| Fare! | |
|---|---|
| Leader | Flavio Tosi |
| Coordinatore | Patrizia Bisinella Simone Meneghelli[1] |
| Stato | ( |
| Sede | Via delle Nazioni 19 -Verona |
| Fondazione | 21 luglio2015 |
| Derivato da | Lega Nord |
| Dissoluzione | 15 giugno2022 |
| Confluito in | Forza Italia |
| Ideologia | Liberismo Federalismo[2], Liberalismo[3] |
| Collocazione | Centro-destra[4] |
| Seggi massimiCamera | 2 / 630 |
| Seggi massimiSenato | 3 / 315 |
| Seggi massimiEuroparlamento | 0 / 76 |
| Seggi massimiConsigli regionali | 5 / 896 |
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Fare! è stato unpartito politicoitaliano dicentro-destra, nato il 21 luglio2015[5] per iniziativa del sindaco diVeronaFlavio Tosi, dopo aver abbandonato laLega Nord (partito di cui era alla guida nelVeneto).
È attualmente attivo come movimento locale nella città di Verona.
A inizio 2015Flavio Tosi, sindaco diVerona e segretario dellaLiga Veneta, annuncia la sua disponibilità a candidarsi alla presidenza delVeneto. Ciò lo ha portato fortemente in disaccordo con il segretario federale dellaLega NordMatteo Salvini, data la volontà di quest'ultimo di ricandidare il governatore uscente leghistaLuca Zaia.[quindi ?]
Il 2 marzo viene nominato dal consiglio federale leghista un commissario ad acta dellaLiga Veneta per le elezioni regionali del 2015, nella persona diGianpaolo Dozzo (ex-deputato dellaLega Nord). Tosi verrà poi espulso dal partito il 10 marzo.[6]
Tuttavia non rinuncia alla candidatura di presidente della propria regione, e il 14 marzo questa verrà formalizzata.
Il 26 marzo 2015 tre deputati e tre senatrici vicini a Tosi abbandonano la Lega Nord e passano algruppo misto. Le tre senatrici costituiscono nelgruppo misto la componente "Federalismo Autonomie e Libertà".
In occasione delleelezioni regionali in Veneto del 2015, quindi,Tosi si candida per la carica di presidente, venendo sostenuto daNuovo Centrodestra,Unione di Centro,Partito Pensionati,Veneto Stato (movimento indipendentista Veneto) e treliste civiche: "Lista Tosi", "Il Veneto del Fare" e, infine, "Unione Nord Est".
Il responso delle urne vede Flavio Tosi giungere quarto con il 12% circa dei consensi, ottenendo complessivamente 5 seggi (di cui tre spettanti alla "Lista Tosi")
Il 21 luglio annuncia la formazione di un nuovo movimento politico,Fare! appunto, a cui aderiscono tre senatrici (Patrizia Bisinella,Raffaela Bellot edEmanuela Munerato) e tre deputati (Roberto Caon,Matteo Bragantini edEmanuele Prataviera).
Tutti i sei parlamentari avevano già sostenuto Tosi alle elezioni regionali.
Il 22 luglio 2015 i tre senatori nel gruppo misto sciolgono la componenteFederalismo Autonomie e Libertà e costituiscono la componenteFare!
Il 9 settembre ancheMarco Marcolin entra nel partito.
L'11 aprile 2016 i quattro deputati nel gruppo misto costituiscono la componenteFare!-PRI.
Alleelezioni comunali a Bolzano, Fare! ha appoggiato lalista civicaBolzano sull'onda,[7][8] che ha ricevuto il 2,3% dei voti, non ottenendo alcun seggio al consiglio comunale.[9] ARimini il 5 giugno inveceottiene il 2,1%, entrando in consiglio comunale con un seggio. ALatina con l'1,2%non elegge neanche un proprio candidato.
Il 14 ottobre 2016Marco Marcolin abbandona il partito, e quindi la componente "Fare!-PRI" delgruppo misto, per aderire al nuovo gruppo "Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia - MAIE", entrando così nella maggioranza che sosteneva ilgoverno Renzi.
