Fonzaso (Fondàso o Fondàs inveneto[5]) è uncomune italiano di 2 976 abitanti[2] dellaprovincia di Belluno inVeneto. Il comune è costituito dal capoluogo di Fonzaso, dalla frazione diArten e dalle frazioni minori di Frassenè, Agana (situate sulla destra orografica del Cismon) e Giaroni e Pederoncon (sulla sinistra). Altre località minori sono Case Lira, Pedesalto, Case Balzan e Calderal.
Il comune si trova al centro di importanti vie stradali che collegano Bassano del Grappa al Feltrino e alla Valle del Primiero.
Le origini di Fonzaso dovrebbero essere collocate inepoca romana. La località giovò della vicinanza aFeltria, a quel tempomunicipio, e al transito della via Paolina, diramazione della più notavia Claudia Augusta Altinate.
Risale al periodo delleinvasioni barbariche l'erezione di due castelli, l'uno localizzato presso lasella di Arten, l'altro nei pressi del covolo di San Michele e proprietà della famigliaghibellina deiFonzasia. Il 20 gennaio 1875, il Sig. Cav. Luigi Buzzati di Fonzaso scoprì, tra le rovine del Castello di Arten, due bacini e una coppa appartenenti al re Vandalo Geilamiro. Il primo bacino è di forma circolare, costituito da fine argento con un diametro di 49 centimetri e alto circa 5, che appoggia su una base cilindrica. Nel centro del bacino vi è un cerchio a grafito del diametro di circa 22 centimetri suddiviso al suo interno da 28 raggi. Tra i due cerchi è presente, in carattere minuscolo gotico, l'iscrizione seguente:"Gelaimir Vandalorum et Alanorum Rex". Il secondo bacino, anch'esso di fine argento, del diametro di 28 centimetri e mezzo, contiene al suo interno un rilievo che rappresenta un'allegoria nuziale. Da un lato vi è un uomo quasi nudo che tiene una mano appoggiata al fianco e con l'altra stringe un'asta. La donna sta sul lato opposto, vicino ad un altare, indossa una veste con alcuni fregi e porge all'uomo un giglio. Tra i due vi è un bambino che sembra voler presentare la sposa allo sposo, mentre nella parte inferiore, per chiudere la magnifica rappresentazione, vi sono due colombe che bevono da una coppa, segno dell'unione che si sta per celebrare[6].
Per il resto, il paese ha seguito le sorti della vicina Feltre, sede di una contea vescovile e per tutto il medioevo coinvolta nelle lotte tra l'Impero, laRepubblica di Venezia e le signorie locali. Il territorio divenne definitivamente veneziano nel1404.
Originari di Fonzaso erano i grandi maestri spadai del Cinquecento Zandonà e Andrea Ferara e Giacomo da Fonzaso, i cui prodotti di altissima qualità erano rinomati in pressoché tutto il mondo occidentale dell'epoca. Alcune loro spade sono state acquistate perfino da alcuni regnanti.[7]
Dopo la parentesi dellaguerra della Lega di Cambrai, che devastò particolarmente il Feltrino, iniziò un periodo di stabilità che portò Fonzaso a rinascere economicamente. Localizzato in posizione strategica verso il Trentino, godette della fertilità delle sue campagne e della presenza del torrenteCismon, utilizzato per lafluitazione del legname, anche se non mancarono momenti di difficoltà causati da incendi e alluvioni. IlSettecento fu forse il periodo di massimo splendore, come dimostra la costruzione di alcuneville venete.
Nel corso dell'Ottocento la zona conobbe una nuova crisi, tanto che verso la fine del secolo iniziò il fenomeno dell'emigrazione che si esaurì solo nella seconda metà delNovecento.
LaGrande Guerra portò nuove devastazioni. Dopo larotta di Caporetto Fonzaso fu invasa dalle truppe austro-ungariche, mentre sul sovrastantemonte Grappa infuriavano i combattimenti. Durante il periodo dell'occupazione la popolazione subì fame e patimenti e infuriò laspagnola, con oltre trecento morti. Al termine del conflitto, il comune fu insignito della Croce al merito di guerra.
Nei primi anni dellaseconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, erano internati a Fonzaso una dozzina di profughi ebrei.[9] Con l'occupazione tedesca, il gruppo lasciò il paese in cerca di salvezza, dirigendosi al Sud verso i territori liberati. Riuscirono tutti a salvarsi, raggiungendo già nel 1944 i campi di raccolta in Puglia a Bari e aSanta Maria al Bagno.[10]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del Presidente della Repubblica n. 4273 del 22 luglio 1991.[11]In precedenza uno stemma e un gonfalone differenti erano stati concessi con regio decreto del 1º febbraio 1938.[12]
Stemma
«Partito: nel primo,troncato di rosso e d'argento, allatorre attraversante, d'oro, merlata alla ghibellina di tre pezzi, chiusa, finestrata, murata di nero; nel secondo, di azzurro, all'abete al naturale, nodrito nella collina di verde, fondata in punta. Ornamento esteriori da Comune.»
«Drappo di rosso riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma così sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto rosso con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»
Il territorio comunale di Fonzaso presenta 7 edifici tutelati dall'Istituto Regionale Ville Venete (IRVV). Degni di menzione sono:
Villa Angeli, Sarenthein;
Villa De Pantz, edificio risalente alla fine del XVIII, composto da una casa padronale impreziosita di stucchi e tempere colorate, una galleria, una barchessa, una scuderia ed un giardino;
Centrale idroelettrica di Pedesalto, all'imboccatura della valle delCismon. Costruita nel 1908 da una società che fu acquisita dal gruppoSADE utilizzando la diga di sbarramento posta un po' più a monte del Ponte Serra tra il Comune diSovramonte e diLamon.[18]
Secondo le statisticheISTAT al 1º gennaio 2023[20] la popolazione straniera residente nel comune era di 144 persone, pari al 4,78% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: