| Fidelis Andria 2018 Calcio | |
|---|---|
| Federiciani,Biancoazzurri,Leoni Azzurri | |
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Simboli | Leone |
| Inno | Andriamata[1] Misga |
| Dati societari | |
| Città | Andria |
| Nazione | |
| Confederazione | UEFA |
| Federazione | |
| Campionato | Serie D |
| Fondazione | 1920 |
| Rifondazione | 1971 |
| Scioglimento | 2005 |
| Rifondazione | 2013 |
| Rifondazione | 2018 |
| Presidente | |
| Allenatore | |
| Stadio | Stadio degli Ulivi (12 000[2] posti) |
| Sito web | fidelisandria.it |
| Palmarès | |
| Si invita a seguire ilmodello di voce | |
LaFidelis Andria 2018 S.r.l.[3], meglio nota comeFidelis Andria o più semplicementeAndria, è unasocietàcalcisticaitaliana con sede nella cittàpugliese diAndria. Milita inSerie D, la quarta serie delcampionato italiano.
L'Andria dal 1949 gioca le proprie gare casalinghe alloStadio degli Ulivi di Andria, impianto che dispone di una capienza di circa 12 000 posti,[2] attualmente ridotti a 9 140.[2][4] I colori ufficiali sono il bianco e l'azzurro. Lo stemma, nelle sue varie evoluzioni nel corso degli anni, è sempre stato caratterizzato dalla presenza delleone, simbolo della città, e dell'ottagono, che richiama la forma vista dall'alto diCastel del Monte.[5][6][7]
La denominazione "Fidelis Andria", dapprima usata nel 1947[8] e successivamente dal 1971 in poi (fatta eccezione per gli anni che vanno dalla stagione2005-2006 alla stagione2012-2013), trae ispirazione dalla celebre frase cheFederico II di Svevia di ritorno dallasesta crociata, fece scolpire sulla normanna porta Sant'Andrea di Andria: «Andria fidelis, nostri affixa medullis; absit, quod Federicus sit tui muneris iners, Andria, vale, felix omnisque gravaminos expers.» («Andria fedele, legata ai nostri precordi; non capiti che Federico venga meno alla tua custodia. Andria, ti saluto, fortunata e priva di qualunque preoccupazione»)[9].
La Fidelis vanta sei partecipazioni al campionato diSerie B neglianni novanta, ottenute in seguito alle promozioni nelle stagioni1991-1992 e1996-1997.[10][11]
Il calcio in città nasce nel1920 e ha come colore sociale l'azzurro. Nei suoi primi anni di vita, il primo club si chiama semplicementeAndria e gioca i campionati non ufficiali.
Nel1927 la squadra militava ancora nei campionati non ufficiali ed il ruolo di allenatore fu affidato all'unghereseErnő Erbstein, che anni dopo perderà la vita nellatragedia di Superga[12].
Nel1928 viene affiliata per la prima volta allaFederazione Italiana Giuoco Calcio e cambia la denominazione inUnione Sportiva Fascista De Pinedo, in onore alpilotaFrancesco De Pinedo autore di una celebre trasvolataatlantica nel 1927. La De Pinedo disputa due campionati FIGC, la Terza Divisione pugliese dellastagione 1928-1929 e laSeconda nellastagione successiva (entrambe concluse al di sotto della metà classifica nel girone). Nel 1930, a fine campionato non s'iscrive ai campionati regionali e i suoi giocatori continuano l'attività sportiva in ambitoU.L.I.C..
A partire dal 1931 due squadre andriesi, il "Fascio giovanile di combattimento" (F.G.C.) e l'"Opera Nazionale Dopolavoro Sportivo" (O.N.D. Sportivo) vengono iscritte al neo costituito "Comitato U.L.I.C. di Andria" e disputano i campionati di Prima Categoria U.L.I.C..
Dal 1937 e almeno fino al 1941 prima l'OND e poi il "Nucleo Universitario Fascista" (N.U.F.) di Andria giocano nel campionato pugliese di Seconda Divisione (allora l'ultimo livello del Calcio italiano), mentre nel biennio 1941-1943 la "Società Sportiva Andria" (con l'azzurro come colore sociale) partecipa alla Prima Divisione regionale (nell'ultima stagione viene esclusa per delle rinunce).
Nel1946 (dopo la fine dellaseconda guerra mondiale) il FGC di Andria viene ricostituito sotto il nome diLibertas 1946 e gioca il campionato FIGC di Seconda Divisione;[13] nel 1947 (la Libertas) muta ancora nome inFidelis Andria[14][15] e vince il campionato di Seconda Divisione.[16]
Nel1948 si decide di mettere ordine e di organizzare tutto il settore; fondendosi con il club calcistico andriese "Audace" (inaugurato pochi anni prima come "Ardor") la Fidelis dà vita all'Associazione Sportiva Andria, continuatrice della storia della De Pinedo.[14][15] Negli anni successivi questa squadra riesce a salire nei campionati regionali attraverso varie promozioni e nella stagione1959-1960 viene promossa inSerie D.
Nel primo anno in quarta categoria (la D), l'AS Andria retrocede nuovamente in Prima Categoria, riconquistando subito la promozione, vincendo per la seconda volta il campionato. La società milita sempre in Serie D negli anni successivi, eccezion fatta per le stagioni1965-1966, causa la rinuncia a partecipare alla Serie D, e1966-1967.
Nella stagione1977-1978 la società viene declassata all'ultimo posto con 0 punti e radiata dai ruoli federali della FIGC in seguito ai gravi incidenti avvenuti durante la gara contro ilPotenza.[17] Nell'estate del 1978 è poi riammessa inTerza Categoria.
Con la retrocessione in ultima serie della storica A.S. Andria, un'altra società cittadina, l'Associazione Sportiva Fidelis Andria nata nel1971 (solo omonima alla Fidelis degli anni quaranta), dai colori sociali rosso e giallo e militante inSeconda Categoria regionale (dopo una retrocessione dallaPrima maturata nello stesso 1978), cambia i suoi colori sociali inbianco e azzurro (questa squadra è diventata di fatto la rappresentativa cittadina di livello più alto).

Nel giro di sei anni, nella stagione1983-1984 ininterregionale, la società del presidente Raffaele Asseliti conquista la sua prima promozione inSerie C2, traguardo mai raggiunto fino ad allora da nessuna società calcistica andriese.

Nel mezzo deglianni ottanta la Fidelis gioca sempre nei tornei di Serie C2 e nell'anno calcistico1988-1989 vince il campionato dopo un testa a testa conTernana (che conquista la promozione agli spareggi) eChieti, ottenendo la promozione inSerie C1.[18]
Dopo sole due stagioni in terza serie, l'Andria riuscirà ad aggiudicarsi una storica promozione inSerie B. Artefice di questo "miracolo" sportivo è l'allenatoreMario Russo. Come già successo nel1989, anche questa volta l'Andria festeggia la promozione insieme allaTernana, piazzandosi al secondo posto, dopo aver vinto la sfida con l'altra pretendente, ilPerugia.
Nell'edizione1991-1992 della Coppa Italia, nel doppio confronto del turno preliminare la Fidelis eliminò ilBologna, vincendo per 3-2 fuori casa e per 2-0 in casa, accedendo al secondo turno contro laLazio, con cui perderà entrambe le partite, in casa 2-0 e allostadio Olimpico 3-2.
Dopo aver eliminato ilPadova nellaCoppa Italia 1992-1993, la Fidelis Andria affronta per la prima volta nella sua storia laJuventus guidata daGiovanni Trapattoni. AlDelle Alpi diTorino, i bianconeri vincono per quattro reti a zero, mentre il ritorno in terra pugliese, disputato alSan Nicola diBari, terminerà in parità grazie ad una rete per parte.

Nella stagione1992-1993 la Fidelis Andria partecipa per la prima volta al torneo cadetto. L'esordio avviene in casa allostadio Degli Ulivi contro laLucchese e termina con una rete per parte. Nelle quattro giornate successive la squadra colleziona una serie di sconfitte che causano l'esonero di Mario Russo, tecnico della promozione. A sostituirlo arrivaGiorgio Rumignani, che con una solida organizzazione difensiva riesce ad ottenere punti importanti in trasferta. Dopo una lotta testa a testa contro laSPAL, la Fidelis ottiene la sua prima storica permanenza in seconda serie.

Nella stagione1993-1994 la Fidelis ottiene il miglior piazzamento della sua storia: il campionato, stravinto dallaFiorentina diGabriel Omar Batistuta, è chiuso dagli andriesi al 9º posto in classifica con 39 punti (a soli 4 punti dalla promozione in Serie A) e con il maggior numero di pareggi nella stessa stagione (23), tra questi proprio quello ottenuto con i viola al Degli Ulivi (0-0).
Nella stagione1994-1995 la squadra andriese gioca un buon calcio e, sospinta dai gol del suo attaccanteNicola Amoruso (15), riesce a salvarsi tranquillamente. NellaCoppa Italia 1994-1995, nel turno preliminare la Fidelis vince all'Arechi contro laSalernitana per 1-0, accedendo al secondo turno contro ilNapoli, con cui perde alSan Paolo per 3-2 e pareggia in casa per 1-1, venendo eliminata dalla competizione.
Nella stagione1995-1996 l'Andria retrocede inSerie C1 perdendo alLuigi Ferraris diGenova l'ultima partita di campionato colGenoa per 2-0, mentre l'altra concorrente alla salvezza, ilBrescia, vince aCesena e per un punto ottiene la salvezza.


Nella stagione successiva l'Andria cambia parecchi elementi e gioca un positivo campionato inSerie C1. Dopo aver dominato per tutta la stagione, la squadra diPapadopulo stravince il campionato1996-1997 davanti all'Ancona e riesce a ritornare inSerie B dopo un solo anno diSerie C1, ottenendo la sua seconda promozione nel campionato cadetto. Nell’edizione1996-1997 della Coppa Italia la Fidelis elimina ilFoggia vincendo per 3-0 nel primo turno, accedendo al secondo turno contro laJuventuscampione d'Europa. La gara si svolge alPutilli diBarletta, per via dei lavori di ristrutturazione del Degli Ulivi. Nella Juventus esordisce in ItaliaZinédine Zidane. L'incontro termina con il risultato di 2-0 per i bianconeri con gol nel primo tempo diVieri eConte.
Nella stagione1997-1998 la squadra, fornita di elementi dotati tecnicamente tra i quali spiccaOberdan Biagioni, ottiene la salvezza. Nell'edizione1997-1998 della Coppa Italia la Fidelis elimina ilPadova al primo turno vincendo entrambe le gare, per 2-1 all'andata e per 3-2 al ritorno, raggiungendo così i sedicesimi di finale, dove nel doppio confronto con laLazio diSignori, a segno in entrambe le gare, perde l'andata per 3-0 e il ritorno per 3-2, venendo eliminata dalla competizione.
Da quel momento comincia il declino della compagine andriese. La stagione1998-1999 inizia malissimo, ma il ritorno in panchina diGiorgio Rumignani coincide con una ripresa nel gioco e nei risultati. Ciononostante al termine del campionato i biancoazzurri retrocedono nuovamente inSerie C1 perdendo per 2-1 all'ultima giornata lo scontro diretto delLiberati diTerni con laTernana diSandro Tovalieri,Fabrizio Miccoli eMassimo Borgobello e venendo superati anche dallaReggiana (anch'essa retrocessa), per il terz'ultimo posto finale.
Dopo una stagione di assestamento, con una faticosissima salvezza arrivata ai play-out contro ilGualdo, al termine del campionato2000-2001 i pugliesi retrocedono inSerie C2, dove rimangono per tre stagioni. Nell'estate 2004, dopo un'eliminazione ai play-off contro ilVittoria, arriva il ripescaggio inSerie C1, categoria nella quale gli andriesi riescono a conquistare la salvezza l'anno successivo.
L'Associazione Sportiva Andria BAT, nasce nel2005 in seguito del fallimento della precedente società, l'Associazione Sportiva Fidelis Andria che aveva appena conquistato la salvezza nel torneo diSerie C1. La rifondazione avviene grazie al sindaco della città e al supporto finanziario di un gruppo di imprenditori locali che usufruiscono delLodo Petrucci per iscrivere la società nel campionato nazionale di Serie C2.
La nuova società rimarca nei colori e nelle divise la storica AS Andria. Il colore sociale è tornato ad essere solo l'azzurro, a differenza della Fidelis che utilizzava il bianco e l'azzurro; inoltre, sempre seguendo le orme della prima squadra andriese, si scelse di utilizzare il rosso come colore da trasferta, già utilizzato dalla Fidelis per le maglie da trasferta nella stagione1994-1995.
L'appellativo "BAT" era stato pensato per indicare la natura territoriale della squadra, che sulla carta avrebbe dovuto rappresentare la squadra professionistica unica della provincia, la futuraBarletta-Andria-Trani, che sarebbe sorta negli anni immediatamente successivi. L'idea di una fusione con le squadre delle città diBarletta eTrani fu però seccamente rigettata dalle stesse nei mesi successivi alla fondazione della squadra. Nonostante ciò tale appellativo sparì a partire dalla stagione2011-2012.
Nella stagione2007-2008, l'Andria BAT, retrocesse inSerie D;[19] tuttavia il 31 luglio2008 venne riammessa in sostituzione delMartina, escluso per problemi finanziari.[20]
Nelcampionato successivo, in seguito ad un buon cammino, gli andriesi riuscirono ad accedere ai play-off. Nonostante la sconfitta contro ilGela in semifinale,[21] la società venne ripescata inLega Pro Prima Divisione, grazie al previsto ampliamento degli organici del campionato, per meriti sportivi.[22] Nelcampionato di esordio nella terza categoria nazionale, il quattordicesimo posto finale costrinse i pugliesi a dover disputare i play-out per la permanenza nella categoria; grazie ad un pareggio[23] e una vittoria, fu battuto ilGiulianova.[24] L'Andria mantenne la categoria anche al termine delle due successiva stagioni;[25][26] di particolare importanza ai fini della salvezza, la vittoria esterna contro laTernana avvenuta in extremis nell'ultima giornata del campionatostagione 2010-2011.[27] Nel frattempo, nel marzo2012, il presidente Fusiello aveva rassegnato le proprie dimissioni.[28]
Il 13 luglio2012 l'Andria viene inizialmente esclusa dal campionato diLega Pro Prima Divisione 2012-2013 per problemi economici,[29] tuttavia, tre giorni dopo, la società fa ricorso con annessafideiussione e richiesta d'iscrizione.[30] Il 19 luglio vengono accettati il ricorso e le iscrizioni a campionato eCoppa Italia.[31] Proprio in Coppa Italia i pugliesi subiranno un'ampia sconfitta, nel primo turno, per 6-0 contro ilVicenza.[32]
Il 30 novembre2012 avviene il passaggio delle quote societarie di Fusiello a Francesco Depasquale, che diviene il nuovo presidente.[33]
Nel corso della stagione, l'Andria verrà penalizzata di due punti: il primo a causa del mancato deposito entro i termini previsti della fideiussione per l'iscrizione al campionato[34] ed il secondo per il ritardato pagamento di alcune mensilità.[35] I pugliesi termineranno il campionato al tredicesimo posto, ed in seguito alla sconfitta nei play-out contro ilBarletta,[36][37] retrocederanno in Lega Pro Seconda Divisione, alla quale però la società non si iscrive.[38]
Dopo la cancellazione della Associazione Sportiva Andria BAT dai ruoli federali al termine della stagione 2012-2013,[39] il 5 agosto2013 viene formalizzata la nascita della Società Sportiva Dilettantistica Fidelis Andria 1928, ad opera dei cinque soci fondatori Francesco Lotito, Francesco Fiore, Giovanni Lorusso, Sebastiano Acquaviva e Riccardo Bruno.[40] L'8 agosto successivo sarà ufficializzata dallaFIGC, con delibera del presidente federaleAbete, l'iscrizione in sovrannumero al campionato regionale dilettantistico diEccellenza Puglia 2013-2014.[41]
La stagione2013-2014, la prima stagione della neonataFidelis Andria 1928, comincia in salita. I risultati non soddisfano le aspettative della piazza e della società e dopo quattro gare di campionato, il 23 settembre, viene esonerato mister Onofrio Fino;[42] gli subentra Nicola Ragno,[43] che porterà la formazione andriese al secondo posto nel campionato diEccellenza Puglia 2013-2014. Dopo aver vinto i play-off regionali,[44] la Fidelis trionfa anche in quelli nazionali; prima contro la formazione campana del Quarto dopo con quella siciliana del Parmonval, centrando così la promozione inSerie D.[45]
La stagione2014-2015 si apre con la nomina del nuovo allenatore Giancarlo Favarin.[46] Nella prima partita di campionato, l'Andria si impone per 3-2 in trasferta contro la US Scafatese.[47]
La fine del mese di novembre è caratterizzata dalla rescissione contrattuale diGaetano D'Agostino, il quale preferisce accasarsi alBenevento inLega Pro.[48] La squadra tuttavia chiude il girone d'andata al primo posto con 42 punti.[49]
In data 11 marzo2015 un comunicato dellaFIGC accerta il doppio tesseramento dell'ex D'Agostino, il quale, al momento della sottoscrizione del contratto con la società pugliese, è risultato essere tesserato anche per una scuola calcio diFirenze da lui fondata e per la quale ricopriva il ruolo di presidente.[50] Per tale infrazione sono stati inibiti i dirigenti Francesco Lotito, Francesco Fiore e Giuseppe Sipone; inoltre alla società è stata inflitta una multa pari a tremila euro.[51]
Il 26 aprile, dopo aver vinto per 3-2 sul campo dellaCavese, laFidelis Andria ottiene la matematica vittoria del proprio girone e la conseguente promozione inLega Pro con due giornate d'anticipo.[52] Nella poule scudetto, i federiciani vengono eliminati dopo il triangolare conAkragas eLupa Castelli Romani a causa del posizionamento avverso nella classifica disciplina nei confronti delle altre due contendenti.[53]
Col ritorno nel professionismo, la compagine societaria viene allargata e rivoluzionata, grazie anche al coinvolgimento del sindaco. Fa il suo ingresso Paolo Montemurro, già noto nell'ambiente calcistico pugliese per aver tentato due volte di rilevare ilBari. Aldo Roselli nominato direttore generale[54] e Piero Doronzo direttore sportivo; aLuca D'Angelo viene affidata la guida tecnica della prima squadra.
La Fidelis Andria termina la stagione2015-2016 al 7º posto, conquistando il diritto a disputare la Coppa Italia 2016-17. Il 7 maggio, dopo l'ultima di campionato aCatania l'allenatoreLuca D'Angelo annuncia che non avrebbe rinnovato il suo contratto col club. Qualche giorno dopo Aldo Roselli annuncia le sue dimissioni dal ruolo di Direttore Generale, e al suo posto viene nominato Gianfranco Cataldo, già General Manager del club.
Il 17 giugno 2016 viene ufficializzato il ritorno di Giancarlo Favarin alla guida della Fidelis Andria per la stagione 2016-17. La Fidelis Andria chiude la stagione al 12º posto fallendo l'accesso ai Playoff in favore delCatania in virtù della classifica avulsa.
Il 12 giugno 2017 viene ufficializzato l'ingaggio biennale di Valeriano Loseto alla guida della prima squadra, nella stagione precedente già allenatore dellaBerretti biancazzurra.
Il 24 luglio 2018 laFIGC scioglie la squadra dopo un'altra rinuncia ai campionati per l’ennesimo fallimento, causato dalla mancata iscrizione al campionato per via di problemi economici.[55]
Il 31 luglio successivo nasce laS.S.D. Fidelis Andria 2018,[56] che viene ammessa in soprannumero al campionato diSerie D. Il 22 agosto il club annuncia l'accordo con il nuovo direttore dell'area tecnica: trattasi di Fabio Moscelli, ex capitano della storica doppia promozione dall'Eccellenza alla Serie C in due anni. Nello stesso giorno viene nominato allenatore della squadraAlessandro Potenza.[57][58] Il 20 febbraio 2019 la società azzurra solleva dall'incarico il direttore dell'area tecnica Fabio Moscelli a causa di divergenze con la società. La prima stagione in Serie D della nuova società viene chiusa al 6º posto, dopo che per un lungo periodo della stagione aveva sfiorato i play-off.
Nella stagione successiva torna sulla panchina andrieseGiancarlo Favarin, il quale, dopo una serie di risultati altalenanti, viene esonerato a dicembre, sostituito da Raimondo Catalano; anche quest'ultimo delude le aspettative, portando a un tempestivo ritorno del tecnico toscano a gennaio, che con un buon inizio di girone di ritorno riesce a salvare la Fidelis Andria prima del blocco dei campionati avvenuto a marzo a causa della pandemia da Covid-19.
Nella stagione 2020-2021 il tecnico dei federiciani èLuigi Panarelli, in precedenza allenatore delTaranto nonché ex giocatore biancazzurro in passato. Dopo un inizio in sordina, la Fidelis disputa un girone di ritorno di elevato lignaggio, chiudendo al terzo posto la regular season e raggiungendo la finale play-off, persa contro ilPicerno. Nella stessa stagione, la Fidelis Andria conquista il titolo di miglior difesa del campionato dilettantistico nazionale grazie ai soli 18 gol subiti nell'arco delle 34 partite della regular season.
Il 7 agosto 2021, laFIGC ratifica ilripescaggio inSerie C della compagine biancazzurra e diLatina,Lucchese eSiena, per colmare il posto lasciato vacante delle escluseNovara,Carpi,Sambenedettese eCasertana. La stagione della Fidelis inizia ufficialmente il 21 agosto, con la gara vinta per 1-0 alSan Nicola contro ilBari e valida per il primo turno diCoppa Italia Serie C. La vittoria andriese segna anche la prima storica affermazione dei biancazzurri ai danni dei più quotati avversari biancorossi, che, nelle seiprecedenti sfide, non avevano mai perso contro la Fidelis. Il cammino nella coppa di categoria vedrà la squadra pugliese quale autentica rivelazione della competizione che chiuderà al terzo posto dopo la sconfitta in semifinale per mano delSüdtirol. Tuttavia, il percorso biancazzurro non è altrettanto felice in campionato dove frequenta abitualmente le ultime posizioni della graduatoria e, dopo l'esonero dell'allenatore della promozione Luigi Panarelli e del suo successoreCiro Ginestra, chiude la classifica al 17º posto - posizione di classifica favorita dall'esclusione delCatania che, a poche giornate dalla fine del campionato, farà recuperare ai biancazzurri due posizioni di classifica (dal 19° al 17°) evitandole la retrocessione diretta e concedendole la possibilità di raggiungere la salvezza nelplay-out contro laPaganese. Il 14 maggio, dopo aver perso la gara d'andata alMarcello Torre diPagani per 0-1, la Fidelis ribalta il risultato con l'1-0 del Degli Ulivi che, in virtù del miglior posizionamento al termine della regular season, condanna la formazione campana alla retrocessione tra idilettanti e garantisce la permanenza in Serie C dei federiciani ad un anno dal ripescaggio-promozione.
La stagione 2022-23 sancisce una serie di stravolgimenti nella rosa della Fidelis, oltre che nell'organigramma societario. Gli arrivi del nuovo allenatoreMirko Cudini e del nuovodirettore sportivo Sandro Federico corrispondono ad un rifacimento totale della rosa biancazzurra che, ai nastri di partenza del campionato2022-23, vede in Pietro Ciotti eFrancesco Urso gli unici superstiti dell'organico giocatori che nella precedente stagione aveva conquistato la salvezza ai play-out. Una serie di scelte sbagliate da parte della società porta al disastro sportivo e la conseguente retrocessione in Serie D in maniera diretta in virtù dell'ultima posizione in classifica.
La stagione 2023-24 inizia col cambio societario, il nuovo presidente Giuseppe Di Benedetto acquista il 100% delle quote. La stagione partita in ritardo ha comunque portato la squadra guidata a fine stagione da Giuseppe Scaringella a disputare i play off venendo eliminati al primo turno contro il Nardò.[59]
La stagione 2024-25 è partita male con solo tre pareggi, due sconfitte, e 3 punti e penultimo posto in classifica. I risultati hanno convinto la dirigenza a esonerareCiroDanucci, riportando in panchinaGiuseppe Scaringella.[60] Grazie alla ampia rosa con giocatori eccellenti per la categoria comeOliver Kragl, Mateus Da Silva e altri giovani di buone qualità, Scaringella ha inanellato una serie di vittorie consecutive riportando la squadra tra i primi posti in classifica.[61] La stagione tuttavia ha avuto un pessimo finale con il disimpegno inaspettato e rapido a il 7 aprile 2025 di Giuseppe Di Benedetto a stagione in corso, motivato dal medesimo da apparenti critiche della piazza vista una serie di risultati sfavorevoli, ma in realtà legato alla situazione precaria dal punto di vista finanziaria della società calcistica.[62] In conseguenza del disimpegno di Di Benedetto e della precaria situazione finanziari, diversi calciatori tra cui i più rappresentativi hanno raggiunto accordi di risoluzione di contratto a stagione in corso,[63] lasciando l'ottimo allenatore Giuseppe Scaringella con una rosa via via ridotta a gestire un finale di stagione che comunque avrà una coda nei raggiunti play off. Il 23 aprile 2025 il socio di minoranza Pietro Lamorte ha accettato di esercitare il diritto di prelazione e di rilevare, alla quota simbolica di 1 Euro, le quote del maggiore azionista, diventando detentore unico del 100% della quote della società calcistica Fidelis Andria, in attesa di cedere le stesse a una cordata di imprenditori locali capitanati da Luca Vallarella già impegnato come dirigente nella Andria BAT nella stagione2011-12.[64][65]
| Cronistoria della Società Sportiva Dilettantistica Fidelis Andria 2018 | |
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I colori sociali della Fidelis Andria sono l'azzurro e ilbianco. Tuttavia le società che hanno preceduto la Fidelis Andria 1971 hanno utilizzato come unico colore sociale l'azzurro (derivante dallo stemma comunale), così come la successiva A.S. Andria BAT del 2005, che adottò solo l'azzurro in onore della storica A.S. Andria. Con la rifondazione del 2013, i colori sociali sono tornati ad essere bianco e azzurro fino ad oggi.
Nel corso della sua storia, la Fidelis Andria ha utilizzato tendenzialmente l'azzurro a tinta unita per le proprie maglie casalinghe, con calzoncini e calzettoni che si alternavano tra azzurro e bianco. Nell'era dell'Andria BAT invece, non sono mancate variazioni inedite come la maglia a strisce strette orizzontali bianco e azzurre. La divisa da trasferta durante gli anni '80 e '90 è stata spesso gialla o rossa (oltre che bianca) con inserti bianchi e azzurri, mentre negli ultimi decenni si è tornati ad un utilizzo più costante della maglia bianca con inserti azzurri e calzoncini e calzettoni che si alternano tra bianco e azzurro. Nel corso degli anni '90, sono state molte le maglie caratteristiche che sono divenute iconiche per il club e per i tifosi in quanto utilizzate negli anni d'oro della società. Dalle maglie delle due promozioni in Serie B (stagioni 91-92 e 96-97) a quelle utilizzate nei campionati cadetti, come quella della stagione 92-93 (prima stagione in Serie B) o del 93-94, con la quale la Fidelis Andria ottenne il miglior piazzamento della sua storia.
Serie C1 91-92[72] | Serie B 92-93[73] | Serie B 93-94[74] | Serie C1 96-97[75] | Serie B 97-98[76] |
Lo stemma societario, nelle sue varie evoluzioni nel corso degli anni, è sempre stato caratterizzato dalla presenza delleone, simbolo della città,[77] e dell'ottagono, che richiama la forma vista dall'alto diCastel del Monte.[5][6][7][78] Uno dei primi loghi della società era composto da unoscudo nel quale campeggiava il leone, su sfondobianco eazzurro.[7]
Nel1971 venne fondata la storica Associazione Sportiva Fidelis Andria; lo stemma societario fu composto dal classico scudo ottagonale,[6][7] in richiamo appunto a Castel del Monte,[6][7] al cui interno campeggiava un leone bianco rampante, su sfondo azzurro.[6][7] Il bordo dell'ottagono eragiallo, e lì vi prendevano posto il nome della società e la data di fondazione.[6][7]
Dopo il fallimento della Fidelis avvenuto nel2005, ne ereditò la tradizione calcistica l'Associazione Sportiva Andria BAT, il cui stemma era caratterizzato sempre dalla presenza dell'ottagono e del leone, ancora una volta rampante,[6][7] inseriti tuttavia in uno scudo a sfondoblu.[6][7] Innovazione introdotta in questo stemma, la presenza della coronaFedericiana,[6][7] elemento che caratterizza anche lo stemma cittadino[77] e regionale.[79]
Nel2013 fallisce anche l'Andria BAT, e ne raccoglie l'eredità la Società Sportiva Dilettantistica Fidelis Andria. Il successivo stemma societario, ideato dal grafico Biagio Sardano,[78] riprende la tradizione dello stemma della storica Fidelis Andria che disputò laSerie B;[5][78] è presente il classico leone rampante, con tanto di corona Federiciana,[5] simbolo della città e del calcio cittadino,[5][78] modernizzato nel suo aspetto, racchiuso nell'ottagono dal bordo giallo e blu.[5][78] Il leone "rampante" simboleggia la voglia di tornare alle vecchie tradizioni calcistiche della città.[78]
Nel2018, con l'ennesima rifondazione della società, lo stemma viene sostituito da quello attuale che, in ottemperanza ai canoni che hanno caratterizzato i precedenti stemmi - quali la forma ottagonale e il leone rampante, presenta uno stile più minimizzato oltre che la presenza delle iniziali del club e il leone ripreso nella sua interezza.
L'inno della società s'intitolaAndriamata ed è composto e cantato da Michele Sgaramella.[1]
La mascotte ufficiale della Fidelis Andria è un leone antropomorfo di nomeRiccà che indossa il completo ufficiale della squadra. Presentato nel corso della stagione 2023/2024, il suo nome è stato scelto tramite un sondaggio online sulla pagina ufficiale della società fra tre opzioni disponibili ottenendo 2265 voti su circa 4000 totali (il 57% delle preferenze).[80] Il suo nome è l'abbreviazione in dialetto andriese di Riccardo, in riferimento aSan Riccardo patrono della città di Andria.

