| US Catanzaro 1929 Calcio | |
|---|---|
| Aquile,Giallorossi,Regina del Sud,Timore del Nord | |
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Simboli | Aquila reale |
| Inno | Aquile Pino Pavone,Piero Ciampi[1] |
| Dati societari | |
| Città | Catanzaro |
| Nazione | |
| Confederazione | UEFA |
| Federazione | |
| Campionato | Serie B |
| Fondazione | 1927 |
| Rifondazione | 2006 |
| Rifondazione | 2011 |
| Proprietario | |
| Presidente | |
| Allenatore | |
| Stadio | Nicola Ceravolo (14 650 posti) |
| Sito web | uscatanzaro1929.com |
| Palmarès | |
| Titoli nazionali | 1Scudetto IV Serie 3campionati di Serie C 3campionati di Serie C1 |
| Trofei nazionali | 1Supercoppa Serie C |
| Si invita a seguire ilmodello di voce | |
L'Unione Sportiva Catanzaro 1929, meglio nota comeCatanzaro, è unasocietàcalcisticaitaliana con sede nella città diCatanzaro. Milita inSerie B, la seconda divisione delcampionato italiano di calcio.
Fondata nel 1927 (sebbene la sua nascita sia fatta risalire tradizionalmente al 1929),[2][3] disputa da quell'anno i primi campionati. Nel corso dellasua storia la società è stata rifondata per due volte: nel 2006 e ancora nel 2011, in entrambi i casi per questionifinanziarie, che avevano attanagliato il club già nel 1937. I colori ufficiali del Catanzaro sono, fin dalla sua fondazione, il giallo e il rosso, il simbolo è l'aquila imperiale,simbolo della città di Catanzaro, e la squadra disputa le gare casalinghe alloStadio Nicola Ceravolo, costruito nel 1919, l'impianto sportivo più antico dellaCalabria.
È stata la prima formazione della Calabria a conquistare laSerie A, nel 1971,[4] come in precedenza fu la prima società calabrese a raggiungere laSerie B, nel 1933. Conta sette stagioni inSerie A, di cui cinque consecutive. I suoi migliori piazzamenti sono il settimo e l'ottavo posto ottenuti rispettivamente nel1981-1982 e nel1980-1981. Dalla fondazione a oggi ha vinto 7 campionati:[N 1] 3 diSerie C, 3 diSerie C1 e 1 diIV Serie. Sempre a livello nazionale, vanta unaSupercoppa di Serie C, unoscudetto di IV Serie, unaCoppa delle Alpi nel1960 insieme aRoma,Alessandria,Verona,Napoli,Catania,Triestina,Palermo per la Federazione Italiana e, a livello giovanile, dueTrofei Dante Berretti diSerie C nel 1991-1992 e nel 2024-2025. InCoppa Italia vanta inoltre una finale, raggiunta nella stagione1965-1966, e due semifinali, nel1978-1979 e nel1981-1982. Il club figura al 43º posto nellaclassifica della tradizione sportiva (prima tra le squadre calabresi), al 49º posto nellaclassifica perpetua della Serie A ed al 32º posto nellaclassifica perpetua della Serie B.

L'Unione Sportiva Catanzarese nacque nell’ottobre del 1927 dalla fusione di altre due squadre calcistiche della città: la "Scalfaro" e la "Braccini". Lo stemma della nuova società fu fin dalle origini l'aquila reale, simbolo diCatanzaro. I colori scelti furono il giallo e il rosso.[5]
Per cinque anni militò in serie inferiori, poi fu promossa inSerie B nel1932-1933. Venne retrocessa dopo due stagioni di Serie B, ma due anni dopo ritornò nella serie cadetta. Qui cominciarono i problemi finanziari della società giallorossa, che rimase inattiva dal 1939 al 1945 a causa dellaseconda guerra mondiale.[5]
Dopo la fine della guerra, il Catanzaro nella stagione1952-1953 fu retrocesso in IV Serie. Nel 1958 divenne presidente l'avvocatoNicola Ceravolo.[5] Nei due anni successivi il club fu promosso in Serie B e disputò per la prima volta, vincendolo, un torneo internazionale, laCoppa delle Alpi. Nella stagione1965-1966 leAquile, pur essendo una squadra del torneo cadetto, sconfiggendo in semifinale laJuventus,[6] approdarono in finale diCoppa Italia contro laFiorentina, che poi vinse il torneo imponendosi per 2 a 1.[7]

Cinque anni dopo il Catanzaro, allenato daGianni Seghedoni, venne promosso inSerie A, battendo ilBari nello spareggio giocato aNapoli, grazie a un gol diAngelo Mammì.[8] Fu la prima volta che una squadra calabrese veniva promossa in massima serie. La permanenza nel massimo campionato durò un solo anno, nonostante la storica vittoria contro i futuri campioni d'Italia della Juventus, grazie a un gol di Angelo Mammì. Nell'estate successiva i giallorossi si recarono negliStati Uniti per disputare alcune amichevoli internazionali contro squadre blasonate, tra cui ilSantos diPelé.[9]
Dopo due anni di cadetteria, divenne allenatoreGianni Di Marzio, che portò il Catanzaro a giocarsi la Serie A nella stagione1974-1975. Fu acquistato l'attaccanteMassimo Palanca,[10] futuro giocatore simbolo dei giallorossi. Questa volta il Catanzaro perse aTerni lo spareggio contro ilVerona.[5] Un altro importante giocatore della squadra calabrese di tale periodo fu il difensoreClaudio Ranieri, che conquistò il record di presenze in Serie A con la maglia della squadra, diventato in seguito un allenatore noto anche a livello internazionale.

