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Felis silvestris catus

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Disambiguazione – "Gatto" e "Gatta" rimandano qui. Se stai cercando altri significati, vediGatto (disambigua) oGatta (disambigua).
Gatto domestico
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
SuperordineLaurasiatheria
OrdineCarnivora
SottordineFeliformia
FamigliaFelidae
SottofamigliaFelinae
GenereFelis
SpecieF. catus
Nomenclatura binomiale
Felis catus
Linnaeus,1758
Nomenclatura trinomiale
Felis silvestris catus
Linnaeus,1758
Nomi comuni

gatto, micio

Specie di gatti allo stato selvatico
  • Vedi "Specie di gatti selvatici"

Ilgatto domestico (Felis catusLinnaeus, 1758[1] oFelis silvestris catusLinnaeus, 1758) è un piccolomammiferocarnivoro appartenente allafamiglia deifelidi.

Dall'indole essenzialmente territoriale e crepuscolare, il gatto è unpredatore di piccoli animali, specialmenteroditori euccelli.[2] Per comunicare utilizza vari vocalizzi (più di sedici), lefusa, le posizioni del corpo e iferomoni. Prevalentemente domestico, il gatto può essere addestrato ad accettare istruzioni semplici e può imparare da solo a manipolare svariati meccanismi, anche complessi, tra cui le maniglie delle porte o le chiusure delle gabbie.

È ilfelino col più vasto areale nel mondo e con la popolazione più numerosa, protagonista anche difenomeni d'inselvatichimento così ampi da determinarne l'inclusione nellalista delle cento specie invasive più dannose da parte dell'Unione internazionale per la conservazione della natura.[3]

Si possono contare una cinquantina dirazze differenti, riconosciute con certificazioni.

Etimologia

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Il nomeitaliano "gatto" deriva dallatino medievalegattus (VIII sec.),latino tardocattus (IV sec.),classicocatta (Marziale, c. 75 d.C.)[4] di origine incerta, probabilmente dalproto-germanico*kattuz, che soppiantòfēlēs in tutta laRomània (es:gato, fr:chat, oc:cat, pt:gato, lmo:gat; ma non nelromeno,[5] dove si usapisică, e nelsardo, dove insieme abattu è egualmente utilizzatopisitu), e da questo deriva l'italianogatto. Dal termine tardolatino derivano anche le parole corrispondenticeltiche (cfr.irl.cat,gall.cath,bret.kaz) eslave (cfr.antico slavo ecclesiastico котъкаkotŭka,bulg. коткаkotka,russo котkot,croatomačak), nonché illituanokate e ilfinlandesekatti[4] e ilgreco moderno γάτα.

Il sinonimo affettuoso "mìcio", usato soprattutto come richiamo (anche ripetendolo: "micio micio..."), sarebbe una voce onomatopeica derivata dal linguaggio infantile[6] che trova riscontro anche in altre lingue romanza come catalano, spagnolo e rumeno.[7]

Anatomia

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Cranio

La temperatura corporea del gatto oscilla fra i 38 e i38,5 °C; la frequenza respiratoria normale è di 10/20 respiri al minuto e quella cardiaca di 110/140 battiti al minuto.

Scheletro e muscoli

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Il corpo è molto agile, flessibile e massiccio, tale da consentirgli di camminare molto silenziosamente e di spiccare grandi salti; gliartigli protrattili gli permettono di arrampicarsi e di afferrare con grande agilità. Lo scheletro è formato da 250 ossa. Le vertebre del collo sono corte e la colonna vertebrale molto mobile. Laclavicola dei gatti, come per tutti i felini, è piccola e collegata allosterno unicamente da unlegamento; ciò conferisce una grande mobilità, visto che le spalle possono muoversi indipendentemente. Le vertebre caudali prolungano la colonna e il loro numero è variabile in funzione della razza.

Artiglio

La coda ha un ruolo molto importante nel mantenimento dell'equilibrio. Le zampe anteriori terminano con cinque dita fornite di artigli protrattili, formati dacheratina, ma solo quattro di essi toccano il suolo, visto che il quinto dito, detto "sperone", resta di fianco. Esistono comunque casi dipolidattilia felina in cui il gatto risulta avere sei o addirittura sette dita per zampa. Le zampe posteriori, più lunghe di quelle anteriori, terminano con quattro dita fornite anch'esse di artigli protrattili. I cuscinetti sono costituiti da membrane elastiche che gli conferiscono un'andatura silenziosa. Sotto le zampe, come nel muso e sopra gli occhi sono anche presenti levibrisse che hanno la funzione di controllare l'equilibrio del felino. I muscoli dorsali sono molto flessibili e quelli delle zampe posteriori molto potenti.

Queste specifiche conferiscono all'animale una grande agilità e un'ampiezza quando salta: può saltare a un'altezza cinque volte superiore alla sua statura. Nella corsa può raggiungere i 50 km/h e percorrere 100 m in sette secondi, ma non è un corridore di lunghe distanze e si stanca molto velocemente.[8] Contrariamente a quello che generalmente si pensa, tutti i gatti sanno nuotare molto bene, ma esitano a gettarsi in acqua, facendolo solo se costretti. Un gatto pesa in media tra i 2,5 e i 4,5 kg e misura da 46 a 51 cm senza la coda, che misura dai 20 ai 25 cm.

Sistema digestivo

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Organi interni

Come tutti icarnivori, l'ultimopremolare superiore e il primomolare inferiore formano i cosiddetti "ferini". Questi permettono ai gatti di strappare il cibo, grazie ai potenti muscoli fissati alle pareti laterali del suo cranio, inghiottendo senza masticare. Lamandibola del gatto è fatta in modo che, pur consentendo unicamente una masticazione verticale, ha il vantaggio di permettere un effetto a forbice. L'osso ioide è ossificato internamente: ciò permette al gatto di fare le fusa, ma non di ruggire. Contrariamente all'uomo, il gatto mastica poco e il processo di digestione comincia nellostomaco e non in bocca.

Lo stomaco del gatto è piccolo (circa 300 ml), ma possiede un'acidità molto elevata che è utile anche come mezzo di prevenzione delle infezioni digestive.[9] I suoi reni sono così efficienti da consentirgli di sopravvivere a una dieta basata solo su carne, senza ulteriore acqua, o da permettere di idratarsi anche bevendo acqua di mare.[10]

I cambi di direzione del pelo sul muso

Il suo intestino piuttosto corto (circa un metro per l'intestino tenue e da 20 a 40 cm per ilcolon) è tipico dei cacciatori di piccole prede. Queste dimensioni spiegano perché il gatto deve mangiare frequentemente, ma in piccole quantità (tra i dieci e i sedici pasti).[11] Il sistema digestivo del gatto è anche poco adatto alla varietà alimentare, che gli può causarediarree evomiti. Infine, il transito degli alimenti nel sistema digestivo dei gatti è rapido, tra le dodici e le quattordici ore.[9]

Il pelo

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Sphynx, gatto "nudo"
Gatto persiano
Ungatto tricolore o tartarugato femmina

La colorazione differenziale della suapelliccia dipende dall'inattivazione selettiva del cromosoma X nelle sue cellule, che portanoalleli diversi per il colore del pelo. Il colore del pelo è molto vario in funzione delle razze: si va dalle razze a pelo lungo fino a razze quasi del tutto senza pelo come losphynx.

