Un fiume generalmente nasce da una (o più di una)sorgente, scorre lungo unalveo e termina con una (o più di una)foce. Al fiume si possono unire, lungo il suo percorso, altri corsi d'acqua, che costituiscono i suoiaffluenti (tributari). L'insieme del fiume e di tutti i suoi affluenti forma ilreticolo idrografico.[3] Il fiume termina generalmente in un corpo idrico recettore, come unlago, unmare o un altro fiume. In alcuni casi il fiume può terminare senza un vero corpo idrico recettore, se l'interaportata del fiume si esaurisce perinfiltrazione o perevaporazione.
La porzione di superficie terrestre dalla quale le acque meteoriche scorrono fino a confluire nel fiume o in uno dei suoi affluenti è ilbacino idrografico del fiume. I fiumi sono un importante agente del modellamento della superficie terrestre: possonoerodere lerocce e isuoli su cui scorrono, sia direttamente attraverso lo scorrere dell'acqua sia indirettamente attraverso l'azione dei detriti trasportati, possono trasportare detriti di varie dimensioni edepositarli dove la velocità della corrente diminuisce.[3]
Il fiume ha origine generalmente dalle zone più elevate del suo bacino idrografico, per poi scorrere con una pendenza via via minore verso le zone meno elevate. Questo andamento longitudinale prende il nome di profilo del fiume. Esiste un profilo ideale, il profilo d'equilibrio, che rappresenta la situazione nella quale non c'è néerosione nésedimentazione per tutta la lunghezza del fiume. Se il profilo reale è diverso da quello d'equilibrio, nei tratti in cui il primo è più alto del secondo avviene erosione, viceversa avviene sedimentazione.
Considerando una sezione trasversale del fiume, è possibile individuare:
l'alveo, o letto del fiume, è la parte della sezione trasversale occupata dal flusso dell'acqua (essendo la portata variabile, si potranno distinguere alveo di magra, alveo di morbida e alveo di piena), delimitato dalle rive destra e sinistra (generalmente indicate considerando un osservatore rivolto verso valle)[4][5];
gliargini, non sempre presenti, che sono due rilievi del terreno paralleli all'alveo, che lo delimitano; possono essere naturali (formati dalla deposizione ai lati del flusso del materiale trasportato) o artificiali, costruiti per contenere il flusso al loro interno ed evitare che inondi le zone circostanti[6];
lavalle o lapianura alluvionale, cioè il territorio nel quale il fiume scorre: nel primo caso è un'incisione a forma di "V" nel territorio circostante, generata dall'erosione del fiume e delle precipitazioni, per questo la pendenza dei versanti è maggiore quanto è maggiore la compattezza del terreno; nel secondo caso è una pianura formata dai sedimenti depositati gli uni sugli altri dalle piene del fiume[3][7][8].
L'alveo è la sede all'interno della quale si verifica lo scorrimento delle acque fluviali. Per ciascun corso d'acqua è possibile individuare, in sezione trasversale, tre distinti alvei: il letto ordinario (o alveo di piena), il letto d'inondazione (o alveo maggiore) e il letto di magra (o canale di scorrimento).
L'alveo di un fiume può assumere diverse forme a seconda della natura dei territori attraversati e della loro pendenza. In particolare nelle zone dove la pendenza è maggiore i corsi d'acqua possono superare salti di roccia pocoerodibile concascate orapide oppure approfondire il proprio corso fino a formarecanyon. In aree pianeggianti o sub-pianeggianti lo scorrimento del fiume dà spesso origine ameandri,lanche ocanali intrecciati.[3]
Lafoce di un fiume è il punto in cui si immette in un corpo d'acqua e può essere di due tipi: adelta o aestuario[9].
Nella foce a delta le acque del fiume si dividono in due o più rami, prendendo la caratteristica forma triangolare che ricorda lalettera delta maiuscola dell'alfabeto greco; essa si forma quando l'azione erosiva del mare è così debole, specialmente se poco profondo, che non riesce a portar via i sedimenti trasportati dal fiume, le sabbie si depositano e ostacolano il percorso verso il mare del fiume, che quindi si divide in piùrami[3] (tra i fiumi con una foce a delta ci sono ilPo, ilDanubio, ilNilo, laLena e ilMississippi).
La foce aestuario è quella in cui le sponde del fiume si allargano a imbuto (come per esempio nei fiumiSenna,Congo,Rio delle Amazzoni,Garonna eTamigi) e si forma quando la forza del mare, con le sue onde e flussi dimarea, è così violenta che spazza via i sedimenti del fiume; infatti "estuario", inlatino, significa "luogo dove le acque sono agitate". Il mare con il passare del tempo allarga sempre di più la foce e abbassa il letto del fiume.[3]
Le caratteristiche idrologiche che possono descrivere un fiume sono:
laportata, ovvero il volume d'acqua che passa in una sezione del fiume in un'unità di tempo;
ilregime ovvero l'insieme delle variazioni dellaportata durante un periodo annuale;
ilcoefficiente di deflusso, che è il rapporto fra ildeflusso, ossia il volume di acqua che esce attraverso una sezione nell'unità di tempo, e l'afflusso meteorico, ossia le precipitazioni[10];
Difficilmente laportata di un fiume[13] (quantità d'acqua trasportata per unità di tempo) è costante nel corso dell'anno, nella maggior parte dei casi si possono distinguere tre situazioni[14][15]:
magra, nei periodi più secchi, quando nel fiume scorre poca acqua;
morbida, nei periodi umidi, in cui nel fiume scorre abbondante acqua;
piena, quando scorre una quantità eccezionale di acqua tale da inondare aree che normalmente sono asciutte.
Un corso d'acqua quando subisce forti variazioni di portata, tali che in alcuni periodi dell'anno può rimanere asciutto, prende il nome ditorrente o, in Calabria, difiumara. Quando un corso d'acqua ha forti variazioni di portata, ma senza mai rimanere asciutto, si dice che ha carattere torrentizio.
Le caratteristiche idrologiche di un fiume dipendono dalle condizioniclimatiche, dalla topografia del bacino idrografico e dalle caratteristichelitologiche del territorio attraversato dal corso d'acqua in esame.
Anche il letto di un fiume, come la suafoce, può avere morfologie diverse, e lo studio della sua sezione è utile per la determinazione delle sue caratteristiche idrauliche e di sedimentazione. Se la capacità disedimentazione[16][17] di un fiume in pianura è elevata, si può determinare la sopraelevazione del suo letto rispetto alpiano di campagna, producendo unfiume pensile[18][19].
Molto importanti, a questo proposito, sono quindi le opere d'ingegneria, con cui s'intende governare i corsi d'acqua, diminuendone l'azione erosiva, migliorandone la navigabilità, e difendendone gli abitanti dallepiene fluviali, a volte disastrose.
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La fondamentale normativa a livello nazionale in materia idraulica è rappresentata dalla dalRegio decreto 523/1904[20].
Il R.D.L. 3267/1923[21] impone il vincolo denominato "forestale" per determinati territori individuati all'interno dei singoli bacini fluviali, che soggetti a determinati usi, possono subire danni di carattere idrogeologico.
In molteRegioni, la normativa suddetta è stata sostituita da nuoveleggi regionali essendo stata trasferita alle stesse la competenza in materia idraulica.
^Mandal R.B., Uyanga J.T. e Prasad Hanuman, Growth and Distribution of Population in the World, in Introductory Methods In Population Analysis, New Delhi, India, Concept Publishing Company, 2007..