Un anno dopo la squadra fu di nuovo promossa in massima serie.[11] Dopo un solo anno di permanenza in Serie A, il Catanzaro fu nuovamente promosso[12] per stazionare durante i seguenti cinque anni.
(Corriere dello Sport - Stadio, 20 ottobre 1980[13][14])
Sotto la presidenza di Adriano Merlo, subentrato a Ceravolo nel 1979, la squadra raggiunse due settimi posti consecutivi, nel1980-1981 e nel1981-1982.
NellaCoppa Italia 1981-1982 il cammino del Catanzaro si fermò in semifinale, a vantaggio dell'Inter. Nella gara di andata aSan Siro vinsero i nerazzurri per 2-1. Nel ritorno alComunale vinse il Catanzaro per 3-2; ciò non bastò ai calabresi per conquistare la seconda finale della loro storia.[5]
Nella stagione1982-1983 il Catanzaro totalizzò solamente 13 punti in classifica, retrocedendo così in Serie B dopo cinque anni di militanza in massima serie[5]. Seguì un'altra retrocessione che spedì i calabresi inSerie C.[15]L'anno dopo la squadra tornò in serie cadetta e Pino Albano salì alla presidenza. Seguirono una retrocessione e una promozione che portarono ancora i giallorossi in Serie B nella stagione1986-1987.[16]
Il Catanzaro terminò il campionato diSerie B 1987-1988 ai vertici della classifica, tuttavia non trovando la promozione in Serie A per un solo punto. Decisivi furono l'errore dal dischetto di Palanca, nella gara casalinga contro laTriestina,[17] e il gol diPaolo Monelli[18] nel pareggio al Comunale contro laLazio. L'anno successivo tornò la guida tecnica di Gianni Di Marzio. Il Catanzaro si salvò per pochi punti, ma della stagione si ricorda la tripletta di Palanca ai danni delCosenza, nel derby casalingo.[19] Un'altra tripletta del calciatore marchigiano contro l'Udinese valse la salvezza.[20]

L'anno seguente la squadra, guidata daFausto Silipo, retrocesse in Serie C. Palanca abbandonò il calcio giocato e il Catanzaro, penalizzato di tre punti in classifica,[5] retrocesse inSerie C2, per poi militarci per le successive dodici stagioni.[21]
Nel 1995 divenne presidente Giuseppe Soluri. Nei primi anni 2000 i giallorossi persero per due volte la promozione inSerie C1 ai play off, nel2000-2001 contro ilSora,[22] e, due anni più tardi, contro l'Acireale.[23] Tuttavia, nel 2003 il Catanzaro fu ripescato in terza serie.[24] Il campionato2003-2004 culminò con la gara diAscoli contro ilChieti, che davanti a circa ottomila tifosi calabresi[25], sancì dopo quattordici anni il ritorno in serie cadetta. Seguirono due stagioni fallimentari, e dopo un ripescaggio,[26] la società, presenziata da Claudio Parente, al termine del campionato2005-2006 non riuscì a iscriversi al campionato successivo.[27]
In estate venne fondato il Football Club Catanzaro S.p.A. che, appellandosi allodo Petrucci, su iniziativa del neo presidente Giancarlo Pittelli, poté iscriversi in Serie C2. Seguirono cinque stagioni in quarta serie, comprendenti due play off persi consecutivamente.[28][29] Nel campionato2010-2011 il Catanzaro, martoriato da problemi economici,[30] terminò il campionato in ultima posizione, tuttavia si salvò a causa del declassamento del Pomezia all'ultimo posto per irregolarità amministrative, dopo aver inanellato una piccola striscia di risultati positivi al termine di un campionato fino a quel momento caratterizzato da sole sconfitte.[31]
Nell'estate del 2011, in seguito al fallimento del sodalizio, l'imprenditore Giuseppe Cosentino fonda il Catanzaro Calcio 2011 s.r.l.[32] acquistando poco tempo dopo il marchio della storica Unione Sportiva Catanzaro,[33] e portandolo, nel giro di un anno, alla promozione in Lega Pro Prima Divisione.[34] Dopo unastagione anonima,[35] l'anno dopo i calabresi vengono eliminati nei play-off validi per la promozione nella serie cadetta.[36]
Alla fine della stagione2016-2017 la famiglia Cosentino palesa l'intento di disimpegnarsi dalla gestione della società: il 6 luglio 2017 viene quindi ufficializzata la cessione del Catanzaro ad una nuova compagine societaria, della quale l'85% del capitale sociale appartiene alla famiglia Noto. L'ingegnereFloriano Noto viene contestualmente nominato presidente e amministratore unico.[37]
Il 30 maggio 2018 la società, che già utilizzava il logo storico dal 2011, annuncia il ritorno della vecchia denominazione "Unione Sportiva Catanzaro", con l'aggiunta finale di "1929".[38][39]
Nellastagione 2022-2023, dopo aver condotto un campionato senza sconfitte fino a metà febbraio,[40][41] la squadra vince il girone C di Serie C con cinque giornate d'anticipo, guadagnandosi così il ritorno in Serie B dopo diciassette anni[41][42] e stabilendo una serie di record per la Serie C, fra cui quello di punti ottenuti, gol fatti, differenza reti, gol segnati da un calciatore (nello specifico il catanzaresePietro Iemmello) in una sola stagione della terza serie italiana.[43] La stagione si chiude con la vittoria dellaSupercoppa Serie C, primo trofeo nazionale per il club giallorosso.[44]
Nel campionato diSerie B 2023-2024 il Catanzaro, da neopromosso, conclude al 5º posto, ottenendo la partecipazione aiPlay Off, venendo eliminato soltanto in semifinale dallaCremonese[45]. L'anno seguente,2024-25, la compagine calabrese conferma quanto di buono mostrato nelle precedenti due stagioni, giungendo 6º in campionato e ottenendo nuovamente l'accesso aiPlay Off. Per il secondo anno consecutivo il percorso dei giallorossi agli spareggi si conclude in semifinale, questa volta per mano delloSpezia[46].
| Cronistoria essenziale dell'Unione Sportiva Catanzaro 1929 |
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Fin dalla fondazione, i colori del club sono ilgiallo e ilrosso, che sono anche i colori della città di Catanzaro.[47]
La divisa più utilizzata negli oltre novanta anni di storia dalleAquile è quella rossa a tinta unita, con il colletto aV giallo, con calzoncini e calzettoni rossi con bordi gialli.[48][49][50] Questi abbinamenti hanno accompagnato i calabresi negli anni d'oro della Serie A e quindi sono i più cari all'ambiente catanzarese.[48][49][50] Altrettanto utilizzata è stata la maglietta a strisce verticali giallorosse con calzoncini e calzettoni rossi con bordi gialli, soprattutto negli anni post-fallimento del 2006.[48][49][51] Molto più raramente il Catanzaro ha utilizzato una maglietta con strisce giallorosse orizzontali.[48] Tuttavia questa divisa è stata utilizzata dai calabresi nella storica partita di Torino, vinta contro la Juventus, nella Coppa Italia 1965-66, che avrebbe lanciato il Catanzaro in finale, poi persa contro i gigliati diFirenze.

Per quanto concerne la maglia da trasferta, quella più utilizzata è completamente blu con richiami giallorossi,[48][50] ma sono state indossate anche tenute completamentebianche ogialle.[48][51] Sporadicamente le aquile hanno utilizzato anche una terza divisa che, a seconda del colore della seconda tenuta, poteva essere sia blu che bianca che gialla.[48][51] Idem per la quarta divisa.[48]
Lo stemma societario consiste in unoscudo nel quale campeggia lo storico simbolo del Catanzaro, l'aquila reale, ripresa fedelmente dallostemma della città,[52][53] che stringe col becco un nastro azzurro su cui è riportato il mottoSanguinis effusione,[52] motivato dalle perdite riportate in varie battaglie dai combattenti catanzaresi.[53] Sul ventre dell'aquila prende posto uno scudo che riproduce itre colli sui quali si erge la città.[52][53] Una linea verticale divide in due lo stemma, così da consentire l'inserimento dei colori sociali della squadra,[52] che è completato dal nome della società, posto in alto su sfondo blu.[52]
Nelle sue varie evoluzioni nel corso degli anni, lo stemma del Catanzaro è sempre stato caratterizzato dalla presenza dell'aquila, seppur raramente con lievi modifiche grafiche.[48][52] Furono apposte modifiche ingenti a cavallo degli anni 1990, quando l'aquila fu inserita in uno scudo ovale,[48][52] e durante la prima stagione dopo il fallimento avvenuto nel 2006;[51][52] in quel caso, lo stemma della neonata FC Catanzaro incontrò i pareri sfavorevoli della tifoseria.[54]
Il Catanzaro appose per la prima volta il proprio stemma sulle casacche nella stagione1989-1990.[48] L'attuale logo è stato presentato nel 2018: lo storico stemma è stato rivisitato affiancando la tradizionale data di fondazione (1929) alla denominazione sociale.[55]
Lo storico inno del Catanzaro è intitolatoAquile, risalente agli anni settanta; il testo e la musica sono opera del cantautore catanzarese Pino Pavone e del cantautore livornesePiero Ciampi.[1] Dopo un periodo di assenza, è stato riproposto allo stadio, prima dell'ingresso in campo delle formazioni, nel corso della stagione2006-2007.[56][57]
Il Catanzaro disputa le proprie partite casalinghe allostadio Nicola Ceravolo. Il terreno sul quale sorge l'impianto venne adibito a campo di concentramento durante ilprimo conflitto mondiale, prendendo il nome di "Piazza d'Armi".[58] Al termine della guerra venne destinato all'addestramento delle truppe di stanza a Catanzaro, allora sede del Comando di Divisione e del 19º Reggimento di Fanteria.[58]
Nei primi anni '20 del '900 vi sorse il nuovo campo sportivo, inaugurato nel 1924 in seguito allo sviluppo della pratica dell'attività del football in città.[58] L'allora "stadio Divisionale", in seguito conosciuto come "stadio Militare", era dotato di un rettangolo di gioco livellato, fiancheggiato da un percorso di guerra, da una pista sopraelevata e da tribunette in legno arredate all'interno.[58] Dopo alcuni decenni, negli anni '50, sotto la gestione Ferrara, l'impianto venne dotato di una gradinata opposta alla tribuna, i "Distinti", comprendenti la sala stampa, i magazzini e gli spogliatoi.[58]
Nel 1971 il Catanzaro conquista la prima storica promozione inSerie A e l'impianto viene sottoposto a ingenti opere di ristrutturazione e adeguamento alle normative allora vigenti. La capienza verrà portata a 20.000 posti; sempre negli anni 1970, durante l'era "Di Marzio", verranno costruiti ulteriori gradoni su quelli preesistenti, in modo da poter certificare una capienza di 30.000, facendo del "Militare" uno degli stadi più grandi del Sud Italia.[58]
Nel 1989 l'impianto viene intitolato al compiantoNicola Ceravolo, ilpresidentissimo del Catanzaro.[58] Nel 1996 è la volte della curva Ovest, intitolata al giovane tifoso Massimo Capraro, prematuramente scomparso in un incidente stradale.[58][59] Nel 1998 viene eliminata la pista d'atletica e certificata una capienza di 11.033 posti.[58] Altre importanti opere di ristrutturazione vennero eseguite con la promozione in Serie B nel 2004 e, nel 2008, in seguito alle delibera deldecretoPisanu.[58] Nell'ultimo citato periodo vennero installati, fra gli altri, i seggiolini in tutti i settori, rendendo tutti i posti a sedere.[58] L'attuale capienza dell'impianto è di 14.650 posti.[60]

L'impianto era caratterizzato dalla presenza nella curva ovest, settore occupato dalla frangia più calda della tifoseria[58], di un albero, nella fattispecie unpino marino.
Il Catanzaro dispone di un centro di proprietà, il campo Mirko Gullì del PoliGiovino, in cui disputa le proprie sedute di allenamento, pervenuto dallaProvincia il 4 ottobre 2023[61], precedentemente ottenuto in concessione, sempre dalla Provincia nel 2013[62]. Fino ad allora, la squadra ha utilizzato un campo in terra battuta a ridosso dello stadio Ceravolo[63], lo stadio Andrea Curto diCatanzaro Lido, con terrenosintetico,[64] e lo stesso terreno del "Ceravolo".
Il campo Mirko Gullì è dotato di una tribuna che dispone di 2 500 posti a sedere, inoltre il terreno di gioco è circondato da una pista di atletica.[65] Fa parte di un complesso polisportivo inaugurato nel 2004,[66] localizzato nel quartiere di Giovino,[65] che comprende anche una piscina coperta dotata di 750 posti a sedere e un palazzetto polifunzionale.[65] Il campo fu intitolato alla memoria di Mirko Gullì, giovanissimo tifoso catanzarese prematuramente scomparso, nel 2005.[66]
L'attuale società, unaS.r.l. con sede in via Gioacchino da Fiore n. 38 a Catanzaro, è detenuta interamente dall'AZ S.p.A. (di proprietà della famiglia Noto) presieduta daFloriano Noto che diviene anche presidente e amministratore unico del sodalizio.[67]
Dal sito internet ufficiale della società.[68]
Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor del Catanzaro.[48][51]
Cronologia degli sponsor tecnici
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Il Catanzaro è stato il primo club calcistico al mondo, nella stagione 1982-1983, a dare visibilità sulle proprie maglie all'UNICEF.[71]
La società giallorossa a cavallo fra il 2012 e il 2013 ha sposato l'iniziativa "Catanzaro città cardio-protetta", portata avanti grazie alla collaborazione dello staff medico del Catanzaro, che rientra nel progetto "Cuore Batticuore -Piermario Morosini - Un Defibrillatore per la vita" portato avanti dall'associazione "Live", di cui è testimone il calciatoreLeonardo Bonucci.[72] L'iniziativa si pone come obiettivo quello donaredefibrillatori agli istituti scolastici del capoluogo calabrese e ad altri enti presenti sul territorio dove viene praticato sport.[73]
Per reperire fondi per questo progetto, nell'ultimo match di campionato della stagione2012-2013 le formazioni di Catanzaro eAvellino hanno indossato delle magliette celebrative con il doppio logo del progetto "Cuore batticuore" e "Catanzaro città cardio-protetta" create per l'occasione, che al termine della partita sono state messe all'asta per contribuire all'acquisto di nuovi apparecchi da destinare sempre al capoluogo calabrese e alla suaprovincia.[74][75] Il testimonial dell'iniziativa in rappresentanza della società è stato ilcentrocampista Alberto Quadri.[73] L'iniziativa, finalizzata questa volta a raccogliere fondi da destinare altrove, è stata ripetuta anche lastagione successiva. Il testimonial designato è stato ilportiere Giacomo Bindi.[76]
Nel dicembre del 2014, durante il corso di una manifestazione benefica svolta nelcentro della città, sono state messe all'asta le divise dellastagione corrente del Catanzaro, della Planet Basket, delPanarea Catanzaro Beach Soccer e delCatanzaro Calcio a 5. L'incasso è stato devoluto all'AVIS.[77]
Negli ultimi mesi del 2015 la società ha attuato una raccolta fondi da destinare all'associazione "Un futuro per l'autismo". In occasione della consegna da parte dall'associazione di una targa ricordo alla società giallorossa, i calciatori hanno posato sul prato verde del Ceravolo con alcuni bambiniautistici.[78]

