SoprannominatoMagic Alonso[1],Nando,El Padre, oEl Nano,[2] è considerato uno dei migliori piloti della sua generazione, nonché uno dei più versatili. Ha detenuto il record di più giovane vincitore di unCampionato mondiale di Formula 1, conseguito al termine della stagione 2005,[3] e quello di più giovane bi-campione del mondo di categoria. Con la stagione2007 è divenuto il secondo pilota, dopoMichael Schumacher, ad aver ottenuto un punteggio superiore a 100 punti nel campionato mondiale per tre stagioni consecutive. Nel2014, in seguito al suo addio allaFerrari, è risultato essere il pilota con più punti conquistati (1190) nella storia della scuderia, superato successivamente daSebastian Vettel (1400).[4]
Oltre al campionato di Formula 1 e allegare di durata, Alonso ha partecipato ad altre gare di grande rilevanza, come tre edizioni della500 Miglia di Indianapolis e ad unRally di Dakar. Alonso è anche ambasciatoreUNICEF,[5] nonché un dirigente dellaGrand Prix Drivers' Association.[6] È considerato da parte della stampa, da parte dei tifosi e colleghi, nonché dagli esperti come uno dei più grandi talenti di sempre nelle corse automobilistiche.[7][8][9]
Il 14 agosto 2018 annuncia tramite un videoclip caricato suInstagram il suo ritiro dal campionato di Formula 1 per la fine dellastagione, salvo poi rientrare nel circus a partire dalla stagione 2021 alla guida dellaAlpine[10]; è il primo spagnolo ad aver vinto un GP di Formula 1 e l'unico spagnolo campione del mondo della massima categoria. Ritorna nel 2021 con l'Alpine con un contratto valido fino a fine 2022 per poi passare in Aston Martin nel 2023. Detiene il record di pilota F1 con il maggior numero di gran premi disputati.
Fernando Alonso nasce il 29 luglio 1981 aOviedo, nelnord dellaSpagna. La madre Ana Maria lavorava in un grande magazzino[11], mentre il padre José Luis era stato assunto come meccanico in una fabbrica di esplosivi nei pressi della stessa città delleAsturie[11][12]. Quest'ultimo, corridore dilettantekart, volle trasmettere la sua passione per i motori ai figli[11] e costruì unkart destinato alla sorella maggiore di Fernando, Lorena[13]. La bambina non mostrò tuttavia particolare interesse per le corse e il fratello, con alcune modifiche alla vettura[14], poté così iniziare a coltivare la passione per le quattro ruote[12][13].
Con il sostegno del padre, partecipò da bambino a competizioni di kart in Spagna. La prima vittoria per Alonso giunse a 7 anni nel1988, il primo degli otto successi che gli permise di aggiudicarsi il titolo della sua categoria[14].
Sebbene le risorse familiari non fossero sufficienti ad assicurare al giovane una carriera nel settore motoristico, a tal punto che fu proprio il padre a svolgere le funzioni del meccanico, José Luis era consapevole che solo con prestazioni in pista eccellenti del figlio sarebbero potuti arrivare alcunisponsor[14]. Passato nel1990 alla categoriajuniores, l'anno seguente sul tracciato diLos Santos de la Humosa conseguì il secondo posto finale nel campionato spagnolo di categoria[14].
Durante il1992 passò alla categoria riservata alle 100 cm³, nonostante ciò non fosse ancora possibile per ragioni di età; per questo venne richiesta una specialederoga per la partecipazione alle corse[14].
(spagnolo)
«Siempre he sido el más joven en todas las categorías, quizás por eso estoy acostumbrado a romper ese tipo de récords, y quizás me impresione menos de lo que debiera»
(italiano) «Sono sempre stato il più giovane in ogni categoria. Forse è per questo che sono abituato a battere record del genere, e forse per questo, mi impressiona meno di quel che dovrebbe»
La svolta arrivò quando, non ancora dodicenne, venne notato nel Campionato catalano da Genis Marcó, proprietario della Genikart e importatore ditelai e motori.Fu con lui che nel1993 riuscì ad imporsi a livello nazionale[14].Da questo momento in poi le vittorie per il giovane Alonso si susseguirono: 3º ai Mondiali diBraga1995, 1º a quelli diGand1996, diversi titoli Nazionali e vittorie anche inItalia eFrancia[14].
Adrián Campos, ex pilotaMinardi, diede ad Alonso la possibilità di guidare per la prima volta un'automobile da corsa nell'ottobre del1998. Dopo tre giorni di test nelcircuito di Albacete riuscì a eguagliare il tempo sul giro del precedente pilota,Marc Gené[14]. In seguito Campos lo portò a gareggiare nellaWorld Series by Nissan[15]; nella seconda gara, sempre ad Albacete, Alonso vinse per la prima volta. A fine campionato risultò il miglior pilota e batté per un punto il rivale del torneo Manuel Giao, vincendo e ottenendo il giro più veloce durante l'ultima gara della stagione. Al termine della competizione, l'appena diciottenne Alonso fu nuovamente impiegato dalla scuderia diFaenza come collaudatore; le prove lo videro girare 1 secondo e 5 centesimi più veloce di ogni altrotester[15].
Approdò nella stagione seguente, con ilTeam Astromega, nellaFormula 3000, serie propedeutica allaFormula 1. Nelle prime sette gare non riuscì a portare al proprio team neanche un punto, mentre nelle ultime due corse conquistò un secondo posto e una vittoria, sufficienti per classificarsi quarto al termine del torneo alle spalle diBruno Junqueira,Nicolas Minassian eMark Webber[15].
Il casco usato dallo spagnolo nel corso della sua stagione in Minardi.LaMinardi PS01 di Alonso
Alonso fu il terzo pilota più giovane di sempre a partecipare a un Gran Premio di Formula 1 quando esordì alGran Premio d'Australia con la Minardi[16].Il team fu nella prima parte della stagione sotto il controllo del nuovo proprietarioPaul Stoddart[17], e la vettura affidata ad Alonso, laPS01, non si mostrò né rapida né tantomeno affidabile. Nondimeno le sue prestazioni furono buone tanto che, nella gara d'esordio, Alonso riuscì a far segnare il 19º tempo in qualifica, precedendo piloti alla guida di vetture più competitive. Alla quarta gara diImola riuscì a stare davanti a entrambe leBenetton, particolarità che si sarebbe ripetuta più tardi nel campionato[15]. Nella corsa finale aSuzuka chiuse 11º e il direttore del team Stoddart, quattro anni dopo, descrisse la sua prova come «53 giri da qualifica»[18].A far notizia non fu tanto la posizione conquistata, quanto il numero di avversari di maggior esperienza messi alle spalle:Heinz-Harald Frentzen dellaProst, laBAR-Honda diOlivier Panis, le dueArrows eAlex Yoong, nuovo compagno di squadra[15]. Chiuse la stagione a 0 punti.
I discreti risultati lo fecero conoscere a tutto il mondo e attirarono l'attenzione di molte scuderie di punta di Formula 1. Nel mese di settembre dello stesso anno la stampa europea sostenne che laSauber volesse cercare di rimpiazzareKimi Räikkönen con lo spagnolo ancorché, siaFelipe Massa, sia il collaudatore dellaJaguarAndré Lotterer parevano essere in vantaggio rispetto allo stesso Alonso[19].Un mese più tardi Massa fu scelto dalla scuderiasvizzera per il2002[20].
Alla fine fu decisivoFlavio Briatore, team manager dellaRenault, il quale, convinto delle potenzialità di Alonso, lo portò nella scuderia francese. Briatore, in un primo momento, pensò di collocare Alonso al posto diJenson Button, salvo poi scegliere di ingaggiare Fernando unicamente come collaudatore per il 2002[15].
Gli anni dei titoli mondiali alla Renault (2002-2006)
Alonso di conseguenza divenne collaudatore per la Renault[21], la quale aveva rilevato la Benetton[22], e nel2002 completò 1642 giri di prove[15]. Come previsto venne premiato la stagione seguente da Briatore, il quale lo pose, sostituendo Button, al fianco diJarno Trulli[15]. Nel giugno 2002 effettuò anche un testJaguar sul circuito diSilverstone.
Alonso ottiene inUngheria la sua prima vittoria in carriera.
