Nipote delfilosofoMoses Mendelssohn (che proveniva da una poverissima famigliaebraica), Felix nacque in una condizione familiare di primo piano, poiché il padre Abraham, banchiere berlinese figlio di Moses, aveva creato e consolidato un ragguardevole patrimonio finanziario. Felix fu cresciuto senza religione fino all'età di sette anni, quando vennebattezzato comecristiano riformato. Già in giovanissima età venne riconosciuto come un prodigio musicale (a soli dodici anni cominciava a comporre le sue prime 13sinfonie per orchestra d'archi), ma i suoi genitori si dimostrarono prudenti e intelligentemente non cercarono mai di capitalizzare il suo talento.
Inizialmente godette di un buon successo in Germania, dove ravvivò l'interesse per la musica diJohann Sebastian Bach, e nei suoi viaggi inEuropa. Venne ben accolto particolarmente inGran Bretagna come compositore, direttore e solista, e le sue dieci visite oltremanica - durante le quali molte delle sue opere più importanti furono eseguite in anteprima - costituirono una parte importante della sua carriera adulta. I suoi gusti musicali furono essenzialmente conservatori, distinguendosi da molti dei suoi contemporanei musicali più aperti ad innovazioni comeFranz Liszt,Richard Wagner,Charles-Valentin Alkan edHector Berlioz. Ilconservatorio diLipsia (oraUniversità della musica e del teatro di Lipsia), da lui fondato, divenne un caposaldo di questa visione anti-radicale. Questo scontro e numerosi altri a livello intellettuale sullo stile musicale, vennero definiti "Guerra dei romantici".
Mendelssohn nacque ad Amburgo da una illustre famiglia di origineebraica. Figlio diAbraham (1776-1835) – banchiere, nonché nipote del filosofoilluministaMoses Mendelssohn – e diLea Salomon (1777-1842), nipote di un consigliere finanziario diFederico II. Ebbe due sorelle e un fratello:Fanny Cäcile, pianista e compositrice di talento alla quale rimase particolarmente affezionato per tutta la vita,Rebecca ePaul.
Nel 1816 iMendelssohn si convertirono alprotestantesimo; in seguito a questo mutamento spirituale, il padre Abraham decise di aggiungere al cognome originario quello di Bartholdy, la cui origine risale al nome dei precedenti proprietari di un giardino acquistato dal fratello maggiore della madre Lea (Jakob Lewin Salomon). Nonostante Felix avesse accolto la nuova religione con molta convinzione, non aveva intenzione di rinnegare le proprie origini ebraiche, motivo per cui sia lui che la sorella accettarono con riluttanza il doppio cognome[1].
Il giovanissimo Felix visse l'infanzia nell'ambiente intellettuale della metropoliberlinese (città in cui la famiglia si trasferì daAmburgo nel 1811). Nei primi anni di vita ricevette l'istruzione direttamente dai genitori: francese e aritmetica dal padre, tedesco, letteratura, belle arti epianoforte dalla madre. Si interessò anche di linguistica, filologia e filosofia. Nel 1816, durante un soggiorno della famiglia aParigi proseguì lo studio del pianoforte con madameMarie Bigot de Marognes, insegnante e interprete mozartiana molto apprezzata daBeethoven, la quale predisse una brillante carriera per Felix. Tornato con la famiglia a Berlino, Mendelssohn intraprese studi di teoria musicale e composizione conCarl Friedrich Zelter, direttore della Singakademie di Berlino e amico diGoethe.
Le lezioni di pianoforte furono affidate al rinomato pianista Ludwig Berger – già allievo diMuzio Clementi eMoscheles – mentre quelle di violino aCarl Wilhelm Henning. Fu proprio grazie a Zelter che Mendelssohn conobbeGoethe. Il poeta manifestò grande ammirazione per il giovane, tanto da invitarlo a suonare per lui per alleviare la sua malinconia. Mendelssohn si esibì nel suo primo concerto all'età di nove anni, quando prese parte ad un'esibizione da camera suonando in modo impeccabile il difficileConcerto militare diJan Ladislav Dussek. Si rivelò un compositore prolifico fin dalla più tenera età, pubblicando il suo primo lavoro, un quartetto per pianoforte, all'età di tredici anni, ma in realtà aveva già al suo attivo uno svariato numero di operine, musica da camera e pianistica. Durante la giovinezza si concentrò sul suo lavoro nella sua abitazione grazie ad un'orchestra privata.
Mendelssohn intraprese non di rado viaggi per l'Europa, incontrando le personalità di spicco della musica di quel tempo. AParigi nel 1825 ebbe modo di conoscereGioachino Rossini,Giacomo Meyerbeer eLuigi Cherubini, responsabile in parte della carriera musicale poi intrapresa da Felix, avendo dato un favorevole giudizio al quartetto in si minore op. 3 (dedicato aGoethe). ARoma incontròHector Berlioz, con il quale instaurò una duratura amicizia, anche se non lo considerò un musicista di alto livello.