Al settore giovanile del Catanzaro, che ha vinto ilCampionato Berretti 1991-1992[79] e partecipato quattro volte alTorneo di Viareggio, si deve la formazione di numerosi calciatori poi diventati celebri, fra i quali è possibile citareFausto Silipo,Massimo Mauro,Gaetano Fontana eDomenico Giampà.
La fortuna del settore giovanile è tuttavia legata agli anni precedenti al fallimento del 2006, anni durante i quali, oltre alla citata vittoria nel Campionato Berretti, il Catanzaro è arrivato due volte ai quarti di finale del torneo di Viareggio e altrettante volte si è invece fermato al girone di qualificazione. Le due prestazioni migliori arrivarono nel1982 (sconfitta ai rigori contro l'Ipswich Town[80]) e nel1983 (sconfitta contro laRoma[81]). Le eliminazioni durante la fase a gironi risalgono invece al2004 e al2005[82][83]. Precedentemente all’annata 2024-2025 l'unica prestazione da segnalare della società risale alla stagione 2012-2013, quando la selezione Berretti arrivò seconda nel girone di categoria[84][85], venendo poi eliminata dalLatina nella "final four" per il titolo[86], e la squadra Allievi giunse settima[87][88], perdendo in semifinale contro l'AlbinoLeffe[89]. Nella stagione 2024-2025 la selezione Primavera 3 guidata da Massimo Costantino, ha ottenuto per la prima volta la promozione in Primavera 2 dopo aver dominato il proprio girone ed aver vinto la finale playoff nella doppia sfida contro il Gubbio.
Il 24 Maggio 2025 si assegna sul campo neutro "Mirabello" di Reggio Emilia il prestigioso trofeo Dante Berretti, alla sua 57ª edizione. Il trofeo assegna il titolo di campione d’Italia alla Primavera 3. La finale vede gli aquilotti affrontare la squadra Primavera del Lecco, che, sorprendentemente, ha vinto il girone A partendo dal quinto posto in stagione regolare.[90] La partita si conclude 3-2 in favore dei giallorossi che chiudono la stagione nel migliore dei modi alzando al cielo il trofeo.
Il settore giovanile del Catanzaro è composto da squadre che prendono parte ai suddetti campionati:Berretti,Allievi Nazionali,Giovanissimi Nazionali e Giovanissimi Regionali.[91] La società inoltre dispone di una scuola calcio, fondata nel 2012, che nel 2015 è stata ufficialmente riconosciuta dallaFIGC.[92]

Nel mese di settembre del 2017 nasce il progetto "Academy Catanzaro Calcio", il cui fine principale è instaurare accordi di collaborazione tecnico-sportiva fra il Catanzaro Calcio e le società dilettantistiche calabresi, in modo da contribuire alla valorizzazione di giovani calciatori.[93][94] L'accordo di collaborazione prevede incontri di formazione, visite presso i campi da gioco, allenamenti dimostrativi, periodi di prova, attività di scouting e il diritto di opzione sui giovani calciatori.[95]

