| Udine–Cividale | |
|---|---|
| Stati attraversati | |
| Inizio | Udine |
| Fine | Cividale del Friuli |
| Attivazione | 1886 |
| Gestore | RFI |
| Precedenti gestori | SV/SVA/FNE (1886-1986) GCG FUC (1986-1989) GCG FV (1990-1996) FS (1997-2000) FV/ST (2001-2005) FUC (2005-2025) |
| Lunghezza | 15 km |
| Scartamento | 1435 mm |
| Elettrificazione | assente |
| Ferrovie | |
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Laferrovia Udine–Cividale è unalinea ferroviaria diproprietà regionale, un tempoconcessa, a binario semplice non elettrificato e ascartamento ordinario che collega la città diUdine aCividale del Friuli.
Fu costruita ed esercita dallaSocietà Veneta (SV). In seguito, fu gestita da duegestioni commissariali governative, dalleFerrovie dello Stato (FS), daSistemi Territoriali (ST) e dallaSocietà Ferrovie Udine-Cividale (FUC). Dal 2025 è gestita daRete Ferroviaria Italiana. La FUC, il cui capitale è stato versato interamente dalla regioneFriuli-Venezia Giulia opera sulla linea in qualità diimpresa ferroviaria.
ConRD 12 giugno 1884, n. 2507, fu concessa allaSocietà Veneta per le imprese e costruzioni pubbliche la costruzione e l'esercizio novantennale di una linea ferroviaria a scartamento ordinario tra Udine e Cividale del Friuli. La società ferroviaria ricevette sovvenzionamenti sia da parte dello Stato italiano sia da parte degli enti locali quali laprovincia di Udine e i comuni interessati[1]. Il progetto iniziale fu redatto dall'ingegner Gabelli e fu approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel 1880, mentre quello esecutivo fu elaborato dall'ingegner Vianelli[2].
La linea fu inaugurata due anni dopo, il 24 giugno[3][4]. Inizialmente, la SV impiegò quattrolocomotive a vapore: due delgruppo 22 e altre due appartenenti algruppo 23. Dopo la prima guerra mondiale furono assegnate al deposito di Udine le seilocomotive del gruppo 27, costruite nel 1902-1903[5][6]. Nel corso dellaprima guerra mondiale fu costruita laferrovia Cividale–Caporetto, linea a scartamento ridotto da 750mm che dalla località Barbetta di Cividale giungeva a Susida, allo scopo di favorire il trasporto di truppe al fronte[7]. Dopo labattaglia di Caporetto e fino all'armistizio di Villa Giusti, la Udine–Cividale passò sotto il controllo dell'esercitoaustro-ungarico. Già a partire dal 6 novembre 1918 fu ripristinata la circolazione da parte della Veneta[8].
Nel primo dopoguerra, la linea fu una delle poche della rete SV nelFriuli, assieme allaferrovia Carnia–Tolmezzo–Villa Santina, che non fu riscattata dallo Stato italiano[9]. La perdita di molte linee friulane comportò la costruzione di un nuovo deposito a Udine, posto nei pressi dell'attuale via Peschiera[10]. Il 22 novembre 1938, la piena delTorre provocò il crollo di due arcate del ponte durante il transito di un treno passeggeri, causando la morte di ventuno persone. L'opera d'arte fu ripristinata tempo dopo, mentre la circolazione fu garantita provvisoriamente da un guado[11].
La linea ferroviaria non passò indenne laseconda guerra mondiale: le infrastrutture danneggiate dai bombardamenti furono prontamente riparate dalle maestranze tedesche. Al termine del conflitto, tuttavia, non risultarono sottrazioni o distruzioni del materiale rotabile[12]. Nel 1958 la SV attuò ladieselizzazione della ferrovia. Con la contestuale dismissione delle sei locomotive SV gruppo 27, al deposito di Udine giunsero tre unità delleautomotrici ADn 800, per svolgere il servizio passeggeri, e dueDE.424, per quello merci[10].
Il 30 settembre 1964, con decreto ministeriale n. 109, la SV ottenne la proroga della concessione fino al 7 ottobre 1989. Nel 1970, l'esercizio della linea passò alla Società Veneta Autoferrovie (SVA), controllata dalla SV[13]. Fu sotto quest'ultima che si rinnovò l'armamento, impiegandorotaie Vignoles, dal peso di36,6 kg per metro lineare, che poggiarono sutraversine in legno[14].
