Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Eugenia Maximilianovna di Leuchtenberg

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – "Eugenia di Leuchtenberg" rimanda qui. Se stai cercando l'omonima principessa diHohenzollern-Hechingen, vediEugenia di Leuchtenberg (principessa di Hohenzollern-Hechingen).
Eugenia Maksimilianova di Leuchtenberg
PrincipessaAlessandro di Oldenburg
Principessa Romanovskya
Stemma
Stemma
Altri titoliGranduchessa di Russia
NascitaPalazzo Mariinskij (San Pietroburgo),San Pietroburgo,Impero russo, 1 aprile1845
MorteBiarritz,Francia, 4 maggio1925
Luogo di sepolturaCimetière du Sabaou,Biarritz,Francia[1]
PadreMassimiliano di Leuchtenberg
MadreMarija Nikolaevna Romanova (1819-1876)
Consorte diAlessandro di Oldenburg
FigliPietro Aleksandrovič di Oldenburg

Eugenia Maksimilianovna di Leuchtenberg (inrussoЕвгения Максимилиановна Лейхтенбергская;San Pietroburgo,1º aprile1845Biarritz,4 maggio1925) era la figlia diMassimiliano di Leuchtenberg e di sua moglie laMarija Nikolaevna Romanova (1819-1876). Sebbene fosse membro della casata francese deiBeauharnais, nacque e fu allevata nel paese nativo della madre, laRussia.

Nel1868, sposò un lontano cugino, il ducaAlessandro di Oldenburg. La coppia ebbe un unico figlio, il ducaPietro Aleksandrovič di Oldenburg. La principessa Eugenia e suo marito furono particolarmente noti per la loro vasta filantropia in tutta la Russia; tant'è vero che nel1914 una fonte di giornali affermava che "probabilmente non c'erano due che sono universalmente tanto amati come il duca e la duchessa di Oldenburg".

Infanzia

[modifica |modifica wikitesto]
La principessa Eugenia (a destra) con la madre e la sorellaMaria

La principessa Eugenia di Leuchtenberg nacque il 1 aprile 1845 aPalazzo Mariinskij,San Pietroburgo.[2][3] Era la quartogenita e terza figlia femmina diMassimiliano de Beauharnais, III duca di Leuchtenberg e di sua moglie lagranduchessaMarija Nikolaevna di Russia. Il padre di Eugenia, Massimiliano, duca di Leuchtenberg, si era recato aSan Pietroburgo, ottenendo la mano della granduchessa Maria Nikolaevna, figlia maggiore dellozarNicola I di Russia. A Massimiliano fu successivamente concesso il trattamento diAltezza imperiale e dato il titolo diPrincipe Romanowsky.[4] in quanto figlia di una granduchessa russa e di un principe nobilitato russo, Eugenia ed i suoi fratelli e sorelle furono sempre trattati come granduchi e granduchesse, recanti l'appellativo diAltezza imperiale.[5][6]

La principessa Eugenia (chiamataEugénie, nella formafrancese del suo nome, dalla sua famiglia)[7] trascorse la sua infanzia a palazzo Mariinsky con i suoi fratelli e sorelle. Entrambi i suoi genitori erano interessati agli sforzi artistici e scientifici e così Eugenia ricevette un'educazione migliore di molte delle principesse della sua epoca.[7] Studiò musica, disegno, danza e lingue. Da ragazza le piaceva andare a cavallo. La caccia con i cavalli e l'equitazione diventarono gli hobby che più gradì durante tutta la sua vita.[7]

Dopo la morte di suo marito nel 1852, la granduchessa Maria si risposòmorganaticamente con il conte Grigori Stroganov due anni dopo.[8] Poiché questa unione fu tenuta segreta da suo padre, lo zar Nicola I (e suo fratello lo zarAlessandro II poteva non permettere l'unione, preferendo invece fingere l'ignoranza), Maria fu obbligata all'esilio all'estero.[8] Alessandro provò comunque simpatia per sua sorella e prestò particolare attenzione ai figli del suo primo matrimonio, che vivevano a San Pietroburgo senza la loro madre.[8]

Come dovuto al suo rango, Eugenia spesso presenziò a varie funzioni di corte. Nel 1860, per esempio, Eugenia accompagnò l'imperatrice madreAlessandra Feodorovna in Francia, dove furono accolte daNapoleone III e dall'imperatrice Eugenia.[9] Nel 1866 la principessa, la granduchessa Maria, e altre importanti figure reali accolsero ufficialmente l'ambasciatorestatunitense Cassius Marcellus Clay ed il vice segretario della marina Gustavus Fox con un ricco banchetto; a Clay fu dato l'onore di sedere tra Eugenia e lagranduchessa Alexandra Iosifovna.[10] Clay e Fox si erano precedentemente recati nel palazzo di campagna della granduchessa Maria, dove furono ufficialmente presentati alla principessa Eugenia; pranzarono insieme e poi tornarono a San Pietroburgo per effettuarvi altre visite di stato.[3]

Matrimonio

[modifica |modifica wikitesto]
La principessa Eugenia Maximilianovna e suo marito, il duca Alessandro Petrovič di Oldenburg

Vari candidati furono considerati come potenziali mariti. Una di queste possibilità fuUmberto I di Savoia.[11] Nulla si concretizzò di ciò, ed Umberto poi sposò la cuginaMargherita. Progettarono anche per Eugenia di farle sposare l'alloraprincipe Ludovico di Baviera, nipote del reOttone di Grecia, e farlo convertire all'ortodossia per rassicurare il popolo greco, ma i piani arrivarono troppo tardi per aiutare re Ottone.