SoprannominatoRegina del Sud eTimore del Nord negli anni 1970[96][97], il Catanzaro - citato alla voce "Giallorosso" dalVocabolario della Lingua Italiana diNicola Zingarelli[98] - ebbe un'importante popolarità fra gli emigrati calabresi e nella sua regione dopo essere arrivato in Serie A[79].
Alla squadra fu dedicata la copertina del numero 1103 diTopolinodel 16 gennaio 1977, che raffiguròOrazio Cavezza con la maglia della squadra e circondato dai simboli della società[99]. Un'altra citazione del club appare nel filmIo so che tu sai che io so: il protagonista, interpretato daAlberto Sordi, assiste in tv a una partita della sua squadra preferita, laRoma, e si inalbera per un gol diEdy Bivi[100]. La squadra è citata inoltre in due opere legate alla carriera diMassimo Palanca: l'autobiografia da lui scritta[101] e la puntata diSfide dedicata all'attaccante lauretano[102]. Nel periodo di maggior successo della squadra, a cavallo degli anni 1970 e 1980, furono scritti molteplici brani celebrativi.[57] La società dispone infine di unaweb TV dedicata[103].
Fra i tifosi "celebri", l'attrice torineseClaudia Penoni, la quale ha dichiarato in più occasioni di essere tifosa del Catanzaro, grazie alla passione trasmessale dal marito originario del capoluogo calabrese,[104][105] e il giornalista sportivo e radiocronistaGiuseppe Bisantis, nato a Catanzaro.[106]
Gli allenatori del Catanzaro sono stati 84, 78 dei quali italiani come il primo tecnico, Dino Baroni. Due invece gli ungheresi: il secondo allenatore,Géza Kertész, protagonista della prima promozione in serie B, eGyörgy Kőszegi. Il più longevo fu Riccardo Mottola, rimasto in carica dal 1938 al 1946[5]. Tuttavia, i più amati furonoGianni Seghedoni, che ottenne la prima promozione in serie A,[5] eGianni Di Marzio, sotto la quale guida i calabresi conquistarono la seconda promozione[107]. ADino Ballacci si deve infine la finale diCoppa Italia[108].
Di seguito la cronologia degli allenatori dall'anno di fondazione a oggi.[5][109]
La storia del Catanzaro è stata caratterizzata da 23 presidenti, il primo dei quali fu il marchese Susanna, rampollo di una famiglia nobile locale.[2][3][5] Il più longevo e amato fuNicola Ceravolo, cui è intitolato lostadio, che rimase alla guida della società per 21 anni, dal 1958 al 1979[111], partecipando tre volte alla Serie A e arrivando in finale diCoppa Italia[5]. Il secondo presidente più longevo fu Giuseppe Albano[111], numero uno del club fra il 1984 e il 1995. Dopo il suo addio alla presidenza, la società fu caratterizzata da numerosi cambi al vertice[112].
Di seguito la cronologia dei presidenti dall'anno di fondazione a oggi.[5][109]
Di seguito la Hall of Fame tratta dal vecchio sito internet ufficiale della società.[122]

Sette calciatori del Catanzaro hanno vestito la maglia dell'Italia Under 21. Il primo fuMassimo Mauro, che esordì contro laSpagna il 29 ottobre 1980[123] e totalizzò 7 presenze e 9 convocazioni. SeguironoEdi Bivi (3 presenze)[124],Costanzo Celestini (2)[125],Carlo Borghi (1)[126],Pietro Mariani (2)[127] eGiovanni Cervone (2 convocazioni, ma nessuna presenza)[128]. Nel 2023 viene convocato Giuseppe Ambrosino (2) e nel 2024 Davide Veroli per ilTorneo di Tolone. Sempre nel 2024 è il turno in Under 21 diRiccardo Turicchia.
Due calciatori del Catanzaro hanno invece ricevuto convocazioni nell'Italia Under 20: il primo fu nel 2005Antonio Nocerino (10 presenze)[129], seguito daCristian Agnelli (6 presenze)[130].
Raffaele Celia, infine, ha esordito nel 2014 nellanazionale under-16[131].
A queste convocazioni vanno aggiunte quelle diAndy Selva nellanazionale maggiore di San Marino (6 presenze)[132][133] e diFlorian Myrtaj nellaselezione albanese (3 presenze)[132][134]. Nel 2023 si aggiungono all'elenco le convocazioni diLuca D'Andrea in Nazionale Under 20 dell'Italia e Dimo Krastev nella Nazionale Bulgara.
In85 stagioni all'interno delle leghe calcistiche nazionali dellaFIGC sia attuali che passate: laLega Calcio, laLega Pro, laLega di IV Serie, laLega Sud, ilDDS. Il Catanzaro non fu ufficialmente attivo fra il 1939 e il 1945 per la crisi finanziaria di origine bellica:
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 1º | Serie A | 7 | 1971-1972 | 1982-1983 | 7 |
| 2º | Serie B | 31 | 1933-1934 | 2025-2026 | 31 |
| 3º | Prima Divisione | 3 | 1930-1931 | 1932-1933 | 30 |
| Serie C | 18 | 1935-1936 | 2022-2023 | ||
| Serie C1 | 4 | 1984-1985 | 2003-2004 | ||
| Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2012-2013 | 2013-2014 | ||
| Lega Pro | 3 | 2014-2015 | 2016-2017 | ||
| 4º | IV Serie | 1 | 1952-1953 | 19 | |
| Serie C2 | 14 | 1991-1992 | 2007-2008 | ||
| Lega Pro Seconda Divisione | 4 | 2008-2009 | 2011-2012 | ||
La tabella tiene conto delle partecipazioni del Catanzaro alle coppe nazionali:
| Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Coppa Italia | 44 | 1935-1936 | 2022-2023 | 44 |
| Torneo di Capodanno | 1 | 1981 | 1 | |
| Coppa Italia Serie C | 21 | 1984-1985 | 2022-2023 | 30 |
| Coppa Italia Lega Pro | 9 | 2008-2009 | 2016-2017 | |
| Supercoppa Serie C | 2 | 2004 | 2023 | 2 |

Il Catanzaro esordì nel girone calabrese delcampionato di terza divisione nel 1927: l'annata 2022-2023 è dunque la sua 90ª stagione sportiva. Fu nel 1930 che entrò per la prima volta nel calcio nazionale italiano, venendo promossa d'ufficio in Prima Divisione, l'allora terzo livello, nell'alloraDirettorio Divisioni Superiori, l'antenato dell'odiernaLega Calcio. Dopo l'istituzione del girone unico nel 1929, il Catanzaro ha giocato 7 edizioni dellaSerie A, 29 dellaSerie B, 28 diSerie C eC1, 14 diSerie C2, 1 diIV Serie e 4 diLega Pro Seconda Divisione.[5]
Nel corso dei 7 campionati diSerie A, il Catanzaro ha ottenuto per due volte consecutive il suo miglior piazzamento, ovvero il settimo posto, raggiunto nel1980-1981 e nel1981-1982. Il suo peggior piazzamento sul campo in massima serie è il 16º posto della stagione1982-1983.[5]
Il Catanzaro, è la quarantottesima squadra che ha totalizzato ilmaggior numero di punti nella storia del campionato di Serie A,[136] e inoltre, insieme alRavenna, è la squadra ad aver vinto più volte ilCampionato di Lega Pro Prima Divisione, precisamente in tre diverse occasioni: nel1984-1985, nel1986-1987 e nel2003-2004.

Per quanto concerne le coppe nazionali, il Catanzaro ha disputato 42 volte laCoppa Italia,[137] e in una sola occasione è arrivata in finale, nel1965-1966, mentre per due volte ha raggiunto la semifinale, nel1978-1979 e nel1981-1982.[137] Sono invece 29 le partecipazioni allaCoppa Italia di Serie C e ai suoi antesignani.[5]
Per quanto riguarda le competizioni internazionali, il Catanzaro annovera una partecipazione allaCoppa delle Alpi nel1960, che riuscì a conquistare in rappresentanza della federazione insieme ad altre sette formazioni italiane,[N 3][138] e una partecipazione allaCoppa Anglo-Italiana nel1972, nella quale non superò il girone eliminatorio al cospetto dellaRoma e delle compaginiinglesi delloStoke City e delCarlisle Utd.[139]
Nellastagione 2022-2023, dopo aver condotto un campionato senza sconfitte fino a metà febbraio,[40][41] il Catanzaro vince il girone C con cinque giornate d'anticipo, guadagnandosi così il ritorno in Serie B dopo diciassette anni.[41][42] Con solo sei pareggi e due sconfitte, ilCatanzaro dei record chiude una stagione eccezionale, con 96 punti complessivi, superando il record della Ternana di due anni prima (che si era fermata a 90), segnando 102 reti e subendone solo 21, con una devastante differenza reti di +81.Tanti i record assoluti per la categoria realizzati in questa stagione: il già citato record di punti complessivi, il record di punti realizzati nel girone d’andata(51), migliore media punti complessiva (2,52 punti a partita), il record di vittorie complessive (30), il record di segnature di un calciatore in una sola stagione conPietro Iemmello(28 reti).

Adriano Banelli è il giocatore che con la maglia del Catanzaro detiene il record di presenze (336 in campionato).[140] Il calciatore che invece ha giocato più partite in Serie A èClaudio Ranieri (128 su 225 complessive), di cui la maggior parte da capitano.[141][142]
Il debuttante più giovane nella storia del club è Domenico Strumbo, che il 20 novembre del 2017 ha esordito in prima squadra a 16 anni, 9 mesi e 12 giorni: ciò gli ha consentito anche di diventare il giocatore più giovane a debuttare in Serie C, un record che ha mantenuto fino all'ottobre del 2021, quando Jacopo Surricchio delTeramo (esordiente a 15 anni e 279 giorni) ha stabilito un nuovo primato.[143]
Massimo Palanca è invece il calciatore che, con la maglia del Catanzaro, ha realizzato più gol in assoluto: con la casacca giallorossa in 11 anni, 331 presenze e 116 goal in campionato; 36 presenze e 20 gol in Coppa Italia.[10] Pietro Iemmello è il giocatore che ha totalizzato il maggior numero di gol realizzati da un calciatore con la maglia del Catanzaro in una sola stagione, nel campionato diSerie C 2022-2023 con 28 reti, riuscendo a conquistare il titolo di capocannoniere del torneo, traguardo raggiunto solamente da sei calciatori nella storia della società calabrese: il primo fuGianni Bui, con 18 reti nel torneo diSerie B 1965-1966.[144][145]Massimo Palanca fu capocannoniere nel campionato diSerie B 1977-1978[144][145] e nellaSerie C1 1986-1987[10][145]. Altri capocannonieri furonoGiuseppe Lorenzo nellaSerie C1 1984-1985,[145] Paolo Mollica nellaSerie C2 1991-1992[145][146] eSebastián Bueno nellaSerie C2 2006-2007.[145] In Coppa Italia lo stesso Palanca fu bomber principe nel1978-1979.
Inoltre, nellaSerie C 2022-2023, Pietro Iemmello ha raggiunto il record assoluto di reti realizzate (28) in una sola stagione della divisione.[43]
I calciatori del Catanzaro a superare le 15 marcature in campionato senza laurearsi capocannonieri del rispettivo torneo sono stati 7.[145] Il primo fuEttore Brossi, nel campionato diPrima Divisione 1932-1933.[145] Segue per tre volte consecutive Geraci, nel1947-1948, nel1950-1951 e nel1952-1953.[145] Dopo di lui Corti nel1955-1956,[145]Gianni Fanello nel1959-1960,[145]Giorgio Corona nel2003-2004,[145] Manolo Mosciaro nel2009-2010[145] e il già citato Simone Masini nel 2011-2012.[145] Da segnalare, infine, cheMassimo Palanca edEdi Bivi furono vice-capocannonieri della Serie A, rispettivamente nelle stagioni1980-81 e1981-82 con 13 e 12 gol, in entrambe le occasioni dietro aRoberto Pruzzo.[147][148]
Luca Scerbo, grazie al rigore realizzato il 7 dicembre 2011 nella sfida contro ilTrapani valida per il secondo turno diCoppa Italia Lega Pro, è stato il primo, e finora unico, portiere ad aver realizzato una rete in maglia giallorossa.[149][150]

