LaFinale della Coppa dei Campioni 1989-1990 si disputò il 23 maggio 1990 presso lostadio Prater diVienna tra i portoghesi delBenfica e gli italiani delMilan. All'incontro assistettero circa 57 558 spettatori. La partita, arbitrata dall'austriacoHelmut Kohl, vide la vittoria per 1-0 della squadra meneghina.
IlMilan diArrigo Sacchi,detentore del trofeo, esordì al primo turno contro i finlandesi dell'HJK di Helsinki, vincendo con un risultato complessivo di 5-0. Agli ottavi iRossoneri incontrarono gli spagnoli delReal Madrid, riuscendo a superare il turno vincendo 2-0 aSan Siro e venendo sconfitti 1-0 alBernabéu. Ai quarti il Milan ebbe la meglio dei belgi delMalines per 2-0, nella partita di ritorno nelleFiandre risoltasi aitempi supplementari. In semifinale i tedeschi delBayern Monaco diedero filo da torcere aiDiavoli, che riuscirono ad accedere alla loro quinta finale di Coppa dei Campioni nonché seconda consecutiva solo grazie allaregola del gol fuori casa, vincendo 1-0 a Milano e poi cedendo 1-2 nella sfida di ritorno all'Olympiastadion conclusasi ai tempi supplementari. È stata inoltre la prima volta nella storia che una squadra passasse il turno per la regola dei gol in trasferta dopo i supplementari.[1]
van Basten eKohler, storici avversari,[2] in azione nella semifinale di andata tra Milan e Bayern Monaco.
IlBenfica diSven-Göran Eriksson iniziò il cammino europeo contro gli irlandesi delDerry City, che batté con un punteggio aggregato di 6-1. Agli ottavi i lusitani superarono agilmente i campioni d'Ungheria dell'Honvéd con un complessivo 9-0. Ai quarti anche i sovietici delDnipro si arresero facilmente per 4-0 tra andata e ritorno. In semifinale i francesi dell'Olympique Marsiglia si rivelarono un avversario ben più ostico per leÁguias, che riuscirono a conquistare l'accesso alla loro settima finale nella competizione solo grazie alla regola del gol in trasferta, perdendo 1-2 l'andata alVélodrome e ribaltando poi l'esito del doppio confronto grazie alla vittoria 1-0 nel ritorno alda Luz.
Milan e Benfica si incontrano nuovamente in una finale di Coppa dei Campioni dopoventisette anni. Il primo tempo trascorre senza troppe emozioni, si tratta di una partita tattica giocata senza che le due squadre si scoprano troppo, e di fatto si va all'intervallo sul parziale di 0-0.
Il secondo tempo si apre con una squadra rossonera più arrembante, che subito trova la porta conMarco van Basten, il quale però si fa parare il tiro daSilvino Louro. Al 67' arriva il gol che sblocca la partita: van Basten dà una palla in profondità al connazionaleFrank Rijkaard il quale si invola a rete e batte il portiere lusitano. Da qui alla fine iRossi tentano timidamente di ristabilire la parità, ma iDiavoli controllano agevolmente, e di occasioni per entrambe le formazioni non ce ne sono più.[3]