Lo stadio è ubicato all'interno della villa Comunale diAndria dove nel1931 fu inaugurato dall'onorevole Consalvo Ceci un ippodromo. Questo ippodromo con gli anni è sparito lasciando il posto allo stadio ed alla villa.[81]
Progettato durante laSeconda guerra mondiale, fu ultimato nel1949.[2][4] Lo stadio, di progettazionefascista, ha come ingresso per le tribune una grandeM che identificavaMussolini.[2] Il nome "stadio Degli Ulivi" fu scelto neglianni novanta[2]
L'impianto fu sottoposto a ingenti opere di restyling in seguito alla promozione fra i professionisti dell'allora Associazione Sportiva Fidelis Andria, avvenuta nella stagione1983-1984; fino ad allora non era dotato di curve, manto erboso ed impianto di illuminazione.[82] Nel progetto per l'ammodernamento dell'impianto cittadino, era inclusa la realizzazione della copertura della tribuna principale, che ancora oggi caratterizza lo stadio.[82] La particolare struttura in ferro, è sostenuta da sedici bilancieri che poggiando sul muro perimetrale dello stadio sostengono lo sbalzo interno della copertura.[82]
Negli anni della Serie B lo stadio aveva una capienza di circa 15 000 spettatori.[2] Le attuali norme di sicurezza e gestione dei biglietti impongono norme più restrittive quindi attualmente il Degli Ulivi ha una capienza di 9 140.[2][4]
La Fidelis Andria, oltre allostadio Degli Ulivi, dal 2016 al 2018 svolgeva le sue sedute di allenamento ad "Andrianello" presso il centro sportivo di proprietà della Guardia di Finanza a Palese.[83] Attualmente tutte le sedute di allenamento sono svolte presso l'impianto sportivo Sant'Angelo dei Ricchi di Andria.
Si precisa che l'"A.S. Andria" attiva dalsecondo dopoguerra e l'"A.S. Fidelis Andria" fondata nel1971, militante inSerie B neglianni novanta e sciolta nel2005, erano due società ben distinte e indipendenti e con rispettivi titoli sportivi (peraltro fino al1978 la Fidelis ebbe per colori sociali il giallo e il rosso). In questi casi, almeno generalmente laFIGC non riconosce ai diversi club la stessa tradizione sportiva. In questa sede, vista soprattutto la totale mancanza di ricerche storiche autorevoli ed attendibili sull'avvicendamento delle anzidette compagini, queste sono trattate nella stessa voce e con statistiche comuni soprattutto per praticità e convenienza storiografica.
Organigramma societario per la stagione 2023-2024[84]
Di seguito la cronologia dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali.[11]
Cronologia degli sponsor tecnici
| Cronologia degli sponsor ufficiali
|
La Fidelis Andria svolge le attività legate al suo settore giovanile in collaborazione con la Polisportiva Andriensis ASD di Andria, scuola calcio nata nel2006, che cura, oltre la scuola calcio, le formazioni che prendono parte ai campionati Giovanissimi Regionali e Allievi Regionali.[85] Dal canto suo, la Fidelis Andria cura direttamente altre due formazioni che partecipano ai campionati Giovanissimi[86] e Allievi Regionali,[87] ed in più dispone di una formazioneJuniores.[88]
Di seguito l'elenco degli allenatori e dei presidenti.
Due calciatori stranieri sono stati convocati dalle proprie nazionali mentre erano tesserati per il club pugliese: loslovenoMatjaž Florijančič (1 presenza nell'aprile del1999)[109][110] e ilmacedoneAco Stojkov (4 presenze tra il2004 e il2005).[109][111]
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 2º | Serie B | 6 | 1992-1993 | 1998-1999 | 6 |
| 3º | Serie C1 | 7 | 1989-1990 | 2004-2005 | 16 |
| Lega Pro Prima Divisione | 4 | 2009-2010 | 2012-2013 | ||
| Serie C | 3 | 2017-2018 | 2022-2023 | ||
| Lega Pro | 2 | 2015-2016 | 2016-2017 | ||
| 4º | Seconda Divisione | 1 | 1929-1930 | 39 | |
| IV Serie | 5 | 1954-1955 | 1958-1959 | ||
| Serie D | 21 | 1960-1961 | 2024-2025 | ||
| Serie C2 | 11 | 1984-1985 | 2007-2008 | ||
| Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2008-2009 | |||
| 5º | Campionato Interregionale - Seconda Categoria | 1 | 1957-1958 | 4 | |
| Campionato Interregionale | 3 | 1981-1982 | 1983-1984 | ||
Nella stagione1993-1994 la Fidelis Andria ottiene il miglior piazzamento della sua storia, il 9º posto, con 39 punti (a soli 4 punti dalla promozione inserie A) e col maggior numero di pareggi (23) nella stessa stagione. Di rilevante importanza sono le due promozioni in ottenute nelle stagioni1991-1992 e1996-1997.
| Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Coppa Italia | 10 | 1991-1992 | 2016-2017 | 11 |
| Coppa Italia Serie C | 20 | 1984-1985 | 2022-2023 | 29 |
| Coppa Italia Semiprofessionisti | 2 | 1972-1973 | 1976-1977 | |
| Coppa Italia Lega Pro | 7 | 2008-2009 | 2016-2017 | |
| Coppa Italia Serie D | 5 | 2014-2015 | 2024-2025 | 5 |
| Poule Scudetto | 1 | 2014-2015 | 1 | |
| Coppa Italia Dilettanti | 1 | 1980-1981 | 1 | |
La Fidelis Andria vanta il record di squadra pugliese con più partecipazioni allaCoppa Italia di Serie C (precedentementeCoppa Italia Semiprofessionisti e dal 2008 al 2017Coppa Italia Lega Pro) con 28 edizioni complessive disputate, inclusa la prima in assoluto del1972-73.
