Venne chiamato "l'Ardito" sulla base delle sue abilità nel combattimento a cavallo e non per il suo carattere: Filippo infatti era cresciuto indeciso, timido per natura e apparentemente schiacciato dalla forte personalità dei suoi genitori e dominato dai ministri del padre,Pierre de la Broce prima e lo zioCarlo, conte d'Angiò, poi. Il giovane conte di Orléans nel1270 accompagnò il padre nell'ottava crociata in Tunisia, dove il re Santo morì e Filippo fu dichiarato re all'età di 25 anni. Dopo la successione, incaricò subito lo zio Carlo d'Angiò dei negoziati con l'emiro per concludere la crociata e tornò in Francia dove fu incoronato re il 12 agosto1271.
Il 21 agosto dello stesso anno, suo zio Alfonso, conte di Poitou, Tolosa, e Alvernia, morì in Italia di ritorno dalla crociata e Filippo ereditò la sua contea annettendola al demanio regio. In conformità con i desideri di Alfonso, ilContado Venassino fu concesso apapa Gregorio X nel1274. Dopo diversi anni di negoziati concluse conEdoardo I d'Inghilterra ilTrattato di Amiens nel1279 e così Filippo restituì agli inglesi la regione dell'Agenais che era venuta a lui con la morte di Alfonso. Nel1284, Filippo ereditò anche lacontea del Perche e diAlençon da suo fratelloPietro.
Miniatura raffigurante la presa di Foix, da parte di Filippo III l'Ardito, miniatura tratta dalle Chroniques di Jean Froissart, curate e illustrate daJean Fouquet, XV secolo
Filippo per tutto il tempo sostenne la politica di suo zio Carlo in Italia. Quando, dopo iVespri siciliani del 1282,Pietro III d'Aragona invase e prese l'isola di Sicilia, papa Martino IV scomunicò il conquistatore e dichiarò che il regno d'Aragona, messo sotto la sovranità del papa daPietro II nel1205, veniva concesso aCarlo, conte di Valois, figlio di Filippo. Quest'ultimo intervenne nella successione Navarrese dopo la morte diEnrico I di Navarra e fece sposare suo figlio,Filippo il Bello, con l'ereditiera di Navarra,Giovanna I.
Scoppiata lacrociata aragonese nel1284, Filippo e i suoi figli entrarono inRossiglione alla testa di un grande esercito. Questa guerra è stata etichettata come "forse l'impresa più ingiusta, inutile e disastrosa mai intrapresa dalla monarchia capetingia"[1]. Il 26 giugno1285, Filippo assediòGerona ma la resistenza era forte e la città fu presa solo il 7 settembre. Mentre si stava ritirando daGerona, Filippo si ammalò di un'epidemia di dissenteria. I francesi si ritirarono e furono duramente sconfitti nellabattaglia del Col de Panissars. Il re di Francia morì aPerpignan, la capitale del suo alleatoGiacomo II di Maiorca, e fu sepolto a Narbonne. Attualmente giace sepolto con la moglieIsabella d'Aragona, nella Basilica di Saint Denis a Parigi.