Probabilmente in origine il pelo era di colore grigio-marrone tigrato adatto alla mimetizzazione durante la caccia.

La pelliccia del gatto è composta da peli lunghi che coprono la superficie esterna e da peli corti sotto. Questo permette un buon isolamento termico. Il manto di un gatto è composto da più colori che formano diversi motivi. Certi esemplari hanno delle grandi macchie mentre altri delle striature o delle macchie più piccole. Il colore del pelo di un gatto può avere tre tinte (nero, bianco, rosso), più o meno diluite o scure. Il maschio per delle ragioni genetiche può assumere solo uno o due colori alla volta, salvo le rare eccezioni dei maschicalico etartaruga, geneticamente sterili. Di tali razze, quindi, solo le femmine possono portare tre colori.

Il gatto impiega molto tempo nella pulizia del suo pelo perché questo è molto importante per regolare la sua temperatura corporea. La sualingua è coperta da piccole papille che la rendono molto ruvida, e gli permettono di snodare ilpelo durante la sua toelettatura (salvo casi particolari, i gatti si puliscono ogni giorno). Avendo un elevato rapporto frasuperficieepidermica epeso, il rischio di dispersione termica è grande. Se il pelo fosse in disordine o sporco, le caratteristiche isolanti sarebbero meno efficaci. Inoltre in estate, il fatto di bagnare la pelliccia provoca un raffreddamento grazie all'evaporazione della saliva. I gatti perdono il pelo all'inizio della stagione estiva per effetto della muta.

Un gatto ha approssimativamente25.000 peli per centimetro quadrato, quindi approssimando, il numero di peli di un gatto medio sulla totalità della sua superficie (il cui corpo è di circa 46–51 cm di lunghezza, la coda 25–30 cm, aggiungendo inoltre testa, collo e zampe), è di circa 80-95 milioni.[12]

I sensi

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Predatorecrepuscolare, il gatto possiede dei sensi molto sviluppati, in particolare l'udito e l'olfatto. Percepisce il mondo diversamente dagli esseri umani; è forse per questo che gli vengono associati "poteri soprannaturali". Esistono diverse storie che raccontano come dei gatti abbiano percepito in anticipoterremoti o altre catastrofi, scappando prima del fenomeno. La spiegazione è probabilmente legata alla percezione di frequenze che non sono udibili dagli esseri umani; è infatti in grado di percepire sia gli infrasuoni che gli ultrasuoni. Non è tuttora chiaro attraverso quali meccanismi i gatti riescano a ritrovare la strada di casa dopo essere stati posti in luoghi sconosciuti distanti centinaia di chilometri[13].

Vista

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Riducendo le pupille a due fessure, il gatto riesce a minimizzare la quantità di luce che il suo occhio riceve
Iltapetum lucidum degli occhi del gatto riflette la luce

Il gatto riesce a vedere in condizione di scarsissimaluminosità grazie altapetum lucidum. Come l'uomo, il gatto ha unavisione binoculare che consente di percepire le distanze. Tuttavia, di giorno la sua vista è meno efficiente, anche se il gatto coglie comunque bene i movimenti, distinguendo, al contrario, con difficoltà i dettagli degli oggetti. L'acuità visiva di un gatto si attesta da 6/30 a 6/60, ovvero un gatto vede un oggetto a 6 metri di distanza come un occhio umano può vederlo a 30-60 metri. Sembra che i gatti siano miopi, il che significa che non possono vedere oggetti molto distanti da loro.

È stata per lungo tempo controversa la capacità da parte del gatto di percepire i colori, ma recenti studi hanno dimostrato la capacità cromatica dell'occhio felino. Tuttavia, in alcuni casi emergerebbe un certo daltonismo, per cui diversi gatti confonderebbero il bianco col giallo, nonché il rosso col verde.[14] Pare però che riescano a vedere gliultravioletti.[15]

Udito

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Orecchio

Come molti predatori anche il gatto ha un udito molto fine grazie alla capacità di orientare i padiglioni auricolari che isolano la fonte sonora interessata dai rumori ambientali rendendo possibile l'individuazione della sorgente.

Tra i mammiferi, l'ampiezza dell'audiogramma del gatto è notevole e arriva fino ai 50 000 Hz (mentre l'orecchio umano è limitato a 20 000)[16]. La maggiore sensibilità alle alte frequenze lo favorisce nella caccia ai roditori che emettono tipiche alte frequenze.[17]

La maggioranza dei gatti bianchi (più del 60%) è sorda da una o da entrambe le orecchie. È stato dimostrato che l'allele W, all'origine del colore del pelo, è direttamente responsabile di una degenerazione dell'orecchio interno che provoca la sordità[18]. Il gatto nasce normale, ma dopo una settimana il suo orecchio, invece di svilupparsi, subisce delle alterazioni progressive. La degenerazione si completa dopo tre settimane.

Olfatto

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Il naso

Il gatto possiede 200 milioni di terminazioni olfattive, molte di più rispetto alcane, che ne ha da ottanta a cento milioni a seconda della razza, e all'essere umano, che ne ha cinque milioni. Esse sono specializzate nell'individuazione del cibo; in effetti, ha una sensibilità a vari composti azotati, consentendo all'animale di stabilire, con grande sensibilità, se il pasto è rancido e andato a male. Mentre il cane azzanna il boccone che gli viene dato, il gatto lo ispeziona annusandolo. L'organo di Jacobson è in grado di rilevare sensazioni sia olfattive sia gustative: esso ha lo specifico scopo di trasmettere gli stimoli sensitivi ai centri sessuali del cervello. L'olfatto è importante anche nella vita sessuale: il maschio riesce a percepire l'odore della femmina a centinaia di metri di distanza.

Gusto

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La lingua

Ha unsenso delgusto molto sviluppato grazie al quale può percepire una minima variazione nel sapore dell'acqua. Il gatto percepisce poco i sapori dolci.[19] Analogamente al cane, il gatto ha la maggior parte delle papille gustative sulla punta e sui bordi della lingua;[20] questo gli permette di ingurgitare direttamente i bocconi. Le papille gustative del gatto hanno la forma di microscopici uncini (rivolti verso l'interno) che facilitano le pulizia del pelo.[21]

Tatto

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I cuscinetti plantari

Anche il suo senso del tatto è ben sviluppato. I suoi baffi, chiamativibrisse, gli permettono di percepire piccole variazioni nella pressione dell'aria e ostacoli. È anche grazie a essi che riesce a orientarsi nel buio più assoluto e a percepire le dimensioni dei piccoli spazi. Possiede delle vibrisse anche sotto le zampe, sotto al mento e alle sopracciglia. I cuscinetti sotto le zampe (detti anche "gommini") sono molto sensibili alle vibrazioni e la sua pelle è coperta di cellule tattili estremamente sensibili.

