenza e laboriosità.[7]
I due simboli, il Graoully e la Croce di Lorena, compaiono l'uno a fianco dell'altro su uno sfondo bianco e granata e sotto la scritta "FC METZ".
Sin dalla sua fondazione, il Metz ha giocato allostadio Saint Symphorien[9], che prende il nome dal santoSinforiano di Autun. I lavori di costruzione dello stadio iniziarono nel 1921, e lo stadio vide la luce due anni più tardi, nel 1923[9][10]. Nel corso degli anni lo stadio ha subito vari lavori di manutenzione e ammodernamento[9] che hanno permesso la creazione di un impianto di illuminazione nel 1953[10] e l'ampliamento dello stadio dagli originari 10 000 posti a 25 636[10].
Nel giugno 2018 la società ha firmato una convenzione con il comune di Metz per usufruire di 31 ettari di terreno dell'antica base aerea di Metz-Frescaty per costruirvi un nuovo centro di allenamento[12]. A partire dall'estate 2019 la squadra prende ufficialmente possesso della nuova struttura[13].
Il settore giovanile del Metz è costituito da varie formazioni, dall'Under-20 sino all'Under-15, nonché da varie accademie e centri di formazione finalizzati alla scoperta e valorizzazione di giocatori provenienti dallaFrancia e dall'estero.[16] Nel corso degli anni il settore giovanile del Metz col suo centro di formazione è stato giudicato tra i migliori del paese dallaFederazione calcistica della Francia.[16] In particolare, le formazioni giovanili del Metz possono vantare la vittoria di treCoppa Gambardella,[17] un campionato francese Under-19[18] ed un campionato francese Under-17.[19]
Considerato uno dei giocatori senegalesi e africani migliori di sempre,Sadio Mané è arrivato al Metz nel 2009, debuttando poi fra i professionisti due anni più tardi.
Nel corso degli anni il Metz ha rafforzato sempre più il suo settore giovanile tramite la promozione di vari progetti:[16] il primo è quello riguardante il centro di formazione, creato negli anni '70 per volontà del presidenteCarlo Molinari e che dal 1995 ha sede a pochi passi dalloStadio Saint Symphorien.[16] Il centro si occupa sia della formazione sportiva che di quella scolastica dei giovani, accogliendo ragazzi dai 13 ai 18 anni[20][21] perlopiú provenienti dalla regione dellaLorena e dal vicinoLussemburgo.[16]
Ulteriore estensione del progetto nato col centro di formazione è la partnership sviluppatasi tra il Metz e la squadrasenegalese dell'Académie Génération Foot:[16] l'accordo, siglato nel 2000, prevede la fornitura di equipaggiamento ed infrastrutture da parte del Metz, in cambio di una prelazione sull'acquisto di promesse della squadra senegalese.[16] Al contempo, il progetto ha come scopo quello di favorire la scolarizzazione e il reinserimento in società dei giovani del posto.[16][22]
Sempre nel 2013 il Metz ha acquisito la proprietà delBoussu-Dour Borinage, militante nella terza divisione belga, allo scopo di permettere ai propri giovani di debuttare in un campionato professionistico una volta conclusa la formazione.[24]
Sono più di 700 i calciatori che hanno militato nel Metz nel corso della sua storia.[35]
Tra i giocatori francesi, negli anni venti, quando la squadra si chiamava ancoraCercle Athlétique Messin e godeva di uno status dilettantistico, il giocatore più importante è stato l'attaccanteÉmile Veinante, considerato uno dei migliori attaccanti francesi degli anni '20[36] e convocato dalla nazionale francese per 3 mondiali di fila, inquello del 1930,del 1934 edel 1938.[37] La prima bandiera è stataCharles Fosset, al Metz dalla prima partita professionistica ufficiale, nel 1932, fino al 1939,[38] ed in seguito allenatore granata neglianni '40.[39] Fosset è stato anche il secondo giocatore ad essere convocato nellanazionale francese dopo Veinante.[40] Negli anni '40 il giocatore più famoso èThadée Cisowski,[41] attaccante di origini polacche e quarto miglior goleador nella storia dellaLigue 1.[42] Neglianni '50 ha giocato nel Metz il portiereFrançois Remetter, convocato dalla Francia aimondiali del 1954[43] e in quelli del1958.[43] Neglianni '60 giocò per il MetzGeorges Zvunka, tra i più presenti nella storia dei granata e primo di una triade di fratelli che militarono nella squadra.[44] All'inizio deglianni '70 il giocatore più importante della squadra è statoNestor Combin,[45] attaccante di origine argentina e convocato dalla Francia aimondiali del 1966.[46] Con lui, si distinsero in quel periodo il portiereAndré Rey,[47] a lungo nel giro della nazionale,[48] e il difensorePatrick Battiston,[49] in seguito campione d'Europa con la Francianel 1984.[50] Neglianni '80, da citare sonoSylvain Kastendeuch, primatista di presenze col Metz, con 533 partite giocate,[51] e sesto giocatore di sempre più presente inLigue 1,[52] eBernard Zénier,[53] giocatore del Metz tra gli anni '70 e gli anni '80 e vincitore della classifica marcatori nellaLigue 1 1986-1987.[54] Un altro giocatore di rilievo è statoBernard Lama, considerato tra i portieri francesi più forti di sempre[55] e al Metz nella stagione 1989-1990.[56] Inoltre, neglianni '90 sono lanciati dal MetzRobert Pirès,[57] per sei stagioni consecutive in maglia granata, e che da tesserato del Metz divenne campione del mondo con laFrancia aimondiali del 1998,[58] eLouis Saha,[59] primatista di reti (8) con la maglia del Metz nellecompetizioni calcistiche europee[60] e vicecampione aimondiali del 2006.[61] Neglianni 2000 spiccaFranck Ribéry,[62] anch'egli vicecampione del mondo nel 2006.[61] Nel Metz hanno inoltre giocato, negli ultimi anni di carriera, altri due vicecampioni del mondo nel 2006,[61]Sylvain Wiltord[63] eFlorent Malouda.[64]
Tra i gruppi dei tifosi, i più rinomati (e con sede a Metz) sono:Génération Grenat,Gruppa Metz (questi ultimi due nel2019 si sono fusi creando il gruppoGradins Populaires Ouest[80]),En Avant Metz, eHorda Frénétik. Ulteriori gruppi di tifosi sono attivi in altre città della regione e nel limitrofoLussemburgo.[81]
Il gruppoHorda Frénétik, situato nella Tribune Est, ha un gemelaggio dal 1993 con gli Ultras Occitans delToulouse Football Club e dal 2000 ha un'amicizia con la Generazione Luzifer Ultras del club tedesco1. FC Kaiserslautern.
La rivalità più accesa per il Metz è quella colNancy, con cui i granata disputano ilDerby della Lorena.[82] Questa rivalità ha alla base questioni che vanno al di là dell'aspetto meramente sportivo, dal momento che le due città storicamente si sono sempre fronteggiate per il ruolo di centro più importante dellaregione.[83] Di conseguenza, in alcuni casi i derby tra le due squadre sono sfociati in scontri tra le frange più estreme dei tifosi,[84] fatto questo che ha indotto più volte le autorità di pubblica sicurezza a interdire la trasferta ai tifosi dell'una o dell'altra squadra.[85]