IlBarcellona diLuis Enrique, qualificato alla manifestazione grazie al secondo posto nellaLiga, ha superato agilmente la fase a gironi, nella quale era testa di serie del gruppo G composto dai francesi delParis Saint-Germain, dagli olandesi dell'Ajax e dai ciprioti dell'APOEL; con cinque vittorie e una sola sconfitta (2-3 a Parigi), i catalani hanno guadagnato il primo posto e la qualificazione con due turni di anticipo. Agli ottavi di finale gli inglesi delManchester City sono sconfitti con un risultato complessivo di 3-1. Ai quarti c'è stato il replay delbig match del girone G: la sfida tra PSG e Barcellona ha visto nuovamente gliAzulgrana avere la meglio sui parigini con un punteggio aggregato di 5-1. In semifinale i tedeschi delBayern Monaco vengono liquidati già alCamp Nou, con un perentorio 3-0 che di fatto ha dato la qualificazione in finale alBarça, rendendo ininfluente la successiva sconfitta per 2-3 subìta nel match di ritorno all'Allianz Arena.
LaJuventus diMassimiliano Allegri ha superato con qualche difficoltà la fase a gironi, nella quale era stata inserita nel gruppo A composto interamente da campioni nazionali, insieme agli spagnoli dell'Atlético Madrid, ai greci dell'Olympiacos e agli svedesi delMalmö FF; la qualificazione agli ottavi giunge solo all'ultima giornata, grazie al pareggio interno per 0-0 contro iColchoneros che vale il secondo posto del raggruppamento, dietro proprio ai madrileni. Agli ottavi iBianconeri hanno incontrato i tedeschi delBorussia Dortmund, superati con un risultato complessivo di 5-1. Più incerto il confronto dei quarti di finale con i monegaschi delMonaco, sconfitti di misura difendendo a Monte Carlo l'1-0 conquistato in precedenza nella sfida di andata a Torino. In semifinale i piemontesi estromettono gli iberici delReal Madrid,detentori del trofeo, grazie alla vittoria per 2-1 alloStadium e al successivo 1-1 nelretour match delBernabéu, tornando così in finale di Champions League adodici anni dalla loro precedente apparizione.
Il Barcellona passa già in vantaggio al 4' conRakitić, che, servito daIniesta, insacca in rete alle spalle diBuffon con un sinistro di prima intenzione da posizione ravvicinata, firmando subito l'1-0. La Juventus fatica a creare pericoli agli avversari, complice il gol patito a freddo, pervenendo al tiro solamente conVidal, che dal limite dell'area non inquadra però lo specchio della porta. Gli spagnoli macinano invece gioco e sfiorano il raddoppio in tre occasioni: con un destro a giro diNeymar, terminato poco al di sopra della traversa; un tiro dalla distanza diDani Alves, parato da Buffon, e una conclusione in diagonale diSuárez, che finisce a lato. Il primo tempo si chiude dunque con gli iberici avanti di misura.
Nella seconda frazione, i catalani vanno vicini al gol con Suárez eMessi, prima di subire tuttavia il pareggio ad opera degli italiani al 55': un colpo di tacco da parte diMarchisio lancia in contropiedeLichtsteiner, che appoggia a sua volta in mezzo all'area perTévez, che con una girata di sinistro trova l'opposizione diter Stegen, ma quest'ultimo nulla può sulla ribattuta diMorata, che insacca in rete da pochi passi per portare il risultato sull'1-1. Ciò porta i torinesi a spingersi in avanti, sfiorando il sorpasso con due tiri dalla distanza di Tévez e diPogba, disinnescati dal portiere tedesco. Dopo un presunto fallo di Dani Alves ai danni di Pogba, non ritenuto punibile colcalcio di rigore dall'arbitroÇakır[1], il Barcellona trova la rete del 2-1 al 68' nel momento migliore della Juventus: dopo aver dribblatoBarzagli, Messi porta il pallone al limite dell'area e scocca il tiro da fuori, che viene respinto da Buffon, ma sulla seguente ribattuta è Suárez ad essere il più lesto, anticipandoEvra per insaccare il gol del vantaggio. Dopo cinque minuti, gli spagnoli vanno ancora a segno, ma la rete di Neymar viene annullata per via di un tocco di mano dell'esterno brasiliano. Gli italiani provano a ristabilire la parità, però nell'ultimo minuto di recupero i catalani mettono la parola fine alla gara: sugli sviluppi di uncalcio d'angolo per i torinesi, Messi avvia il contropiede solitario di Neymar, che, dopo uno scambio col subentratoPedro, non sbaglia a tu per tu con Buffon e chiude la partita sul risultato di 3-1, consegnando agli iberici il loro quinto trofeo nella massima manifestazione continentale.
Per la Juventus si trattò della sesta finale persa, il che stabilì un nuovo record negativo nella competizione.[2]