Nel 1981 seguì un altro cambio della società esercente che divenne la Ferrovie del Nord-Est (FNE), anch'essa controllata dalla SV[13]. Tre anni dopo, entrarono in esercizio delleALn 663, classificate nel gruppo ADn 900[15].
Nel 1986, la Società Veneta fu commissariata e le sue quattro linee furono esercite dagestione commissariali governative diverse: quella della Udine–Cividale si chiamò Gestione commissariale governativa della Ferrovia Udine Cividale (FUC). Il commissario, tuttavia, fu unico per tutte le quattro linee e mantenne la sede aPadova. Il 1º gennaio 1990, la gestione commissariale fu unificata per laParma–Suzzara, laAdria–Mestre e la Udine–Cividale istituendo laGestione commissariale governativa delle Ferrovie Venete, sempre con sede a Padova; la direzione d'esercizio della linea friulana rimase a Udine[16][17].
Sotto la gestione commissariale iniziò il progressivo rinnovo dell'armamento con l'applicazione di rotaie50 UNI su traverse inCalcestruzzo armato precompresso. Nel 1993 la sostituzione delle rotaie riguardò il tronco Remanzacco–Cividale; cinque anni dopo fu sistemato il tracciato tra la stazione di Remanzacco e il cascamificio, mentre nel 2000 fu rinnovato il tronco fino a Udine[18].
Dal 1997 al 2001, la ferrovia fu gestita dalleFS a titolo provvisorio, in attesa che la regioneFriuli-Venezia Giulia subentrasse nella proprietà. Per concludere l'operazione di trasferimento fu necessario che l'amministrazione regionale attuasse alcune modifiche legislative per ottemperare alle disposizioni della legge 422/1997. Per cui nel 2001, in mancanza di tale adeguamento, l'esercizio della linea passò alleFerrovie Venete e l'anno seguente allaST, entrambe di proprietà della regioneVeneto[16].
Nel 2004 furono sistemate le disposizioni legislative, quindi dal 1º gennaio 2005 l'esercizio fu affidato dallaSocietà Ferrovie Udine-Cividale (FUC) di proprietà della regione Friuli-Venezia Giulia[16], tuttavia solo nell'ottobre 2010 si concluse l'iter del passaggio della proprietà dell'infrastruttura alla regione[19]. Nel 2006, furono acquistati dueautotreniStadlerGTW DMU-2 2/6, classificati come ATR 110[20].
Il 4 marzo 2008 entrò in funzione lanuova stazione di Cividale, in sostituzione del precedente impianto. L'8 giugno dello stesso anno fu aperta la fermata urbana di San Gottardo nella zona est di Udine[21]. Inoltre si adeguarono i marciapiedi della stazione diRemanzacco e delle fermate di Bottenicco e diMoimacco, per permettere l'accesso a raso ai treni e ottenere l'accessibilità ai disabili. Il 10 dicembre 2009 riprese il traffico merci sulla linea, con un carico di coils della FUC destinato al riattivato scalo merci di Bottenicco[21]. Il servizio durò qualche anno: nel 2018 i due deviatoi di ingresso allo scalo furono demoliti, mentre il relativo segnalamento fu soppresso[22].
In seguito, la ferrovia passò sotto l'autorità dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie che introdusse alcune limitazioni di esercizio perché non dotata diSistema Controllo Marcia Treno (SCMT) né dei sistemi di protezione deipassaggi a livello. Nel 2018, grazie a un finanziamento dell'amministrazione regionale di circa sei milioni di euro, iniziarono i lavori di adeguamento alla normativa che comportarono la trasformazione di tutti i passaggi a livello da semi-barriere a barriere complete e la loro protezione mediante segnali specifici, l'attivazione di nuoviApparati Centrali Elettrici ad Itinerari (ACEI) nella stazione di Remanzacco e nel Deposito, il telecomando di questi dal nuovoDirigente Centrale Operativo (DCO), con sede a Cividale, e l'attivazione del SCMT su tutta la linea[23].
Il 24 luglio 2020 laGiuntaFedriga approvò uno schema di accordo conRete Ferroviaria Italiana (RFI) e con FUC per il subentro della prima nella gestione della ferrovia. Furono istituiti dei gruppi di lavoro per valutare lo stato dell'infrastruttura e per programmare gli interventi necessari all'effettiva realizzazione del passaggio[24]. In attesa di trasferire la gestione dell'infrastruttura a RFI, il servizio ferroviario fu sospeso a partire dal 20 maggio 2024 per consentire i lavori di manutenzione straordinaria da parte del nuovo gestore[25]. Il passaggio effettivo a RFI avvenne nel luglio 2025[26].