L'equilibrio durante le cadute: l'apparato vestibolare

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Il suosistema vestibolare è particolarmente sviluppato e gli conferisce un buon senso dell'equilibrio. Ciò spiega la sua particolare capacità di rigirarsi durante una caduta per atterrare sulle zampe. Se un gatto cade anche da pochi centimetri dal suolo ed è girato di schiena, può rigirarsi ruotando dapprima la testa in direzione del suolo, poi le zampe anteriori e infine quelle posteriori.[22] Il gatto si ritrova allora con il ventre verso terra e assume una posizione che ricorda quella degliscoiattoli volanti. Non sempre questa manovra riesce però a salvargli la vita.[23]

Biologia

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Alimentazione

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Un gatto che mangia crocchette
Un gatto che mangia i resti di un animale

Il gatto è essenzialmentecarnivoro. Il suo organismo necessita dellataurina, un derivato degliamminoacidi che non sintetizza autonomamente, ma che ritrova nellacarne. Un gatto che non assimila una dose sufficiente di taurina svilupperà sintomi di disturbi oculari e cardiaci, un deficit immunitario e nelle femmine dei problemi riproduttivi.[24] I gatti si nutrono anche dierba,[25][26] principalmente perché li aiuta nelladigestione.[27] Precisamente, l'assunzione dellaNepeta cataria è tanto caratteristica da averle fatto meritare il nome comune di "erba gatta", datole in realtà dalMattioli (herba gattaria).[28] In passato anche ilcamedrio maro era ritenuto "erba da gatti".[28] Fra le erbe di possibile assunzione, c'è anche l'erba d'orzo.[29].

Molte erbe, tuttavia, provocano ilvomito, con il quale l'animale si libera (rumorosamente) di eventualiboli costituiti dal pelo che ingerisce involontariamente quando si lecca durante le operazioni di pettinatura.[30] Altre erbe di comune assunzione comprendono l'Arctium, laCalendula, ilCarum carvi, l'Anethum graveolens, l'Echinacea, l'Euphrasia, ilprezzemolo, ilrosmarino e lavaleriana.[31]

Ilcioccolato è tossico per i gatti, poiché contiene lateobromina, che non può essere metabolizzata dal loro organismo (come pure da quello dei cani). Sono intolleranti allattosio, per cui è difficile per loro digerire gli zuccheri nellatte, risultando in possibilidiarree, e l'aglio e le cipolle sono tossici per loro. Come per i cani, l'uva e leuvette causano insufficienza renale anche ai gatti,[32] rendendole tra i cibi più tossici per loro.

La maggior parte dei gatti domestici viene alimentata con cibi industriali, ad esempio croccantini o scatolette di umido, mentre alla restante parte viene somministrata una dieta casalinga cotta o a crudo, ad esempio ladieta BARF.

Tecniche di caccia

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Già nei primi mesi di vita si possono osservare dei giochi di caccia nei gattini, talvolta utilizzando la coda della madre. Anche il gatto utilizza le classiche tecniche di caccia deifelidi, basate sull'appostamento e l'agguato. Tali tecniche vengono trasmesse dalla madre nell'infanzia dell'animale (primi cinque-sei mesi di vita) tramite il gioco.[33][34]

Per uccidere la preda il gatto la morde generalmente allanuca, rompendo così lacolonna vertebrale. Le prede più cacciate sono i piccoliroditori come i topi, ma possono anche esserelucertole, piccoli uccelli, pesci e insetti. Altre volte può anche attaccarericci, conigli e serpenti. Non esita, in caso di bisogno, a nutrirsi anche di scarti.

I gatti domestici che hanno l'opportunità di cacciare fin da giovani divorano generalmente la loro preda. In genere, prima di ucciderla, giocano con essa prima di divorarla. Alle volte la portano al proprio compagno umano, un'ipotesi è che considerino questi un genitore adottivo poco abile nella caccia.[35]

  • Avvicinamento
    Avvicinamento
  • Gatto che mangia
    Gatto che mangia
  • Gatto con un picchio catturato
    Gatto con un picchio catturato
  • Gatto con un topo in bocca
    Gatto con un topo in bocca
  • Gatto di quattro mesi mangia una rana catturata
    Gatto di quattro mesi mangia una rana catturata

Riproduzione

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Maturità sessuale

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Il maschio comincia a sviluppare le funzioni riproduttive verso i tre mesi con l'aumento della produzione ditestosterone e verso i sei mesi appaiono delle spine sul suopene.[36] A quest'età può cominciare a riprodursi e sovente marca il territorio spruzzando dei piccoli getti diurina dall'odore molto marcato.

La femmina diventapubere al suo primoestro, periodo chiamato comunemente "calore" o "fregola", che sopraggiunge in media tra i sette e dieci mesi.[37] A partire dal primo estro, che dura da uno a cinque giorni, la gatta è in grado di riprodursi. In seguito avrà numerosi periodi di fertilità, generalmente da primavera ad autunno. È possibile che una gatta sia nuovamente fecondata due settimane dopo il parto.[36]

Accoppiamento

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Accoppiamento del gatto

Durante l'accoppiamento, che dura tra cinque e quindici secondi, il maschio sale sulla schiena della femmina, le morde il collo e le controlla iltorace agendo con le zampe sulla groppa per migliorare il controllo della postura e di conseguenza la penetrazione. Durante ilcoito la femmina tende a gemere e a innervosirsi; questo perché le piccole spine presenti sul pene del maschio, orientate all'indietro, raschiano le pareti dellavagina. Questa stimolazione della vagina è necessaria per attivare l'ovulazione.[38] L'annidamento degli ovuli fecondati avviene uno o due giorni dopo l'accoppiamento e i gattini nati in uno stesso parto possono essere figli di padri differenti.

Quando i gatti vivono in gruppo, avviene una sincronizzazione tra l'estro delle femmine del gruppo. Questo favorisce la sincronizzazione delle nascite e permette un allevamento in comune dei giovani. L'allevamento comunitario è importante dato che, in caso di scomparsa di una delle madri, i gattini orfani vengono allevati dalle altre femmine.

Gravidanza e parto

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Gatta che ha appena partorito, con il piccolo

La gestazione dura circa due mesi. In media da due a otto gattini, di meno nelle primipare. Il numero medio di una cucciolata è di quattro-cinque gattini, due in casi rari e otto gattini in casi molto rari.

Il ventre della gatta comincia a gonfiarsi verso le quattro settimane di gestazione. Dopo circa trentacinque giorni le mammelle della femmina ingrossano e si arrossano. Dopo sette settimane comincerà a cercare un posto calmo, adatto a partorire.[39]Circa venti minuti dopo le prime contrazioni, la gatta partorisce il suo primo gattino, poi, in generale, gli altri gattini arrivano ogni quindici minuti.

Gattina a 10 giorni.

I gattini vengono al mondo avvolti nella sacca amniotica. Sarà la gatta stessa ad aprirla, a recidere il cordone ombelicale e a lavare i suoi cuccioli, con dei colpi di lingua, per stimolare la prima inspirazione. Poi mangerà laplacenta, che è molto nutriente. Non sono tuttavia inconsueti parti multipli che durano anche parecchie ore.

I gattini nei primi dieci giorni di vita mangiano ogni tre ore di giorno e ogni due ore di notte.

