Fernanda Pivano nacque aGenova il 18 luglio 1917 in una benestante famiglia alto-borghese, che ella stessa soleva definirevittoriana, secondogenita di due figli di Riccardo Newton Pivano (1881-1963), direttore dell'Istituto di Credito Marittimo, di origini in partescozzesi, e di Mary Smallwood (1891-1978), figlia a sua volta di Elisa Boggia e dell'inglese Francis Smallwood, uno dei fondatori della Berlitz School italiana. Pivano aveva un fratello maggiore, Franco (1911-1956).[N 1]
L'inizio della sua carriera letteraria risale al 1943, quando pubblica perEinaudi la sua prima traduzione dellaAntologia di Spoon River, sotto la guida diCesare Pavese; a Torino viene arrestata perché si reca al comando delleSS dove era trattenuto il fratello Franco, catturato poiché in una precedente retata presso la sede dell'Einaudi di Torino era stato trovato il contratto, erroneamente intestato al fratello, per la traduzione del romanzo diErnest HemingwayAddio alle armi.[2] Questo romanzo sarà pubblicato in Italia solo nel 1945 perché ritenuto lesivo dell'onore delleForze Armate dalregime fascista, sia per la descrizione delladisfatta di Caporetto sia per un certoantimilitarismo sottinteso nell'opera. Il fratello viene immediatamente rilasciato, ma Fernanda viene arrestata e interrogata a lungo da due ufficiali tedeschi e poi rilasciata.[2]
Nel 1949 sposa l'architetto e designerEttore Sottsass junior[3] e si trasferisce quindi aMilano. Il matrimonio si incrina nel 1971 con alti e bassi finché, nel 1990, Sottsass, dopo la separazione, chiederà il divorzio.[4]
Nel 1956 compie il primo viaggio negliStati Uniti, finanziato dall'United States Information Service,[5] che sarà seguito da numerosi altri viaggi in America e in molti altri paesi di tutto il mondo. Nel gennaio 1959 pubblica sulla rivista di filosofiaaut aut un articolo dal titoloLa Beat Generation,[6] tra i primi in Italia a trattare questo nuovo movimento. Pivano ebbe un forte interessamento verso la poesia beat italiana, che sviluppò negli anni sessanta, grazie anche al progetto editoriale East 128 (dal numero della camera di Sottsass, ricoverato per un'infezione renale al centro medico dellaStanford diPalo Alto) e alla rivista di tendenzapsichedelica e pacifista da lei creata e diretta,Pianeta fresco, il cui progetto grafico venne ideato e curato da Roberto Pieracini, progettista grafico assieme a Sottsass, nello studio di quest'ultimo.Allen Ginsberg è "direttore irresponsabile" dei due numeri della rivista che in breve tempo diventa celebre e introvabile. In quel periodo Pivano incentivò la crescita di alcuni giovani poeti, tra i quali il torineseGianni Milano e il lucanoAntonio Infantino.
Nel 1972 incontra lo psicoanalista, regista e sceneggiatore Ottavio Rosati, con il quale avrà una relazione durata oltre trent'anni.[8]
Il 16 dicembre 1998 viene inaugurata, al numero 16 di Corso di Porta Vittoria aMilano, la struttura destinata ad accogliere il patrimonio librario e documentario di Fernanda Pivano e i volumi del padre Riccardo. La BibliotecaRiccardo e Fernanda Pivano è una sezione staccata della Biblioteca/Centro documentazione dellaFondazione Benetton Studi e Ricerche di Treviso, che oggi ha sede presso la Fondazione delCorriere della Sera insieme al patrimonio storico-letterario lasciato dalla stessa scrittrice per mano del suo erede, l'editore Michele Concina.
Milano, 1997: Fernanda Pivano e Ottavio Rosati al teatro Armani.