Di seguito l'elenco dei primatisti di presenze e reti.[senza fonte]
Record di presenze
| Record di reti
|

Il movimentoultras andriese si sviluppa a partire dal1985, grazie all'iniziativa intrapresa da alcuni militanti della curva nord barese.[112] I primi gruppi trarranno ispirazione nel tifare proprio dagli ultras diBari,[112] i quali esponenti sono sempre stati presenti, a sottolineare il radicato legame fra i movimenti delle due città.[112]

Il fulcro del tifo organizzato andriese è stato a lungo il gruppo della "New Blue Generation" (NBG), sul quale è incentrata la storia della curva nord.[113] In seguito allo scioglimento del gruppo avvenuto neglianni novanta, sono nati vari gruppetti che tuttavia non sono riusciti a prendere in mano le redini della curva.[113]
Nel1998 nasce la "Brigata Fidelis",[113] gruppo portante del movimento ultras biancoazzurro, che tra gli altri accoglie al suo interno diversi esuli della NBG.[113] Il gruppo nel corso degli anni è stato affiancato da diverse fazioni, fra le quali spiccano i "Drunk Group 88", l'"Hellish Group", il "Vecchio NGB" e gli "Implacabili 1991" (uno dei più storici gruppi ultras della Curva Nord che il 23 settembre 2015 ha comunicato la decisione di voler sciogliere il gruppo a causa della repressione degli ultimi anni, delle leggi liberticide e degli assurdi divieti).[114] Importanti le sezioni presenti aMilano eVarese, che seguono la squadra nelle trasferte settentrionali.[113]

Il 5 maggio2015 il celebre sito sportivo online diEurosport, ha inserito la coreografia della curva nord andriese realizzata in occasione della gara casalinga contro ilBisceglie, valida per il campionato diSerie D, nella top 6 come migliore coreografia d'Europa del weekend.[115] La tifoseria organizzata andriese è stata affiancata in questa particolare classifica da altre 5 tifoserie di squadre militanti nei massimi campionati nazionali.[116]
Gliultras andriesi sono gemellati con la tifoseria organizzata delBarletta[117] e con la tifoseria delLanciano[118] ed hanno rapporti di amicizia con quella delBari[119]. Sono buoni i rapporti con gli ultras dellaSalernitana[120], delVenezia, dellaReggina, del Locri e dellaLucchese (spesso presenti in curva andriese). Rispetto e stima reciproca si ha con le curve delCosenza, dellaVigor Lamezia, delBisceglie, delMartina, dell'Audace Cerignola, delMolfetta, delPalermo, dellaReal Sociedad e delloSchalke 04.
La rivalità storica è con gli ultras delSoccer Trani. Altre rivalità molto accese sono con la tifoseria organizzata delMonopoli[121] e soprattutto con la curva delTaranto.[122][123][124][125] Altre rivalità, sempre in terra pugliese, con gli ultras delFoggia, delLucera[126], delBrindisi, delLecce[127] e delFasano. Le rivalità fuori dalla Puglia più rilevanti, causa in passato anche di disordini di ordine pubblico, sono con ilSavoia[128], ilVicenza,[129][130] ilPerugia, l'Avellino, ilCatanzaro, laCasertana, ilBenevento, ilGallipoli, laJuve Stabia, ilNapoli e laNocerina.[131] Disordini importanti si sono avuti anche con i tifosi delCatania anche se in questo caso non si può parlare di vera e propria rivalità. Una rivalità storica minore è con laTernana. Negli anni si sono registrati scontri anche con i tifosi della Fiorentina.
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| Fidelis Andria 2018 | |
|---|---|
| Club | Voce principale |
| Persone | Calciatori ·Allenatori |
| Impianti | Stadio Degli Ulivi |
| Incontri | Derby calcistici in Puglia |
| Altro | Stagioni |
| Fidelis Andria 2018 – Archivio delle stagioni | |
|---|---|
| Unione Sportiva Fascista De Pinedo | 1928-29 ·1929-30 |
| Libertas 1946 | 1946-47 |
| Fidelis Andria | 1947-48 |
| Associazione Sportiva Andria | 1947-48 ·1948-49 ·1949-50 ·1950-51 ·1951-52 ·1952-53 ·1953-54 ·1954-55 ·1955-56 ·1956-57 ·1957-58 ·1958-59 ·1959-60 ·1960-61 ·1961-62 ·1962-63 ·1963-64 ·1964-65 ·1965-66 ·1966-67 ·1967-68 ·1968-69 ·1969-70 ·1970-71 ·1971-72 ·1972-73 ·1973-74 ·1974-75 ·1975-76 ·1976-77 ·1977-78 |
| Associazione Sportiva Fidelis Andria | 1978-79 ·1979-80 ·1980-81 ·1981-82 ·1982-83 ·1983-84 ·1984-85 ·1985-86 ·1986-87 ·1987-88 ·1988-89 ·1989-90 ·1990-91 ·1991-92 ·1992-93 ·1993-94 ·1994-95 ·1995-96 ·1996-97 ·1997-98 ·1998-99 ·1999-00 ·2000-01 ·2001-02 ·2002-03 ·2003-04 ·2004-05 |
| Associazione Sportiva Andria BAT | 2005-06 ·2006-07 ·2007-08 ·2008-09 ·2009-10 ·2010-11 ·2011-12 ·2012-13 |
| Società Sportiva Fidelis Andria 1928 | 2013-14 ·2014-15 ·2015-16 ·2016-17 ·2017-18 |
| Fidelis Andria 2018 | 2018-19 ·2019-20 ·2020-21 ·2021-22 ·2022-23 |