Il 19 gennaio del1868 Eugenia sposò il ducaAlessandro di Oldenburg, figlio del ducaPietro di Oldenburg.[2][3][6] Il nonno di Alessandro aveva sposato la granduchessaCaterina Pavlovna, figlia dello zarPaolo I di Russia, e i loro discendenti erano stati allevati in Russia e sin da allora erano diventati completamente "russizzati", proprio come la famiglia di Eugenia. Così, nonostante il suo titolo tedesco, il duca Alessandro, come suo padre prima di lui, era cresciuto interamente in Russia, prestando servizio militare presso gli zar. Fu sempre considerato parte della famiglia imperiale russa.

La coppia ebbe un solo figlio,Pietro Aleksandrovič di Oldenburg (21 novembre 1868 – 11 marzo 1924).[2] Eugenia ebbe una lunga amicizia con la zarinaMaria Feodorovna e le due contribuirono a organizzare il matrimonio tra il figlio di Eugenia e la figlia di Maria, la granduchessaOlga Alexandrovna.[4][12]

Tenuta di Ramon

[modifica |modifica wikitesto]
Il palazzo di Eugenia a Ramon

Come dono di nozze, lo zio di Eugenia, lo zarAlessandro II di Russia, regalò alla coppia la tenuta diRamon, nella Russia sudoccidentale.[13] e nel 1883 la coppia assunse l'architetto Christopher Neysler per costruire il palazzo di Ramon, una residenza che assomiglia ad un castellogotico inglese; fu completato quattro anni dopo.[13] Dopo aver sposato nel 1901 la granduchessa Olga Alexandrovna, figlia minore di Alessandro III, il loro unico figlio si stabilì nel palazzo, e alla fine la coppia acquistò una tenuta adiacente per costruirvi la propria casa.[13]

Nel 1902 una folla di contadini attaccò e diede fuoco al palazzo, causando ingenti danni.[13] Quindici anni dopo la proprietà fu confiscata dal nuovo regime bolscevico e trasformata in caserma, scuola, ospedale e alloggi per una fabbrica vicina.[13]

Vita successiva

[modifica |modifica wikitesto]
Sezione vuotaQuesta sezione sull'argomento nobili è ancora vuota.Aiutaci a scriverla!

Ascendenza

[modifica |modifica wikitesto]
GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Alexandre de BeauharnaisFrançois V de Beauharnais 
 
Marie Anne Henriette Françoise Pyvart de Chastulle 
Eugenio di Beauharnais 
Giuseppina de Tascher de la PagèrieJoseph-Gaspard de Tascher de La Pagerie 
 
Rose-Claire des Vergers de Sanois 
Maximilian de Beauharnais,
III Duca di Leuchtenberg
 
Massimiliano I di BavieraFederico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld 
 
Maria Francesca del Palatinato-Sulzbach 
Augusta di Baviera 
Augusta Guglielmina d'Assia-DarmstadtGiorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt 
 
Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg 
Principessa Eugenia Maksimilianovna di Leuchtenberg 
Paolo I di RussiaPietro III di Russia 
 
Caterina II di Russia 
Nicola I di Russia 
Sofia Dorotea di WürttembergFederico II Eugenio di Württemberg 
 
Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt 
Granduchessa Marija Nikolaevna di Russia 
Federico Guglielmo III di PrussiaFederico Guglielmo II di Prussia 
 
Federica Luisa d'Assia-Darmstadt 
Carlotta di Prussia 
Luisa di Meclemburgo-StrelitzCarlo II di Meclemburgo-Strelitz 
 
Federica d'Assia-Darmstadt 
 

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^BEAUHARNAIS, DUKES OF LEUCHTENBERG, suroyaltyguide.nl, Royalty Guide.URL consultato il 17 ottobre 2010(archiviato dall'url originale il 26 maggio 2011).
  2. ^abc Darryl Lundy,The Peerage: Evgenya Maksimilianovna Herzogin von Leuchtenberg, suthepeerage.com.URL consultato il 16 ottobre 2010.
  3. ^abc Joseph Florimond Loubat,Narrative of the mission to Russia, in 1866, of the Hon. Gustavus Vasa Fox, New York, D. Appleton & Company, 1878, p. 189.
  4. ^abThe Czar's New Brother-In-Law, inThe Washington Post, 6 aprile 1901.
  5. ^ Catherine Radziwill,Memories of Forty Years, London, Funk & Wagnalls Company, 1915, p. 235.
  6. ^abAlexander of Oldenburg, inThe New York Times, 3 ottobre 1886.
  7. ^abcBelyakova, Honour and Fidelity, p. 64.
  8. ^abc Edvard Radzinsky,Alexander II, The Last Great Tsar, New York, Free Press, 2005, p. 177,ISBN 978-0-7432-7332-9.
  9. ^ August Theodor von Grimm,Alexandra Feodorowna, empress of Russia, Volume 2, Edinburgh, Edmonston and Douglas, 1870, p. 414.
  10. ^Florimond Loubat, p. 205.
  11. ^The Yelverton Case, inThe Manchester Guardian, 6 dicembre 1865.
  12. ^ Paul Vassili,Behind the Veil at the Russian Court, p. 246.
  13. ^abcdeThe Oldenburg Estate at Ramon, suangelfire.com, Royal Russian News.URL consultato il 17 ottobre 2010(archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2011).

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF(EN802144647700022575566 ·ISNI(EN0000 0005 0000 4463 ·LCCN(ENno2019009663 ·GND(DE1011334518
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Eugenia_Maximilianovna_di_Leuchtenberg&oldid=146343181"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp