I primi insediamenti presenti sul territorio comunale risalgono all'epocaCeltica e successivamente Romana,quando nella zona a sud del paese cominciò a svilupparsi il borgo diMarne.
Situato alla confluenza delfiume Brembo e del torrenteDordo, era posto in prossimità delPonte Corvo, inserito nel contesto viario che collegava la città di Bergamo con quella diMilano, situazione che portò non poco giovamento allo sviluppo del paese.
Il termine della dominazione romana fece iniziare un periodo che coincise con l'arrivo delle popolazioni barbariche
La situazione del paese si stabilizzò con l'arrivo deiLongobardi, per poi trovare nuovo sviluppo con l'arrivo deiFranchi nell'VIII secolo, ed il conseguente inizio del periodomedievale. A tale periodo risale il primo documento scritto (anno976) che attesta l'esistenza di Marne, che risentì di un notevole incremento demografico e crebbe di importanza.
Questo era dovuto al fatto che la strada di collegamento tra Bergamo e Milano riprese importanza, e la zona dominava il passaggio sul ponte Corvo. Anche le mire egemoniche su questa zona aumentarono a dismisura, facendola diventare molto appetita tra le potenti famiglie dell'epoca. Numerose furono allora le fortificazioni, tra le quali spiccava il poderoso castello dotato di torri e di mura che, tuttora esistente, è conosciuto comeCastello di Marne.
Su di esso si narrano numerose storie e leggende, tra cui quella che vedrebbe i santi Fermo e Rustico qui tenuti in prigionia prima di essere portati aVerona, dove subirono il martirio.
Logicamente qui si svolsero i principali avvenimenti riguardanti il territorio comunale in epoca medievale: inizialmente gestito dalla famiglia guelfa degliAvogadro, che lo ricevette in gestione dal vescovo di Bergamo, lo consegnò, nel1398 al ghibellinoGian Galeazzo Visconti al fine di ottenere una sospensione dei violenti combattimenti che interessavano l'intera zona. La tregua durò soltanto sei anni, dal momento che nel1404 le truppe capitanate daPandolfo III Malatesta attaccarono e distrussero il castello e le abitazioni circostanti.
La situazione sociale e politica si acquietò con l'avvento dellaRepubblica di Venezia, avvenuto nel1428. La Serenissima difatti varò una serie di leggi volte ad eliminare una volta per tutte le diatribe tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline, e permise la ricostruzione del castello di Marne, che venne riaffidato alla famiglia degliAvogadro.
Nel frattempo sul territorio comunale avevano cominciato a svilupparsi altri due piccoli borghi,Rodi eFilago. Quest'ultimo in particolar modo assunse i connotati di vero e proprio borgo, che compensavano la sempre minore importanza di Marne. L'origine etimologica di questo nuovo paese è ancora avvolta dal mistero, dato che al riguardo esistono numerose ipotesi: molto suggestiva è quella fornita dallo storicoGiovanni Maironi da Ponte, il quale ipotizzava la presenza in tempi remoti di un piccolo lago formato da un'ansa delfiume Brembo, al termine del quale venne a collocarsi il paese diFinislacus (ovveroalla fine del lago).
Più fondata è l'ipotesi, sostenuta dagli abitanti della zona, che l'etimologia del paese derivi dalla sua collocazione all'estremità dell'anticolago Gerundo, da cui il nome latinoFinis Lacum (la fine del lago), da cui si origina la modernizzazione Filago.[7]
I secoli successivi non videro eventi di rilievo interessare il territorio comunale, che seguì le sorti politiche del resto della provincia di Bergamo.
I due borghi rimasero tuttavia separati a livello amministrativo fino al1927, quando furono unificati con il nome diMarne, con sede comunale posta a Filago. A partire invece dal1957, il paese prese definitivamente il nome attuale di Filago, relegando Marne a semplice frazione.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 aprile 1974.
«Partito: nel PRIMO d'argento, all'aquila spiegata di nero, coronata dello stesso; nel SECONDO d'azzurro, a trebande di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.
Numerosi sono gli edifici degni di nota. In ambito sacro particolare interesse riveste lachiesa parrocchiale di Filago che, dedicata a Santa Maria Assunta e San Rocco, risale alXVI secolo. Inizialmente essa consisteva in una cappelletta dalle ridotte dimensioni, e soltanto verso la fine delXIX secolo fu riedificata nelle nuove dimensioni con l'aggiunta di opere pittoriche di artisti locali. Sempre nel capoluogo è presente anche lachiesa della Madonna di Lourdes, originariamente chiesa parrocchiale dedicata a San Rocco. Risalente alXVI secolo, conserva stucchi di notevole pregio, nonché dipinti ed affreschi recentemente restaurati, unitamente alla struttura stessa.
Nella frazione Marne si trova lachiesa di San Bartolomeo, molto più antica e risalente alXII secolo, tanto da essere citata in documenti del1186. Tuttavia del nucleo primitivo è visibile soltanto l'abside in stile romanico, dato che la struttura è frutto di rifacimenti avvenuti nel1558 e, più sostanziale, nel1904. Durante questi ultimi restauri, però, andarono persi numerosi affreschi, tra cui quelli diPonziano Loverini. La fisionomia, eseguita su progetto diElia Fornoni, è in stile neogotico con un rosone posto sulla facciata principale, con all'interno dipinti di buon pregio, tra i quali spicca laPresentazione di Maria al tempio eseguita daAntonio Cifrondi.
Molto particolare è anche ilpalazzo Agliardi, risalente alXVIII secolo ed appartenuto all'omonima famiglia. Dopo un recente restauro che ha recuperato i numerosi dipinti ed affreschi, è diventato sede municipale. Di poco antecedente è latorre Avogadri, resto delle numerose che costellavano il territorio, risalente alXVII secolo.
Notevole importanza in ambito storico rivestono i resti del sopracitatoponte Corvo, del quale rimangono ancora alcuni resti di muratura di appoggio degli archi, nonché il pilone centrale.
Comunque l'edificio di maggior richiamo è senza dubbio ilCastello di Marne'. Situato in una posizione strategica tra Brembo e Dordo,[8] venne costruito in epoca medievale,[8] probabilmente sui resti di un fortilizio di origine romana. Distrutto da Pandolfo Malatesta all'inizio del XV secolo, venne riedificato qualche anno più tardi dalla famiglia Avogadri (o Advocati[8]), alla quale subentròBartolomeo Colleoni, che ne fece la sua residenza di campagna. Successivamente passò nelle mani dei Piatti-Donati.[8] Il buono stato di conservazione permette di vedere gran parte della struttura integra, così com'era parecchi secoli fa, con torri merlate, il ponte levatoio ed un parco ancora rigoglioso. La facciata interna sud, le finestre delle facciate esterne e tuttemerlature sono tuttavia il frutto di una rielaborazione occorsa agl'inizi delNovecento[8].
Secondo le statisticheISTAT[10] al 31º dicembre 2019 la popolazione straniera residente nel comune era di 233 persone, pari al 7,5% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano al 2019:[10]
La società Us Filago sez. ciclismo asd è stata fondata nel 1973 e da oltre dieci anni organizza il Trofeo Carminati e Savoldelli am per la categoria giovanissimi.
La principale squadra di calcio della città è l'U.S. Filago Calcio A.S.D. che milita inSeconda categoria. Attualmente la società filaghese non esiste più da Agosto 2024