La linea è unaferrovia abinario semplice non elettrificato. Inizialmente, loscartamento adottato era di1445 mm[2], in seguito passato a1435 mm.
Le rotaie sono di tipoVignoles 50 UNI sorrette datraverse incalcestruzzo armato precompresso[18]. Originariamente le rotaie ebbero un peso di 27 o30 kg/m poggianti sopra traversine in legno con chiodatura diretta[27]. Negli anni Settanta, la SVA rinnovò l'armamento, sostituendo le vecchie rotaie con altre dal peso di36,6 kg/m[15].
| Stazioni e fermate | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| per Venezia | ||||||||
| per Cervignano | ||||||||
| 0+000 | Udine | 107 m s.l.m. | ||||||
| per Trieste /per Tarvisio | ||||||||
| 1+420 | Deposito Locomotive FUC | |||||||
| Linea di cintura (Udine) | ||||||||
| 4+007 | San Gottardo* 2008 | |||||||
| torrenteTorre | ||||||||
| 6+949 | Remanzacco | |||||||
| (6+930) | Remanzacco(vecchia) | |||||||
| 11+042 | Moimacco | |||||||
| 11+737 | Moimacco(vecchia) | |||||||
| 12+418 | Bottenicco Zona Industriale* 1993[28] | |||||||
| Ferrovia militare per San Giovanni al Natisone | ||||||||
| 15+030 | Cividale* 2008 | |||||||
| 15+115 | Cividale (vecchia)† 2008 | 133 m s.l.m. | ||||||
| Cividale Centro | ||||||||
| per Caporetto † 1932 | ||||||||
| Manuale ·Legenda ·Convenzioni di stile | ||||||||
Il percorso è lungo circa quindici chilometri e corre nei pressi dellastrada statale 54 del Friuli.
La linea si stacca dal piazzale dellastazione di Udine, all'altezza dell'ex deposito locomotive delle Ferrovie dello Stato (ora passato all'Impresa Ferroviaria privataInrail), per dirigersi a nord-est in direzione diRemanzacco. Prima di giungere presso loscalo a servizio di questo paese, la linea sovrappassa lalinea di cintura di udine (attivata in trincea nel 1994, con la soppressione del pre-esistente attraversamento a raso, fonte di disagi per le basse velocità alle quali poteva essere percorso) e ilfiume Torre. A meridione del quartiere di San Gottardo è stata istituita l'omonima fermata nel2008.
Dopo Remanzacco, la linea scavalca in successione i torrenti Malina ed Ellero per passare a meridione dell'abitato diMoimacco, anch'esso servito da unafermata. La ferrovia attraversa quindi la zona industriale di Bottenicco, presso il quale si trova unafermata a richiesta e l'exraccordo industriale.
Dal2008, il capolinea è posto presso la nuovastazione di Cividale, ubicata all'altezza dell'incrocio fra le attuali via Libertà e viale Foramitti, circa cento metri più ad ovest dell'originale impianto, soppresso in quanto la presenza di un passaggio a livello immediatamente prima del piazzale binari, causava pesanti soggezioni al traffico cittadino.
Tra gli anni settanta e la fine degli anni ottanta, il capolinea fu posizionato presso la fermata di Cividale Centro che fu istituita dalla SVA all'estremità est del piazzale binari della vecchia stazione di Cividale[29][30].
Nel percorso si trovano ventipassaggi a livello, di cui diciassette sono asemi-barriere.
Il volume di passeggeri trasportati nel 2010 è stato di circa 500 000 viaggiatori[21].
Prima della sospensione per manutenzione straordinaria[25], il servizio era svolto daFUC contreni regionali che collegavano lastazione di Udine aquella di Cividale, impiegandoATR 110 a trazione diesel, oltre che daautomotriciALn 663 e rimorchiate Ln 664.
Dal 2009 al 2018, fu presente un servizio di trasporto merci, a carico della stessa FUC e daInRail e costituito principalmente da tradotte destinate allo scalo merci di Bottenicco.
Ulteriori approfondimenti (non utilizzati nella stesura della voce):
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