AlGran Premio della Malesia conquistò la sua primapole position[23] diventando il più giovane pilota a partire in prima fila in Formula 1[24]. Il2003 fu anche l'anno del primo grave incidente; durante ilGran Premio del Brasile, arrivato troppo velocemente nel luogo dell'incidente di Mark Webber, colpì una ruota di quest'ultimo e si schiantò a 290 km/h contro le barriere di protezione[25]. Alonso venne trasportato in ospedale per accertamenti e la gara sospesa dai giudici. Ciononostante, il fuori pista non gli impedì di andare sul podio in quanto, per la classifica finale, vennero prese in considerazione le posizioni risalenti al giro precedente, con il pilota della Renault terzo[26].
Alla quinta gara chiuse secondo davanti al pubblico di casa, mentre nelGran Premio d'Europa fu accusato daDavid Coulthard e dall'amministratore delegato dellaMcLaren di aver rallentato improvvisamente durante la gara mentre era davanti al pilota britannico, causando così un incidente tra i due. Venne scagionato dai commissariFIA dopo un colloquio con i piloti e dopo un'accurata analisi dei dati dellatelemetria[27]. Divenne, in seguito alla vittoria all'Hungaroring, il più giovane pilota in Formula 1 ad aver vinto una corsa[28]. Chiuse l'anno al sesto posto in classifica generale, con 55 punti e quattro podi.
Per la stagione2004, decise di rimanere alla Renault e durante l'anno salì sul podio per quattro volte, senza tuttavia vincere un Gran Premio. AIndianapolis fu nuovamente protagonista di un incidente ad alta velocità mentre stava battagliando per la terza posizione. Da menzionare il secondo posto dietroMichael Schumacher inFrancia, gara in cui il tedesco lottò fino alla fine per riuscire a strappargli il successo; nelle qualifiche Alonso aveva ottenuto la sua prima e unica pole position della stagione[29].
Verso la fine dell'anno le prestazioni della Renault ed i rapporti tra Briatore e il compagno di squadra Trulli peggiorarono[30]. Il pilotaabruzzese si accordò infatti con laToyota per la nuova stagione.[31] Alonso finì il campionato in quarta posizione, a 59 punti.
«Vengo da un Paese che non ha tradizioni in F1. Ho lottato da solo per ottenere tutto quanto ho avuto. Nessuno mi ha aiutato. Tutta la carriera si è basata sui risultati che ho fatto nelle categorie minori, con gli sponsor che mi sono procurato da solo. Ora ho raggiunto il massimo che potevo raggiungere. Posso ringraziare la mia famiglia, al massimo tre, quattro persone, non di più. Pochi amici veri. In Spagna non ci tornerò prima del GP in Cina e non credo ci sarà nulla di speciale. Abbiamo provato a programmare qualcosa se avessi vinto il titolo, ma non è stato possibile per troppi interessi politici»
(Fernando Alonso dopo la conquista del suo primo titolo mondiale[32])
Trulli fu sostituito nel 2005 con l'italianoGiancarlo Fisichella[33]. La Renault partì tra le favorite e i risultati furono superiori a ogni più rosea aspettativa[34]: la vettura infatti fu, sin dalle prime gare, veloce e ben equilibrata[34], mentre, a causa delle modifiche regolamentari, i principali avversari dell'anno precedente (Ferrari, McLaren, BAR) si trovarono in ritardo o mancarono di affidabilità, specie laRossa.
All'esordio inAustralia giunse terzo per via di una posizione poco felice sulla griglia di partenza, giacché uno scroscio di pioggia aveva rallentato il suo giro cronometrato, facendolo partire 13º[35] in una gara vinta proprio dal nuovo compagno di squadra Fisichella[36], ma nelle successive tre gare (Malesia,Bahrein,San Marino) con una sequenza di vittorie ottenute dalla pole position, si issò in testa alla classifica mondiale[37][38][39], posizione che mantenne fino alla fine del Campionato.
Il resto dell'annata fu poi caratterizzato dal tentativo di Kimi Räikkönen di recuperare lo svantaggio grazie a una McLaren che via via si dimostrò la vettura più veloce ma molto spesso afflitta da problemi di affidabilità che ne danneggiarono la rincorsa.[40] Alonso contò invece sulla solidità della Renault per conquistare preziosi piazzamenti nella maggior parte delle gare e ulteriori vittorie alNürburgring e adHockenheim, sfruttando i problemi di Räikkönen[41][42] e inFrancia (partendo indisturbato dalla pole position come era avvenuto a inizio anno).[43]
Dato il considerevole vantaggio, nelle ultime gare della stagione parve evidente come Räikkönen dovesse vincere tutte le corse in programma, mentre Alonso avrebbe potuto accontentarsi di perdere pochi punti sul pilota finnico, o addirittura guadagnarne come aMonza[44], dove vinse l'altra McLaren diJuan Pablo Montoya[44] a fronte di ennesimi problemi tecnici per ilfinlandese[44]. Questa tattica attendista generò non poche critiche al giovane pilota[45], ma lo portò a vincere matematicamente il titolo il 25 settembre inBrasile con l'ennesimo podio[46]: ottenne in questo modo il primato di campione del mondo più giovane con i suoi 24 anni, 1 mese e 28 giorni[3] superando il precedente record diEmerson Fittipaldi.[40] Sarebbe stato scavalcato nella speciale classifica daLewis Hamilton tre anni più tardi[47]. La stagione fu suggellata dalla pole e vittoria indisturbata alGran Premio di Cina che regalò anche il primoCampionato costruttori alla Renault[48]. Le sue vittorie incollarono alla televisione (sull'italo-ibericaTelecinco e sullacatalanaTV3) milioni di spagnoli, con punte di otto milioni di spettatori e 55% dishare[49].
Più tardi dichiarò che quella del Brasile fu la sua gara più bella, perché sofferta e fino alla fine con il timore di non arrivare al traguardo[32].Sempre nel 2005 fu insignito delPremio Principe delle Asturie per meritisportivi[50].
Le grandi prestazioni di Alonso ebbero una forte influenza sui gusti sportivi degli spagnoli. I suoi primi successi infatti incrementarono notevolmente gli appassionati di Formula 1 nel proprio paese d'origine[51], a tal punto che le gare a cui prende parte sono spesso le trasmissioni sportive più seguite[52]. Il 25 settembre 2005, giorno dello storico titolo iridato, ebbero luogo grandi festeggiamenti nella città natale,Oviedo[13]. I sostenitori si riconoscevano dalla bandiera azzurra e gialla delleAsturie[53], che casualmente coincideva con il colore giallo-azzurro dellaRenault tra il 2002 e il 2006. Dopo la vittoria della competizione si tenne sempre a Oviedo una vera e propria mostra dell'equipaggiamento del neo-campione mondiale[53]. L'osservatorio astronomico diMaiorca, in suo onore, gli ha intitolato unasteroide scoperto nel 2003,73533 Alonso[54].
Il 19 dicembre2005, ancor prima che cominciasse la stagione2006, Alonso annunciò la firma con laMcLaren per il campionato2007.[55] Prima di passare effettivamente aWoking, difese il titolo di campione del mondo ancora al volante della Renault. Se l'anno prima era stata la McLaren con Räikkönen la sfidante principale dello spagnolo, sin dalle prove della prima gara (inBahrein), si evidenziò il ritorno su alti livelli della Ferrari[56][57] dopo le difficoltà della stagione precedente; sarebbe stato proprio il pluricampione delCavallino Schumacher a contendergli il titolo. Il primo round andò comunque ad Alonso, abile a passare il tedesco al pit stop, controllandolo poi nell'ultima fase di gara[58].
Fisichella (a sinistra),Briatore (al centro) e Alonso (a destra) dopo ilGran Premio della Malesia. La Renault nel fine settimana asiatico ottenne pole position, doppietta finale in gara, giro veloce, e raggiunse la vetta nel Mondiale costruttori e piloti.
Approfittando di alcuni problemi tecnici palesati a inizio Campionato dalla Ferrari, il campione spagnolo portò a casa un secondo posto al successivoGran Premio della Malesia, dove vinse il compagnoFisichella, e un altro successo inAustralia.Dopo tre gare si trovò saldamente in testa al Mondiale con 28 punti, mentre il ferrarista rimase attardato, al quarto posto con sole 11 lunghezze. Questo vantaggio iniziale si sarebbe rivelato fondamentale per le future sorti della competizione. Al ritorno inEuropa la Ferrari mostrò notevoli progressi, sia sul piano dell'affidabilità, che delle prestazioni; così iltedesco centrò due vittorie consecutive, aImola e alNürburgring, che gli consentirono di rilanciarsi per la lotta al titolo[59]. Alonso si riprese e infilò a sua volta quattro successi (Spagna,Monaco,Gran Bretagna eCanada) che sembrarono proiettarlo definitivamente verso la conquista del suo secondo Mondiale: a metà stagione, fu leader del Campionato con 25 punti di vantaggio su Schumacher.