L'allevamento dei gattini

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Gatta con gattina di 3 settimane

Il gattino nasce cieco (con gli occhi chiusi) e sordo. Pesa da 100 a 110 grammi;[37] quando apre gli occhi, intorno agli otto-dodici giorni, questi hanno un colore blu, fino al cambiamento definitivo verso i due mesi.[40] Tutti i gatti nascono con delle striature "fantasma" che spariscono lentamente con la crescita del pelo.[41]

La gatta insegna ai gattini a lavarsi e a nutrirsi. A quattro settimane porta loro la prima preda viva, poi a cinque settimane insegna i rudimenti della caccia.[41]

Due esemplari digatto soriano, rispettivamente di uno e cinque mesi.

L'emancipazione si produce tra le otto e le dodici settimane, ma la separazione dalla famiglia avviene a partire dall'età di circa otto settimane,[37] quando la madre scaccia i cuccioli.

Gatto domestico adulto

Sterilizzazione e castrazione

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Per impedire all'animale di riprodursi si esegue un'operazione chirurgica. Nel maschio generalmente si pratica lacastrazione (rimozione chirurgica dei testicoli). Presso la femmina si effettua generalmente lasterilizzazione, che viene effettuata con l'ablazione delleovaie, dell'utero o di entrambi. Molti veterinari consigliano di togliere tutti e due gli organi perché sostengono che anche senza ovaie l'utero può venire attaccato da varie malattie pericolosissime per la gatta, ma si tratta di teorie ampiamente superate: la letteratura scientifica riconosce che "la rimozione delle sole ovaie presenta diversi vantaggi rispetto alla rimozione di ovaie e utero".[42]

Oltre all'arresto della riproduzione, la sterilizzazione modifica il comportamento e la psicologia dell'animale. Presso il maschio, una sterilizzazione precoce, prima della pubertà, limita il comportamento territoriale e diminuisce la tendenza a marcare con getti di urina e graffi. Nella femmina l'estro non si manifesta più. Il cambiamento ormonale può provocare un aumento del peso visto che i bisogni energetici sono diminuiti.[43]

In Italia i gatti che vivono in libertà devono essere obbligatoriamente sterilizzati a cura dell'autorità sanitaria municipale competente, come indicato all'articolo 2 comma 8 della legge 14 agosto 1991, n. 281,Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.[44]

Comportamento

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Un gatto addormentato
Gatto in dormiveglia
Gatto in dormiveglia
Gatto europeo a pelo nero, con chiazze bianche nell'addome, che dispone il proprio corpo a pancia in su. È una delle varie dimostrazioni comunicative di fiducia e apertura verso gli esseri umani di riferimento, ai quali spesso richiede un'interazione.

Il gatto è un animale territoriale. Il territorio del gatto ha un raggio attorno alla sua dimora di almeno cinque chilometri.[45] Il territorio viene delimitato emettendoferomoni, principalmentefelinina. L'interazione con gli altri gatti viene centrata sulla relazione con il territorio. La memoria del territorio viene costruita additivamente, impara quanto viene "aggiunto" al territorio, ma non si accorge di quanto viene tolto. Ad esempio, un gatto ritornerà continuamente a controllare la tana di un topo che ha catturato, anche se sa che questa è vuota.[46]

Il gatto non è un animale unicamente solitario: a seconda dello spazio e delle risorse disponibili, i gatti possono formare delle strutture sociali che vanno dal gatto solitario in ambiente rurale, a dei larghi e densi gruppi in ambiente urbano.

Comunicazione

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Gatto domestico adulto con manto particolare

I gatti comunicano tra di loro principalmente per mezzo deiferomoni e delle posizioni corporali.[47]

Leghiandole contenenti i feromoni si trovano in numerosi punti sul corpo:ghiandole anali, tra i cuscinetti sulle zampe, attorno allacoda, nel solco intermammario, attorno allabocca e sulle guance. Nei primi due casi si tratta generalmente di feromoni di allarme, che stimolano l'animale a evitare la zona quando non addirittura alla fuga. I feromoni si depositano anche sullasaliva, nel materiale fecale e nell'urina. Hanno il vantaggio di durare nel tempo, anche in assenza del gatto. Possono essere deposti volontariamente per marcare il territorio, come, ad esempio, i feromoni emessi dalle ghiandole interdigitali durante le graffiature, per stabilire dei contatti sociali (tipicamente dalle ghiandole caudali) e quando il gatto si pulisce, oppure involontariamente, per stress[48] (feromoni di allarme), attaccamento della madre ai suoi piccoli (dal solco intermammario, sono denominate anche C.A.P.,Cat Appeasing Pheromone), con i feromoni sessuali (sempre dalla zona anale/caudale). Con l'eccezione dei feromoni di allarme e sessuali, in generale l'effetto chimico agisce principalmente sullo stesso gatto che li ha emessi.[47]

Dalle secrezioni facciali sono stati evidenziati almeno cinque messaggi chimici mediati dai feromoni (F1-F5), di tre dei quali si è riconosciuto il significato:[47]

  • F2 è una marcatura di tipo prettamente sessuale e viene emessa dal maschio in calore.
  • F3 viene deposta sugli oggetti e nell'ambiente di cui fa parte il territorio del gatto. Ha una funzione tranquillizzante e inibisce lo stimolo alla marcatura urinaria. Esistono in commercio, per l'appunto, versioni sintetiche di queste secrezioni per i problemi di eccessiva marcatura urinaria dei gatti maschi negli ambienti domestici (Feliway). Tali feromoni sono anche detti "facciali", in quanto vengono emessi da ghiandole poste sul muso dell'animale, mediante sfregamento della parte laterale del viso, dalla commessura labiale fino alla zona posta al di sotto delle orecchie. In pratica, lo "strusciare la guancia" del gatto è in realtà un'azione di marcatura feromonale F3.
  • F4 viene secreto per l'allomarcatura, ovvero la marcatura chimica dei conspecifici o dei familiari, incluso l'uomo. Uno degli effetti del feromone F4 è la riduzione dell'aggressività nel felino stesso.
Posizioni corporali
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Gatto che gioca con la neve

Il gatto utilizza per comunicare anche una larga gamma di posizioni corporali. La posizione generale del corpo, le sue mimiche facciali o il movimento della sua coda, degliocchi e delleorecchie indicano il suo stato emozionale. Quando è spaventato o aggressivo tira indietro le orecchie e tende ibaffi, e se vuole incutere paura all'avversario fa una gobba e rizza ilpelo per apparire più grosso.

La coda sollevata è in segno di saluto. Ondulando lentamente la coda esprimono serenità e divertimento; la coda ritta, con la sola punta piegata da un lato, è indice di benessere e di piacere. La coda agitata ritmicamente, talvolta sbattuta con una certa forza da un lato all'altro mostra invece nervosismo che può trasformarsi inaggressività. Altre volte la madre utilizza la sua coda per stimolare l'istinto di caccia della sua prole.