Nell'estate 2001 "Panorama"[9] annuncia il primo documentario sulla vita di Pivano:Generazioni d'amore - Le quattro americhe di Fernanda Pivano[10] di Ottavio Rosati, psicoanalista e regista, intimo amico di Pivano dal 1973.[11] Il docu-film, girato nel palazzo di Trastevere dove Pivano ha ambientato i suoi due romanzi editi da Rusconi[12] e riedito nel 2020 daIstituto Luce Cinecittà, presenta un rap diJovanotti e brani del libroI miei quadrifogli (Frassinelli) letti daBernardo Bertolucci,Piera Degli Esposti,Chiara Caselli, Luciano Benetton,Alessandro Haber,Aldo Carotenuto,Valeria Moriconi e contiene sequenze diGregory Corso eAllen Ginsberg girate da Costanzo Allione al Naropa Institute di Boulder. Nel 2001 Pivano gira anche perFandango il filmA Farewell To Beat scritto da Andrea Bempensante per la regia di Luca Facchini. Il documentario racconta il viaggio in America per ritrovare amici e luoghi cari. Entrambi i film sono nel programma del19° Torino Film Festival del novembre 2001.Alessandro Cecchi Paone presenta il film di Ottavio Rosati, mentre la proiezione del film di Fandango alla presenza di Pivano conFabio Fazio è annullata a causa di un incendio che scoppia in sala proprio nel momento in cui la scrittrice mette piede sulred carpet. Pivano dichiara alla stampa che non può essere un caso: «Molti odiano l'America che io glorifico».[13][14] Un mese dopo però le indagini escluderanno la sua natura dolosa.[15]
Nel corso della sua attività, Fernanda Pivano si è anche occupata di musica, scrivendo nel 1966 il primo articolo giornalistico suBob Dylan[16] collaborando negli anni settanta con la rivista "Muzak"[17] e occupandosi spesso di cantautori. Importante da ricordare la collaborazione, inoltre, conFabrizio De André, che prese spunto per il suo albumNon al denaro, non all'amore né al cielo dalla traduzione in italiano, a cura della Pivano, della raccolta poeticaAntologia di Spoon River diEdgar Lee Masters; Pivano realizzò anche l'intervista al cantautore pubblicata sul retro di copertina.[18] A De André, Pivano consegnò nel 1997 ilPremio Lunezia.
Fernanda Pivano muore, all'età di novantadue anni, la sera del 18 agosto 2009 nella clinica milaneseDon Leone Porta, dove era ricoverata da qualche tempo.[19] I funerali si svolgono il 21 agosto nellabasilica di Santa Maria Assunta di Carignano a Genova, dove dieci anni prima erano stati celebrati i funerali di Fabrizio De André. Una delle ultime apparizioni di Pivano era avvenuta proprio l'11 gennaio di quell'anno nel corso della puntata speciale della trasmissioneChe tempo che fa dedicata al cantautore ligure, in occasione del decennale della scomparsa. L'orazione funebre viene officiata, in una chiesa gremita, da donAndrea Gallo con una vibrante commemorazione.[20] Dopo la cremazione, è stata sepolta nelcimitero di Staglieno a Genova, accanto alla madre.
Jeanne Hersch,L’illusione della filosofia (L’illusion de la philosophie, 1936), prefazione di Nicola Abbagnano, Torino, Einaudi, 1942.
Edgar Lee Masters,Antologia di Spoon River (The Spoon River Anthology, 1915), prefazione di F.P., Torino, Einaudi, 1943 (scelta); Torino, Einaudi, 1947 (completa); Alpignano, Alberto Tallone, 2007 (scelta, con nuova prefazione F.P.).
Charles Dickens,Barnaby Rudge (Barnaby Rudge, 1841), introduzione di F.P., Milano, Frassinelli, 1945.
John Locke,Pensieri sull’educazione (Thoughts about Education, 1693), introduzione e commento di Carlo Augusto Viano, Torino, Paravia, 1945 (nell’edizione 1946, introduzione e note di F.P.).
James Fenimore Cooper,L’ultimo dei Mohicani (The Last of the Mohicans, 1826), introduzione di F.P., Torino, UTET, 1946.
Sherwood Anderson,Storia di me e dei miei racconti (A Story Teller’s Story, 1924), prefazione di F.P., Torino, Einaudi, 1947.
Ernest Hemingway,Morte nel pomeriggio (Death in the Afternoon, 1932), Torino, Einaudi, 1947.
Elizabeth Goudge,Il delfino verde: il segreto di un amore disperato (Green Dolphin Country, 1944), Milano, Bompiani, 1948.
Raymond Queneau,Il pantano (Le chiendent, 1933), Torino, Einaudi, 1948.
Richard Wright,I figli dello zio Tom (Uncle Tom’s Children, 1938), Torino, Einaudi, 1949.
Dwight Eisenhower,Crociata in Europa (Crusade in Europe, 1948), Milano, Mondadori, 1949.
Ernest Hemingway,Addio alle armi (A Farewell to Arms, 1929), Milano, Mondadori, 1949.
William Demby,Festa a Beetlecreek (Beetlecreek, 1950) Milano, Mondadori, 1950.
William Faulkner,Non si fruga nella polvere (Intruder in the Dust, 1948), Milano, Mondadori, 1951.
Thornton Wilder,Idi di marzo (Idis of March, 1948), Milano, Mondadori, 1951.
Richard Wright,Cinque uomini (raccolta di racconti pubblicati in rivista), Milano, Mondadori, 1951.
Ernest Hemingway,Il vecchio e il mare (The Old Man and the Sea, 1952), Milano, Mondadori, 1952.