La seconda parte del campionato, tuttavia, segnò una netta ripresa del team diMaranello, con il tedesco vincitore dei tre successivi Gran Premi corsi inUSA,Francia eGermania. In questa fase della stagione la scuderiamodenese parve più competitiva della Renault, anche per merito del grande recupero delle gommeBridgestone sulleMichelin[60].La squadra francese venne poi ulteriormente penalizzata, dal punto di vista tecnico, dalla decisione della FIA di vietare ilmass damper[61], sistema intorno al quale era stata progettata la monoposto[60]. Furono molteplici le polemiche, con Briatore che accusò la federazione di voler favorire il recupero della Ferrari. Ad alimentare ulteriormente la controversia, arrivò la decisione dei commissari inUngheria che penalizzarono sulla griglia Alonso, reo di aver stretto il collaudatore dellaRed BullRobert Doornbos contro il muretto dei box nel corso delle prove del venerdì[62], per poi punire analogamente Schumacher, colpevole di aver effettuato un doppio sorpasso in regime di bandiere rosse nelle libere del sabato[63]; si ritrovarono quindi con il proprio miglior tempo in qualifica incrementato di due secondi e di conseguenza retrocessi nelle posizioni di centro gruppo[63].
Protagonista in qualifica di un rallentamento ai danni di Felipe Massa che venne sanzionato con un arretramento di cinque posizioni sulla griglia di partenza[64], fu costretto a tentare un'ardua risalita e perse ben dieci punti aMonza, dove dovette ritirarsi per la rottura del motore. Lo stesso giorno dichiarò: «Amo la passione dei tifosi che vengono qui anche dalla Spagna, amo lo sport, ma non considero più la Formula 1 come tale»[65]. Fecero discutere le affermazioni a campionato terminato del team manager Briatore, il quale paragonò l'atteggiamento dei commissari nei confronti di Alonso allo scandalo diCalciopoli[66], definendo però la rottura del motore inGiappone di Michael Schumacher come una sorta di «giustizia divina»[67].
Fernando Alonso alGran Premio del Brasile, dove si aggiudica il suo secondo titolo mondiale.
Quando mancarono solo tre gare alla fine del Campionato, i due contendenti furono separati da sole due lunghezze a favore di Fernando Alonso. AlGran Premio di Cina Schumacher centrò la vittoria proprio davanti al rivale, che venne così superato in testa alla classifica piloti pur avendo gli stessi punti[68]. La svolta definitiva del Mondiale avvenne al 36º giro delGran Premio del Giappone: il tedesco della Ferrari era agevolmente in testa quando ruppe il motore, spianando la strada alla settima vittoria dell'anno di Alonso che gli permise di porre una seria ipoteca sul mondiale[69].
I duellanti si presentarono quindi all'ultima gara inBrasile distanziati di ben dieci punti: allo spagnolo sarebbe bastato controllare, mentre Schumacher, giunto all'ultima gara della carriera[70], non avrebbe avuto altra possibilità che vincendo e, contemporaneamente, che la Renault avesse problemi. Ma fu il ferrarista ad avere problemi: dapprima, per un guasto alla pompa della benzina, non poté partecipare all'ultima fase delle qualifiche[71] e il giorno dopo, in gara, rimase attardato a causa di una foratura[72]. A nulla sarebbe valso il suo recupero fino al quarto posto finale a suon di sorpassi e giri veloci, con Alonso che controllò tranquillamente e tagliò il traguardo in seconda piazza, alle spalle dell'altro ferrarista Felipe Massa, riconfermandosi così campione del mondo insieme alla sua Renault, vincitrice per il secondo anno consecutivo del Campionato Costruttori.
La sua avventura con la scuderia britannica cominciò ufficialmente il 15 gennaio2007 aValencia. L'esperienza con la casa anglo-tedesca partì nel migliore dei modi, giungendo secondo nelGran Premio d'Australia alle spalle del neo-ferraristaKimi Räikkönen e imponendosi nel secondo appuntamento inMalesia. La seconda vittoria arrivò sulCircuito di Monte Carlo, ancora una volta accompagnata da una doppietta, mentre la terza nelGran Premio d'Europa, dopo una gara caratterizzata dall'alternarsi del sole e della pioggia e nel dopo gara da una dura discussione avuta con Massa.[73]
La stagione fu segnata dalla forte rivalità tra Alonso, il direttore sportivo della scuderia diWokingRon Dennis e il suo compagno di squadraLewis Hamilton[74][75][76] che, sebbene debuttante al fianco del due volte campione del mondo, si rivelò subito competitivo.[75] Il rapporto con il team degenerò gran premio dopo gran premio, con la spaccatura definitiva durante le prove della gara inUngheria;[76] lo spagnolo effettuò un pit stop più lungo del necessario e non permise adHamilton, in attesa dietro di lui, di effettuare a sua volta il cambio gomme e completare un nuovo giro che gli avrebbe potuto regalare la pole position.[77] Alonso venne declassato cinque posizioni alla partenza[78] e laMcLaren venne estromessa dal punteggio per laclassifica costruttori in quella corsa.[77] Dopo questo controverso episodio, lo spagnolo ottenne la quarta vittoria stagionale alGran Premio d'Italia, aMonza.
Dopo la sentenza sullaSpy Story del 13 settembre, allaMcLaren vennero tolti tutti i punti della classifica costruttori,[79] mentre ai suoi pilotiHamilton e Alonso venne riconosciuto il merito di aver fornito le prove della colpevolezza del team,[80] contenute in una serie di e-mail e contatti scambiati con il collaudatorePedro de la Rosa, a sua volta informato dal capo progettistaMcLaren,Mike Coughlan, in cui puntualmente venivano citate informazioni confidenziali sui segreti dellaFerrari:[81][82] in questo modo i due poterono evitare ogni tipo di penalizzazione.[80]
Il casco di Alonso usato nel 2007La tuta di Alonso usata nel2007.
Dall'e-mail emerse che Alonso fu sorpreso dai dati ricevuti e che dubitò dell'autenticità degli stessi; lo spagnolo era a conoscenza della strategia dellaRossa durante ilGran Premio d'Australia e durante ilGran Premio del Bahrein, in cui si piazzò rispettivamente 2º e 5º.[83] Il boss dellaMcLarenRon Dennis, interrogato dallaFIA dopo ilGran Premio d'Ungheria, dichiarò che Alonso lo aveva precedentemente minacciato di rivelare queste azioni se non fosse stato posto come prima guida della scuderia.[84] Alonso non accettò la versione diDennis e chiese allaFIA di mostrare le prove della sua innocenza. LaFederazione affermò infine di essere venuta a conoscenza di tali fatti grazie a un errore diCoughlan.[85]
Concluse la stagione al 3º posto, a pari punti con il suo compagno di scuderiaLewis Hamilton e a un solo punto di scarto dal vincitore del campionatoKimi Räikkönen (il più esiguo margine di punti tra 1º, 2º e 3º classificato al termine di una stagione diFormula 1). Il 2 novembre2007 venne ufficializzato il suo divorzio dallaMcLaren.[86] Il giorno stesso il pilota spagnolo dichiarò: «Non mi sono mai sentito a mio agio in questa scuderia».[87]
Il 10 dicembre2007 divenne ufficiale il suo ritorno allaRenault guidata daFlavio Briatore,[88] che per riaverlo come prima guida dovette battere la concorrenza diRed Bull,[89]Toyota[90] eHonda.[90] Venne affiancato dal giovaneNelson Piquet Jr., esordiente nella categoria. La stagione apparve immediatamente in salita a causa delle scarse prestazioni che la monopostoR28 collezionò nei test e nelle prime prove.
La stagione del due volte campione del mondo, fino a quel punto deludente, ebbe una svolta aSingapore,[91] durante il primo gran premio a corrersi in notturna (su pista illuminata artificialmente) e sul tracciato cittadino della città-statoasiatica: conseguì la prima vittoria dopo il ritorno allaRenault. Sebbene nei due turni di prove libere fosse stato il più veloce di tutti,[92] un problema nel pescaggio della benzina della vettura durante le qualifiche lo costrinse a prendere il via dalla 15ª posizione.[92] In gara partì molto scarico di carburante e dopo un brillante scatto balzò subito al 12º posto. Fu tra i primi a rientrare ai box per rifornire e al suo ritorno in pista, grazie all'ingresso della safety car per l'incidente del suo compagno di scuderiaNelson Piquet Jr., si ritrovò nelle prime posizioni. In regime di safety car uscirono dai giochi i piloti che avrebbero potuto contendersi la vittoria. Alonso vinse così la corsa davanti aNico Rosberg eLewis Hamilton.