  • Gatti seduti
    Gatti seduti
  • Gatto sottomesso
    Gatto sottomesso
  • Gruppo di gatti che condividono dei resti
    Gruppo di gatti che condividono dei resti
  • Gatto in atteggiamento aggressivo
    Gatto in atteggiamento aggressivo
  • Gatto a caccia
    Gatto a caccia
  • Gatto che si allunga
    Gatto che si allunga
  • Gatto accoccolato
    Gatto accoccolato
Miagolii
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Lo stesso argomento in dettaglio:Miagolio.
Gatto che miagola

Il miagolio è unverso caratteristico del gatto; il verbo miagolare deriva dall'onomatopeamiao[49][50], stilizzazione del verso. Il miagolio in realtà è un vocalizzo tipico dei cuccioli, mentre gatti adulti miagolano raramente tra di loro, prediligendo altre forme di comunicazione come i feromoni o le posizioni corporali. È tuttavia un comportamento comune tra i gatti domestici, che lo usano come richiesta di attenzione da parte degli esseri umani.[51]

In natura il gatto miagola durante l'accoppiamento, e in questo caso i miagolii sono emessi dapprima dalle femmine, all'inizio dell'estro, poi da entrambi i sessi durante tutta la durata dell'accoppiamento, con numerose variazioni possibili.[52] Più raramente il gatto emette un basso miagolio quando vede una preda fuori portata. Questi miagolii sono sovente accompagnati dallo scatto delle mandibole, una sorta di "battere i denti", alle volte da vivi movimenti della coda.[36]

Ringhi
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Il gatto in posizione di attacco o di difesa è anche capace di ringhiare e soffiare per intimorire e avvisare l'avversario. Secondo alcuni ricercatori, il soffio imita il comportamento del serpente.[35] Quando è aggressivo, specialmente in rapporto con altri suoi simili, il gatto può emettere unringhio di tonalità molto bassa e profonda, che è considerato l'ultimo avviso prima dell'attacco.

Fusa
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Lo stesso argomento in dettaglio:Fusa.
Aiuto
Gatta che fa le fusa (info file)
start=
Una giovane gatta che fa lefusa

Il meccanismo dell'emissione dellefusa dei gatti non è ancora conosciuto. I felini non sembrano possedere un organo dedicato alle fusa. Una prima ipotesi suppone una contrazione molto rapida dei muscoli dellalaringe, che comprimerebbe e dilaterebbe laglottide facendo vibrare l'aria che passa. Un'ipotesi più antica evoca una vibrazione della vena cava, amplificata dai bronchi, dalla trachea e dalle cavità nasali. Queste vibrazioni sonore si ritrovano nella maggior parte dei felini, ma il loro meccanismo e la loro utilità non sono ancora spiegati completamente. I gatti sono gli unici felini che riescono a fare le fusa sia durante l'inspirazione che l'espirazione, senza "interrompere" il tipico suono.

Le fusa cominciano all'età di due giorni: durante l'allattamento i piccoli rassicurano in questo modo la madre che tutto va bene e questa non deve continuamente sorvegliarli. Le fusa della madre, a loro volta, rassicurano i piccoli che sono al sicuro. L'emissione delle fusa avviene anche durante la pulitura dei piccoli, ma può avvenire anche quando il gatto è malato, ferito o morente. In questi ultimi casi è probabile che le fusa servano all'animale per rassicurarsi e farsi coraggio, o per richiedere un aiuto.

Sonno

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Gatta che sbadiglia
Gatto che dorme in pieno giorno (animazione)

Il gatto necessita tra 12 e 16 ore di sonno, ma in generale dorme di più: dalle quindici alle diciotto ore al giorno. Resta così sveglio circa dalle sei alle nove ore, una parte delle quali durante la notte per cacciare. Il sonno del gatto comprende una grande proporzione di fasi disonno paradosso durante le quali sogna; la durata quotidiana di questa fase dura da 180 a 200 minuti, mentre per l'uomo si attesta sui 100 minuti[53]. Per questa ragione il gatto viene utilizzato spesso per esperimenti nel quadro dei cicli del sonno.

Durante le fasi del sonno paradosso l'attività elettrica del cervello, degli occhi e dei muscoli è molto importante[54]. Si assiste al movimento delle vibrisse, a sussulti delle zampe o della coda, il pelo può rizzarsi e il gatto può cambiare posizione.

Il gatto effettua almeno due volte al giorno un sonno persistente, che occupa circa sei ore. Quindi la giornata di un gatto è di circa dodici ore e durante la notte dormono all'incirca sei ore. Ciò significa che dormono altre sei ore durante il giorno.

Graffi

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Gatta che graffia un gelso per marcare il territorio

La crescita degli artigli del gatto è continua e compensa l'usura naturale. Il gatto può aggiustare la lunghezza e affilare i suoi artigli strofinandoli contro delle superfici rugose. I graffi sono dei marchi visuali e olfattivi. Questo comportamento è per comunicare agli altri gatti l'appartenenza del territorio. In alcuni paesi, come in Canada e negli Stati Uniti, per limitare i graffi è diffusa la pratica dell'onicectomia che consiste nella rimozione chirurgica degli artigli[55].

Pulizia

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Durante la pulizia, i gatti ingeriscono molti peli che poi si accumulano nellostomaco, formando delle palle di pelo chiamatebezoari. Questi perturberebbero il transito intestinale e vengono dunquevomitate per evitare l'occlusione intestinale. La pulizia reciproca tra gatti è riservata a quelli che si conoscono intimamente. Si leccano per scambiarsi l'odore e per depositare sull'altro dei feromoni calmanti.[36]

Escrementi

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Una gatta nell'atto di defecare

I gatti in natura scelgono dei luoghi con terra molle per depositare i loroescrementi. Li coprono in seguito con della terra, grattando con le loro zampe anteriori. L'odore degli escrementi innesca il loro interramento; ciò permetteva al gatto allo stato selvatico di non far individuare il proprio odore daipredatori e di diminuire i rischi diinfezioni da parassiti.[56]

Il gatto produce escrementi una o due volte al giorno[56] e urina fino a cinque volte al giorno,[57] senza contare le attività di marcatura urinaria del territorio. Quest'ultimo comportamento è riconoscibile perché il gatto alza la coda e rivolge la schiena verso l'oggetto che intende marcare. Anche la defecazione è utilizzata come marcatura del territorio quando gli escrementi vengono depositati ben in vista nei luoghi di passaggio dei gatti (per esempio sopra un ceppo).[56] Con l'invecchiamento dell'animale il volume dell'urina può crescere a causa di frequenti problemi benigni diipertiroidismo.[58][59]

Le feci dei gatti possono essere veicolo di trasmissione all'uomo dellatoxoplasmosi attraverso ingestione delle ovocisti sporulate.

Intelligenza

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Lo stesso argomento in dettaglio:Intelligenza dei gatti.
Un gatto randagio di razzameticcia.