Mendelssohn ebbe il merito di riportare alla luce la musica diJohann Sebastian Bach, caduta in oblio in quel periodo, in particolare laPassione secondo Matteo (mai più interpretata dalla morte diBach), di cui diresse un'esecuzione (non integrale e rimaneggiata nella strumentazione dal giovane Mendelssohn stesso) nel 1829, con un grande successo che gli permise di guadagnare un'ottima reputazione, e i cui effetti di riscoperta verso la musica bachiana durano tutt'oggi (la cosiddettaBach-Renaissance). Felix ebbe un ruolo determinante anche nella riscoperta dei lavori diMozart, dal quale (congiuntamente aBach) subì la maggior influenza musicale.
La sua vita si svolse su binari piuttosto convenzionali, se comparata a quella di altri compositori dell'Ottocento. Il suo matrimonio con Cécile Jeanrenaud nel marzo del 1837 (la luna di miele, sulla Foresta Nera, gli ispirò il secondoConcerto per pianoforte e orchestra in re minore op.40) fu molto felice, coronato dalla nascita di cinque figli. Dal 1829 al 1832 fu in viaggio inInghilterra,Svizzera,Francia edItalia (Venezia,Firenze,Roma eNapoli) cogliendo quasi ovunque grande successo, esibendosi come pianista, organista e direttore d'orchestra. Successivamente lavorò con molta intensità alle sue opere, dividendosi tra la composizione e le tournée.
Nel 1835 fu nominato direttore dell'Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e nel 1843 fondò ilConservatorio di Lipsia. Patì di cattiva salute negli ultimi anni di vita, con problemi che gli impedirono in gran parte di esibirsi come pianista, e, come egli stesso dichiarò, soffrì di una grave forma di depressione a causa della morte della sorellaFanny il 14 maggio 1847, alla quale dedicò il così chiamato "Requiem per Fanny", ossia ilQuartetto in fa minore op. 80, sua ultima composizione di rilievo (fu completato nel settembre del 1847).
Morì nello stesso anno a causa di una serie diinfarti che portarono infine all'ictus, avvenuto il 4 novembre 1847 alle 21:24 nella sua casa al numero 12 di Goldschmidtstrasse aLipsia: lasciò incompiuta l'ultima sua composizione, ilChristus. Fu sepolto nelDreifaltigkeitsfriedhof (il Cimitero della Trinità) aKreuzberg, quartiere diBerlino.Robert Schumann, suo grande amico, dedicò alla sua memoria il branoRimembranze dell'Album per la gioventù. Anche sua sorella, i genitori e il nonno erano morti per ripetuti ictus, il che ha portato ad una diagnosi postuma di possibile sindromeCADASIL, una forma di arteriopatia cerebrale ereditaria.[2]
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Richard Taruskin scrisse che, anche se Mendelssohn realizzò opere di straordinaria maestria in età molto precoce,
«non ha mai superato il suo stile giovane precoce. [...] Rimase stilisticamente conservatore [...] non sentendo alcun bisogno di attirare l'attenzione con un repertorio di novità "rivoluzionarie". Nel corso della sua breve carriera rimase fedele allostatus quo musicale - vale a dire, le forme "classiche", come erano già codificate da tempo. La sua versione delromanticismo, già evidente nei suoi primi lavori, consisteva in un "pittorialismo" musicale abbastanza convenzionale.[4]»
In questo modo Mendelssohn differiva sostanzialmente da contemporanei come Wagner e Berlioz, oltre che da Schumann e Chopin. L'assenza di un vero sviluppo stilistico durante la sua carriera, rende opportuno esaminare le sue opere in base al genere, piuttosto che in ordine di composizione.
Durante la sua infanzia, il giovane Mendelssohn venne fortemente influenzato dalla musica di Bach, Beethoven e Mozart, tracce dei quali possono essere viste nelle prime 13sinfonie per archi, scritte principalmente per le esibizioni in casa Mendelssohn e non pubblicate o pubblicamente eseguite fino a molto tempo dopo la sua morte. Queste vennero scritte tra il 1821 e il 1823, quando aveva una età compresa tra i 12 e i 14 anni.