NelGran Premio del Giappone corso sulCircuito del Fuji si qualificò al quarto posto e, dopo una gara movimentata ma condotta quasi sempre in testa, portò a casa il suo secondo gran premio stagionale precedendoRobert Kubica eKimi Räikkönen. AInterlagos non fu in grado di esprimersi al meglio durante le prove ufficiali e si presentò alla corsa domenicale in sesta piazza.[93] Si riscattò in gara, dove, mantenendo un ottimo passo, riuscì a stabilirsi dietro il leader della corsaMassa. Terminò il gran premio secondo, risultato che gli consentì di ottenere la quinta posizione in classifica generale per un punto davanti aNick Heidfeld. Con l'ottima prestazione delGran Premio del Brasile, che diede un seguito alle vittorie e alle buone prove delle corse immediatamente precedenti, mise fine a una della stagioni più difficili della sua carriera.
A campionato terminato confermò il prolungamento del suo contratto fino al2010: avrebbe corso ancora per due anni con laRenault, scelta maturata dopo i notevoli miglioramenti tecnici che la casa francese palesò soprattutto negli ultimi impegni.[94]
Anche nel2009 corse per laRenault, che confermò anche il giovane compagno di squadraNelson Piquet Jr. come seconda guida. Sebbene la nuova vettura della casa francese, laR29, avesse mostrato una buona competitività nelle prove invernali grazie anche all'introduzione delKERS, le prime gare della stagione si dimostrarono piuttosto difficili per Alonso, trovatosi a lottare con i nuovi diffusori introdotti daBrawn,Toyota eWilliams, le cui vetture furono nettamente più veloci.[95]
A quasi due anni di distanza (Monza 2007), ottenne all'Hungaroring una pole position; la posizione favorevole sulla griglia di partenza sarebbe poi stata vanificata in gara da un errore tecnico dei meccanici al pit stop.[96]
La vigilia delGran Premio di Singapore venne fortemente condizionata dallo scandalo relativo alla stessa gara dell'anno precedente in terra asiatica. L'ormai ex compagno di squadraPiquet, sostituito dopo ilGran Premio d'Ungheria daRomain Grosjean, rivelò i retroscena di quell'incidente.
«Flavio Briatore e Pat Symonds mi hanno detto di andare a sbattere per influenzare positivamente le prestazioni della squadra. Io ho accettato e ho innescato l'incidente. Pat mi disse a che giro farlo per adottare una strategia aggressiva per Alonso. Flavio a fine gara mi ringraziò discretamente»
Briatore e Symonds, rispettivamente radiato[98] e squalificato cinque anni dalla sentenza di primo grado del Consiglio FIA, decisero quindi di lasciare il team[99]. Ciononostante, laR29 apparve competitiva per tutto il weekend diSingapore, e Alonso concretizzò la già positiva quinta piazza sullo schieramento di partenza con un terzo posto finale, primo e unico podio della stagione.
Le insistenti voci di corridoio che lo volevano in Ferrari a partire dal 2010 trovarono conferma il 30 settembre2009, quando la scuderia di Maranello pubblicò sul proprio sito un comunicato ufficiale: Alonso avrebbe corso con laRossa per le successive tre stagioni al fianco diFelipe Massa eGiancarlo Fisichella, selezionato per il ruolo di terzo pilota[100].
Nella prima prova stagionale inBahrein centrò la prima vittoria, una prestazione impreziosita dal giro veloce della gara e dal secondo posto dell'altro ferrarista Massa[101]. Le aspettative dopo il Gran Premio d'esordio, tuttavia, non trovarono conferma nelle gare successive. AMelbourne e inCina fu protagonista di rocambolesche rimonte che lo portarono in entrambi i casi alla 4ª posizione finale.[102][103]
A seguito del 14º posto aSilverstone, con le Red Bull sempre velocissime e le due Mclaren molto competitive, lo spagnolo fu costretto a guardare la classifica generale dalla 5ª posizione, dietro ai quattro piloti delle due scuderie avversarie e con 47 punti di ritardo dal leader Lewis Hamilton[104].
Il 25 luglio, inGermania, la sua seconda vittoria con ilCavallino venne parzialmente messa in secondo piano da un ordine di scuderia poco chiaro. L'ingegnereRobert Smedley comunicò a Massa, al comando della corsa: «Fernando è più veloce di te. Puoi confermarmi di aver recepito il messaggio?» (iningleseFernando is faster than you. Can you confirm you understood that message?). Il successivo sorpasso operato da Alonso ai danni del pilota brasiliano parve, pertanto, diretta conseguenza di tale messaggio. I due piloti furono convocati dai commissari assieme ad alcuni responsabili della Ferrari, e il caso si estese alConsiglio Automobilistico Mondiale della FIA, che non inflisse penalità nella classifica della gara ma che punì la scuderia con 100 000dollari di ammenda[105][106].
Dopo una serie di brillanti prove, tra cui si segnalano i successi inItalia eSingapore, il ferrarista dovette constatare il ritorno delle due Red Bull inGiappone, dove solo grazie all'uscita di pista di Kubica riuscì a classificarsi terzo, alle spalle diSebastian Vettel e Mark Webber; con due gare ancora da disputarsi, Alonso venne raggiunto in seconda posizione proprio dal trionfatore diSuzuka e staccato da Webber di 15 lunghezze[107].
Il primoGran Premio di Corea della storia, due settimane più tardi, sembrò rappresentare una svolta decisiva in ottica Mondiale. Grazie infatti al successo, accompagnato dalla rottura del motore di Vettel e dall'errore sul bagnato di Webber, lo spagnolo sopravanzò l'australiano in classifica generale con 231 punti, forte di un margine di 11[108]. Ma nell'ultima corsa adAbu Dhabi Alonso perse il titolo in favore del pilota tedesco. Fatale fu un errore di valutazione sui tempi della sosta; la Red Bull fece fermare Webber già al 16º giro, inducendo pertanto gli uomini della Ferrari a emulare tale scelta. Sia l'australiano che lo spagnolo, tuttavia, non furono in grado di risalire le posizioni necessarie, dando a Vettel, in testa, la possibilità di vincere il Mondiale[109].
L'annata2011 venne fortemente condizionata dai notevoli risultati ottenuti in avvio di stagione dal campione del mondo in caricaSebastian Vettel, pilota di unaRed Bull tanto competitiva.[110] L'8 maggio, nelGran Premio di Turchia, quarta gara della stagione, Alonso conquistò il primo podio, giungendo 3º a quasi dieci secondi daVettel. Dopo questo gran premio l'asturiano si trovava in classifica generale distante 52 punti dal pilota tedesco, forte di tre vittorie e un secondo posto. Alla vigilia delle prove libere delGran Premio di Spagna, la scuderia diMaranello comunicò che l'asturiano avrebbe prolungato il proprio contratto fino al termine del mondiale2016.[111]
Dopo due secondi posti ottenuti aMonte Carlo e aValencia,[112] Alonso riuscì ad aggiudicarsi ilGran Premio di Gran Bretagna davanti alle dueRed Bull diVettel eWebber.[113] Nel prosieguo della stagione, lo spagnolo andò a podio in altre sei gare, conquistando tre terzi posti (Ungheria,Italia eIndia) e tre secondi posti (Germania,[114]Giappone eAbu Dhabi), ma questi risultati non servirono allo spagnolo per ridurre il distacco daVettel, che conquistò il secondo mondiale consecutivo, mentre Alonso terminò la stagione al 4º posto con 257 punti. Malgrado il forte ritardo accumulato rispetto aVettel, campione con oltre 120 punti di distacco sul secondo classificatoButton, il pilota spagnolo ricevette elogi da compagni di scuderia e giornalisti per aver saputo rendere competitiva unaFerrari in evidente difficoltà tecnica.[115][116][117]
L'inizio della terza stagione in Ferrari fu segnato, in febbraio, dalle prestazioni poco confortanti mostrate dallaF2012 aJerez de la Frontera e alMontmeló e confermate dalle parole dell'ingegnerePat Fry e dello stesso Alonso[118][119].