Dagli esperimenti sui gatti domestici, si può dedurre che la loromemoria di lavoro per la permanenza degli oggetti, uno dei fattori essenziali dell'intelligenza, è di circa 16 ore.[60]

Ulteriori ricerche hanno dimostrato che i gatti hanno consapevolezza degli oggetti non direttamente visibili, e un'intelligenza senso-motoria paragonabile a quella di un bambino di due anni.[61] In condizioni sperimentali, la memoria di un gatto è stata dimostrata come avente la capacità di ritenere e richiamare informazioni fino a 10 anni.[62]

Alcuni studi suggeriscono che i gatti possanosognare.[63][64][65]

Rapporti con l'uomo

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Un gatto si struscia sulla fronte del suo padrone. Foto diPaolo Monti.
Una bambina con il suo gatto

Il gatto ha conservato una sua naturale diffidenza e indipendenza[66]. Fra i gatti non esiste una struttura gerarchica come nei cani, dunque il loro rapporto con gli umani è diverso: l'essere umano viene considerato come una madre sostitutiva che procura cibo e garantisce protezione. Il gatto infatti è un animale più legato al territorio che al branco, a differenza del cane[67], ma questo non gli impedisce di provare affetto verso le persone, il che può anche portare a comportamenti protettivi. Nella maggior parte dei casi il suo atteggiamento verso il padrone è affettuoso e dolce, in particolar modo se allevato da piccolo.

Il gatto può inoltre manifestare il proprio affetto verso il padrone facendo le fusa e allungando le zampe. In tali momenti resta con gli occhi chiusi e il padrone, in una forma diimprinting, rappresenta per lui la vera madre.

Un altro modo di riconoscere l'umano come una "mamma" è quello di grattare il torace o un'altra parte del corpo del compagno umano con le zampe anteriori. Questo comportamento è detto "danza del latte" (o "fare la pasta"), in quanto le zampe si muovono come le braccia di un uomo quando impasta la farina, ed è un'azione tipica dei gattini sotto allattamento che in questo modo stimolano la lattazione dalle mammelle materne.[68] Non è sempre un comportamento gradito agli umani, in quanto eseguito con le unghie sfoderate, ma va considerato comunque una dimostrazione di affetto in quanto viene appunto proiettata sul padrone la figura materna. Può talvolta essere eseguito su oggetti, ad esempio vestiario, appartenenti al padrone oppure sulla base di appoggio quando riceve coccole particolarmente gradite.

Le carezze vanno effettuate con moderazione perché il pelo dei gatti è ricco di terminazioni nervose ultrasensibili alle manipolazioni. I miagolii rivolti al compagno umano sono di diversi tipi: quello lungo e lamentoso per segnalare un corteggiamento, quello breve caratteristico del saluto e infine quello prolungato per una richiesta.

Una compagnia benefica

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Diversi studi hanno evidenziato come la compagnia di un gatto possa aiutare le persone con problemi psichici e le persone sole o stressate, abbassandone la tensione. Esistono persino tecniche di "gattoterapia", ossia dipet therapy con i gatti.[69] Le principali razze per lapet therapy sono ilRagdoll, ilgatto sacro di Birmania, ilMaine Coon eScottish Fold, ma principalmente il Ragdoll.[70]

Cura e accessori

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Erba gatta
Gatto che usa un tiragraffi

Poche cose sono assolutamente indispensabili per un gatto che non sia libero di muoversi all'aperto: due ciotole per acqua ecibo, e una lettiera per i bisogni, da pulire ogni giorno e aerare il più possibile; l'erba gatta, che si vende anche in comodissime ciotole a cui aggiungere solo acqua, può favorire l'eliminazione di eventuale accumulo di peli che si forma nello stomaco. Esistono anche crocchette che svolgono un'azione simile all'erba gatta. È importante anche untiragraffi, dove il gatto possa consumare le unghie. Esistono diverse tipologie: cartone ondulato, blocco di sughero e legno. In genere il tiragraffi dà anche modo al gatto di arrampicarsi e sostare. Tiragraffi alti, dotati di diverse piazzole possono essere quindi preferiti in quanto i gatti tendenzialmente amano riposare in alto, al sicuro da ogni pericolo. Tuttavia l'integrità di oggetti particolarmente fragili e delle stoffe non può essere garantita con un gatto (specie i più vivaci, che amano issarsi sulle superfici morbide usando le unghie come arpioni), è importante che ogni individuo possa limare e affilare i propri artigli in un posto sicuro. In assenza di un tiragraffi apposito infatti il gatto tende a trovarsene uno da solo e quindi rovinare porte, mobili o tappeti.

Il gatto non ha bisogno di una cuccia, poiché è perfettamente in grado di trovare un giaciglio che sia di suo gradimento: lo si può trovare a dormire ovunque, di solito negli angoli più caldi, più asciutti o più ventilati della casa, a seconda della stagione.

In generale, ogni alterazione ingiustificata dei comportamenti del gatto, animale abitudinario per eccellenza, deve far sospettare un possibile problema di salute. Tra i principali sintomi ci sono l'inattività, l'inappetenza e la tendenza a nascondersi (una misura istintiva di autoconservazione dai predatori).

Specialmente nei gatti in età avanzata possono sorgere patologie a carico dei reni, i cui sintomi sono inizialmente una tendenza a bere più del normale, alitosi e prostrazione, poi con l'aggravarsi della patologia, l'ammoniaca diviene ematica, col risultato di un forte odore della stessa che viene emesso dal pelo. Le patologie renali, quando non sono curate per tempo, sono solitamente fatali.

Per quanto riguarda la somministrazione divermifughi per la vaccinazione, prima di vaccinare un gatto è indispensabile somministrargli, secondo le necessità, uno o più vermifughi. Iparassiti diminuiscono infatti la resistenza degli animali così come la loro capacità di "rispondere" allavaccinazione producendoanticorpi. Per proteggere i gatti, il veterinario dispone di moltivaccini. Quelli usati più comunemente sono quelli contro lapanleucopenia infettiva (ogastroenterite infettiva), la coriza, laclamidiosi, larinotracheite, lacalicivirosi, laleucemia e larabbia.