In occasione delreferendum costituzionale del 2016 Fare! sostiene il SÌ.[10]
In occasione delleelezioni amministrative del 2017 aVerona, vista l'impossibilità di una ricandidatura diFlavio Tosi (che, avendo già governato la città per 10 anni, non può ripresentarsi per un terzo mandato) viene candidata alla carica di SindacoPatrizia Bisinella (senatrice di Fare! e compagna di vita dello stessoTosi), venendo sostenuta, oltre che dallo stesso Fare!, anche da 7liste civiche che si rifanno all'esperienza amministrativatosiana aVerona.[11][12][13]
Al primo turno Bisinella ottiene il 23,5% dei consensi (in cui Fare! raccoglie il 2,7%, anche se molto rilevante è il risultato ottenuto dallaLista Tosi che si classifica, con il 16,5%, la lista più votata in assoluto in città) ed accede al ballottaggio contro il candidato dellaLega Nord e del centrodestraFederico Sboarina.[14][15] Tuttavia Patrizia Bisinella perde e Federico Sboarina diventa sindaco.
Fare! si presenta anche aPadova, autonomamente e sotto il simbolo diPadova Libera. La lista otterrà solo un 0,5%.
Dopo la tornata elettorale lascia il partito il coordinatore Fabio Venturi, considerato per mesi papabile candidato Sindaco a Verona prima che venisse designata Bisinella.[16]
Il 3 agosto 2017 il deputatoRoberto Caon abbandona il partito e aderisce aForza Italia.
A dicembre 2017 Fare! insieme aDirezione Italia,Scelta Civica e fuoriusciti daAlternativa Popolare forma il movimentoNoi con l'Italia. Al progetto aderiscono poi anche l'Unione di Centro edIdentità e Azione. La listaNoi con l'Italia - UDC aderisce alla coalizione di centrodestra. I rappresentanti di Fare! saranno candidati perlopiù nei collegi plurinominali veneti. Alla fine nessuno di loro risulterà eletto, vista la scarsa affermazione della lista (1,3% allaCamera e 1,2% alSenato). La listaNoi con l'Italia - UDC, al cui interno sono candidati lo stesso Tosi (al Senato) e i deputati uscenti Patrizia Bisinella e Matteo Bragantini (alla Camera), raggiunge a Verona il 3,9%.
In occasione delleelezioni amministrative del 2019, il partito si presenta con un proprio candidato (Francesco Belsito) solo aVibo Valentia, non raggiungendo tuttavia il quorum per ottenere seggi in consiglio comunale (2,19% al candidato e 1,31% alla lista).
Ormai ridimensionatosi a forza politica locale, in occasione delleelezioni regionali venete del settembre 2020 Tosi e il nucleo provinciale veronese di Fare promuovono la candidatura di Alberto Bozza, ex assessore comunale a Verona, nelle liste diForza Italia.[17] Bozza viene poi eletto consigliere con 3595 preferenze.[18]
A dicembre Tosi annuncia la sua volontà di ricandidarsi come primo cittadino, con larghissimo anticipo rispetto al giorno delleelezioni previsto per il 2022.[19] Fare! è una delle nove liste presentate a suo sostegno, con esponenti del partito distribuiti anche in altre liste.
Alle elezioni amministrative riceve il 23,78% dei consensi, non accedendo al ballottaggio del 26 giugno. Fare! ottiene il 4,41% dei voti ed un seggio in consiglio, assegnato aPatrizia Bisinella.
Tre giorni dopo, il 15 giugno, Tosi aderisce aForza Italia sollecitando tutta la coalizione a fare lo stesso, con il suovicepresidente e coordinatoreAntonio Tajani in persona a consegnargli la tessera del partito.[20] Tosi annuncia poi la disponibilità ad un apparentamento con il sindaco uscenteFederico Sboarina, il quale avrebbe sfidato nelballottaggio il candidato del centro-sinistraDamiano Tommasi.[21][22] L'apparentamento non viene infine ufficializzato.[23]
Il 4 novembre viene rilanciata l'attività del partito a livello cittadino, affidato alla guida di Bisinella, e viene annunciato l'ingresso nel partito di alcune delle liste civiche che già avevano sostenuto Tosi cinque mesi prima: CSU Veneta, Movimento Difesa Sociale, Pensionati Veneti e Tosi C'è.[1][24]
NelGruppo misto -componente: Fare! -PRI - Liberali
| XVII legislatura |
|---|
| 2 deputati |
NelGruppo misto -componente: Fare!
| XVII legislatura |
|---|
| 3 senatori |
InForza Italia - Berlusconi Presidente -PPE
| XIX legislatura |
|---|
| 1 deputato |