Lo spagnolo giunse 5º alla prima prova del Mondiale inAustralia dopo essere partito dodicesimo a causa di un suo errore in q2, ma si riscattò nella successiva inMalesia con una vittoria, a conclusione di una gara in cui si dovette confrontare con le instabili condizioni meteorologiche e con l'aggressività diSergio Pérez; a fine gara Alonso ricevette via radio i complimenti di un commossoAndrea Stella, che definì questa «la sua vittoria più bella»[120]. Con il passare delle gare il pilota della Ferrari trovò una certa continuità di prestazioni e di risultati, anche in ragione delle migliorie costanti apportate dalla scuderia sulla vettura[121]. In sei corse consecutive furono cinque i podi, tra i quali si segnalarono il primo posto alGran Premio d'Europa, conquistato dopo una rimonta dall'11ª posizione in griglia, e all'Hockenheimring, nel fine settimana in cui bissò la pole position ottenuta inGran Bretagna due settimane prima[122][123]. I piazzamenti a podio nella parte finale di campionato non bastarono però all'asturiano per fermare la rimonta diSebastian Vettel, che con una Red Bull tornata competitiva sopravanzò Alonso in classifica generale anche grazie ai ritiri dell'asturiano in Belgio e Giappone entrambi per una collisione al via, che ne facilitarono il recupero. Lo spagnolo chiuse la stagione al secondo posto con 278 punti, a 3 punti da Vettel campione per la terza volta consecutiva.Nonostante la mancata vittoria del titolo, la stagione 2012 venne definita da molti come la sua migliore, tanto che Alonso fu eletto miglior pilota del 2012 dai team principal del Circus[124].
La stagione2013 iniziò con fortune alterne per il pilota spagnolo. Nella gara inaugurale, inAustralia, Alonso chiuse in seconda posizione, alle spalle diKimi Räikkönen e davanti aSebastian Vettel. Nel successivoGran Premio della Malesia, però, il pilota asturiano si ritirò dopo appena una tornata in seguito al cedimento dell'alettone anteriore, danneggiato in un leggero contatto con Vettel alla prima curva. Tre settimane dopo, inCina, Alonso conquistò la prima vittoria stagionale, dominando la gara dall'inizio. Il seguenteGran Premio del Bahrein fu, però, un'altra gara difficile per Alonso, ottavo al traguardo dopo essere stato costretto a due soste supplementari ai box per via di un problema all'alettone mobile.
Alonso conquistò la seconda vittoria stagionale e la trentaduesima in carriera (risultato che lo pose al quarto posto tra ipiloti più vincenti nella storia della Formula 1, dietro solamente aMichael Schumacher,Alain Prost eAyrton Senna) nelGran Premio di casa. Il pilota spagnolo, scattato dalla quinta posizione sulla griglia di partenza, superò nelle prime curveKimi Räikkönen eLewis Hamilton, prendendo la testa della corsa dopo il primo cambio gomme e mantenendola fino al traguardo. Nel successivoGran Premio di Monaco Alonso non riuscì a fare meglio del settimo posto, vedendo aumentare il proprio distacco dal primo in classifica Sebastian Vettel a 29 punti.
InCanada e inGran Bretagna il pilota spagnolo andò a podio, giungendo rispettivamente in seconda e terza posizione, ma nei seguenti Gran Premi di Germania e d'Ungheria Alonso, complice la diminuita competitività della sua vettura, non riuscì a ripetere questo risultato, chiudendo rispettivamente al quarto e al quinto posto. Ormai staccato di trentanove lunghezze da Vettel, nelle tre gare seguenti, disputate aSpa-Francorchamps,Monza eSingapore, Alonso ottenne tre secondi posti consecutivi, sempre alle spalle dello stesso Vettel. In tutte e tre le occasioni il pilota spagnolo rimontò dopo essersi qualificato rispettivamente in nona, quinta e settima posizione, senza però mai minacciare seriamente la prima posizione del rivale. Al termine del Gran Premio del Giappone Alonso divenne il pilota di Formula 1 ad aver ottenuto più punti nella storia, raggiungendo quota 1571.Le restanti quattro gare stagionali furono negative sia per lui che per il compagno di squadra, anche se nel conclusivoGran Premio del Brasile ritornò sul podio dopo 6 gare di digiuno, giungendo 3º e garantendo, così, il 3º posto in classifica costruttori alla scuderia italiana. Per il secondo anno consecutivo terminò la stagione al 2º posto, conquistando un totale di 242 punti.
Nelle prime gare del campionato2014 laFerrari si dimostrò poco competitiva, non permettendo al pilota spagnolo di lottare per la vittoria. Nell'inauguraleGran Premio d'Australia Alonso conquistò il quinto posto, scalando poi in quarta posizione in seguito alla squalifica diDaniel Ricciardo, che era giunto secondo. Il pilota spagnolo segnò punti anche inMalesia e inBahrein, agguantando rispettivamente il quarto e il nono posto al traguardo. Ottenne il primo podio stagionale per sé e per la squadra inCina, dove tagliò il traguardo alle spalle delle due Mercedes diLewis Hamilton eNico Rosberg. Il podio nelGran Premio di Cina non segnò, tuttavia, una netta inversione di tendenza: la monoposto rimase poco competitiva e consentì al pilota asturiano di lottare solo per le posizioni di rincalzo. Nel resto della stagione arrivò solamente un altro podio, nelGran Premio d'Ungheria, nel quale Alonso giunse secondo dopo aver a lungo occupato la prima posizione. Nelle altre gare il pilota spagnolo giunse sempre tra i primi dieci, con l'eccezione di due ritiri aMonza e aSuzuka per problemi tecnici. Il 20 novembre2014, prima del conclusivoGran Premio di Abu Dhabi, fu ufficializzata l'interruzione consensuale del contratto che legava Alonso allaFerrari fino al termine della stagione2016.[125] Il pilota spagnolo chiuse la sua ultima stagione con la squadra italiana al sesto posto assoluto, con 161 punti.
Il ritorno alla McLaren e il primo ritiro (2015-2019)
L'11 dicembre2014 laMcLaren ufficializzò il ritorno del pilota spagnolo con un contratto triennale a partire dalla stagione2015.[126] La scuderia britannica, terminato il ventennale rapporto con laMercedes per la fornitura dei motori, iniziò una nuova collaborazione con laHonda.
Alonso tornò al volante dellaMcLaren nel successivoGran Premio della Malesia, ma la stagione si rivelò avara di soddisfazioni: nelle prime sette gare disputate il pilota asturiano subì ben cinque ritiri, dovuti nella maggior parte dei casi alla scarsa affidabilità del motoreHonda, e nelle due corse concluse al traguardo, inCina eBahrein, rimase fuori dalla zona a punti. Il primo piazzamento utile arrivò nelGran Premio di Gran Bretagna, nel quale Alonso approfittò delle variabili condizioni meteorologiche e dell'elevato numero di ritiri per tagliare il traguardo in decima posizione. Nel successivoGran Premio d'Ungheria il pilota asturiano ottenne il miglior risultato stagionale per sé e per la scuderia, conquistando il quinto posto dopo essere scattato quindicesimo. Nel resto della stagione, però, laMcLaren-Honda non mostrò miglioramenti sufficienti per lottare regolarmente per i piazzamenti a punti.
NelGran Premio di Russia Alonso tagliò il traguardo in decima posizione, ma a fine gara fu penalizzato di 5 secondi per aver superato più volte i limiti del tracciato, retrocedendo all'undicesimo posto.[129] Nel successivoGran Premio degli Stati Uniti il pilota spagnolo arrivò a occupare la quinta posizione, ma nelle fasi finali di gara scivolò fuori dalla zona punti dopo essere stato rallentato da problemi tecnici. Alonso non riuscì a conquistare altri risultati utili, chiudendo la stagione al diciassettesimo posto in classifica, con 11 punti. L’altro alfiere della McLaren Jenson Button ottenne 16 punti, sancendo la prima sconfitta con il compagno di squadra dal suo ingresso in Formula 1.
NelGran Premio d'Australia, gara inaugurale della stagione, il pilota spagnolo fu vittima di un violento incidente con laHaas del messicanoEsteban Gutiérrez, dal quale uscì senza lesioni gravi. Tuttavia i medici non lo reputarono nelle condizioni di poter affrontare il gran premio successivo inBahrein,[130] nel quale venne di conseguenza sostituito dall'esordienteStoffel Vandoorne.[131]
Tornato al volante nella gara successiva, Alonso ottenne i primi punti stagionali nelGran Premio di Russia, gara in cui fu protagonista di una rimonta dal quattordicesimo al sesto posto. La stagione proseguì in modo leggermente più positivo della precedente: il pilota spagnolo fu costretto al ritiro per problemi meccanici in sole due occasioni, giungendo a punti con una certa regolarità soprattutto nella seconda metà di campionato. I migliori risultati furono due quinti posti, ottenuti aMonte Carlo e adAustin; altri piazzamenti a punti sono stati i settimi posti inUngheria,Belgio,Singapore eMalesia, e i decimi inBrasile e adAbu Dhabi. Alonso chiuse la stagione in decima posizione, con 54 punti.