Le prime opere pubblicate furono i suoi tre quartetti per pianoforte, (1822-1825; Op. 1 in Do minore, Op 2 in Fa minore e Op 3 in Si minore..); ma le sue capacità si rivelarono particolarmente in una serie di opere della sua prima maturità:
i due primi quartetti: op. 12 (1829) e op. 13 (1827), che entrambi mostrano una notevole padronanza delle tecniche e delle idee degli ultimi quartetti di Beethoven che Mendelssohn studiò con attenzione.[5]
Queste quattro opere mostrano una comprensione intuitiva della forma, armonia, contrappunto, il colore e la tecnica compositiva, che giustificano affermazioni fatte spesso che la precocità di Mendelssohn ha superato anche quella di Mozart nella sua comprensione intellettuale.[6]
Le sinfonie, composte in età adulta, di Mendelssohn sono state numerate approssimativamente nell'ordine in cui furono pubblicate, piuttosto che con l'ordine in cui furono composte. L'ordine di composizione effettiva è: 1, 5, 4, 3, 2. Il posizionamento della numero 3 (Sinfonia Scozzese) in questa sequenza è problematico poiché il compositore lavorò su di essa per più di un decennio, iniziando gli abbozzi subito dopo la numero 5 (Sinfonia Riforma) ma completandola dopo aver finito sia la numero 5 che la numero 4 (Sinfonia Italiana).
Lasinfonia n. 1 in do minore venne scritta nel 1824, quando Mendelssohn era solo quindicenne. Fu un lavoro sperimentale, che mostra le influenze di Beethoven eCarl Maria von Weber.[7] Mendelssohn eseguì questa sinfonia durante la sua prima visita a Londra nel 1829, dirigendo l'orchestra dellaRoyal Philharmonic Society. Per il terzo movimento, lo sostituì con un'orchestrazione dello scherzo dal suo ottetto. In questa forma il componimento ottenne un grande successo, ponendo le basi della sua reputazione oltremanica.[8]
Durante il 1829 e il 1830, Mendelssohn scrisse la suasinfonia n. 5, conosciuta comeRiforma, con cui celebrò il 300º anniversario dellaRiforma protestante. Mendelssohn rimase, tuttavia, insoddisfatto della composizione e non permise la pubblicazione della partitura.[9]
LaSinfonia Scozzese (osinfonia n. 3 in la minore) venne scritta e rivista ad intermittenza tra il 1829 (quando Mendelssohn annotò il tema di apertura durante una visita alPalazzo di Holyrood)[10] e il 1842, quando fu eseguita in anteprima a Lipsia, l'ultima delle sue sinfonie ad essere eseguita in pubblico. Questo pezzo evoca l'atmosfera della Scozia nell'ethos del romanticismo, ma non impiega nessuna delle melodie popolari scozzesi.[11]
I viaggi di Mendelssohn in Italia lo ispirarono nella scrittura dellasinfonia n. 4 in la maggiore, conosciuta come laSinfonia Italiana. Venne eseguita per la prima volta nel 1833, ma il compositore non permise che la partitura venisse pubblicata durante la sua vita, in quanto cercò continuamente di riscriverla.[12]
Parte per tromba, tra cui il tema principale, della marcia nuziale di Mendelssohn (op. 61).
Mendelssohn scrisse l'ouverture da concertoLe Ebridi nel 1830 (mentre si trovava in viaggio in Italia), ispirata da un viaggio in Scozia, effettuato verso la fine del 1829, dove visitò lagrotta di Fingal sull'isola diStaffa, una delleisole Ebridi, come parte del suoGrand Tour d'Europa, e ne fu così impressionato che annotò sul posto il tema di apertura.
Nel corso della sua vita scrisse una serie di altre ouverture. Quelle più frequentemente oggi eseguite includono l'ouverture perRuy Blas, commissionata per uno spettacolo di beneficenza, dal dramma diVictor Hugo, che in realtà Mendelssohn disprezzava;Mare calmo e felice viaggio (Meeresstille und gluckliche Fahrt) ispirato da una coppia di poesie diGoethe; eLa Bella Melusina.
5sinfonie, la cui numerazione non rispecchia l'ordine di composizione:
Sinfonia n. 1 op. 11 in Do minore, per piccola orchestra (1824); esistono due versioni delloScherzo di questa sinfonia, una delle quali è la versione orchestrale dello Scherzo dell'Ottetto per archi op. 20
Per le sue esibizioni Mendelssohn usava strumenti del costruttore vienneseConrad Graf. Nel 1832 chiese ad Aloys Fuchs di comprargli un pianoforte di Graf e di consegnarlo nella casa paterna aBerlino.[15] Mendelssohn fu così contento di questo strumento che decise di ordinare da Graf altri due pianoforti: uno per sé stesso ed un altro per la sposa di suo fratello.[15]
Tra i suoi discendenti vi èGiuseppe Ivan Lantos (nato aTangeri nel 1942 da origini ebraico-ungheresi), importante giornalista, scrittore e critico musicale italiano.[16][17]
^In parte raccolti in Mendelssohn Bartholdy,Neue Ausgabe sämtlicher Orgelwerke, vol. I, Bärenreiter, 1993, e Felix Mendelssohn Bartholdy,Orgelwerke, vol. 2, Breitkopf & Härtel, 2000.
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