Felice Guarneri | |
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Ministro per gli Scambi e le Valute | |
Durata mandato | 20 novembre1937 – 31 ottobre1939 |
Presidente | Benito Mussolini |
Predecessore | istituzione del Ministero |
Successore | Raffaello Riccardi |
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli Scambi e alle Valute | |
Durata mandato | 2 gennaio1936 – 20 novembre1937 |
Presidente | Benito Mussolini |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea inEconomia |
Università | Università Ca' Foscari di Venezia |
Professione | Economista Dirigente d'azienda |
Felice Guarneri (Pozzaglio ed Uniti,6 gennaio1882 –Roma,3 aprile1955) è stato uneconomista,dirigente d'azienda epoliticoitaliano,ministro per gli Scambi e le Valute durante ilfascismo dal1937 al1939. È stato inoltre anche dirigente di moltesocietà per azioni del suo tempo.
Felice Guarneri si laurea in economia allaUniversità Ca' Foscari di Venezia nel1906 (tesi pubblicata nel1907 "Le basi della rendita ricardiana ed il progresso agricolo"). Inizia a far pratica gratuitamente presso laCamera di commercio diCremona ed è nominato vicesegretario della Camera di Commercio diGenova nel 1907[1].
Nel1920 è nominato segretario generale dell'Assonime (associazione tra lesocietà per azioni) e incaricato di dirigere i servizi economici diConfindustria[1]. Collabora all'organizzazione dell'Istituto Mobiliare Italiano nel1931. Sempre nel1931 guida una delegazione dellaConfederazione generale dell'industria italiana in un viaggio inUnione Sovietica per incrementare gli scambi commerciali; della delegazione fa parte ancheAdriano Olivetti.
Nel1935 diventasovrintendente allo scambio dellevalute e nel1937sottosegretario di Stato per gli scambi e per le valute. Nello stesso anno diventaministro del nuovoMinistero per gli scambi e le valute che si affianca ad altri 5 ministeri economici (corporazioni, finanze, lavori pubblici, comunicazione, agricoltura e foreste) e molte direzioni generali di altri ministeri.
Capro espiatorio della manifesta impreparazione bellica italiana[2], è rimosso daBenito Mussoliniobtorto collo[2] nel1939.
Dal1940 al1944 presiede ilBanco di Roma[1]. Fortemente legato al mondoindustriale, nello stesso periodo ricopre la carica di vicepresidente dellaSocietà italiana per le strade ferrate meridionali (fondata daPietro Bastogi) il cui presidente è l'ormai anzianoAlberto Beneduce; la Società si caratterizza per avere partecipazioni in molte aziende italiane non solo delSud. Dopo la crisi del Regime fascista (25 luglio1943), la richiesta diarmistizio e l'avvento dellaRepubblica di Salò, si oppone al trasferimento alNord della sede delBanco di Roma, richiesto daiTedeschi[1]. Arrestato il 29 maggio1944 e poi subito rilasciato, si nasconde presso amici romani fino all'ingresso aRoma, nel giugno dello stesso anno, degliAlleati[1].
Accusato di convivenza con il Regime fascista ma successivamente prosciolto dallaCommissione di epurazione[1], riprese, finito ilconflitto, il ruolo che aveva già esercitato nella direzione dei grandi gruppi industriali: presidente dell'Istituto romano di beni stabili, Società italiana industria degli zuccheri; vicepresidente dellaSocietà meridionale di elettricità,Società italiana per le strade ferrate meridionali; amministratore di Cogeco,Montecatini,Italmobiliare, Ente finanziamenti industriali,Italcementi, Cementerie siciliane,Falck[1]. Muore a Roma nel 1955.
Il suo archivio è conservato dall'Archivio storico di Unicredit nella sede di piazza del Monte di Pietà a Roma. L'archivio è dotato di un inventario curato da Leonardo Musci.
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Predecessore | Ministro per gli Scambi e le Valute | Successore |
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istituzione del Ministero | 20 novembre1937 - 31 ottobre1939 | Raffaello Riccardi |
Predecessore | Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Con delega agli Scambi e alle Valute | Successore |
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- | 2 gennaio1936 - 20 novembre1937 | - |
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