La stagione2017 iniziò in modo molto negativo per Alonso, che non vide la bandiera a scacchi (pur venendo classificato quattordicesimo nelGran Premio del Bahrein) in nessuna delle prime quattro gare del campionato.
Ad aprile il pilota spagnolo annunciò la propria partecipazione alla500 Miglia di Indianapolis con ilteam Andretti;[132] rinunciando a prendere parte alGran Premio di Monaco che si disputava nello stesso periodo. Ottenuto il quinto posto in qualifica,[133] disputò un'ottima gara, conducendo anche diversi giri in testa, ma fu costretto al ritiro per problemi al motore a 21 giri dal termine, mentre era in settima posizione; venne comunque classificato 24º.[134]
Disputando tale evento, ricevette il premio come più veloce debuttante dell'anno, il Fastest Rookie Award 2017, grazie alla velocità di 231 300 miglia all'ora (372 241,27 km/h) fatta registrare durante i quattro giri della sessione di qualifica.[135] È stato anche premiato come debuttante dell'anno per questa stessa manifestazione, Indianapolis 500 Rookie of the Year, nel corso del gala tenutosi il lunedì seguente la gara[136]. Tornato in Formula 1, chiuse sedicesimo nelGran Premio del Canada. Conquistò i primi punti stagionali nelGran Premio d'Azerbaigian, concludendo nono. Il 30 luglio 2017 ottenne il miglior risultato della stagione nelGran Premio d'Ungheria, concludendo sesto e facendo registrare il giro più veloce della gara all'ultimo giro. InBelgio lo spagnolo, dopo essere partito dalla decima posizione, si rese protagonista nei primi giri di un'intensa battaglia conNico Hülkenberg per il settimo posto, ma la scarsa potenza relegò Alonso a metà gruppo. Al venticinquesimo giro fu costretto al ritiro per un problema al motore. La settimana successiva, inItalia, l'asturiano si qualificò tredicesimo, ma partì diciannovesimo per la sostituzione di diverse componenti della power unit e fu costretto al ritiro per un problema al cambio.
ASingapore, dopo aver segnato l'ottavo tempo in qualifica, rimase però coinvolto nell'incidente traVerstappen,Raikkonen eVettel, e all'ottavo giro fu costretto al ritiro per via dei danni subiti. Seguirono due undicesimi posti inMalesia eGiappone, poi un ritiro per problemi meccanici negliStati Uniti. Proprio in occasione della gara oltreoceano, prolungò il suo contratto con laMcLaren anche per il2018.[137] Tornò a punti inMessico, concludendo in decima posizione; nei giri finali ingaggiò un duello con l'ex compagno di squadraLewis Hamilton, che si laureò campione del mondo per la quarta volta proprio nella stessa gara. InBrasile, partito sesto (miglior risultato stagionale in qualifica), alla prima curva sorpassòSergio Pérez e si portò in quinta posizione, ma venne passato daFelipe Massa alcuni giri dopo. Passò tutta la gara dietro al brasiliano (al suo ultimo Gran Premio di casa), chiudendo ottavo. Gli ultimi due punti in classifica (17 in totale nell'annata) arrivarono nel conclusivoGran Premio di Abu Dhabi dove, partito undicesimo, si classificò in nona piazza.
Nel2018 la McLaren cambiò collaborazione tecnica, passando da Honda aRenault. L'inizio di stagione fu positivo sia per Alonso che per la scuderia. Infatti il pilota asturiano concluse in zona punti i primi due Gran Premi (5º inAustralia e 7º inBahrein). Lo spagnolo chiuse a punti anche inCina, inAzerbaigian (sempre con il settimo posto) e inSpagna (ottavo). Fu costretto al ritiro aMonaco e inCanada. InFrancia, sulPaul Ricard, reduce da una brutta qualifica, il pilota spagnolo concluse la gara in sedicesima posizione. Sia inAustria che inGran Bretagna conquistò l'ottavo posto. Dopo un sedicesimo posto inGermania, concluse ottavo aBudapest.
Il 14 agosto2018, durante la pausa estiva, ufficializzò il suo primo ritiro dallaFormula 1 a fine stagione.[138]
Dopo due ritiri consecutivi inBelgio (tamponato daNico Hülkenberg) e inItalia, giunse settimo aSingapore. Le ultime sei gare stagionali invece furono parecchio negative per Alonso a causa della scarsa competitività della McLaren che non gli permise di conquistare altri punti. Concluse quindi la stagione con l'undicesimo posto in classifica a quota 50 punti.
Poco prima dell'ultimo gran premio stagionale, laMcLaren annuncia che Alonso rimarrà come collaudatore e consigliere della scuderia per il2019.[139]
L'8 luglio2020 laRenault annuncia il ritorno di Fernando Alonso nelCircus. Dal 2021 la stessa scuderia cambia nome in Alpine F1 Team, marchio delgruppo Renault. L'asturiano correrà per la terza volta con la scuderia francese a partire dalla stagione2021.[10][140] Per prepararsi al ritorno inFormula 1, Alonso partecipa, con qualche critica[141], ai test dedicati ai giovani piloti, che si sono tenuti il martedì successivo alweek-end di gara delGP di Abu Dhabi, alla guida dellaRenault R.S.20[142].
Dopo un ritiro nel primo appuntamento stagionale, Alonso torna a punti nelsecondo GP della stagione a Imola, con un 10º posto; si tratta dei primi punti dalGP di Singapore del 2018. Successivamente, nelGran Premio del Portogallo, Alonso parte in tredicesima posizione e arriva ottavo, avendo compiuto un'ottima rimonta nella seconda parte di gara. InAzerbaigian Alonso termina sesto, sorpassando diverse vetture nel corso dell'ultimo giro e ottenendo il miglior risultato dal suo rientro in Formula 1. Ancora migliore è il risultato inUngheria, dove Alonso si classifica quarto dopo aver battagliato conLewis Hamilton. Prima delGran Premio del Belgio il team Alpine gli estende il contratto di un altro anno, ovvero fino alla fine del 2022[143].Nelle tre gare seguenti Alonso ottiene altrettanti piazzamenti a punti, giungendo rispettivamente sesto, ottavo e sesto nei Gran Premi d'Olanda,Italia eRussia. InTurchia, dopo aver ottenuto il quinto tempo in qualifica, scivola fuori dalla zona punti a causa di un contatto conPierre Gasly. Successivamente, nelGran Premio del Qatar, torna sul podio dopo 7 anni, arrivando terzo.[144]
Alonso chiude la stagione al decimo posto in classifica piloti con un totale di 81 punti, 7 in più del compagno di squadraEsteban Ocon.
La stagione di Alonso comincia con un nono posto conquistato inBahrain. Nelle successive quattro gare, tuttavia, diversi contrattempi impediscono al pilota spagnolo di ottenere punti: inArabia Saudita è costretto al ritiro da un guaio tecnico mentre si trova in settima posizione, mentre aImola il ritiro arriva dopo un contatto conMick Schumacher. AMiami arriva ottavo al traguardo, ricevendo però due penalità che lo fanno scivolare fuori dalla zona punti.[145] Nel Gran Premio di casa aBarcellona Alonso torna a punti arrivando nono dopo essere partito ultimo[146]. Nelle due gare seguenti aMonaco eBaku ottiene due settimi posti. Nelle qualifiche delGran Premio del Canada Alonso conquista la prima fila per la prima volta dalGran Premio di Germania 2012 finendo poi nono. Successivamente alGran Premio di Gran Bretagna finisce al quinto posto. Nelle gare seguenti ottiene altri punti, eguagliando il miglior risultato stagionale inBelgio, dove arriva quinto. Il sesto posto ottenuto inOlanda è il decimo piazzamento a punti consecutivo per lo spagnolo. IlGran Premio d'Italia è la 349ª gara in Formula 1 per Alonso, che raggiunge così il record diKimi Räikkönen di Gran Premi disputati nella categoria. Nella gara successiva a Singapore terminata con un ritiro per guasto meccanico, raggiunge 350 gare complessive, superando di fattoKimi Räikkönen e ottiene il primato assoluto di pilota con più Gran Premi disputati nella storia della Formula 1.