Malattie infettive

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Lo stesso argomento in dettaglio:Malattie infettive del gatto.
  • Panleucopenia infettiva o gastroenterite infettiva: chiamata anche tifo, ha provocato numerose epidemie. Si tratta di una malattia contagiosa, di natura virale, propria dei gatti. Dovuta a unParvovirus, è caratterizzata da uno stato di intensa prostrazione, una gastroenterite e una leucopenia (caduta del numero dei globuli bianchi). La mortalità, molto elevata, è dell'80% nei soggetti di sei mesi e del 40% in quelli che hanno più di un anno. Se il virus colpisce una gatta gravida, i piccoli che nasceranno potranno manifestare turbe nell'equilibrio, causate dalla localizzazione del virus nel cervelletto del feto. Molti laboratori veterinari propongono vaccini di efficacia vicina al 100%. La prima vaccinazione comprende in linea di massima 2 iniezioni sottocutanee, a due-tre settimane d'intervallo l'una dall'altra. In seguito devono essere effettuati regolari richiami annuali. Il virus, per l'alto tasso di letalità e morbilità, è stato più volte utilizzato come efficace metodo di contenimento biologico dei gatti in ambiente insulare.[71]
  • Coriza: Comprende alcune malattie infettive, contagiose e d'origine virale (Herpesvirus,Calcivirus eReovirus) molto frequenti nel gatto. Colpisce in particolare animali che vivono in collettività (rifugi o allevamenti).
  • Leucemia felina: oggi sono stati identificati due virus responsabili della malattia: il primo e il più diffuso è ilFeLV ed è stato scoperto dal professor Jarret un quarto di secolo fa, inGran Bretagna. La vaccinazione protegge, anche se in modo incompleto, il felino da questo virus; la protezione è dimostrata solo negli animali che sono stati infettati dal virus e sono dunquesieronegativi. Il secondo è ilFIV, identificato recentemente negli Stati Uniti e poi inFrancia. Sia il FeLV che il FIV provocano un indebolimento dei meccanismi di difesa immunitaria, e i gatti colpiti diventano sensibili alle altre infezioni. Questi virus sono responsabili di uno stato tumorale del gatto (sonooncogeni). Nessun gatto è al sicuro da questo pericolo. La vaccinazione per la leucemia necessita di un richiamo annuale. Non si è ancora trovata una cura definitiva contro questa malattia provocata dal virus FeLV, anche se sono stati ottenuti risultati incoraggianti dall'utilizzo diinterferone o dall'acemannano, un principio attivo estratto dall'aloe vera.[72]
  • Rabbia: come il cane, anche il gatto è colpito da questa malattia, che è anche unazoonosi. Questa tipologia di vaccinazioni viene regolamentata e scadenzata per legge, per cui è obbligatorio rispettare le date indicate sui certificati. In Italia è obbligatoria per tutti i gatti che debbano essere condotti all'estero e i cui proprietari debbono richiedere il passaporto. Non è obbligatoria per i gatti che non viaggiano.
  • Clamidiosi: la clamidiosi felina (provocata dallaChlamydia psittaci) è una malattia delle vie respiratorie caratterizzata da congiuntivite e secrezione nasale; è estremamente contagiosa e anche l'uomo può contrarla. Nel gatto i sintomi della malattia sono simili a quelli della coriza, ma la congiuntivite è più marcata. Nel gattino esistono forme più gravi, condisidratazione eanoressia che possono provocarne la morte. Da qualche anno il vaccino utilizzato inFrancia e negliStati Uniti è disponibile anche in Italia.

Razze

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Le singole voci sono elencate nellaCategoria:Razze feline.
Esemplare digatto a pelo semilungo in varietàcolourpoint (tipo siamese)

Vi sono diverse razze di gatti domestici. Il gatto di razza meticcia viene di solito denominatosoriano otabby. Le altre razze più note sono:

Origini e storia

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Evoluzione della specie

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Albero filogenetico delFelis silvestris[73]


 Felis silvestris silvestris - Gatto selvatico europeo

 Felis silvestris cafra - Gatto selvatico sudafricano

 Felis silvestris ornata - Gatto ornato

 Felis silvestris bieti - Gatto di Biet

 Felis silvestris lybica - Gatto selvatico africano

 Felis silvestris catus - Gatto domestico

Domesticazione del gatto

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Si chiama domesticazione il lungo processo svolto dall'uomo, sin dall'antichità, per ottenere, da una specie selvatica, un animale domestico.

Gatto soriano dal pelo arancione

Le prime scopertepaleontologiche situavano i primi siti della domesticazione del gatto inEgitto, verso il2000 a.C., ma la scoperta nel2004 di resti di gatto vicino a quelli di uomini in una sepoltura aCipro porta l'inizio di questa relazione tra i 7500 e i 7000 anni prima di Cristo. Ciò renderebbe il gatto il secondo animale, dopo il cane, allevato dall'uomo anche o esclusivamente a fini di compagnia.[74] Il gatto scoperto presenta unamorfologia molto simile a quella del gatto selvatico africano, senza le modifiche delloscheletro dovute alladomesticazione: si tratta di un gatto addomesticato piuttosto che domestico. La coabitazione dei gatti con gli uomini è probabilmente cominciata con l'inizio dell'agricoltura: la creazione di unsurplus agricolo e il conseguente immagazzinamento del grano attiròtopi eratti nei depositi, che a loro volta attirarono i gatti, loro predatori naturali. I primi agricoltori iniziarono perciò a addomesticare i gatti per tenere sotto controllo la proliferazione dei roditori. Lo studio condotto daCarlos Driscoll su 979 gatti ha permesso di definire la probabile origine del gatto domestico nella regione dellaMezzaluna Fertile inMesopotamia.[75]

Sebbene gran parte deglietologi concordi nel definire il gatto domestico discendente del gatto selvatico africano (Felis silvestris lybica), alcuni esemplari diFelis chaus, un piccolo felino africano parente stretto del gatto, sono stati ritrovati mummificati nelle tombe egiziane, presumibilmente domesticati. Questo, oltre alla similitudine morfologica del cranio, ha portato alcuni studiosi a formulare l'ipotesi che il gatto domestico discenda dalFelis chaus e non dalFelis lybica; altri ancora sostengono che siano avvenute ibridazioni.

Il gatto domestico non è la sola specie tra leFelinae utilizzate comeanimale da compagnia. Anche ilgatto selvatico[76] e iljaguarondi[77] sono stati addomesticati per cacciare topi e ratti.

Antichità

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Lo stesso argomento in dettaglio:Gatti nell'antico Egitto.
Statua egizia di gatto, inbronzo

Gli egiziani dell'Antichità hanno divinizzato i tratti del gatto nella dea protettriceBastet, simbolo di fecondità e dell'amore materno. Il suo culto si situava principalmente nella città diBubasti. Gli archeologi hanno scoperto numerosemummie di gatto che mostrano lavenerazione degli Egiziani per questo felino. Anche la sorella di Bastet,Sekhmet, era un felino (anche se unaleonessa) e lei aveva come animale sacro il gatto.

Per molto tempo laGrecia antica conoscerà solo imustelidi (furetti edonnole) come cacciatori di roditori. I primi esemplari saranno venduti loro daiFenici, che li avevano rubati agli Egiziani.Aristofane cita addirittura la presenza di un mercato dei gatti adAtene che veniva chiamatoailouros ("che muove la coda"). Poi, a partire dal secondo secolo prima di Cristo,katoikidios (domestico).

Unmosaico diPompei

IRomani avevano una vera passione per i gatti: dapprima erano riservati alle classi agiate, in seguito l'uso di possedere un gatto si propagò in tutto l'impero e in tutti gli strati della popolazione, assicurando così la propagazione dell'animale in tutta l'Europa.[78]

Medioevo e rinascimento

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L'immagine del gatto nell'Islam è principalmente positiva, grazie all'affetto che portava loroMaometto, dopo essere stato salvato da un morso di serpente da una gatta soriana,Muezza, che poi venne adottata e amata dal Profeta.[79] Per l'affetto e l'amore che nutriva nei confronti della sua gatta, secondo la leggenda, Maometto regalò ai felini la capacità di cadere sempre su quattro zampe, nonché la presunta facoltà di poter osservare contemporaneamente il mondo terreno e la dimensione ultraterrena. Nei Paesi di cultura araba il gatto è solitamente l'unico animale al quale è permesso di passeggiare liberamente nellemoschee.