Edgar Allan Poe,Murder Tales and Other Stories, Roma, Casini, 1953.
William Faulkner,Requiem per una monaca (Requiem for a Nun, 1951), Milano, Mondadori, 1955.
Roma, 1976: la festa di Natale "Luna Rossa" allakasbah, la casa romana a Trastevere.
William Faulkner,La pallida Zilphia Gant (Miss Zilphia Gant, 1932), Milano, Il Saggiatore, 1959.
William Faulkner,La famiglia Stevens (Knight's Gambit, 1949), Milano, Mondadori, 1963.
Ernest Hemingway,Di là dal fiume e tra gli alberi (Across the River and Into the Trees, 1950), Milano, Mondadori, 1965.
Allen Ginsberg,Jukebox all’idrogeno (Howl and other poems, 1956, eKaddish and other poems, 1961), Milano, Mondadori, 1965.
Thornton Wilder,Piccola città (Our Town, 1938), introduzione di F.P., Roma, Gli Associati, 1975.
Gertrude Stein,Autobiografia di tutti (Everybody’s Autobiography, 1937), a cura di F.P., Milano, La Tartaruga, 1976.
Jack Gelber,La connection, Milano, Ubulibri, 1983.
Irma Blank,No words, Livorno, Belforte, 1994.
Volo di ritorno. Antologia di racconti afroamericani (1859-1977), Firenze, Le Lettere, 1996.
Jane Austen,Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice, 1813), Torino, Einaudi, 2007.
C'era una volta un beat. 10 anni di ricerca alternativa, Roma, Arcana, 1976.
Mostri degli anni Venti, Milano, Il Formichiere, 1976; BUR, Rizzoli, 1982; con l'aggiunta di un brano, La Tartaruga, Milano, 1994-2002; ora col titoloLeggende Americane[21], Bompiani, Milano, 2011-2017,ISBN 978-88-452-9289-7.
L’altra America degli anni Sessanta (a cura di), 5 voll., Roma, Officina, 1971; Milano, Il Formichiere, 1979; Roma, Arcana, 1993.
Charles Bukowski,Quello che mi importa è grattarmi sotto le ascelle, Milano, SugarCo, 1982; Milano, Feltrinelli, 1997 [trad. americanaLaughing with the Gods, Sun Dog Press, Northville, Michigan, 2000].
I miei amici cantautori, a cura di Sergio Sacchi e Stefano Senardi, Milano, A. Mondadori, 2005.ISBN 88-04-55051-1.
Beat & Pieces. A complete story of the Beat Generation in the words of Fernanda Pivano with Photographs by Allen Ginsberg, Milano,Photology, 2005.ISBN 88-88359-16-8.
Ho fatto una pace separata, Milano, Dreams Creek, 2006.ISBN 88-89906-02-2.
Conversazioni. A tu per tu con i grandi della musica italiana, Novara, De Agostini, 2006 (Milano, BUR, 2008, col titolo:Complice la musica: 30 + 1 cantautori italiani si raccontano a Fernanda Pivano.ISBN 978-88-17-02359-7).
Lo scrittore americano e la ragazza perbene. Storia di un amore: Nelson Algren e Simone de Beauvoir, Napoli, Pironti, 2007.ISBN 88-7937-394-3
Ha partecipato per anni conAldo Carotenuto al progetto deIl Teatro del tempo, un teatro stabile dipsicodramma derivato da quello diJ. L. Moreno al Beacon Institute (N. Y.)[22]
Ha tenuto a battesimo la nascita del Premio Lunezia dedicato al valore musical-letterario delle canzoni italiane, premiando dal 1997 al 1999 Fabrizio De André, Samuele Bersani e Vasco Rossi.[23]
Nel marzo 2010 esce, edito da Bompiani, il secondo volume dell'autobiografia che raccoglie gli anni che vanno dal 1974 al 2009, escludendo la sua vita privata nel palazzo romano di via Lungara descritto nei suoi unici due romanziCos’è più la virtù (1986) eLa mia kasbah (1988).[N 2] Altre esclusioni erano state operate nel primo volume deiDiari (1917-1973) per le famiglie del padre Riccardo Pivano e della madre Mary Smallwood, che non compaiono nell'indice dei nomi. Nel 2011 l’erede Michele Concina la ricorda ideando la mostraFernanda Pivano. Viaggi, cose, persone[29] al Palazzo delle Stelline di Milano. Ignoti aprono una teca di plexiglas, non dotata di sistemi di sorveglianza e d’allarme, sottraendo gioielli d’oro, d’argento e d’acciaio, per un valore di 200 000 euro, raccolti da Pivano nei suoi viaggi in varie parti del mondo, dagli Stati Uniti alGiappone, dal Nordafrica a Cuba, oltre a quelli realizzati daArnaldo Pomodoro,Roberto Crippa e dal maritoEttore Sottsass.