NelGran Premio degli Stati Uniti Alonso è vittima di un incidente conLance Stroll, che costringe quest'ultimo al ritiro; lo spagnolo continua la sua corsa nonostante la vettura sia lievemente danneggiata, riuscendo anche a risalire fino al settimo posto finale. Dopo la gara, in seguito ad una protesta dellaHaas, Alonso riceve 30 secondi di penalità sul tempo di gara per la perdita dello specchietto di destra dovuta all'incidente, scivolando al 15º posto. L'Alpine avvia una protesta contro l’ammissibilità di quella della Haas, arrivata 24 minuti dopo il limite massimo previsto per presentare delle contestazioni inerenti all’esito del Gran Premio. Le due scuderie vengono convocate in videoconferenza il giovedì prima della disputa del successivo Gran Premio di Città del Messico. La protesta viene ammessa, quindi arriva la sentenza di appello che sancisce la revoca della penalità ad Alonso, che riacquisisce così la settima posizione ottenuta in gara. AlGran Premio di Abu Dhabi Alonso si ritira per problemi al motore. Quest’ultimo ritiro sancisce, per la seconda volta nella carriera, la sconfitta contro il compagno di squadra nel campionato piloti.
La stagione 2023 per Alonso e l'Aston Martin incomincia nel migliore dei modi, la monoposto del team infatti si dimostra molto competitiva fin dai primi test invernali e al primo Gran Premio Alonso riesce a conquistare il podio inBahrein arrivando terzo dietro le dueRed Bull. NelGran Premio d'Arabia Saudita ottiene ancora il terzo posto in gara, per Alonso è il 100° podio inFormula 1 e successivamente chiude terzo anche inAustralia. Nella gara diBaku si corre il primo weekend della stagione con la Sprint Race dove Alonso arriva sesto, mentre nella gara di domenica conclude quarto a pochi decimi dalla vettura che lo precede. Ritorna al podio nelGran Premio di Miami giungendo per la quarta volta su 5 gran premi terzo al traguardo. AMonaco e inCanada termina nuovamente a podio, raggiungendo in entrambe le gare il secondo posto.
A partire dall'appuntamento austriaco l'Aston Martin è protagonista di un gravoso calo prestazionale (complici anche i progressi compiuti da Mercedes, McLaren e Ferrari), che si prolunga sino alla pausa estiva, perdendo tra l'altro il 3º posto in classifica costruttori.
NelGran Premio d'Olanda, al rientro dalla pausa, Alonso dopo 5 gare fuori dal podio giunge 2º, facendo inoltre segnare dopo ben 5 stagioni in massima serie il giro veloce. Durante le successive 6 gare l'Aston Martin non si dimostra competitiva, aSingapore per Alonso arriva la prima gara fuori dai punti da inizio stagione, mentre adAustin si ritira in gara per la prima volta nel 2023 per un problema tecnico. Arrivati inBrasile sorprendentemente la scuderia di Silverstone si dimostra veloce, guadagnando con Alonso eStroll la seconda fila in qualifica. In gara il pilota spagnolo si rende protagonista di un duello e una difesa mozzafiato contro il rivale della Red BullSergio Pérez, guadagnando al termine della corsa il terzo posto per soli 5 centesimi al traguardo, mentre a Las Vegas conclude nono dopo una gara incolore.
Il circuito diYas Marina vede quindi Sainz, Norris, Leclerc ed Alonso sfidarsi per la quarta posizione in classifica piloti. Contro ogni pronostico, sarà proprio l'ultraquarantenne spagnolo a riuscire nell'impresa, concludendo quindi al quarto posto in classifica piloti la sua prima stagione in Aston Martin, grazie ad un totale di 8 podi, un giro veloce e 206 punti (132 in più del compagno di squadra).
Ad inizio stagione la vettura del team inglese si dimostra meno competitiva della stagione precedente, ma capace di occupare costantemente la zona punti. Alonso inizia la sua stagione con un nono posto inBahrein. Nel successivo appuntamento inArabia Saudita ottiene il suo miglior risultato stagionale, tagliando il traguardo in quinta posizione.[150] Va a punti anche nelle due gare successive inAustralia eGiappone rispettivamente in ottava e sesta posizione.
L'11 aprile2024, Aston Martin ed Alonso trovano un accordo per prolungare il contratto del pilota spagnolo fino al2026.[151]
AlGran Premio di Cina conquista il terzo posto sia nelleSprint Shootout del venerdì pomeriggio[152] - ritirandosi nella gara del sabato mattina a causa di un contatto - sia nelle qualifiche del sabato pomeriggio,[153] chiudendo settimo alla domenica con il punto del giro veloce.[154] Nelle due successive gare non riesce a totalizzare punti, mentre inCanada chiude al sesto posto davanti al compagno di squadra.[155] Nei successivi cinque appuntamenti, prima della sosta estiva, riesce ad andare a punti solamente inGran Bretagna ed inBelgio, tagliando il traguardo ottavo in entrambe le occasioni. Dopo la pausa, le prestazioni della sua vettura subiscono un notevole calo con lo spagnolo che coglie il decimo posto inOlanda, mentre inAzerbaigian e aSingapore ottiene un sesto ed ottavo posto.[156] Non termina più a punti fino agli ultimi due appuntamenti stagionali, dove termina in settima posizione inQatar ed in nona adAbu Dhabi. Conclude la sua stagione al nono posto, primo escludendo i top team, con 70 punti ottenuti.
Il Mondiale inizia decisamente male per Alonso e l'Aston Martin, con la vettura che palesa da subito gravi lacune rispetto alla concorrenza.[157] Nelle prime gare non totalizza punti, con un ritiro per incidente aMelbourne,[158] un ritiro per guasto tecnico inCina[159] e una serie di piazzamenti fuori dai punti, in questa prima fase coglie come migliori risultati tre undicesimi posti inGiappone,[160] aJeddah[161] e adImola.[162]
Proprio nell'appuntamento romagnolo un pacchetto di aggiornamenti da nuova linfa alla vettura, tanto che Alonso piazza l'auto in quinta posizione in qualifica,[163] salvo doversi accontentare in gara dell'undicesimo posto a causa di una strategia sbagliata.[164] Non va meglio aMonaco, dove ancora arriva in Q3, ma in gara deve ritirarsi per problemi tecnici mentre occupava la settima posizione.[165] InSpagna entra per la prima volta in zona punti, arrivando nono,[166] va anche a punti nelle successive tre gare, arrivando due volte settimo, inCanada[167] eAustria,[168] e una volta nono inGran Bretagna;[169] dopo un diciassettesimo posto inBelgio[170] chiude l'ultima gara prima della pausa estiva inUngheria al quinto posto, miglior risultato suo e per il team dalGran Premio d'Arabia Saudita 2024.[171]
Nel 2017 Alonso partecipò alla 500 Miglia di Indianapolis alla guida di una McLaren Honda della squadraAndretti Autosport. Riuscì a partire dalla quinta posizione, in seconda fila, ma alla partenza fu sorpassato quasi subito e arretrò fino alla nona posizione. L'andamento della gara fu altalenante per il pilota spagnolo: grazie ad una serie di sorpassi arrivò a guidare la corsa dalla prima posizione, per poi essere nuovamente superato; riuscì a tornare in testa al centotrentunesimo giro, ma in seguito perse altre posizioni. Un guasto al motore avvenuto a 21 giri dalla fine lo costrinse al ritiro[172]. Il 5 settembre 2018 prese parte ad un test aBirmingham, inAlabama, provando una vetturaIndycar sul circuitoBarber Motorsports Park. Il test, avvenuto in preparazione alla partecipazione di Alonso alla 500 miglia del 2019, ha visto il pilota spagnolo cimentarsi alla guida di una macchina ancora una volta messa a disposizione dal team Andretti Autosport.[173]
Nel novembre 2018 venne annunciata la partecipazione di Alonso alla500 Miglia di Indianapolis 2019, questa volta con una vettura schierata direttamente dalla McLaren Racing con motorizzazione Chevrolet.[174] Visto il risultato precedente, la qualificazione alla gara sarebbe dovuta essere una formalità, ma complice la poca esperienza del nuovo Team McLaren, che portò Alonso ad avere una vettura difficile da guidare e vari colpi di sfortuna, come l'incidente nelle prove libere e successivamente una foratura durante le prime qualifiche condannò il pilota spagnolo, nella sessione di qualifica decisiva, a non essere abbastanza veloce per riuscire a entrare nei 33 posti disponibili per essere ammessi alla gara condannandolo, clamorosamente, all'esclusione.