Disegno diPisanello[80], conservato alLouvre

Al contrario, il gatto fu demonizzato inEuropa durante la maggior parte delMedioevo, a causa dell'adorazione di cui era stato l'oggetto in passato da parte deipagani.[81] Nellasimbologia medievale il gatto era associato alla sfortuna e al male, soprattutto quando era nero e anche all'essere sornioni e alla femminilità. Era considerato un animale deldiavolo e dellestreghe. Gli si attribuivano dei poteri soprannaturali, tra cui la facoltà di possedere nove (o sette per alcuni Paesi, tra cui l'Italia, in cui la religione lo considera un numero sacro) vite. Nella notte di San Giovanni, nelle piazze, venivano bruciati vivi centinaia di gatti rinchiusi in ceste assieme alle donne accusate di stregoneria. Le differenti epidemie dipeste, dovute alla proliferazione deiratti, potrebbero essere una conseguenza della diminuzione del numero dei gatti.[82]

NelRinascimento il gatto venne rivalorizzato, soprattutto a causa dell'azione preventiva contro iroditori, divoratori deiraccolti.

Ilcardinale Richelieu riservava ai gatti addirittura alcuni luminosi locali del suo appartamento e quando morì, nel1642, lasciò nel testamento del denaro perché i suoi beniamini potessero continuare a vivere in dignità.[83]

Periodo moderno e contemporaneo

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Carl Kahler,Gli amanti di mia moglie, 1891, 1,82 x 2,59 m. Collezione privata

Malgrado delle nobili eccezioni come i cistercensi o il persiano bianco di reLuigi XV di Francia, il gatto non conobbe un vero ritorno di immagine fino alRomanticismo. In questo periodo divenne l'animale romantico per eccellenza, misterioso e indipendente. Sempre nel XIX secolo, diventò il simbolo delmovimento anarchico.[84] NelXX secolo, si è mantenuta questa visione romantica, con un interesse anche scientifico verso il gatto.

Specie invasiva

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I gatti all'aperto sono la principale causa umana di mortalità degli uccelli

L'introduzione e lanaturalizzazione del gatto domestico in ambienti a lui estranei (specie in piccole isole) ha prodotto seri danni ecologici e anche estinzione di specieendemiche diuccelli,anfibi e altri piccoli animali.[85] È inserito nellalista delle cento specie invasive più dannose.[86]

Secondo uno studio del2017 inAustralia, dovefelini autoctoni non esistono, e quelli esistenti sono stati introdotti dall'uomo, i gatti randagi uccidono ogni anno 377 milioni di uccelli (oltre 1 milione al giorno) appartenenti a più di 330 specie native (circa la metà di quelle che risiedono abitualmente in Australia) e 649 milioni di rettili;[87] molte specie autoctone di uccelli e rettili sono a rischio a causa dei gatti[87][88] tanto che il governo australiano aveva ipotizzato di uccidere 2 milioni di felini randagi con salsicce e pasti avvelenati entro il2020.[87]

NegliStati Uniti d'America i ricercatori dello Smithsonian Conservation Biology Institute e dell'U.S. Fish and Wildlife Service hanno analizzato i dati di una serie di studi locali e progetti pilota per stimare il numero di animali catturati dai gatti domestici e selvatici degli Stati Uniti: ogni anno sarebbero uccisi dai gatti 3,7 miliardi di uccelli e 20,7 miliardi di piccoli mammiferi (soprattuttotopi,conigli etoporagni); lo studio è stato pubblicato suNature Communications[89].[90]Questa attività dei gatti è probabilmente tra le principali minacce non umane (ma legate all'uomo) per la fauna selvatica del Nord America, dove sarebbe stimato che muoiono più animali catturati dai gatti che a causa di incidenti con auto, collisioni con strutture create dall'uomo e agenti chimici.[90]

In una situazione la presenza di gatti inselvatichiti ha mostrato di contribuire alla conservazione di specie endemiche minacciate di estinzione. Una ricerca svolta negli anni sull'Isola della Piccola Barriera per la conservazione della popolazione deipetrelli di Cook - che era stimata in pericolo per la presenza di ratti,weca e gatti incidentalmente introdotti dall'uomo - ha dimostrato come l'eradicazione del gatto, predatore in cima alla locale piramide ecologica, avesse finito per ridurre la percentuale di nidificazioni del petrello che arrivarono felicemente al termine (dal 32% al 9%), in quanto la scomparsa del gatto favorì l'incremento della popolazione dei ratti, principali predatori dei nidi[91].

Secondo altri ricercatori l'allarme sollevato contro la presenza di gatti, liberi di muoversi nell'ambiente naturale, visti come minaccia ambientale è ritenuto eccessivo e sovrastimato, essendo guidato emozionalmente dalla tematica dello sfruttamento della natura da parte dell'uomo[92]. Viceversa la valutazione sulla presenza dei gatti deve essere analizzata in funzione dell'ambiente, essendo differente se trattasi di ambiente urbano, piccole isole o aree desertiche in quanto il gatto svolge diversi ruoli predatori nei diversi ambienti naturali e aree antropizzate e non si possono generalizzare le problematiche riscontrate in alcune aree naturali ignorandone lo specifico contesto ecologico[93]

Nella cultura di massa

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Lo stesso argomento in dettaglio:Gatto nella cultura di massa.

Fin dalla sua domesticazione nell'antico Egitto, il gatto è stato oggetto di interesse e di rappresentazione nella cultura umana. Gli antichi egizi adoravano ad esempioBastet, una dea con le sembianze di un gatto. Da allora il gatto è stato protagonista di innumerevoli rappresentazioni nell'arte, nella letteratura, nel cinema e nei fumetti. Degni di nota sonoIl gatto con gli stivali, protagonista di una popolare fiaba europea, ilgatto del Cheshire, personaggio creato daLewis Carroll, il romanzo diLuis SepúlvedaStoria di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare e, nei fumetti e nell'animazione, i personaggi diTom il gatto,Fritz the cat eGarfield. NelBorneo malese esiste una città,Kuching, il cui nome significa "gatto", e la città si caratterizza per le molte statue dedicate al felino e per un festival annuale dedicato ai gatti.

Note

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Bibliografia

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Voci correlate

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Specie di felidi
regno:animalia · phylum:chordata · classe:mammalia · ordine:carnivora · sottordine:feliformia
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FelisGatto di Biet (Felis bieti) · Gatto domestico (Felis silvestris catus) · Gatto della giungla (Felis chaus) · Gatto selvatico afroasiatico (Felis lybica) · Gatto delle sabbie (Felis margarita) · Gatto dai piedi neri (Felis nigripes) · Gatto selvatico europeo (Felis silvestris)
OtocolobusGatto di Pallas (Otocolobus manul)
PrionailurusGatto leopardo (Prionailurus bengalensis) · Gatto della Sonda (Prionailurus javanensis) · Gatto a testa piatta (Prionailurus planiceps) · Gatto rugginoso (Prionailurus rubiginosus) · Gatto pescatore (Prionailurus viverrinus)
PardofelisGatto marmorizzato (Pardofelis marmorata)
CatopumaGatto dorato del Borneo (Catopuma badia) · Gatto dorato asiatico (Catopuma temminckii)
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