Eustazio di Sebaste (Sebaste,300 circa –377) è stato unvescovo ariano emonaco cristianoarmeno, discepolo diArio, fu una delle figure principali tra i fondatori delmonachesimo inAsia minore.
Dalle poche fonti che parlano di questa figura si evince che probabilmente fu figlio del vescovo diSebaste Eulalio,metropolita della provincia romana dell'Armenia. Divenne discepolo diArio e viene citato daBasilio Magno come uno dei più convinti sostenitori della sua dottrina. Dopo essere stato ordinato sacerdote fondò una comunità di monaci. Tuttavia divenne inviso alle gerarchie ecclesiastiche a causa dell'eccessiva stravaganza dei costumi e dei riti della sua comunità e venne privato del sacerdozio da un concilio tenutosi aNuova Cesarea, con la motivazione formale che non poteva essere al tempo stesso sia monaco che sacerdote.
Nel340 un nuovo sinodo, tenutosi nella città paflagona diGangra (l'anticaGermanicopolis), condannò severamente i suoi discepoli per gli eccessi nei loro costumi e nella loro condotta. Nella comunità monastica di Eustazio, i suoi adepti avversavano ferocemente il matrimonio, arrivando addirittura a negare qualsiasi forma di contatto o comunicazione con persone sposate, affermando che il matrimonio impedisse la salvezza dell'anima. Simili posizioni li avvicinano ad alcune istanze di altri gruppi come imontanisti e gliencratiti. Ilsinodo di Gangra diede così vita a venti regole, nelle quali si proibivano tassativamente le pratiche di Sebaste, senza condannarle direttamente.[1] Lo storicopalestineseSozomeno nella suaHistoria Ecclesiastica afferma che Eustazio si fosse sottomesso alle direttive del sinodo di Gangra, abbandonando il fanatismo contro il matrimonio, tuttavia in un successivo sinodo tenutosi adAntiochia intorno al341 vide ancora Eustazio accusato, questa volta di spergiuro, probabilmente poiché si era macchiato di non aver mantenuto la promessa di sottomissione fatta sotto giuramento.[2] Tuttavia questa accusa non gli impedì di essere eletto Vescovo di Sebaste nel356.
A quel tempo Eustazio guadagnò l'attenzione di Basilio, che, prima ancora di fondare la propria comunità monastica nei pressi diAmnesus, fu notevolmente colpito dalla figura di questo monaco e del suo zelo religioso. Ciò è testimoniato dal fatto che successivamente egli difese con dedizione, almeno fino al372, le posizioni del suo amico e maestro Eustazio. Nel366 Eustazio riuscì tuttavia a convincere lo stessopapa Liberio della ortodossia delle sue posizioni presentando una confessione di fede nella quale accettava le posizioni della Chiesa assunte durante ilPrimo concilio di Nicea. Nonostante questa prova formale di fede al cospetto del Papa, nella sostanza Eustazio fu sempre un fervente sostenitore della tesiariana nelle sue variegate manifestazioni, nei confronti delle quali manifestò una profonda adesione.
Nel373 Eustazio era a capo della comunità degliPneumatomachi («Combattenti contro loSpirito santo»), gruppo professante le tesi diMacedonio di Costantinopoli, amico di Eustazio, tese a negare la santità dello Spirito santo; per questo motivo in questo stesso periodo ruppe l'amicizia con Basilio. Nel385 il sinodo diMelitene lo estromise dalla sua carica di sacerdote e di titolare del Vescovato di Sebaste, carica che venne occupata daMelezio di Antiochia.
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