[30]Enrico Rotelli, assistente della Pivano a Milano per gli ultimi cinque anni[31][32] NeiDiari 1974-2009 (Bompiani, p.1462), dichiara: «Ha sempre avuto con sé dei gioielli […] Tra quelli a cui teneva di più c’era la spillaPistilli: ogni pistillo rappresentava gli anni del loro matrimonio».[33] Il 4 settembre 2011 viene presentato alla 68ªMostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ildocufilmPivano blues - Sulla strada di Nanda, di Teresa Marchesi con Fernanda Pivano eAbel Ferrara,Jovanotti,Piero Pelù,Vasco Rossi,Francesco Guccini,Luciano Ligabue,Fabrizio De André,Dori Ghezzi,Morgan,Premiata Forneria Marconi,Vinicio Capossela,Jay McInerney,Erica Jong,Patti Smith,Lou Reed. La cantante Patti Smith si esibisce sul tappeto rosso in ricordo dell'amica Nanda e viene presentata l'Associazione Culturale Fernanda Pivano Generation, voluta da Pivano stessa.[34]
In occasione del centenario dalla nascita, il 18 luglio 2017 viene trasmesso daSky Arte HD il documentarioFernanda Pivano - L'altra America,[35] mentre il 27 settembre successivo viene organizzata dal Consolato Generale degli Stati Uniti d'America di Milano, dalla cattedra di letteratura inglese dell’Università di Milano e dall'associazione Amerigo, una giornata di studi intitolata "Fernanda Pivano, tra Italia e Stati Uniti".[36] Ottavio Rosati le dedica lo shortLa mia Nanda conMilena Vukotic[37] e nel 2018 la commediaGrandi Feste con Fuoco, dove compare col suonickname romanoLuna, contrapposto a quello milaneseLa Nanda.[38]
Nel marzo 2021 il comune di Genova annuncia che a Fernanda Pivano sarà dedicata una strada.[39] Nel settembre 2021 Rai Tre annuncia una puntata su Fernanda Pivano per la stagione 2021 del programmaIlluminate, che racconta le storie di quattro grandi donne italiane. La regia della puntata è di Maria Tilli, mentre il personaggio è interpretato daValentina Cervi ed è ambientato nei luoghi del Festival della Disobbedienza di Santa Margherita Ligure.[40] Sempre nel settembre 2021 è stata inaugurata a Milano, nel quartiere Romolo, una piazza a lei dedicata, nell'ambito del progetto di riqualificazione urbanaThe Sign.[41]
^Il fratello Franco, che, come Fernanda, non ebbe figli, è l'unico della famiglia di cui la scrittrice fa il nome nell'indice deiDiari editi da Bompiani. Nell'ottica dell'analisi trans-generazionale della famiglia secondo Abraham, Torok eSchützenberger, Ottavio Rosati (amico stretto di Fernanda Pivano per 30 anni) ha osservato che nelle 3700 pagine deiDiari (Bompiani) la scrittrice non dà nessuna notizia delle famiglie dei genitori e che, nell'indice dei nomi, non fa mai il nome di sua madre (Mary) e di suo padre (Riccardo) oltre che il suo (Ottavio):"Impossibile creare il suo albero genealogico se non facendolo di libri e scrittori!" inQuattro decenni di plays con la Pivano e Marie-Louise von FranzPlays.
^Nel finale del romanzo la protagonista dichiara: «Non invidio le donne belle, perché sono stata bella anch'io. Non invidio le donne ricche, perché sono stata ricca anch'io. Non invidio le donne amate, perché sono stata amata anch'io, tanto, tantissimo. Ma sapessi quanto invidio le puttane».
^"Un quadrifoglio per Ottavio" daI miei quadrifogli, prefazione di Jovanotti, Frassinelli, Milano, 2000, p.191
^Cos'è più la virtù (1986) eLa mia kasbah (1988). Un bambino che viveva nella kasbah disegnò Fernanda che pedalava sugli Appennini:Milano-Roma, Roma-Milano, pedala-pedala, Fernanda Pivano, con la pioggia, il vento e la bufera, pedala-pedala, la Corriera della Sera. Dal booklet di Generazioni d'amore, Istituto Luce.
^Enrico Rotelli aveva ventisei anni quando incontrò Fernanda Pivano nel 2004: tra di loro correvano sessantun anni di differenza. Pivano gli dichiarò la sua riconoscenza, scrivendo: «È grazie a Enrico se ho potuto presentare così tanti articoli ai giornali, così tanti libri agli editori e vedere pubblicata tra i Classici Bompiani questa mia raccolta di memorie che qualcuno si è divertito, con mia gratitudine, a chiamare “Pivaneide”».