Nel2020 Alonso tenta nuovamente di conquistare la500 miglia e completare così latripla corona. Dopo essere stato protagonista di un incidente nelle prove libere, in qualifica ottiene il 28º tempo che gli vale la penultima fila, mentre in gara concluderà al 21º posto.
Nel 2018 prese parte alla24 Ore di Daytona, in preparazione alla stagione delCampionato del mondo Endurance. A Daytona Alonso guidò unaLigier JS P217 del teamUnited Autosports con l'obiettivo di piazzarsi tra i primi cinque, ma lui e gli altri membri dell'equipaggio (Lando Norris e Phil Hanson) chiusero la gara in trentottesima posizione, a causa di una foratura che provocò danni a parte della carrozzeria, e di problemi all'impianto frenante e all'acceleratore.
La Cadillac con cui Alonso ha vinto la 24 Ore di Daytona.
L'anno successivo Alonso prese nuovamente il via alla 24 Ore di Daytona, stavolta alla guida dellaCadillac DPi-V.R n.10, condivisa conKamui Kobayashi,Renger van der Zande eJordan Taylor, vincendo, dopo che la gara è stata interrotta anticipatamente a causa della pioggia[175].
Nel 2018 Alonso partecipò alCampionato del mondo endurance parallelamente all'attività in Formula 1 con laToyota[176]. La stagione cominciò nel migliore dei modi per l'equipaggio della Toyota composto da Alonso,Kazuki Nakajima eSébastien Buemi, che vinsero la6 ore di Spa, con un secondo e mezzo di vantaggio sull'altra Toyota. Alonso nel finale di gara riuscì a resistere agli attacchi diMike Conway, portando a casa la vittoria.[177]
Il 17 giugno 2018 vinse la24 Ore di Le Mans, secondo appuntamento della stagione, alla guida dellaToyota TS050 Hybrid numero 8, insieme ai compagni di squadra Nakajima e Buemi, regalando al costruttore giapponese la prima storica vittoria nella competizione. La gara vide Alonso recuperare, durante unostint notturno, lo svantaggio rispetto alla Toyota numero 7, causato da una penalità di un minuto. L'equipaggio della Toyota numero 8 si portò al comando all'alba, restandoci fino a fine gara e vincendo con due giri di vantaggio sull'altra Toyota, attardata da problemi tecnici.[178]
La stagione proseguì con la6 ore di Silverstone, in cui però entrambe le vetture della Toyota, dopo aver concluso al primo e secondo posto, furono squalificate per non aver superato le verifiche tecniche.[179] Nelle successive gare, sulCircuito del Fuji[180] e su quello diShanghai[181], Alonso e i suoi compagni si classificarono al secondo posto della classifica, chiudendo in entrambe le occasioni dietro la vettura gemella della Toyota. Alla1000 Miglia di Sebring[182] e alla6 ore di Spa[183] trionfò davanti alla Toyota numero 7 e alla Rebellion numero 3 rispettivamente.
Il 15 e 16 giugno 2019 bissó il successo alla24 Ore di Le Mans sempre sulla Toyota TS050 numero 8, con lo stesso equipaggio dell’anno precedente, vincendo nella stessa occasione il titolo riservato ai piloti nella categoriaLMP1.[184]
Nel2020 Alonso prese il via alla quarantaduesima edizione delRally Dakar con il teamToyota Gazoo Racing. Ha concluso la gara in tredicesima posizione[185], con un secondo posto come miglior piazzamento di tappa. Una fermata per riparazioni alla seconda tappa e un incidente durante la decima gli hanno fatto perdere diverse ore, compromettendo il suo risultato finale in classifica generale[186].
Nel marzo del 2022 Alonso insieme a Albert Resclosa Coll e Alberto Férnandez Albilares fondano l'A14 Management, un programma di gestione di giovani piloti[187]. A14 non è da intendersi come una scuola ma quanto un team che aiuterà i giovani piloti a crescere nelle varie categorie e a trovare i giusti spazi all’interno delle varie categorie del motorsport[188]. Il primo pilota ad unirsi èClément Novalak, francese impegnato inFormula 2[189]. In seguito si aggiungono altri due piloti,Nikola Tsolov eGabriel Bortoleto[190].
In seguito si aggiungono nuovi piloti da diverse categorie del motorsport[191].
Il casco di Fernando Alonso utilizzato nel2011, quando guidava per laFerrari.
Il casco di Alonso è azzurro, con ai lati tre strisce rosse e gialle (che rappresentano labandiera della Spagna) e alcuni dettagli blu e azzurri (nella parte inferiore è presente la bandiera delle Asturie), con due lampi disegnati nella parte superiore del casco. Nella stagione 2007, Alonso cambiò temporaneamente i colori del casco da rosso, giallo e azzurro a nero, argento e rosso (anche se nei test dellaMcLaren usò un casco tutto bianco). AlGran Premio di Monaco 2013 Alonso svela un nuovo casco, i cui colori dominanti sono il bianco e il dorato, ai lati un puzzle per celebrare i 32 successi ottenuti dal pilota, dal primo in Ungheria nel 2003 fino all'ultimo a Barcellona. Sulla parte superiore del casco, invece, un altro puzzle, ancora dorato, per rappresentare un planisfero.[192][193] Durante ilGran Premio di Abu Dhabi 2014, indossa per l'occasione (ultima gara in forza allaFerrari) un casco celebrativo, con un pit-stop con sfondo rosso sulla destra e le firme dei suoi compagni di squadra dall'altra. In mezzo alla calotta è presente il tricolore italiano.
Nella stagione 2018, Fernando adotta un casco diverso dal classico casco adottato durante la sua carriera. Nella parte anteriore predomina il blu e il classico azzurro del pilota mentre nella parte posteriore i colori principali sono il giallo e il rosso. Durante ilGran Premio di Abu Dhabi 2018, in occasione del suo ultimo Gran Premio inFormula 1, adotta un casco celebrativo diviso in due metà uguali, una metà adotta un design simile a quello adottato durante la stagione 2001 mentre l’altra adotta il design regolare usato durante la stagione.
Al ritorno il Formula 1 nel 2021 l’asturiano adotta un casco simile a quello usato per la gran parte della sua carriera ma con colore predominante il blu scuro.
Nella stagione 2022 il casco non presenta la bandiera spagnola, sostituita dal rosa dello sponsor austriacoBWT AG.
Fernando Alonso èateo: nel2010, in un'intervista rilasciata alCorriere della Sera, dichiarò di non aver mai cercato il rapporto conDio e di non credere nel destino.[196]
«È riuscito a raggiungere la vetta nel suo sport dopo anni di sacrifici e difficoltà. Sostenuto solamente dalla sua famiglia, all'inizio di tale carriera, oggi è un esempio per i giovani della Spagna e del mondo in generale; per la sua carriera in corso è la prova di un'incrollabile desiderio di rendere al meglio.» — Oviedo, 6 settembre2005
^ Paolo Rossi,Passaggio di fenomeni - Fernando Alonso:Mi bastano 3 titoli, come Senna, e poi smetto con la Formula 1, inLa Repubblica, 24 ottobre 2006, p. 64.
(ES) Raquel Actis,Fernando Alonso: el principe de la Formula 1, Nuevas Ediciones del Motor, 2003,ISBN978-84-607-9784-5.
(ES) Victor Seara,Fernando Alonso: una estrella en el mundo de la Formula 1, La esfera de los libros, 2004,ISBN978-84-9734-182-0.
(ES) Raquel Actis, Luis Criado,Fernando Alonso: la lucha por la superacion, Cultural, 2005,ISBN978-84-609-7818-3.
(ES) Victor Seara,Fernando Alonso: una estrella del mundo de la Formula 1, La esfera de los libros, 2005,ISBN978-84-9734-332-9.
(ES) Josep Viaplana,El nuevo rey-Campeón Fernando Alonso, Ediciones B, 2005,ISBN978-84-666-1798-7.
(ES) Rodrigo Castillo Brian, Javier del Arco de Izco, Antonio Lobato,Los 100 mejores pilotos de Fórmula 1: De Nino Farina a Fernando Alonso, 1950-2005, Cahoba Promociones y Ediciones, 2005,ISBN978-84-9832-056-5.
(FR) Martine Camus,Fernando Alonso: Le sacre de la jeunesse, Chronosports, 2006,ISBN978-2-84707-108-5.