Ferruccio Rossi-Landi (Milano,1º marzo1921 –Trieste,5 maggio1985) è stato unfilosofo esemiologoitaliano.
Studioso disemiotica,filosofia,economia politica,scienze umane eantropologia, ha apportato un notevole contributo agli sviluppi dellasemiotica e dellafilosofia del linguaggio inItalia, cercando di unificare la tradizione europea con quella anglo-americana.
Diplomato alRegio Liceo - Ginnasio Alessandro Manzoni, nel1945 si laurea in Lettere presso l'Università degli Studi di Milano e nel1951 inFilosofia presso l'Università degli Studi di Pavia.Proseguirà i suoi studi all'Università di Oxford, fino al1953.
Dal1958 al1962 èprofessore incaricato di Filosofia all'Università degli Studi di Padova. Trascorre molti anni all'estero, insegnando, tra il1962 e il1963, negliStati Uniti d'America, prima presso l'Università del Michigan ad Ann Arbor e poi presso l'Università del Texas ad Austin.
Nel corso deglianni 1970 viaggia e lavora per conto di varie università europee e americane; ha inoltre occasione di insegnareFilosofia eSemiotica all'Università dell'Avana.
In seguito accetterà lacattedra diFilosofia della storia presso l'Università degli Studi di Lecce.Nel1977 riceve l'incarico di insegnareFilosofia teoretica presso l'Università degli Studi di Trieste.
La sua opera si può suddividere in tre fasi.La prima incomincia a partire daglianni 1950 e riguarda studi suCharles Morris, nonché l'analisi dei processi disignificazione e delparlare comune.
La seconda fase copre tutti glianni 1960. Rossi-Landi propone una teoria della produzione linguistica e segnica, intendendola come teoria del lavoro linguistico e non-linguistico cui fondamento è l'omologia tralinguistica edeconomia.
La terza fase è compresa tra il1970 e il1985: Rossi-Landi studia l'intricato rapporto tra illinguaggio e leideologie e teorizza il fenomeno dell'alienazione linguistica.