La maggior parte dei tifosi giallorossi proviene dalla città e dallaprovincia catanzarese, ma una grossa fetta è rappresentata da sostenitori residenti nei comuni staccatisi dalla stessa provincia e dai comuni dellaLocride.[151][151][152][153][154]
Nel periodo di maggior successo, quello della Serie A tra il 1970 e il 1983, il Catanzaro era la squadra che rappresentava e identificava tutta laCalabria, raccogliendo tifosi da ogni parte della regione. Grande seguito inoltre si registrava tra gli emigranti calabresi stabilitisi nel nord dell'Italia per le trasferte dei giallorossi durante il citato periodo in cui il sodalizio militava in massima serie.[155]

A livello di tifoseria organizzata, il principale gruppoultras al seguito delleaquile sono gli "Ultras Catanzaro 1973", conosciuti anche con la siglaUC '73. Il gruppo - che nel corso degli anni ha raccolto segni di stima e rispetto da molte tifoserie - è uno dei più longevi del panorama ultras nazionale.[156][157][158]
I gemellaggi storici degli ultras giallorossi sono quelli con ibarlettani, nato in occasione della promozione di entrambe le squadre in Serie B,[159][160][161][162] con ibresciani, nato negli anni 1980,[160][163][164] ma soprattutto con ifiorentini, risalente agli inizi degli anni 1980 e sancito subito dopo il secondo posto dei viola nel campionato di Serie A 1981-1982, molto sentito da ambedue le parti.[159][160][165][166]Un altro gemellaggio concretizzatosi nel tempo è quello con la tifoseria dell'Austria Salisburgo (gemellati a loro volta con i barlettani).[160][167] Il legame è nato durante il campionato di Lega Pro Prima Divisione 2012-2013 tra "Ultras Catanzaro 1973" e "TGS" (gruppo organizzato colonna portante del tifo salisburghese).[168]
Altri rapporti d'amicizia intercorrono con i tifosi diNocerina[169],Vibonese[160][170][171][172],Olbia[160][173],Siracusa[160][174],Atlético Madrid[175][176][177][178],Potenza,Sambiase,Locri eRosarno.[179]
La rivalità principale è quella con ilCosenza,[159] con cui ci si scontra nelDerby di Calabria. Ulteriori forti inimicizie in ambito regionale sono quelle verso le tifoserie diCrotone eReggina, con quest’ultima in passato era in essere un gemellaggio.[160][180][181] Di rilievo anche le rivalità con ilCatania[159] e con ilMessina.[159]
Rosa aggiornata al 15 agosto 2025
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Dal sito internet ufficiale della società.[68]
url (aiuto).Altri progetti
| Unione Sportiva Catanzaro 1929 | |
|---|---|
| Club | Voce principale ·Colori e simboli ·Cronistoria |
| Storia | Storia del club |
| Impianti | Stadio Nicola Ceravolo |
| Statistiche e record | Statistiche e record |
| Persone | Calciatori(categoria) ·Allenatori(categoria) ·Dirigenti ·Presidenti(categoria) |
| Tifo | Tifoseria ·Derby calcistici in Calabria |
| Altro | Stagioni |
| Squadre di calcio vincitrici dellaSupercoppa Serie C – Cronologia | |
|---|---|
| Supercoppa di Lega di Serie C | Siena (2000) ·Modena (2001) ·Ascoli (2002) ·Treviso (2003) ·Arezzo (2004) ·Rimini (2005) |
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| Squadre di calcio vincitrici delloScudetto Serie D - Cronologia | |
|---|---|
| Scudetto IV Serie | Catanzaro (1953) ·Bari (1954) ·BPD Colleferro (1955) ·Siena (1956) ·Ravenna (1957) |
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